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Rumore ed ambiente marino

 

mareIl rumore generato dalle attività umane in mare e in altre vie navigabili può essere nocivo per l'ambiente marino. Per aiutare a quantificare questo rumore, ed elaborare norme appropriate relative alla generazione, alla trasmissione e la ricezione dei suoni emessi sott’acqua, l’ISO ha costituito, in seno all’ISO/TC 43 “Acoustics”, un nuovo sottocomitato, SC 3, dedicato all’acustica sottomarina.

Il nuovo organo tecnico ha già elaborato il suo primo documento normativo, la già disponibile ISO/PAS 17208-1:2012 “Acoustics – Quantities and procedures for description and measurement of underwater sound from ships – Part 1: General requirements for measurements in deep water”. Il documento può essere utilizzato per dimostrare la conformità a requisiti contrattuali, per facilitare valutazioni periodiche della segnatura acustica ed è strumento utile nel campo della ricerca e sviluppo. Tale specifica è destinata principalmente agli enti governativi, agli operatori nelle ricerche oceanografiche e ai proprietari di navi commerciali che operano in acque acusticamente sensibili.

Una combinazione di fattori contribuisce a fare dei mari dei luoghi rumorosi: navi commerciali e da crociera, navi militari e sommergibili, cannoni ad aria utilizzati per la ricerca oceanografica e per l’esplorazione mineraria del fondo marino, sport acquatici, sonar attivi, comunicazioni acustiche, fonti energetiche alternative offshore e progetti di costruzioni marittime, oltre a cause naturali e biologiche.

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Spazzolino da denti a norma

 

spazzoliniDi uso quotidiano, gli spazzolini da denti che si trovano in commercio si presentano in diversi colori e con svariate forme che conferiscono loro differenti proprietà. Ma come possiamo essere sicuri che lo spazzolino scelto sarà efficace e solido in condizioni normali di utilizzo?

Ce lo dice la ISO 20126:2012, elaborata dal comitato ISO/TC 106 “Dentistry” SC 7 “Oral care products”, che annulla e sostituisce la prima edizione del 2005.
Dal titolo “Dentistry - Manual toothbrushes - General requirements and test methods”, la norma specifica - per gli spazzolini da denti manuali - i criteri di conformità e non conformità, le linee guida per il controllo fisico del prodotto, i requisiti di resistenza alla fatica, all’attacco chimico, alla manovrabilità e i requisiti relativi alle prove. La ISO 20126 fornisce inoltre indicazioni sulla marcatura, l’etichettatura e l’imballaggio degli spazzolini da denti.

Il presidente del sottocomitato che ha elaborato la norma, Hiroshi Nakajima, ritiene che “con la grande offerta di spazzolini da denti che le diverse marche propongono, è necessario disporre di requisiti comuni per confrontare i diversi prodotti. La ISO 20126 fornisce una utile guida delle migliori pratiche adatte alle esigenze del settore dentale, dei produttori e degli organismi di regolamentazione. E, ancora più importante, gli utilizzatori trarranno beneficio dal sapere che gli spazzolini da denti acquistati rispondono, nelle condizioni di utilizzo previste, a criteri internazionali di prestazione”.

L’edizione 2012 della ISO 20126 introduce un nuovo requisito, associato a una prova, per determinare la resistenza all’urto dei manici degli spazzolini da denti.

Fonte UNI

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Diagnosi energetiche di qualità

 

Diagnosi energeticaLe diagnosi energetiche di qualità sono uno dei principali strumenti, definiti dal legislatore, per perseguire gli obiettivi al 2020 di miglioramento dell’efficienza energetica del nostro Paese: la UNI CEI/TR 11428:2011 “Gestione dell'energia - Diagnosi energetiche - Requisiti generali del servizio di diagnosi energetica” rappresenta uno dei primi passi concreti in questa direzione.

La direttiva 2006/32/CE sull'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici afferma “perché sia raggiunto un livello elevato di competenza tecnica, di obiettività e di attendibilità, gli Stati membri assicurano, laddove lo ritengano necessario, la disponibilità di sistemi appropriati di qualificazione, accreditamento e/o certificazione per i fornitori di servizi energetici, di diagnosi energetiche e delle misure di miglioramento dell'efficienza energetica…”. Il suo decreto di recepimento (DLgs 115/08) stabilisce che “allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello di obiettività e di attendibilità per le misure e i sistemi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica”, con uno o più decreti del MSE venga approvata “a seguito dell’adozione di apposita norma tecnica UNI-CEI, una procedura di certificazione […] per le diagnosi energetiche”.

La richiesta del legislatore è semplice: la diagnosi energetica è lo strumento adatto per individuare soluzioni e misure di miglioramento dell’efficienza energetica di un sistema che usa e consuma energia, quindi gli Stati Membri e il mercato dovrebbero dotarsi di regole comuni per uniformare sia la qualifica dei fornitori di tali servizi sia le modalità da seguire per la loro esecuzione al fine di garantire uniformità e trasparenza.

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Consumi da fonti rinnovabili con certificazione uniforme

 

efficienza energetica tecEmanata, all'indomani del deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia europea, l'ultima parte della norma tecnica UNI-TS 11300 che uniforma sul piano nazionale le regole in tema di calcolo per la certificazione energetica degli edifici. La UNI-TS 11300-4 era attesa da anni: il 10 maggio è entrata a far parte del corpo normativo nazionale.
E' necessaria per il calcolo del consumo di energia rinnovabile per la produzione di acqua calda e riscaldamento nelle abitazioni, diventa indispensabile per ricomporre il mosaico di norme, regole, classi e sistemi di calcolo vari che ha prodotto il nostro paese.

Questo dedalo normativo è stato fotografato dal rapporto 2012 sulla certificazione energetica coordinato dal CTI (Comitato termotecnico italiano) dal quale risulta ad esempio che la Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano non utilizzano le norme tecniche nazionali del pacchetto UNI/TS 11300 (l'indagine si riferisce alla situazione entro dicembre 2011) e che la maggior parte delle regioni accetta l'autodichiarazione in classe G del proprietario; questo è uno dei punti per i quali la Commissione europea ha messo in mora lo Stato italiano.
Sono proprio gli edifici, infatti, all'origine del 40% circa del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2 nella Ue. La normativa europea mira a ridurre in misura significativa questo consumo, contribuendo alla lotta contro il riscaldamento climatico e a rafforzare la sicurezza energetica della UE.

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Reg. 244/2012

Reg. 244/2012 (Orientamenti)

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L'attività normativa come supporto alle Fonti Energetiche Rinnovabili

 

RINNOVABILILa direttiva 2009/28/CE introduce un obiettivo vincolante di penetrazione delle fonti rinnovabili sui consumi di energia primaria dell'Unione pari al 20%, da raggiungersi entro l'anno 2020. Tale obiettivo viene declinato a livello di Stati membri, attribuendo così all'Italia un target nazionale del 17% di produzione di rinnovabili sui consumi di energia primaria entro il 2020, a cui si accompagna in subordine un obbligo di raggiungimento di uno share del 10% di uso di biocarburanti sul totale dei consumi imputabili al settore trasporti.

Le principali norme tecniche del Comitato elettrotecnico italiano d'interesse per il settore delle rinnovabili riguardano sostanzialmente due ambiti: uno trasversale, relativo alle regole tecniche per la connessione degli impianti di produzione alle reti dei distributori di energia elettrica; uno specifico di ciascuna tecnologia, che tratta gli aspetti di sicurezza, prestazioni e qualificazione dei vari componenti.

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Sette scienziati valutano il CEINGE

 

CEINGESette scienziati, tra cui due premi Nobel a Napoli per dare la pagella alle strutture e agli studi del Ceinge, il centro di Ingegneria genetica di Napoli di cui è presidente e coordinatore scientifico Francesco Salvatore. Il Ceinge, dunque, sotto la lente di una commissione formata da grandi cervelli a livello mondiale, che lo esamineranno e lo giudicheranno.
Il Comitato è formato da Sidney Altman e Aaron Ciechanover, premi nobel per la Chimica, Malcolm K. Brenner, direttore del center for cell and gene therapy del baylor college of medicine di Houston, Carlo Maria Croce, direttore del human cancer genetics (The Ohio state University), Jean-Jacques Cassiman della Catholic University of Leuven (Belgio), Francesco Ramirez, Mount Sinai School of medicine di New York, Mauro Ferrari, presidente dell’Ernest cockrell Jr (methodist hospital research institute di Houston).
“Personalità scientifiche di altissimo profilo internazionale hanno il compito di valutare, anche attraverso le sue piattaforme tecnologiche ed il suo assetto scientifico-tecnologico, il Ceinge per la sua capacità di attirare gruppi di ricerca nazionali ed internazionali – spiega Salvatore – per noi è la seconda esperienza del genere, la prima è avvenuta l’anno scorso con ottimi risultati. Ritengo di grande importanza che un Centro di ricerca si sottoponga periodicamente ad una valutazione imparziale e di altissimo livello scientifico su tutto il lavoro svolto dai ricercatori, sulle piattaforme tecnologiche messe a disposizione dei gruppi di ricerca, sui laboratori e la loro gestione”.
Le giornate del meeting 2012 saranno caratterizzate da una serie di incontri anche con i responsabili scientifici delle facility che illustreranno al Comitato le peculiarità delle piattaforme tecnologiche utilizzate – in relazione alle ricerche avviate e da intraprendere – e l’organizzazione dei ricercatori e dei tecnici che le utilizzano. Gli scienziati valutatori giudicheranno la gran parte delle piattaforme tecnologiche, tra le quali anche quelle messe a disposizione di Okairos, azienda leader nella produzione di vaccini di ultima generazione, e della Jv Bio, che lavora al Ceinge in regime di start-up.

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Forum UNI-CIG 2012. Normazione e Sicurezza Gas Combustibili

 

cig13-14-6-2012Si terrà a Milano, nei giorni 13 e 14 giugno, il Forum UNI-CIG 2012  momento di confronto che chiamerà a raccolta tutto il mondo del gas italiano sui temi d’attualità legati alla sicurezza e normazione dei gas combustibili.
Innovare per crescere. Il Forum UNI-CIG 2012 nasce con l’ambizione di voler contribuire a costruire una traiettoria di sviluppo, di processo e di servizio che, attraverso il perseguimento di più elevati standard di sicurezza e di qualità nel settore, possa far sì che i contributi dell’industria del gas alla ripresa economica si dimostrino tangibili ed efficaci.
Il programma è concentrato sugli aspetti più operativi che coinvolgono distributori e operatori post contatore e che, per la loro complessità, richiedono un continuo approfondimento affinché i soggetti coinvolti siano sempre informati sui comportamenti da adottare.

L’edizione 2012 del Forum UNI-CIG affronterà attraverso relazioni e tavole rotonde domande su:

  • quali contributi allo sviluppo ed alla crescita del mercato può fornire industria del gas italiana?
  • come garantire la massima sicurezza e qualità del servizio di distribuzione gas mantenendo l’equilibrio economico-finanziario  previsto dal recente DM recante il regolamento per le gare d’ambito?
  • esistono condizioni sinergiche tra efficienza energetica e sicurezza?
  • quali gli aspetti di innovazione e sviluppo che legano temi caldi su Smart metering, qualità del gas, biometano e il quadro regolatorio?

Questi temi saranno il fulcro delle relazioni e dei dibattiti previsti nel Forum, per fare il punto sullo stato e sull’evoluzione della materia.
L’appuntamento è per il 13 e 14 giugno 2012 presso la sala “Manzoni” al Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 61 a Milano.

L’iniziativa, promossa e organizzata dal CIG-Comitato Italiano Gas con il supporto di UNI, è rivolto ad aziende di distribuzione e vendita gas, di utilizzazione, aziende di accessori, componenti e strumenti, aziende costruttrici di impianti, progettisti, consulenti aziendali e istituzioni.

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Fonte UNI

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Pericolo esplosione. Software dal CEI

 

CEIPubblicata la nuova edizione del software ProgEx 4, per la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione realizzato dal CEI. Il software è ora allineato alle nuove edizioni della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87) e della Guida CEI 31-35 (2012).
In tutti i luoghi ove vengono trattate sostanze pericolose, devono essere adottate misure protettive, ad esempio adeguate costruzioni elettriche, idonee ad evitare l’innesco dell’atmosfera esplosiva nei limiti di una probabilità ritenuta accettabile. La classificazione dei luoghi ha l’obiettivo di identificare e delimitare le zone ove può formarsi un’atmosfera esplosiva assegnando a ciascuna di esse una probabilità maggiore o minore di esistenza e di permanenza dell’atmosfera esplosiva stessa. La classificazione così effettuata facilita la corretta scelta ed installazione degli apparecchi e degli impianti da utilizzarsi con sicurezza in ciascuna zona.
Per facilitare la corretta scelta degli impianti e degli apparecchi da installare la Norma CEI EN 60079-10-1 distingue tre tipi di zone in cui c’è maggiore o minore esistenza o permanenza di atmosfera esplosiva offrendo un’indispensabile metodologia di analisi:
-    zona 0: dove l’atmosfera esplosiva è presente continuamente o per lunghi periodi;
-    zona 1: dove è possibile sia presente l’atmosfera esplosiva durante il funzionamento normale;
-    zona 2: dove non è presente l’atmosfera esplosiva durante il funzionamento normale, o se ciò avviene, è presente poco frequentemente e per periodi brevi.
ProgEx 4 segue passo per passo il tecnico nella classificazione dei luoghi, secondo le indicazioni della Guida CEI 31-35 ed esegue automaticamente i calcoli, garantendo così la corretta applicazione della normativa. ProgEx 4 è stato notevolmente potenziato, oggi permette la gestione di più sorgenti di emissione contemporaneamente e scrive automaticamente un’esauriente relazione tecnica.

Fonte CEI

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Antincendio: Due progetti di norma allo studio

 

logo uniIn queste settimane vengono sottoposti alla fase di inchiesta pubblica preliminare due progetti di norma, di competenza della commissione Protezione attiva contro gli incendi, dedicati al settore dell’antincendio.
Il primo progetto “Estintori d'incendio portatili - Modelli per laboratori - Rapporto in conformità alla EN 3-7” (U70001680) (adozione del rapporto tecnico europeo CEN/TR 14922:2004) descrive i modelli di rapporti di prova per laboratori in conformità alla norma EN 3-7. Pur essendo a carattere informativo e quindi non citato in Gazzetta europea, il CEN/TR è contemplato nell’elenco dei documenti CEN in risposta al mandato M/071 per l’elaborazione di norme armonizzate a supporto della direttiva 97/23 PED, risultando quindi un utile complemento della EN 3-7 (UNI EN 3-7:2008 “Estintori d’incendio portatili - Parte 7: Caratteristiche, requisiti di prestazione e metodi di prova”).
Rappresenta invece la revisione della norma UNI 9795:2010 il progetto “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio - Progettazione, installazione ed esercizio” (U70001690), di grande interesse per professionisti, installatori, laboratori di prova, produttori, associazioni di categoria, ordini professionali e autorità competenti. La norma prescrive i criteri per la progettazione, l’installazione e l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio. Essa si applica ai sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio, collegati o meno ad impianti di estinzione o ad altro sistema di protezione (sia di tipo attivo che passivo), destinati a essere installati in edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso.
La norma viene aggiornata con l’inserimento di nuove indicazioni contenute nello schema della UNI EN 54-1:2011, ampliando le indicazioni su nuove tecniche di rivelazione (sistemi di aspirazione, fiamma, cavo termosensibile), sui requisiti minimi acustici e le tipologie di cavo da impiegare, modificando le parti riguardanti il posizionamento dei rivelatori puntiformi su soffitti con travi parallele o incrociate.
L’inchiesta pubblica preliminare terminerà in data 8 maggio; sino a quella data tutti i soggetti interessati potranno lasciare eventuali commenti. Per il progetto di norma nazionale revisione della UNI 9795 gli interessati possono - utilizzando la banca dati online - segnalare l’interesse a partecipare ai lavori normativi.

Fonte: UNI

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Semplificazione. L'art. 14 della L. 35/2012 riduce i controlli per le organizzazioni certificate

 

GU 82E' entrata in vigore il 7 aprile la Legge n. 35 del 2012, recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo".

Il provvedimento, pubblicato nel Suppl. Ordinario n. 69 alla Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2012 n. 82, prevede all'articolo 14, tra i criteri con cui la Pubblica Amministrazione semplificherà l'attività delle imprese, anche mediante riduzione o eliminazione di controlli, il possesso della certificazione per il sistema di gestione della qualità, rilasciata sotto accreditamento.

Tale semplificazione non si applicherà ai controlli in materia fiscale, finanziaria e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, per i quali rimangono applicabili le leggi in materia.

All'articolo 14 "Semplificazione dei controlli sulle imprese", comma 4. lettera f), la Legge reca:

f) razionalizzazione, anche mediante riduzione o eliminazione di controlli sulle imprese, tenendo conto del possesso di certificazione del sistema di gestione per la qualità ISO, o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate, da un organismo di certificazione accreditato da un ente di accreditamento designato da uno Stato membro dell'Unione europea ai sensi del Regolamento 2008/765/CE, o firmatario degli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento (IAF MLA).

Ai sensi dello stesso articolo 14, comma 6. si applicano le esclusioni:

6. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai controlli in materia fiscale, finanziaria e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per i quali continuano a trovare applicazione le disposizioni previste dalle vigenti leggi in materia.

Il testo della legge 35/2012

Fonte: ACCREDIA

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