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Sistemi di Gestione dell’Energia

 

Pubblicata la norma UNI CEI EN ISOenergia 1 50001 "Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti e linee guida per l’uso" che sostituisce la preesistente UNI CEI EN 16001:2009 ritirata lo scorso ottobre,
La norma specifica i requisiti per creare, avviare, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell'energia. L'obiettivo di tale sistema è di consentire che un'organizzazione persegua, con un approccio sistematico, il miglioramento continuo della propria prestazione energetica comprendendo il consumo e l'uso dell'energia.
Nonostante alcune differenze significative tra la ISO 50001 e la EN 16001, il passaggio dall’una all’altra, per quelle aziende che erano già state certificate in precedenza, non dovrebbe essere particolarmente complesso, grazie anche agli sforzi profusi dagli enti di normazione europei durante i lavori di elaborazione della ISO 50001. Le due norme adottano un approccio simile, almeno dal punto di vista dello schema generale di implementazione dei Sistemi di Gestione dell’Energia. Le principali differenze si riferiscono non tanto al sistema di gestione in sé, quanto al diverso approccio che l’organizzazione deve avere nei confronti del proprio sistema di uso e consumo dell’energia.
Per completare l’informazione è utile segnalare che nei prossimi mesi saranno messe allo studio nuove norme a supporto della UNI CEI EN ISO 50001 relative alle caratteristiche degli auditor di sistema e alle modalità pratiche di implementazione di un SGE.

Fonte: UNI

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Novità normative. In inchiesta pubblica cinque progetti

 

logo uniSono entrati in fase di inchiesta pubblica preliminare cinque nuovi progetti UNI in tema di sistemi di gestione per la qualità, beni culturali, gas ad effetto serra e saldatura per materiali termoplastici. La fase di inchiesta terminerà il prossimo 4 febbraio.
Il primo progetto, riguarda le linee guida per l’applicazione della UNI EN ISO 9001:2008 nelle biblioteche; e tende alla razionalizzazione dei processi interni, al miglioramento delle prestazioni  e alla crescita della competenza professionale del personale.
Il secondo progetto “Specificazione e qualificazione delle procedure di saldatura (WPS) per materiali termoplastici - WPS per saldatura con il metodo dell’elettrofusione e WPS per saldatura con il metodo ad elementi termici per contatto”, interessa il mercato della costruzione e della posa di reti per la distribuzione del gas e di altri fluidi in pressione
Un terzo progetto, dal titolo “Gas ad effetto serra - Specifiche per la realizzazione del sistema nazionale di gestione del mercato volontario dei crediti di CO2 e derivanti da progetti di riduzione delle emissioni o di aumento delle rimozioni di gas serra” definisce i requisiti minimi dei programmi di riduzione delle emissioni o di aumento delle rimozioni di GHG, le attività di validazione e verifica dei progetti di riduzione delle emissioni o di aumento delle rimozioni di GHG e il registro nazionale dei crediti di CO2.
Gli ultimi due documenti entrati in inchiesta pubblica sono due progetti di competenza della commissione Beni culturali – NORMAL. Il primo, “Beni culturali - Materiali lapidei naturali ed artificiali - Cianobatteri ed alghe verdi” presenta le tecniche di analisi colturale più utilizzate per consentire la crescita di Cyanobacteria e Chlorophyceae, colonizzanti i materiali lapidei. Il secondo progetto, dal titolo “Beni culturali - Rilevamento della carica microbica dell’aria in ambienti interni - Metodo di campionamento passivo mediante piastre di sedimentazione”, riguarda invece la metodologia per il rilevamento quali-quantitativo della microflora vitale coltivabile diffusa nell’aria di ambienti interni mediante campionamento passivo.
E’ possibile prendere visione dei progetti consultando la banca dati online dei progetti sottoposti all'inchiesta preliminare che contiene non solo i progetti attualmente in fase di inchiesta preliminare, ma anche i riferimenti dei progetti la cui inchiesta è già scaduta: questo per fornire agli utenti un'informazione più completa sulle attività di normazione che UNI propone.

Approfondisci sul sito dell’UNI

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ISO 26000, concluso l’iter

 

Dopo un lunWe abide by ISO 26000go e intenso lavoro durato cinque anni, la ISO 26000 sulla responsabilità sociale ha terminato con successo il suo complesso iter di elaborazione ed è finalmente pronta per la pubblicazione, come norma tecnica internazionale, il 1° novembre prossimo.
Il Segretario Generale dell’ISO, Robert Steele, ha dichiarato: “La ISO 26000 aiuterà quelle organizzazioni per le quali operare in maniera socialmente responsabile è più che una buona idea ma  un modo efficace per svolgere la propria attività. Sarà quindi un potente strumento per muovere le organizzazioni dall’universo delle ‘buone intenzioni’ a quello delle ‘buone azioni’”.
Indubbiamente la ISO 26000 porta un vento di positiva concretezza. La norma fornirà infatti alle organizzazioni del settore sia pubblico che privato una guida armonizzata e universalmente applicabile alle pratiche di responsabilità sociale.
L’articolo completo sul sito UNI.

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Nuova direttiva 2010/31/CE: prestazione energetica nell’edilizia

 

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 18/06/2010 è stata pubblicata la direttiva 2010/31/CE in materia di prestazione energetica nell’edilizia. Essa sostituirà la 2002/91/CE, la quale sarà abrogata dal 1 febbraio 2012.
La nuova direttiva, che dovrà essere adottata dagli Stati membri entro e non oltre il 9 luglio 2012, ha lo scopo di chiarire, rafforzare e ampliare il campo di applicazione della vigente sul rendimento energetico nell’edilizia, nonché di ridurre le differenze tra le pratiche in uso negli Stati membri in tale settore, pur tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, fornendo disposizioni in merito alla:
* definizione di un quadro comune generale per la metodologia di calcolo della prestazione energetica
* applicazione di requisiti minimi alla prestazione energetica di edifici e unità immobiliari di nuova costruzione
* applicazione di requisiti minimi alla prestazione energetica di edifici e unità immobiliari esistenti, sottoposti a ristrutturazioni importanti, inclusi gli interventi su specifici elementi edilizi o sistemi tecnici quando questi siano oggetto di sostituzione o rinnovamento
* definizione di piani nazionali destinati ad aumentare il numero di edifici ad energia quasi zero
* certificazione energetica degli edifici o delle unità immobiliari
* ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento
* definizione di sistemi di controllo indipendenti per gli attestati di prestazione energetica e i rapporti di ispezione.

 

classi-efficienza-energetica-immobili-300x268L’articolo completo sul sito dell’UNI.

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Più sicurezza anche per le valvole delle bombole a gas

Valvole GASDi recente pubblicazione la norma UNI EN ISO 22434 Bombole trasportabili per gas - Ispezione e manutenzione delle valvole per bombole specifica i requisiti per l’ispezione e la manutenzione delle valvole per bombole, incluse le valvole con riduttori di pressione integrati cioè le valvole VIPR (ISO 22435 - valvole con regolatore di pressione integrato).
Citando lo scopo della UNI EN ISO 22434: “La norma può essere applicata in qualsiasi occasione (per esempio nel caso dei controlli periodici prescritti per le bombole, i pacchi bombola e i serbatoi trasportati o nel caso di cambiamento del gas contenuto (ISO 11621)) e non necessariamente durante i controlli abituali eseguiti al momento del riempimento.”
Nella sua parte iniziale vengono elencati i termini e le definizioni caratteristici dell’argomento tra i quali dovrebbero risaltare:

  • minor repair – intervento semplice: operazione di pulizia e/o sostituzione di componenti non direttamente a contatto con il gas (volantini, cartucce residuali intercettate, riduttori di flusso, sigilli ecc.);
  • major repair – intervento complesso: operazione di sostituzione di componenti ed accessori a diretto contatto con il gas (in pressione nel caso la bombola non sia vuota) ma che non richiede lo smontaggio della valvola dalla bombola (come valvole di sicurezza, manometri, flussometri ecc.);
  • refurbishment – rimessa a nuovo: operazione che implica lo smontaggio della valvola dalla bombola o serbatoio, il controllo dei suoi componenti interni, il rimontaggio e l’installazione per rimettere la valvola in condizione di poter proseguire il servizio.

Più che i requisiti vengono descritte le attività di ispezione e di intervento da intraprendere quando si ritiene che la valvola abbia bisogno di una controllata. Sono previste due possibilità: scartare la valvola o procedere con la procedura descritta.

Continua su U&C n. 1 di Gen. 2012

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Libri e documenti cartacei che non invecchiano

 

libri

Finalmente anche in Italia è possibile per gli operatori del settore - produttori, gestori e fruitori finali - avvalersi di un buon range di strumenti normativi idonei a indicare le caratteristiche ottimali e i requisiti fisici di base per la realizzazione di manufatti - le rilegature cartacee di libri o documenti - indispensabili alla conservazione e trasmissione futura del patrimonio documentario.
Alla UNI ISO 14416:2011 potranno rivolgersi con buona sicurezza bibliotecari, archivisti, legatori e restauratori, perché offre parametri certi di raffronto. La norma si applica a materiali documentari destinati per loro natura e finalità sia all’utilizzo pubblico - usurante - che ad una conservazione prolungata nel tempo. Le procedure tecniche qui descritte non sono invece da applicarsi a quegli oggetti che il gestore ritenga “di elevato valore storico e artistico”: per essi si rendono infatti necessarie metodiche specialistiche, con l’impiego di materiali, tecniche e professionalità non ricompresi nel dettato di questa norma.

Continua su U&C n.1 di Gen. 2012

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Seminario Marcatura CE

 

Alla Camera di Commceercio di Napoli, in via S. Aspreno 2, il 23 giugno si terrà un seminario sulla “Marcatura CE e commercializzazione dei prodotti nuove politiche dell’Unione Europea“.
Il seminario si terrà nella sala Brun dalle ore 9.30 di mercoledì 23 giugno.
Interverranno: Santo Vittorio Romano Direttore Unioncamere Campania,  Attilio Montefusco Direttore Consorzio Promos Ricerche, Raffaele D’Angelo Coordinatore CON.T.A.R.P. Direzione Regionale Campania – INAIL – Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione, Massimiliano Faiella – ISPESL – Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro.
Si parlerà di Sicurezza dei cittadini: Accreditamento e sorveglianza del mercato (Reg. CE 765/08) e commercializzazione dei prodotti (Decisione CE 768/08), Sicurezza delle macchine: cosa cambia con l’entrata in vigore della Direttiva 2006/42/CE, recepita a livello nazionale con il Dlgs. 17/2010. Arricchiranno il dibattito testimonianze delle CCIAA campane e testimonianze Aziendali, fino alla discussione sulle novità che potrebbero essere introdotte dalla Commissione UE sulla base della Decisione 768/08.
Al termine dei lavori saranno somministrati questionari.

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Formazione certificata: a Napoli un progetto pilota

 

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Dal mondo dell’associazionismo uno schema innovativo: la specializzazione per aree diventa un fattore di competitività. L’obiettivo è combattere la dequalificazione professionale

Formazione specializzata e certificata per essere più competitivi sul mercato professionale: è l’obiettivo di un progetto a cui lavora il Sindacato forense di Napoli e che prenderà forma probabilmente nella prossima primavera, quando si sarà esaurita la campagna per il rinnovo dei consigli degli Ordini.

In questo modo si gioca quasi d’anticipo, nella convinzione che, rispetto alle tendenze liberalizzatrici che oggi investono il settore dei servizi professionali, proporsi con profili di competenza ben individuati possa essere una scelta strategica per presentarsi alla clientela in modo vincente. Un’iniziativa che, fra l’altro, potrebbe combattere il precariato e la dequalificazione professionale che penalizzano soprattutto le componenti più giovani dell’avvocatura e che sono fenomeni particolarmente avvertiti nel Mezzogiorno.

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Primo Rapporto dell’Osservatorio Accredia

 

L’Osservatorio Accredia si pone l’obqualitiettivo di monitorare le dinamiche, i cambiamenti, gli elementi di forza e le criticità del settore della certificazione, con particolare riguardo al segmento dei Sistemi di Gestione per la Qualità.
Si intende in questo modo stimolare una riflessione sugli strumenti e le modalità per rafforzare un comparto - quello della certificazione - dinamico, ricco di competenze specialistiche e che offre un contributo di rilievo al terziario avanzato in Italia, con 168 Organismi di Certificazione e un giro d’affari che supera i 260 milioni di euro annui.
Sono oltre 90.000 le aziende e quasi 160.000 i siti produttivi dotati di certificazione di qualità in Italia; un buon risultato in termini di presidio di mercato, che va tuttavia consolidato attraverso il rafforzamento di opportune strategie.
I temi trattati nel primo Rapporto dell’Osservatorio Accredia “Innovazione e modernizzazione di qualità per la crescita del Paese. Il sistema delle certificazioni per la competitività” riguardano l’inquadramento della qualità come strumento di crescita competitiva del sistema produttivo nazionale, il posizionamento della certificazione di qualità e la visione del mercato così come emerge dalle opinioni degli Organismi di Certificazione, le prospettive di crescita della certificazione secondo le imprese che ne fanno ricorso.
Viene inoltre proposta una misurazione della crescita in qualità (in senso lato) per quattro differenti dimensioni del sistema sociale ed economico italiano: il tessuto produttivo, il sistema dell’offerta di servizi al cittadino, la qualità della vita e la tutela e la conservazione dell’ambiente.

Scarica il Rapporto

Leggi anche il dossier pubblicato su U&C di gennaio 2012

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Per crescere bisogna investire in qualità

Tenere i conti pubblici in regola, e cioè entro definiti rapporti percentuali, è possibile sia contenendo la spesa che elevando il prodotto interno lordo. Le politiche finora adottate per l'Italia dal Ministro Giulio Tremonti hanno dato effetti solo nella prima direzione. La manovra economica triennale varata nei giorni scorsi non realizza, in tal senso, alcun passo in avanti e non poteva che essere etichettata come una ennesima occasione sprecata sul fronte dello sviluppo e della crescita, così come ha fatto il nostro Presidente, Paolo Graziano.

Ma le critiche a una impostazione di politica economica così difensiva e, alla lunga, sterile non vengono solo dall'ambiente imprenditoriale. Domenica 3 luglio contemporaneamente, su "Repubblica" e il "Corriere della Sera", sono stati pubblicati gli interventi di due grandi economisti, Amartya Sen e Mario Monti. Il Premio Nobel indiano ha fatto riferimento all'Europa, stigmatizzando la tendenza perdurante a ritenere per verità assoluta le esternazioni delle agenzie di rating (bene ha fatto la Consob ad aprire un'istruttoria). Non è solo con le restrizioni che si affrontano le crisi: se tiri troppo la corda o, per usare l'espressione dell'economista, se stringi troppo il corsetto alla signora, rischi di ottenere un risultato peggiore della situazione di partenza; l'esempio mi ha fatto tornare alla mente il nostro vecchio detto dei cavalli di Monsignore. L'obiettivo principale resta quindi quello della crescita. Il problema è come "innescarla". Certamente non con l'avvio di una nuova stagione di spesa pubblica indistinta. Basti pensare agli anni immediatamente successivi all'ingresso nell'euro. Il drastico abbattimento degli interessi passivi sul debito, non utilizzato per ridurre il debito stesso, ha consentito una nuova fase espansiva la quale però non ha dato grandi risultati in termini di crescita.

continua su:www.ildenaro.it

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