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News - Sicurezza sul Lavoro

News - Sicurezza sul Lavoro (467)

Prodotti da costruzione: la marcatura CE, passo a passo

marcatura ceLa marcatura CE è obbligatoria per la maggior parte dei prodotti da costruzione. Essa rappresenta un duplice vantaggio perché da un lato garantisce la più facile e immediata commercializzazione di tali prodotti all’interno del Mercato Unico europeo, dall’altro offre ai fabbricanti e ai distributori una notevole semplificazione.

Questo perché la marcatura CE attesta che la prestazione del prodotto che viene commercializzato è identica a quella dichiarata e che è stata ottenuta applicando appropriata specifica tecnica europea.

La marcatura CE è dunque un elemento fondamentale per chiunque operi nel settore delle costruzioni. Ma quali sono le regole che la governano? Quali sono gli adempimenti necessari? Quando è obbligatoria? E ancora: che cos’è il sistema AVCP (Valutazione e Verifica della Costanza della Prestazione, nella brochure italianizzato in VVCP)? E quali sono le procedure semplificate?

Considerato che le regole in materia di marcatura CE sono cambiate a partire dal 1° luglio 2013, e che quindi molti produttori o distributori potrebbero trovarsi ora a dover aggiornare la marcatura CE dei propri prodotti, la Commissione europea ha pubblicato un interessante opuscolo. Si intitola “La marcatura CE dei prodotti da costruzione. Passo a passo” ed è un vademecum molto utile, che illustra la materia in modo semplice e con un approccio pratico ed esaustivo.

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Scarica il vademecum "La marcatura CE dei prodotti da costruzione. Passo a passo"

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Prodotti chimici. Pubblicato dal Ministero della Salute il Piano Nazionale Controlli 2017

PNC prodotti chimici 2017Pubblicato dal Ministero della Salute il Piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici – Anno 2017, documento sugli obiettivi e i criteri della vigilanza in merito alle sostanze chimiche, predisposto dal Ministero in collaborazione con Gruppo Tecnico Interregionale Reach-Clp con il Centro Nazionale delle Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore dell’Istituto Superiore di Sanità e la Rete dei laboratori di controllo in attuazione all’Accordo Stato-Regioni del 7 maggio 2015.

Tipologia di sostanze verso cui orientare il controllo:

  • sostanze in quanto tali o contenute in miscele o articoli classificate come cancerogene, mutagene, reprotossiche, sensibilizzanti o identificate ai sensi dell’articolo 59 del regolamento REACH (SVHC e allegato XIV), o individuate nell’ambito del le restrizioni di cui all’allegato XVII del regolamento REACH;
  • sostanze potenzialmente presenti in articoli destinati al consumatore finale, con particolare attenzione alle categorie più sensibili quali ad esempio lattanti, bambini, adolescenti, donne in gravidanza e/o destinati ad essere utilizzati da un elevato numero di persone;
  • sostanze potenzialmente presenti in processi industriali largamente diffusi nel territorio

Entro il 30 Settembre 2017, il rapporto delle attività di controllo per il progetto pilota sulle vendite on-line, condotte nel rispetto dei criteri definiti dal Forum dell’ECHA, è redatto dall’AC nazionale, in collaborazione con le amministrazioni centrali, le Regioni e PA che partecipano al medesimo progetto, secondo il formato elettronico prodotto dal Forum dell’ECHA.

Entro e non oltre il 31 gennaio 2018 le Regioni e PA trasmettono all’AC nazionale il rapporto delle attività di controllo condotte nel rispetto dei criteri definiti dal Forum dell’ECHA per il progetto REF-5.

Entro e non oltre il 31 marzo 2018 le Regioni e PA trasmettono all’AC nazionale il rapporto delle attività di controllo condotte nel rispetto dei criteri definiti dal Forum dell’ECHA per il progetto pilota sul controllo delle sostanze negli articoli, redatti nel formato elettronico prodotto dal Forum dell’ECHA.

Entro il 31 marzo 2018 le Regioni e le PA trasmettono all’AC nazionale le risultanze delle attività di controllo di cui al presente Piano ed effettuate entro il 31 dicembre 2017 redatte secondo il format tecnico predisposto dalla medesima AC nazionale.

AdA

Scarica il Piano Nazionale Controlli prodotti chimici 2017

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DPI: nuova norma UNI per la protezione degli occhi

dpi occhi 1È in vigore dal 28 aprile la UNI EN 207:2017 relativa a “Equipaggiamento di protezione personale degli occhi - Filtri e protettori dell'occhio contro radiazioni laser (protettori dell'occhio per laser)”, redatta dalla Commissione tecnica Sicurezza.

La norma si applica ai protettori dell'occhio utilizzati per la protezione contro l'esposizione accidentale alle radiazioni laser come definite nella CEI EN 60825-1 nel campo spettrale da 180 nm (0,18 µm) a 1 000 µm. Essa definisce i requisiti, i metodi di prova e la marcatura. Nell'appendice B è riportata una guida per la scelta e l'uso.

La norma, inoltre, non si applica ai protettori per esposizione intenzionale a radiazione laser. La UNI EN 208, invece, si applica ai protettori dell'occhio impiegati durante la regolazione laser.

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Regolamento REACH e sensibilizzanti cutanei

sensibilizzantiIl 19 aprile 2017 è stato pubblicato il Regolamento UE 706/2017 che ha modificato l’allegato VII del Regolamento REACH CE 1906/2006, relativo ai metodi di prova utilizzabili nell’acquisizione delle informazioni sulle proprietà delle sostanze chimiche.

In particolare, il nuovo regolamento pone una particolare attenzione nell’utilizzo di metodi di prova alternativi per valutare la sensibilizzazione cutanea delle sostanza chimiche, evidenziando come diversi metodi di prova in chemico/in vitro sono stati convalidati dal laboratorio di riferimento dell’Unione Europea per fornire alternative alla sperimentazione animale. L’applicazione di metodiche convalidate, in combinazione con un approccio integrato per la sperimentazione e valutazione, possono consentire di elaborare informazioni idonee, per valutare se una sostanza può provocare sensibilizzazioni cutanee, senza ricorrere a sperimentazioni in vivo su animali.

Tale approccio, rientra tra le finalità previste dal Regolamento REACH di ridurre la sperimentazione sugli animali, promuovendo l’uso e lo sviluppo di metodi analitici alternativi ed integrati.

Il Regolamento UE 706/2017 è entrato in vigore il 29 aprile 2017, abrogando il precedente Regolamento UE 1688/2016.

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Scarica il Regolamento UE 706/2017 del 19 aprile 2017

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Ict e lavoro: nuove prospettive di analisi per la salute e la sicurezza sul lavoro

ICT e SSL Inail 2016INAIL ha pubblicato una nuova monografia dal titolo: "ICT e lavoro: nuove prospettive di analisi per la salute e la sicurezza sul lavoro".

Il volume mette in luce elementi utili per fornire spunti di riflessione per potere affrontare i cambiamenti che l’innovazione digitale sta apportando nella società e nei luoghi di lavoro, evidenziando non solo i possibili rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ma anche le opportunità offerte in termini di sviluppo di nuove modalità di lavoro, professionalità e competenze nonché di nuove modalità di apprendimento e di comunicazione.

L’Inail da diversi anni dedica una particolare attenzione all’innovazione tecnologica, rappresentando per la Pubblica amministrazione (PA) un ente di riferimento per la ricerca di soluzioni e implementazioni digitali di successo. In tale quadro si inserisce il Piano strategico triennale IT 2014 - 2016 strutturato complessivamente in 5 aree programmatiche, nell’ambito delle quali è prevista la raccolta e la definizione degli interventi operativi specifici che riguardano:

  1. l’erogazione dei servizi digitali per innovare l’offerta dei servizi Inail garantendo la centralità e la fidelizzazione dell’utente;
  2. la valorizzazione del patrimonio informativo dell’Inail, in modo da ricavare dai dati informazioni e conoscenze da mettere a disposizione delle funzioni di business per migliorare i processi aziendali e gli investimenti;
  3. i processi di reingegnerizzazione e conseguentemente la definizione del Piano degli Interventi finalizzati all’attuazione delle innovazioni proposte;
  4. il conseguimento degli obiettivi di arricchimento dell’organizzazione, di revisione continua dei processi di gestione IT, di innalzamento del livello delle competenze digitali del personale, di implementazione di strumenti volti alla valutazione e al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori;
  5. l’implementazione e la gestione delle politiche di sicurezza informatica, anche alla luce dei nuovi attacchi sempre più mirati ed evoluti.

Con il nuovo Piano delle attività di ricerca obbligatoria e discrezionale 2016 - 2018, l’attività istituzionale di ricerca è orientata anche all’analisi e allo studio dei cambiamenti apportati dalla digital transformation, che interessano il mondo del lavoro e le organizzazioni.

In particolare, l’analisi dell’impatto dell’information and communication technology (ICT) sul benessere dei lavoratori è uno dei focus di ricerca su cui si concentra l’attività del Laboratorio rischi psicosociali e tutela dei lavoratori vulnerabili del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale. In considerazione delle trasformazioni introdotte sul lavoro dallo sviluppo delle ICT, in termini economico-produttivi e di qualità del lavoro, l’obiettivo è quello di contribuire alla valutazione dell’impatto di tali tecnologie sul benessere dei lavoratori, anche mediante la costruzione di specifici strumenti di indagine, alla definizione di misure di prevenzione e di gestione dei rischi legati all’utilizzo delle stesse e allo sviluppo di modelli di trasferimento per un adeguato ed efficace impiego delle ICT, che tenga anche conto delle diversità dei lavoratori, nell’ottica del miglioramento dell’inclusione lavorativa.

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Scarica il volume "ICT e lavoro: nuove prospettive di analisi per la salute e la sicurezza sul lavoro"

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Campi elettromagnetici: aggiornata la banca dati

cemAggiornata la banca dati Campi Elettromagnetici - CEM o NIR del Portale Agenti Fisici (PAF) con dieci apparecchiature ad uso estetico sorgenti di CEM:

  • n. 6 apparecchi ad uso estetico per il trattamento di calore parziale tramite radiofrequenze
  • n. 4 apparecchi ad uso estetico per il trattamento di calore parziale tramite radiofrequenze e fotostimolazione a Infrarossi

Le banche dati Campi Elettromagnetici presenti sul Portale Agenti Fisici sono valevoli ai fini della valutazione dei rischi ai sensi degli artt. 28, 181 e 209 del DLgs.81/2008.

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Vai alla Banca Dati Campi Elettromagnetici

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Sostanze chimiche pericolose, pubblicato nuovo elenco dei valori di esposizione professionale

Sostanze chimiche pericolosePubblicata sulla Gazzetta Ufficiale - 2a Serie Speciale, Unione Europea n. 27 del 3 aprile 2017 - la Direttiva (UE) 2017/164 della Commissione, del 31 gennaio 2017, che definisce un quarto elenco di valori indicativi di esposizione professionale in attuazione della direttiva 98/24/CE del Consiglio e che modifica le direttive 91/322/CEE, 2000/39/CE e 2009/161/UE della Commissione.

La Direttiva era stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 27/115 del 1° febbraio 2017. Riguardo alla Direttiva, che dovrà essere recepita, e che riguarda la protezione dai lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione a sostanze chimiche pericolose, si evidenzia che in passato sono stati definiti altri elenchi di valori indicativi, ad esempio con la Direttiva 2000/39/CE e la Direttiva 2006/15/CE.

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Scarica la Direttiva (UE) 2017/164 del 31 gennaio 2017

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Sistemi di comando delle macchine, conformità delle attrezzature a disposizione dei lavoratori

SistemiComandoMaccISO13849La pubblicazione “Sistemi di comando delle macchine secondo le norme EN ISO 13849-1 e EN ISO 13849-2” è stata realizzata da Inail Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici.

Secondo quanto definito dal Testo Unico sulla Sicurezza del lavoro (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.), è fatto obbligo al datore di lavoro di provvedere affinché le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori siano conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto a esse applicabili (D.Lgs. 81/08, art. 70).

Tali attrezzature, che devono essere idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi, devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie (D.Lgs. 81/08, art. 71).

Le attrezzature di lavoro conformi alla Direttiva Macchine (2006/42/EC) devono soddisfare i requisiti di sicurezza di tale direttiva. Nell’Allegato I alla direttiva esiste un intero capitolo (1.2) relativo ai requisiti di sicurezza dei sistemi di comando delle macchine. In particolare, “I sistemi di comando devono essere progettati e costruiti in modo da evitare l'insorgere di situazioni pericolose…”.

La norma ISO 13849-1 fissa i criteri e i principi di progettazione dei sistemi di controllo delle macchine. Essendo armonizzata alla Direttiva Macchine, riveste interesse sia per i costruttori che per i comitati tecnici che si occupano di produrre norme di tipo B2 o di tipo C per la conformità ai requisiti essenziali di sicurezza dell’Allegato I alla Direttiva Macchine.

La ISO 13849-2 riguarda la validazione delle parti dei sistemi di controllo relative alla sicurezza, progettate secondo le procedure indicate nella parte 1 della norma stessa. Pertanto, contiene la metodologia, i criteri e gli strumenti per verificare se sono soddisfatti i requisiti specifici di sicurezza per la corretta progettazione contenuti nella parte 1.

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Scarica il documento "Sistemi di comando delle macchine secondo le norme EN ISO 13849-1 e EN ISO 13849-2"

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Ponteggi metallici fissi di facciata

PonteggiMetalliciFissi2017Pubblicato da Inail il documento “I ponteggi metallici fissi di facciata”, dispositivi di collegamento montante-traverso realizzati con sistemi modulari. Definizione di una metodologia per prove di rigidezza e resistenza secondo la UNI EN 12811-3:2005.

L’attuazione del sistema normativo europeo presuppone una serie di verifiche di carattere progettuale e sperimentale in correlazione fra loro, finalizzate alla corretta modellazione strutturale dell’opera provvisionale sottoposta alle azioni previste per il suo esercizio.

In questo contesto, riveste particolare importanza la modellazione dei nodi montante traverso/ corrente che deve tener conto, secondo la UNI EN 12810-2, delle caratteristiche strutturali non lineari dei nodi stessi.

Convenzionalmente l’analisi delle strutture in acciaio avviene idealizzando i nodi o come cerniere o come incastri perfetti. Nella realtà il comportamento cade a metà fra i due estremi. Una modellazione dei nodi strutturali più vicina al reale permette di ottimizzare le prestazioni strutturali dell’intera opera nei confronti delle azioni di progetto.

La presente ricerca ha come finalità quella di individuare una metodologia sperimentale che consenta la caratterizzazione dei nodi strutturali, sia in termini di rigidezza, che di resistenza, come previsto dalla UNI EN 12810-2 e dalla UNI EN 12811-3. Dall’analisi della normativa è emerso che i requisiti per le prove sperimentali secondo la UNI EN 12810-2:2004 e la UNI EN 12811-3:2005, necessarie alla valutazione del valore nominale caratteristico del momento di giunzione per i dispositivi di collegamento montante-traverso del tipo nodo con piastra, di fatto individuano il carico massimo per il dispositivo da sottoporre a prova come il fattore da cui partire per poter eseguire le prove stesse.

Visto che il carico massimo non può essere noto prima della esecuzione delle prove, è necessario eseguire delle prove preliminari, cosiddette pilota, per la stima di tale fattore. La norma, peraltro, non fornisce una definizione di carico massimo, né i criteri per la sua stima. Anche se è ragionevole identificare il valore del carico massimo con la condizione di rottura, la stessa norma non fornisce i criteri per l’individuazione di tale condizione.

Definiti i requisiti per le prove sperimentali, eseguite delle prove pilota, attraverso una attenta valutazione sperimentale, le risultanze della ricerca 2009-2012 hanno permesso di capire il comportamento strutturale del nodo (almeno per la tipologia analizzata). Nel contempo hanno evidenziato la difficoltà di individuare la condizione di rottura del dispositivo di collegamento.

AdA


Scarica il documento “I ponteggi metallici fissi di facciata”

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Reach: la scadenza del 31 maggio

calendario reachPer beneficiare dell'ultima scadenza di registrazione del 31 maggio 2018 è necessario procedere con la pre-registrazione entro il 31 maggio 2017.

Le aziende che producono o importano per la prima volta sostanze non cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione in quantitativi tra 1 e 100 t/anno possono pre-registrare le proprie sostanze entro 6 mesi dalla prima fabbricazione/importazione e comunque non oltre il 31 maggio 2017.

Le imprese che non hanno pre-registrato entro il 31 maggio 2017 dovranno inviare un fascicolo di richiesta all'ECHA e registrare le proprie sostanze per avviare con la propria attività o procedere con attività esistente.

AdA

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