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Servizio Geologico d'Italia, online il nuovo portale

Servizio Geologico d'Italia, online il nuovo portale

È disponibile alla navigazione il nuovo Portale ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – Servizio Geologico, completamente rinnovato ed ampliato nei contenuti.

Il Portale è stato realizzato con l'intento di consentire la condivisione, integrazione e consultazione dell’enorme patrimonio delle banche dati del Servizio Geologico d’Italia, rese disponibili in maniera semplice attraverso strumenti di visualizzazione cartografico on-line.

Il Portale del Servizio Geologico d’Italia è stato costruito per consentire di accedere ai dati geologici anche al cittadino comune che pur non avendo esperienza specifica in geologia potrà visualizzare in maniera semplice e intuitiva i prodotti riguardanti la cartografia geologica e geotematica del nostro territorio e di conoscere le attività del Servizio Geologico d’Italia in ambito nazionale ed internazionale.

Gli utenti esperti possono ricercare i dati attraverso il catalogo dei metadati, accedendo ad informazioni utili per la ricerca e strumenti di supporto fondamentali per la pianificazione, il controllo, la gestione del territorio e la prevenzione dei disastri naturali.

La possibilità di sovrapporre diversi strati cartografici consente, inoltre, all’utente più esperto di consultare elaborati complessi, integrando le informazioni presenti con quelle prodotte e validate da altre amministrazioni pubbliche.

Nel portale sono disponibili i seguenti dati tematici:

  • Carte geologiche
  • Patrimonio geologico
  • Carte geo tematiche
  • Sondaggi
  • Geo risorse
  • Geo fisica
  • Rischi naturali
  • Uso del suolo
  • Siti contaminati

Attraverso il Geoviewer è possibile consultare tutti i servizi relativi alle banche dati del Servizio Geologico d’Italia insieme ad altri strati informativi di base.

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Vai al portale ISPRA servizio geologico

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Sismabonus: nuova guida delle Entrate sulle detrazioni

Sismabonus: nuova guida delle Entrate sulle detrazioni

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova guida aggiornata sulle detrazioni per gli interventi antisismici, meglio note come sismabonus; il vademecum illustra in cosa consiste l’agevolazione, chi sono i soggetti interessati dai benefici, quali sono i vantaggi fiscali e le modalità per accedere alla misura di favore.

Per gli interventi di adozione di misure antisismiche sugli edifici, il dl n. 63/2013 ha introdotto il cosiddetto “sismabonus”, un’agevolazione che dal 1° gennaio 2017 può essere fruita per lavori realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per attività produttive.

È prevista una detrazione d’imposta del 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, calcolata su un importo complessivo pari a 96.000 euro per unità immobiliare e per ciascun anno, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo, nell’anno in cui sono state sostenute le spese e in quelli successivi.

La detrazione fiscale sale al 70% della spesa sostenuta (75% per gli edifici condominiali) se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio ad 1 classe di rischio inferiore e aumenta fino all’80% (85% per gli edifici condominiali) se ai lavori consegue il passaggio a 2 classi di rischio inferiori.

Rientrano tra le spese detraibili anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.

L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti di godimento sui beni oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese. Dal 2018 tra i beneficiari dell’agevolazione sono inclusi anche gli istituti autonomi per le case popolari ed i soggetti con finalità analoghe.

Dal 1° gennaio 2017, in luogo della detrazione del 75 o dell’85%, i condomini possono scegliere di cedere il credito a favore dei fornitori che hanno effettuato i lavori o ad altri soggetti privati che siano comunque collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione.

AdA

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MUD: approvato il modello per il 2019

MUD: approvato il modello per il 2019

Approvato per l'anno 2019 il nuovo Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD), attraverso il DPCM 24 dicembre 2018 in sostituzione di quello precedente allegato al DPCM del 28 dicembre 2017, come richiesto dal Ministero dell'ambiente, così da poter acquisire i dati relativi ai rifiuti da tutte le categorie di operatori, in attuazione della più recente normativa europea ed in attesa dell'entrata in vigore del nuovo SISTRI, annunciata a seguito delle disposizioni della DL Semplificazioni.

Il modello sarà utilizzato per le dichiarazioni da presentare entro il 30 aprile di ogni anno con riferimento all'anno precedente, come disposto dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70. L'accesso alle informazioni ivi contenute è disciplinato dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195.

Contiene un riferimento alla propria articolazione e le istruzioni per la compilazione, ed è suddiviso in alcune parti generiche (Struttura, Presentazione, Soggetti Obbligati) e nelle parti relative alle diverse Comunicazioni (Semplificata, Comunicazioni Rifiuti, Veicoli fuori uso, Imballaggi, Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, Rifiuti urbani e assimilati e le Comunicazioni dei Produttori di AEE).

AdA

Scarica il DPCM 24 dicembre 2018

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Impianti di gestione rifiuti: linee guida per la prevenzione dei rischi

Impianti di gestione rifiuti: linee guida per la prevenzione dei rischi

Con Circolare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 21 gennaio 2019 recante "Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi", sono stati regolamentati criteri operativi e gestionali per prevenire e ridurre i rischi connessi allo sviluppo di incendi presso impianti che gestiscono rifiuti.

La Circolare, realizzata in collaborazione con il Dipartimento VV.F., annulla e sostituisce il Documento prot. 4064 del 15/03/18 che aveva apprestato una prima regolamentazione dei fenomeni di incendi negli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti sotto il profilo dell'impegno di risorse e di operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco, di interventi di tutela della popolazione, di monitoraggi ambientali e di investigazioni.

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Diagnosi energetica degli edifici pubblici, nuove linee guida ENEA

Diagnosi energetica degli edifici pubblici, nuove linee guida ENEA

L’ENEA ha elaborato un manuale per una corretta redazione della diagnosi energetica degli edifici pubblici a partire dalle esperienze già realizzate. La redazione del “Manuale per la diagnosi energetica (DE) degli edifici pubblici” si inserisce nell’ambito del Progetto dell’ENEA ES-PA “Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione”.

La Diagnosi Energetica (DE) è la procedura che permette di individuare le soluzioni di efficientamento energetico più efficaci a partire dallo status quo del sistema. Infatti, gli interventi di coibentazione dell’involucro edilizio risultano spesso prioritari, ma richiedono lunghi tempi di ritorno dell’investimento, d’altra parte la semplice sostituzione degli impianti può non risultare la scelta ottimale in quanto si rischia di produrre calore in maniera ottimale per poi disperderlo a causa delle scarse prestazioni dell’involucro.

Lo strumento ideale per risolvere questo genere di incertezze è proprio la DE; questa permette infatti di definire le priorità di intervento e di analizzare le soluzioni sotto il profilo costi-benefici.

Le linee guida ENEA rappresentano uno strumento che guida il referente della DE nello svolgimento della stessa; queste descrivono punto per punto le fasi della procedura di diagnosi e approfondiscono in particolare la fase di analisi, che risulta la più complessa a livello tecnico.

Le linee guida risultano fondamentali per garantire l’omogeneità di esecuzione delle DE in modo da rendere possibile l’organizzazione di banche dati per il confronto tra edifici di riferimento e esistenti a parità di destinazione d’uso.

In allegato al documento è poi disponibile un modello di Report e delle schede di rilievo utili alla raccolta delle informazioni necessarie alla DE.

AdA

Scarica il manuale

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