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Premio Giovani Biologi

CNR CASTELLINOIl 1° marzo a Napoli il Gruppo Partenopeo dei Club Rotary e l’Istituto di Genetica e Biofisica “Adriano Buzzati-Traverso” (IGB ABT), presentano il “Premio Giovani Biologi”.
Il premio, che nel 2013 è alla sua prima edizione, è una delle iniziative nate in relazione alle celebrazioni dei 50 anni di attività scientifica dell’IGB ABT. Esso è sponsorizzato dai Club Rotary di Napoli e sarà assegnato ogni anno ad un giovane e brillante scienziato/a di età non superiore ai 40 anni, per ricerche svolte presso un’istituzione napoletana nei campi della Genetica, Biologia Molecolare o Biologia Cellulare. Il “Premio Giovani Biologi” nasce per essere di stimolo ai giovani che intraprendono una carriera dedicata alla scienza e alla ricerca; ma allo stesso tempo vuole dimostrare che la Campania è una regione tradizionalmente ricca di validi fermenti culturali. I candidati al Premio di quest’anno sono stati valutati da una Giuria composta da scienziati autorevoli e competenti: i proff. Paolo Amati e Felice Cervone della Sapienza di Roma e Francesco Blasi dell’Ifom di Milano.
La cerimonia avrà luogo presso la sede del Cnr di via Pietro Castellino e sarà preceduta, alle ore 12, da una conferenza  del dr. Alain Prochiantz del Collège de France dal titolo “Homeoprotein signaling in brain development, health and disease”.  
Subito dopo la Conferenza, alle 13, si terrà la cerimonia di premiazione, che sarà aperta dai saluti del Presidente del Cnr, Luigi Nicolais e dell’Assessore all’Università e alla Ricerca Scientifica della Regione Campania, Guido Trombetti.
Il Premio sarà assegnato dal Direttore dell’IGB”ABT”, Prof. Antonio Baldini, e dal Coordinatore del Gruppo Partenopeo Club Rotary, Prof. Roberto Vona

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Sostegno alla Ricerca nel Mezzogiorno. Pubblicato il Bando

PONPubblicato il bando per il potenziamento delle infrastrutture di ricerca nelle Regioni della Convergenza (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia). Il nuovo intervento lanciato dal Miur rientra nel Piano di Azione e Coesione, in continuità con le azioni promosse nel quadro del PON Ricerca e Competitività 2007-2013 ed ha il fine di rafforzare le infrastrutture di Centri di ricerca di elevata qualificazione attivi in ambiti e discipline di particolare rilevanza strategica per lo sviluppo della aree della Convergenza.
L’obiettivo principale è individuare nuovi investimenti in grado di sostenere lo sviluppo del sistema della ricerca e dell’istruzione nel Mezzogiorno, attraverso il potenziamento delle strutture di servizio.
Il bando prevede risorse complessive per 76,5 milioni di euro, con cui verrà finanziato un progetto per ciascuna delle tre linee di intervento su cui si concentra l’impegno del Miur, per le Regioni della Convergenza.
Università, Istituti Universitari statali, Enti e Istituzioni Pubbliche Nazionali di Ricerca vigilati dalla Amministrazione Pubblica Centrale, nonché altri organismi di ricerca, sono dunque chiamati a presentare proposte relative a:

  1. Interventi coordinati di adeguamento e rafforzamento strutturale di reti telematiche e infrastrutture digitali (ICT), mediante lo sviluppo e l’adozione di soluzioni fortemente innovative e tecnologicamente avanzate. Gli obiettivi sono: fornire supporto al sistema nazionale di Istruzione, alle Università e all’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica e alla Ricerca interdisciplinare; promuovere l’utilizzo evoluto delle tecnologie digitali da parte di cittadini, imprese e amministrazioni presenti sul territorio
  2. Adeguamento e consolidamento di infrastrutture per il monitoraggio ambientale, in grado di incentivare lo sviluppo di una ricerca collaborativa e multidisciplinare nell’area di interesse, con positive ricadute in ambito internazionale;
  3. Realizzazione strutturale di un sistema di “long term digital preservation” dei prodotti/risultati della ricerca, attraverso l’utilizzo di soluzioni standard aperte (logica dell’open government e open access), utilizzabili dal sistema della formazione a tutti i livelli in un quadro di cooperazione con altre istituzioni nazionali e in coerenza con le raccomandazioni di Horizon 2020.

La qualità dei contenuti delle proposte sarà sottoposta al vaglio di esperti indipendenti, anche internazionali. Dovrà essere dimostrata la capacità del progetto di generare ricadute economico-industriali (effettiva attivazione di rapporti con il mondo imprenditoriale, creazione di opportunità di ritorni economici, generazione di nuova imprenditorialità innovativa), di accrescere la competitività e l’attrattività del sistema della ricerca pubblica meridionale, di garantirsi una comprovata autosostenibilità economico-finanziaria nel medio-lungo periodo.
I progetti dovranno essere presentati entro le ore 12.00 del 3 aprile 2013, utilizzando servizio telematico SIRIO (http://roma.cilea.it/Sirio).
La valutazione sarà completata entro 60 giorni a partire dalla data di presentazione dei progetti (2 giugno 2013)

Decreto Direttoriale 274/Ric. del 15 febbraio 2013 

Fonte: MIUR

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Ministero della Salute. Parte un Bando da 135 milioni

 

RIC SCIENTSi apre ufficialmente il 4 dicembre 2012 il bando per la ricerca finalizzata 2011-2012, annunciato nelle scorse settimane dal ministro della Salute Renato Balduzzi, che ha appena firmato il decreto assieme al ministro della Ricerca Francesco Profumo. Ammontano a 135 milioni di euro le risorse messe a disposizione, metà per progetti clinici-assistenziali, metà per progetti di ricerca biomedica traslazionale.
Sono invitati a concorrere tutti i ricercatori del Servizio sanitario nazionale che si occupano di nuove strategie diagnostiche, terapeutiche e clinico-assistenziali.
Quattro le categorie previste (ricerca ordinaria, giovani ricercatori con età non superiore a 40 anni, progetti che vedono come partner un ricercatore italiano operante all’estero, progetti cofinanziati pubblico-privato) e sette le aree di rilevanza (dismetabolismo e patologie cardiovascolari, patologie neurologiche, oncologia, infezioni ed immunità, nuove biotecnologie, sicurezza alimentare e benessere animale, patologie di origine ambientale, sicurezza negli ambienti di lavoro e patologie occupazionali). La data di inizio delle procedure di presentazione è il prossimo 4 dicembre e la scadenza è fissata al 4 marzo 2013. L’accreditamento dei candidati ricercatori è preliminare alla presentazione del progetto, ed è consentito esclusivamente via web alla pagina del “Workflow della ricerca” all’indirizzo http:/ /ricerca.cbim.it.
Il bando, come disposto dalla legge, prevede due procedure distinte: una per la ricerca finalizzata e una per i giovani ricercatori di età inferiore ai 40 anni, cui sono riservati 56 milioni di euro. Per assicurare trasparenza, l’esame dei progetti sarà svolto in modo da assicurare una netta separazione tra le fasi amministrativa, di valutazione e di verifica della procedura, che sono perciò affidate a soggetti diversi.
In realtà le risorse messe a disposizione dai due ministeri per la ricerca ammontano complessivamente a 300 milioni di euro, riferisce Balduzzi. In particolare, spiega, “ 186 milioni di euro sono destinati alla ricerca finalizzata”.
La ricerca corrente prevede circa 177 milioni di euro “purtroppo a volte frammentati fra istituzioni e distribuiti con procedure non confrontabili si rammarica il ministro -. Di questi circa 56 milioni sono per il programma giovani sotto i 40 anni”. L’intenzione di Balduzzi è quella di “stabilizzare questa somma perchè il progetto giovani ricercatori è il nostro futuro”. Altri 10 milioni sono per progetti di ricerca all’estero: “crediamo che il mantenimento di un rapporto con questi ricercatori possa aiutare la crescita del nostro Paese”. Poi 5 milioni di euro riguardano progetti promossi insieme all’industria. Infine altri 22 milioni riguardano finanziamenti per progetti innovativi per programmi che mettono in rete Irccs, ospedali e territorio.

Approfondisci sul sito del Ministero della Salute

Bando Ricerca Finalizzata 2011-2012

Fonte: Il Denaro

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Programma comunitario "Marie Curie". 7 bandi per 750 milioni

 

Oltre 850 milioni di euro suddivisi in sette azioni finalizzate allo sviluppo della ricerca scientifica di eccellenza e al miglioramento delle condizioni lavorative dei ricercatori nel mercato del lavoro europeo. Così l’Unione Europea offre un’importante opportunità di crescita e sviluppo a ricercatori di qualsiasi età, università, imprese e centri di ricerca. Gli interventi sono inseriti nel programma denominato “Marie Curie”, che peraltro in settimana è stato presentato a Napoli presso l’ateneo Suor Orsola Benincasa dai massimi esponenti della Rea, l’agenzia europea per la ricerca che fa capo alla Commissione. I bandi pubblicati sono sette: borse internazionali di accoglienza (40 milioni di euro, scadenza 16 agosto 2012); borse intereuropee per lo sviluppo della carriera (120 milioni, scadenza 16 agosto); borse internazionali per un soggiorno all’estero finalizzato allo sviluppo della carriera (40 milioni, scadenza 16 agosto); sovvenzioni per l’inserimento professionale (40 milioni, scadenza 18 settembre 2012); reti per la formazione iniziale (470,7 milioni, scadenza 22 novembre 2012); cofinanziamento di programmi regionali, nazionali e internazionali (115 milioni, scadenza 5 dicembre 2012); programma internazionale di scambio per il personale di ricerca (30 milioni, scadenza 17 gennaio 2013): Da definire c’è poi un bando per partenariati e percorsi professionali industria/università.
Le borse internazionali di accoglienza sono riservate a ricercatori che si trasferiscono da un Paese terzo a uno Stato membro dell’Unione o un Paese associato. Per candidarsi è necessario essere in possesso di un diploma di dottorato o aver svolto l’equivalente di almeno 4 anni di attività di ricerca a tempo pieno, previo ottenimento di un diploma che dà accesso al corso di dottorato. Stessi requisiti per l’accesso alle borse intraeuropee per lo sviluppo della carriera. In questo caso i finanziamenti sono destinati alla formazione avanzata. Ciò comprende ad esempio l’acquisizione di competenze nuove o complementari e la mobilità transnazionale. Le borse internazionali per un soggiorno all’estero finalizzato allo sviluppo della carriera finanziano la formazione avanzata. In particolare, comprendono uno stipendio per il ricercatore e un contributo per le spese legate alla ricerca. La durata massima del sostegno finanziario è di 3 anni. Il periodo si divide in una prima fase di soggiorno all’estero di 1-2 anni in un Paese terzo, seguita da una fase obbligatoria di reinserimento. Quanto alle sovvenzioni per l’inserimento professionale per ottenerle occorre essere stati impegnati attivamente nella ricerca, ma non bisogna aver lavorato nel paese della propria organizzazione d’accoglienza per più di dodici mesi nel corso dei precedenti tre anni. La sovvenzione consiste in una partecipazione forfetaria ai costi del progetto. Questi comprendono, ad esempio, gli oneri salariali del ricercatore e dell’altro personale che lavora al progetto, le spese di viaggio, i beni di consumo.

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Sette scienziati valutano il CEINGE

 

CEINGESette scienziati, tra cui due premi Nobel a Napoli per dare la pagella alle strutture e agli studi del Ceinge, il centro di Ingegneria genetica di Napoli di cui è presidente e coordinatore scientifico Francesco Salvatore. Il Ceinge, dunque, sotto la lente di una commissione formata da grandi cervelli a livello mondiale, che lo esamineranno e lo giudicheranno.
Il Comitato è formato da Sidney Altman e Aaron Ciechanover, premi nobel per la Chimica, Malcolm K. Brenner, direttore del center for cell and gene therapy del baylor college of medicine di Houston, Carlo Maria Croce, direttore del human cancer genetics (The Ohio state University), Jean-Jacques Cassiman della Catholic University of Leuven (Belgio), Francesco Ramirez, Mount Sinai School of medicine di New York, Mauro Ferrari, presidente dell’Ernest cockrell Jr (methodist hospital research institute di Houston).
“Personalità scientifiche di altissimo profilo internazionale hanno il compito di valutare, anche attraverso le sue piattaforme tecnologiche ed il suo assetto scientifico-tecnologico, il Ceinge per la sua capacità di attirare gruppi di ricerca nazionali ed internazionali – spiega Salvatore – per noi è la seconda esperienza del genere, la prima è avvenuta l’anno scorso con ottimi risultati. Ritengo di grande importanza che un Centro di ricerca si sottoponga periodicamente ad una valutazione imparziale e di altissimo livello scientifico su tutto il lavoro svolto dai ricercatori, sulle piattaforme tecnologiche messe a disposizione dei gruppi di ricerca, sui laboratori e la loro gestione”.
Le giornate del meeting 2012 saranno caratterizzate da una serie di incontri anche con i responsabili scientifici delle facility che illustreranno al Comitato le peculiarità delle piattaforme tecnologiche utilizzate – in relazione alle ricerche avviate e da intraprendere – e l’organizzazione dei ricercatori e dei tecnici che le utilizzano. Gli scienziati valutatori giudicheranno la gran parte delle piattaforme tecnologiche, tra le quali anche quelle messe a disposizione di Okairos, azienda leader nella produzione di vaccini di ultima generazione, e della Jv Bio, che lavora al Ceinge in regime di start-up.

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