fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Risparmio energetico, la guida su tutte le agevolazioni fiscali

Risparmio energetico, la guida su tutte le agevolazioni fiscali

L‘Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida che descrive i vari tipi di intervento per i quali si può richiedere la detrazione e riassume gli adempimenti richiesti e le procedure da seguire per poterne usufruire.

In particolare, la guida è stata predisposta in considerazione delle disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2018 (legge n. 205 del 27 dicembre 2017) che ha prorogato al 31 dicembre 2018, nella misura del 65%, la detrazione fiscale (dall’Irpef e dall’Ires) per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Oltre alla proroga, la legge ha introdotto alcune importanti novità:

  • la riduzione al 50% della percentuale di detrazione per le spese relative all’acquisto e alla posa in opera di finestre comprensive di infissi, delle schermature solari e per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A. È ridotta al 50% anche la percentuale di detrazione per le spese sostenute nel 2018 per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro)
  • l’esclusione dalle spese agevolabili di quelle sostenute per l’acquisto di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A 
  • l’introduzione per l’anno 2018 di una nuova detrazione (65%, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro) per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti
  • la detrazione del 65% per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Riguardo alle caldaie a condensazione, dunque, dal 2018 si può usufruire della detrazione del 50% per quelle che possiedono un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n. 811/2013. Se, oltre ad essere almeno in classe A, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02), è riconosciuta la detrazione più elevata del 65%.

La detrazione per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli effettuati su tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio era già stata prorogata al 31 dicembre 2021 dalla precedente legge di bilancio. Per questi interventi sono state riconosciute detrazioni più elevate quando si riescono a conseguire determinati indici di prestazione energetica. In tal caso, infatti, è possibile usufruire di una detrazione del 70 o del 75% da calcolare su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. 

Per gli interventi condominiali la legge di bilancio 2018 ha previsto detrazioni ancora maggiori quando sono realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico. In queste ipotesi, è possibile usufruire di una detrazione dell’80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, dell’85%, se il rischio sismico si riduce di almeno 2 classi. Il limite massimo di spesa consentito per questi interventi è di 136.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. 

Altra importante novità, in vigore dal 2018, è rappresentata dalla possibilità di cedere il credito corrispondente alla detrazione spettante, anche per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari e non solo per quelli sulle parti comuni di edifici condominiali.

Pertanto, indipendentemente dall’immobile su cui si effettuano gli interventi, dal 2018 tutti i contribuenti che nell’anno precedente a quello di sostenimento della spesa si trovano nella cosiddetta “no tax area” (i cosiddetti incapienti) possono scegliere, invece della detrazione, di cedere il corrispondente credito ai fornitori o ad altri soggetti privati, compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.

AdA

Scarica la guida

Leggi tutto...
Risparmio energetico: cessione del credito d'imposta più facile

Risparmio energetico: cessione del credito d'imposta più facile

La legge di Bilancio 2018 ha dato il via alla cessione a terzi dei crediti d'imposta del 65%, 70% e 75% per il risparmio energetico qualificato da parte di tutti i contribuenti (incapienti e non), non solo per i lavori sulle parti comuni condominiali, ma anche per quelli sulle singole unità immobiliari (abitative e non). Solo gli incapienti, però, potranno cedere la detrazione fiscale alle banche.

È stata confermata, inoltre, la possibilità di cessione del credito d'imposta derivante dalla detrazione Irpef o Ires, per gli interventi antisismici sulle “parti comuni”, pari al 75% (riduzione di una classe di rischio) o all'85% (riduzione di due classi) (articolo 16, comma 1-quinquies, DL 63/2013). Confermata anche la cessione del credito del 75% o 85%, previsto per l'acquisto, di unità immobiliari, sulle quali, dopo la demolizione e la ricostruzione dell'intero edifico, l'impresa ha effettuati interventi antisismici

Dal 2018, per tutti gli interventi sul risparmio energetico qualificato, quindi, non solo per quelli sulle parti comuni (come previsto con limitazioni per il 2016 e il 2017, provvedimento 28 agosto 2017), ma anche per quelli su singole unità immobiliari, gli incapienti (contribuenti con meno di 8mila euro lordi di reddito 2017), possono cedere il corrispondente credito d'imposta del 65%, per intero e non in parte, ai fornitori e altri soggetti privati, come ad esempio gli istituti di credito e intermediari finanziari, con facoltà di questi ultimi di “successiva cessione”, non a banche (articolo 2, comma 2, lettera c, provvedimento 28 agosto 2017), in tutto o in parte, solo dopo il 10 marzo anno successivo (articolo 14, comma 2-ter, DL 63/2013).

Il credito d’imposta sale al 70% per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo ovvero del 75% se si consegue un miglioramento della prestazione energetica invernale e estiva “almeno” pari alla qualità media di cui al decreto 26 giugno 2015, articolo 14, comma 2-quater, Dl 63/2013).


Fonte IlSole24Ore 1/18 LDS

Leggi tutto...

Contabilizzazione del calore. Gli obblighi da gennaio 2017

valvore radiatoriDal 1° gennaio 2017 gli impianti centralizzati di riscaldamento e di fornitura di acqua calda sanitaria condominiali, per rimanere in esercizio, dovranno allinearsi agli obblighi previsti dal DLgs 141/2016 che recepisce la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. La Legge impone che entro il 31 dicembre 2016 vengano installati sistemi per la misurazione del calore di ciascuna unità abitativa. Questo consentirà di distribuire in maniera equa i costi, premiando i comportamenti virtuosi dei condomini più attenti nella gestione dell'impianto e della propria abitazione con la misura dei consumi effettivi, superando l'attuale modello di calcolo che fa riferimento alla sola superficie dei locali e non penalizza coloro che “sprecano calore”.
E’ possibile derogare all'installazione del sistema di contabilizzazione soltanto nel caso in cui un tecnico abilitato dichiari la sussistenza di precisi motivi di non fattibilità tecnica o l’antieconomicità degli interventi.
In tal caso sarà possibile suddividere l’importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica e suddividendo gli importi rimanenti secondo altri metodi (millesimi, metri quadri, metri cubi o altro). Negli impianti condominiali centralizzati soggetti all’adeguamento le spese per il riscaldamento si dovranno ripartire secondo la norma tecnica UNI 10200 che lega il costo agli effettivi consumi di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell’impianto, non più ai millesimi di proprietà.

La procedura di ripartizione della spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria secondo la UNI 10200 richiede quindi alcuni passaggi che possono essere così riassunti:

  1. determinare la spesa totale;
  2. determinare l’energia utile prodotta;
  3. calcolare il costo unitario dell’energia utile, ovvero il costo dell’energia all’uscita dal generatore;
  4. ripartire l’energia utile totale fra consumi volontari (prelievi di energia) e involontari (dispersione dell’impianto);
  5. ripartire l’energia utile volontaria in base alle letture delle apparecchiature;
  6. ripartire l’energia utile involontaria in base ai millesimi di riscaldamento. Dal 1° gennaio 2017 (salvo proroghe), l’inadempienza agli obblighi di adeguamento degli impianti saranno sanzionati con una multa che va dai 500 ai 2.500 euro. Le sanzioni potranno riguardare sia il condominio che il singolo proprietario dell’unità immobiliare.

 mb

 

Leggi tutto...

Conto Termico 2.0: pubblicate le Regole Applicative

Conto-energia-termico1Pubblicate le Regole Applicative che disciplinano le modalità di accesso al Conto Termico 2.0 per gli interventi di piccole dimensioni di efficienza energetica e di produzione di energia termica da fonti rinnovabili (Decreto Ministeriale 16 febbraio 2016).
Il documento descrive, con riferimento alle diverse tipologie di soggetto ammesso:

  • le procedure di accesso al meccanismo incentivante su prenotazione e a consuntivo
  • i requisiti di conformità richiesti dal decreto
  • le modalità di calcolo e di erogazione degli incentivi

E’ possibile consultare il documento anche attraverso una modalità di navigazione personalizzata: Pubblica Amministrazione, privati, Esco e cooperative sociali e ottenere agevolmente la scheda tecnica riferita allo specifico intervento di interesse.
Dal primo agosto, inoltre, le Pubbliche Amministrazioni potranno accedere alla procedura di prenotazione degli incentivi attraverso il Portaltermico. Per l’attivazione di questa funzionalità, dalle 23:59 di domenica 31 luglio, sarà sospesa la possibilità di inviare richieste di incentivo.
La richiesta di incentivo tramite prenotazione consentirà alle PA di ricevere entro 60 giorni dalla sottoscrizione della scheda-contratto un primo acconto. A conclusione dei lavori, entro 60 giorni, il GSE erogherà in un’unica rata a saldo la parte residua dell’incentivo.
Le PA potranno richiedere un acconto nel caso in cui siano in possesso:

  • di una diagnosi energetica
  • di un contratto di prestazione energetica stipulato con una ESCO
  • di un atto amministrativo attestante l’avvenuta assegnazione dei lavori.

Per ulteriori informazioni sull’utilizzo del Portaltermico sono disponibili video-guide nella sezione Supporto>Video tutorial.
E’ possibile inoltre contattare il numero verde 800.16.16.16 o inviare una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Vai alle Regole Applicative

mb

fonte GSE

Leggi tutto...

Climatizzazione degli ambienti: guida Enea per il risparmio energetico

d063d8b7c1471349d2847c26ce4e4d8c MEnea pubblica una guida con l’obiettivo di fornire utili indicazioni sul corretto esercizio, il controllo e la manutenzione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento nella logica del risparmio energetico.

Una corretta regolazione e una puntuale manutenzione degli impianti termici consentono di ridurre sensibilmente i consumi di energia e di ottenere quindi un reale risparmio economico e una minore quantità di gas emessa nell’atmosfera, con conseguente incremento della sicurezza per gli utenti e tutela della salute.

Il documento, rivolto sia ai cittadini che agli addetti ai lavori, fornisce chiarimenti su come effettuare la manutenzione e i controlli di sicurezza e su come adempiere ai più recenti obblighi di legge, ossia:

  • il d.p.r. 74/2013, che definisce i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua per usi igienici e sanitari
  • il d.m. 10 febbraio 2014, che introduce e definisce il nuovo modello di libretto di impianto per la climatizzazione degli ambienti e il rapporto di controllo di efficienza energetica

Il documento è così strutturato:

  • cos’è un impianto termico
  • chi è il responsabile dell’impianto
  • cos’è il nuovo libretto di impianto
  • i valori massimi di temperatura ambiente
  • il controllo degli impianti termici (la manutenzione e l’efficienza energetica degli impianti)
  • le ispezioni sugli impianti termici e relative sanzioni
  • la normativa di riferimento

L’impianto termico è un sistema tecnologico che serve a riscaldare o raffrescare gli ambienti.
Tra gli impianti termici devono essere annoverati:

  • tutti gli impianti per il solo riscaldamento ambientale, per il riscaldamento ambientale più la produzione di acqua calda sanitaria o anche per la sola produzione di acqua calda sanitaria se al servizio di più utenze (es: impianti dotati di caldaie, pompe di calore per riscaldamento, fan-coil, aerotermi, radiatori, etc.)
  • tutti gli impianti per il raffrescamento estivo (es: impianti dotati di pompe di calore per il condizionamento estivo, fan-coil, etc.)
  • gli impianti di riscaldamento dotati di generatori di calore alimentati a gas, a gasolio, a biomassa, energia elettrica (es: caldaie, condizionatori, pompe di calore)
  • le stufe, i caminetti, gli apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante installati in modo fisso, quando la somma delle potenze al focolare per ciascuna unità immobiliare è maggiore o uguale a 5 kW
  • gli impianti di climatizzazione estiva
  • gli impianti di esclusiva produzione di acqua calda sanitaria per una pluralità di utenze o comunque non destinati a servire singole unità immobiliari residenziali o assimilate (es: applicazioni per palestre o centri sportivi, produzione centralizzata condominiale di acqua calda sanitaria)
  • gli impianti alimentati da teleriscaldamento e/o sistemi e apparecchi cogenerativi

Non sono invece impianti termici i singoli scaldabagni, i sistemi di esclusiva produzione di acqua calda sanitaria se sono al servizio della singola unità immobiliare, nonché gli apparecchi mobili per il riscaldamento o il raffrescamento, ossia non installati in modo fisso alle pareti o al soffitto e neppure i condizionatori da finestra anche se fissati alla parete o alla finestra.

AdA

Scarica la Guida

Leggi tutto...

Dal Ministero dell'Ambiente una guida per il risparmio di carburante nelle autovetture

guida risparmio carburanteDisponibile sul sito del Ministero dell’Ambielte la “Guida al risparmio di carburante delle autovetture” - edizione 2014, la cui pubblicazione è prevista dalla direttiva 1999/94/CEE, recepita in Italia con il decreto del Presidente della Repubblica 17 febbraio 2003, n. 84. La guida fornisce ai consumatori informazioni utili per un acquisto consapevole di autovetture nuove, con lo scopo di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e al risparmio energetico.
La guida, approvata con decreto interministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle Infrastrutture e Trasporti, è pubblicata anche sui siti Internet degli altri Ministeri interessati.
Il trasporto, la cui domanda è in forte espansione, rappresenta un settore critico per il raggiungimento degli obbiettivi di Kyoto in quanto è responsabile di una parte significativa del consumo totale di energia. I fattori che determinano tali livelli elevati di emissioni di gas serra sono legati in parte alle prestazioni dei singoli modelli di autovettura in termini di consumi ed emissioni di CO2 e in parte alle elevate percorrenze annue dei veicoli e allo stile di guida del conducente.
La guida contiene un elenco di tutti i modelli di autovetture commercializzate al 15 marzo 2014, con i rispettivi consumi ed emissioni di CO2, una lista dei modelli a più basse emissioni, divisi per alimentazione a benzina, a gasolio, a bifuel (con utilizzo di GPL o metano) e a propulsione elettrica e ibrida, nonché consigli utili agli automobilisti per guidare in modo ecologico ed economico.

Scarica la Guida

mb

Fonte: Ministero Ambiente

Leggi tutto...

POI - Energie rinnovabili e risparmio energetico: nuovo avviso pubblico per la sostenibilità e l’efficienza energetica

POI ComuniL’Avviso pubblico CSE - Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica è una nuova iniziativa del POI Energia che prevede la concessione di contributi a fondo perduto per progetti di efficientamento e/o produzione di energia da FER sugli edifici delle amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza (Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia), attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi tramite il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Le risorse disponibili sono 15 milioni di euro, a valere sulle linee di attività 1.3 e 2.7 del POI Energia.

I contributi dell’Avviso CSE finanziano interventi per un valore ammesso che non può essere:

  • inferiore a 40.000,00 euro iva esclusa
  • superiore alla soglia di rilevanza comunitaria di cui all’art. 28, co. 1, lett. b) del D.Lgs. n. 163/2006, di volta in volta vigente alla data di emissione della Richiesta di Offerta (RDO), e attualmente pari ad 207.000,00 euro (duecentosettemila/00), oltre IVA.

È possibile attivare la Richiesta di Offerta (Rdo) tramite il MePA a partire dal 4 luglio 2014, per l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi proposti dai fornitori abilitati all’interno del MePA in riferimento al bando di abilitazione “Fonti rinnovabili ed efficienza energetica”.
La RdO dovrà fare riferimento a beni e servizi rispondenti alle caratteristiche, agli obiettivi ed alle finalità indicate nella diagnosi energetica dell’edificio su cui si intende realizzare l’intervento, previamente effettuata dal Comune (per approfondimenti sulle diagnosi energetiche, leggi le FAQ sul sito POI - Energia).

Il finanziamento è nella forma del contributo a fondo perduto fino al 100% del costo ammissibile.

Le richieste di concessione del contributo potranno essere presentate a partire dal 21 luglio 2014; i contributi saranno assegnati sulla base di una procedura a sportello, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle istanze e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Le richieste di concessione del contributo potranno essere presentate secondo le modalità indicate dal Ministero dello Sviluppo Economico sui siti di rifermento il 4 luglio.

Non potranno essere richiesti contributi in relazione a edifici ricompresi tra i beni culturali di cui all’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004.

Per conoscere le modalità per:

AdA

Scarica gli allegati

Leggi tutto...

Regolatori di tensione per illuminotecnica: nuova Norma CEI

illuminotecnicaÈ in inchiesta pubblica il progetto di Norma CEI C.1131Misura del rendimento per regolatori di tensione centralizzati per applicazioni illuminotecniche”.

La regolazione del flusso luminoso è una soluzione adottata negli impianti per adeguare la quantità di luce necessaria alle condizioni di traffico e/o di utilizzo delle aree esterne in accordo alle normative vigenti. Una regolazione correttamente progettata consente, a fronte di una fornitura di livelli illuminotecnici in linea con le reali necessità dell’area interessata, di ottenere un notevole risparmio energetico.

I regolatori di tensione centralizzati che sono utilizzati per questo scopo, offrono possibilità di risparmio energetico a seguito della regolazione, pur inserendo delle perdite dovute all’autoconsumo interno. Ne deriva che la valutazione del rendimento di questi dispositivi è un elemento da tenere in considerazione nelle valutazioni di risparmio energetico.

Il documento, come è previsto nei regolamenti del CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano, viene sottoposto fino al 7 luglio a Inchiesta Pubblica allo scopo di ricevere eventuali osservazioni puntuali da parte di tutte le parti interessate al miglioramento del testo proposto.
Tutti gli interessati possono inviare i propri commenti utilizzando il documento-modello scaricabile dal sito web CEI.

Scarica il progetto di Norma

AdA

Leggi tutto...

POI Energia. Campania, finanziamenti alle PMI fino a 2 milioni per l’efficienza e risparmio energetico

poi-2007-2013Pubblicato il decreto ministeriale 5 dicembre 2013 che prevede l’erogazione di agevolazioni in favore di imprese localizzate nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) per la realizzazione di programmi d’investimento finalizzati alla riduzione e razionalizzazione dell’uso dell’energia nei cicli di lavorazione.

Le risorse finanziarie disponibili sono pari a € 100.000.000. Una quota pari a € 60.000.000 è riservata alle micro, piccole o medie imprese. Nell’ambito di quest’ultima è istituita una sotto-riserva pari € 15.000.000 della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese. Per le imprese di servizi, è necessario siano costituite in forma societaria.

Non sono ammissibili alle agevolazioni le imprese della siderurgia, cantieristica navale, industria carboniera e fibre sintetiche e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

I programmi d’investimento ammissibili devono prevedere il cambiamento fondamentale del processo di produzione svolto all’interno di un’unità produttiva esistente, tale da ottenere una riduzione dei consumi di energia primaria almeno 10% mediante uno o più interventi tra quelli richiamati all’articolo 5 del Decreto in oggetto.

Le agevolazioni riguardano esclusivamente investimenti da realizzare all’interno di un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e prevedere spese ammissibili non inferiori a € 30.000 e non superiori a € 3.000.000.

Gli interventi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.

È concesso un finanziamento agevolato a copertura del 75% delle spese ammissibili. Il finanziamento agevolato deve essere restituito, senza interessi, in un periodo di 10 anni. I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria del programma d’investimento apportando un contributo finanziario pari al 25% delle spese ammissibili complessive.

Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande saranno definite mediante un apposito decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico che sarà adottato entro il mese di aprile 2014.

AdA

Scarica il bando

Maggiori informazioni

Leggi tutto...

Risparmio energia. La detrazione del 65 % prorogata al 2014

ecobonus-detrazioni-65Il disegno di legge di stabilità del Governo Letta ha prorogato a tutto il 2014 le detrazioni maggiorate in vigore per il 2013, relativamente alle spese effettuate per interventi di risparmio energetico degli edifici e di recupero del patrimonio edile. La detrazione Irpef/Ires per le spese inerenti il risparmio energetico resterà quindi del 65 per cento anche per il prossimo anno. Allo stesso modo, la detrazione Irpef per le spese di ristrutturazione edilizia e l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’arredo degli immobili da ristrutturare, rimarrà fissata al 50 per cento. Nel 2015, inoltre, la detrazione per il risparmio energetico si ridurrà al 50 per cento, quella per il recupero del patrimonio edile al 40 per cento. La detrazione standard del 36 per cento, prevista dalla legislazione ordinaria per entrambe le categorie di intervento, si applicherà dunque soltanto dall’anno 2016. Per gli interventi di risparmio energetico, al contrario che per le operazioni di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione può essere utilizzata da tutti i contribuenti, a prescindere dal tipo di reddito di cui si è titolari. Il beneficio, in altri termini, non riguarda soltanto i soggetti Irpef. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, qualora il beneficiario sia un’impresa, la detrazione spetta solo per spese relative ai fabbricati utilizzati dall’azienda stessa. Un vincolo che non c’è per i privati. Le imprese, insomma, possono ottenere l’agevolazione limitatamente a spese per risparmio energetico effettuate su fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale. Al contrario, sono esclusi dall’ambito di applicabilità del beneficio gli “immobili merce” posseduti dalle società immobiliari di costruzione e quelli locati o dati in comodato a terzi. L’ambito di applicazione dell’incentivo riguarda gli edifici esistenti o loro parti, nonché unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, posseduti o detenuti. Non si estende dunque agli ampliamenti. Quanto alla tipologia, sono diversi gli interventi per i quali è possibile fruire del beneficio fiscale. Si va dalle azioni di riqualificazione energetica con cui si riesca a ottenere un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20 per cento rispetto ai valori definiti in un’apposita tabella del ministero dello Sviluppo economico, all’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; dalla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi a impatto ridotto, dotati di caldaie a condensazione.

AdA

Fonte: Il Denaro

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS