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Efficientamento energetico. Linee Guida dell'Agenzia del Demanio ed ENEA

EfficientamentoÈ on line sul sito dall’Agenzia del Demanio, la procedura di Consultazione Pubblica sull’efficientamento energetico degli immobili in uso alle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato.
La consultazione offre la possibilità alle amministrazioni pubbliche, cittadini, associazioni, operatori e esperti del settore di inviare le proprie proposte e suggerimenti per ampliare e migliorare le linee guida messe a punto dall’Agenzia del Demanio e dall’ENEA, che ha offerto il supporto tecnico-scientifico, e il contributo dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia e delle Finanze.
Le linee guida per l’efficientamento energetico degli immobili della P.A. hanno lo scopo di coadiuvare le Amministrazioni nell’ottimizzazione della gestione e dell’utilizzo degli immobili a disposizione, proponendo una serie di interventi, strutturali e organizzativi, finalizzati al contenimento dei consumi energetici e all’ottimizzazione della gestione del patrimonio pubblico.
Le proposte inviate durante la Consultazione Pubblica saranno successivamente valutate per la realizzazione di una circolare definitiva che indicherà le misure e gli interventi che le amministrazioni pubbliche dovranno adottare, entro il 2014, al fine di contenere i consumi energetici.

Vai al sito dell'Agenzia del Demanio

Scarica la Circolare dell'Agenzia del Demanio

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Bando “Intelligent Energy for Europe”: 67 milioni per l’energia del futuro

IEE LOGOPubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, un bando a 67 milioni di Euro per progetti a favore dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica: nell’ambito del programma Intelligent Energy for Europe (IEE).
L’obiettivo del programma IEE è di assicurare all’Europa un futuro energetico che possa garantire sicurezza degli approvvigionamenti e basso costo: in primis quindi il risparmio energetico (prima area di intervento, SAVE), raggiungibile attraverso azioni destinate ai consumatori, per orientarne le scelte, in particolare nei settori del raffrescamento e del riscaldamento. Altre azioni finanziabili possono riguardare efficientamenti energetici nell’industria e in particolare nelle piccole e medie imprese e attività mirate al miglioramento delle misure per l’efficienza energetica nell’edilizia.
La seconda area di intervento è sulle energie rinnovabili e nuove fonti (ALTENER), dove sono previste attività per lo scambio di buone pratiche per incentivare lo sviluppo di reti di distribuzione dell’energia, aiuto allo sviluppo di reti di teleriscaldamento e all’etichettatura di prodotti per il riscaldamento e raffreddamento con energia rinnovabile. Sono finanziabili anche progetti e realtà che possano aiutare i consumatori ad accedere alle energia rinnovabili, come le cooperative.
Nel settore dei trasporti (terza area) è possibile presentare progetti per aumentare il numero dei piani di mobilità urbana, introdurre cambiamenti nelle abitudini personali di trasporto, promuovere la transizione verso una logistica a emissioni “quasi-zero”, informare sugli obiettivi del White Paper sui trasporti (che contiene l’obiettivo di dimezzare l’utilizzo dell’auto privata nelle aree urbane entro il 2030). Inoltre, in questa area di intervento rientra anche la promozione di veicoli con carburanti non convenzionali (ma non la loro produzione).
Infine, la quarta e ultima area di intervento riguarda le iniziative integrate di efficienza energetica ed energia rinnovabile in due settori: nell’edilizia (riqualificazione energetica, formazione professionale, monitoraggio delle azioni) e nello sviluppo di piani locali, Sustainable Energy Action Plan, integrati con sistemi di gestione dell’energia locale.

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Presentato dall'ENEA il "Rapporto sull'Efficienza Energetica

Rapporto ENEAPresentato il 23 gennaio u.s. a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il Secondo “Rapporto sull’Efficienza Energetica”, predisposto dall’ENEA nell’ambito del suo ruolo di Agenzia nazionale per l'efficienza energetica (Decreto Legislativo n.115/2008) per fornire uno strumento di  monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali.
L’applicazione delle misure previste dal PAEE 2011 (Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica) ha consentito nel 2011 un risparmio complessivo di 57.595 GWh/anno, con un incremento del 17,1% rispetto al 2010. Inoltre, il Rapporto mette in evidenza un miglioramento nel 2010 dell’efficienza energetica nel nostro Paese di oltre 1 punto percentuale rispetto al 2009.
Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA, ha dichiarato: “Si tratta di risultati che hanno una significativa ricaduta per l’economia italiana e che costituiscono dei progressi effettivi in un processo di riconversione orientato alla “green economy”. Il risparmio energetico conseguito va quindi letto nell’ottica di una transizione verso un sistema a minore emissione di carbonio, che conferma il reale contributo del nostro Paese al raggiungimento degli obiettivi comunitari. L’Italia deve ora massimizzare le opportunità connesse all’efficienza energetica, prima priorità della Strategia Energetica Nazionale, puntando a superare gli obiettivi europei al 2020 e realizzando una filiera industriale di prodotti e servizi per l’efficienza energetica competitiva su un mercato internazionale in via di espansione. Il Rapporto presentato oggi costituisce la base di conoscenza indispensabile per raggiungere tali obiettivi supportando il decisore pubblico nel percorso di attuazione, verifica e messa a punto di nuove politiche”.
In generale, tale miglioramento è stato possibile grazie all’adozione di tecnologie più innovative. In particolare: il settore residenziale ha favorito l’utilizzo di impianti ad alta efficienza quali caldaie a condensazione e solar cooling; il settore terziario ha introdotto tecnologie impiantistiche ad alta efficienza e materiali ad alte prestazioni; nel settore industriale, grazie al meccanismo dei TEE, è aumentata la diffusione della cogenerazione ad alto rendimento, dei motori elettrici ad alta efficienza e dei recuperi di calore dal processo produttivo; nel settore dei trasporti si registra un miglioramento energetico della tecnologia veicolare, ma il rinnovo del parco automobilistico ha subito un rallentamento a causa della crisi economica.
Due le novità di questo 2° Rapporto sull’efficienza energetica: la collaborazione fra ENEA e Confindustria per l’analisi dei comparti industriali che offrono prodotti e servizi per l’efficienza energetica e quella con I-com (Istituto per la Competitività) e Assoimmobiliare per la realizzazione di un’indagine sugli effetti dell’efficienza energetica sul mercato immobiliare.

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Direttiva 2012/27 UE. Obbligatorio l'Audit Energetico per le imprese

 

Dir  2012 27Entro il 5 dicembre 2015 le imprese dovranno sottoporsi ad un audit energetico svolto da esperti qualificati. Lo prevede la Direttiva sull'efficienza energetica 2012/27/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio, in vigore dal 4 dicembre 2012.

La Direttiva nasce per accelerare il raggiungimento dell'obiettivo di riduzione dei consumi energetici del 20% al 2020 che pare ancora lontano. Il provvedimento prevede per tutte le imprese l’obbligo di sottoporsi ad un audit energetico, al fine di capire in che modo l'energia viene utilizzata in azienda, quali sono le cause di eventuali sprechi e la fattibilità tecnica ed economica di interventi migliorativi proposti. L'audit andrà ripetuto poi ogni 4 anni.

La Direttiva prevede, tra l'altro, obblighi annuali di efficientamento sia per gli immobili pubblici sia per le utility dell'energia e del gas, nonché la valorizzazione delle Energy Service Company - EsCo (le aziende che forniscono servizi energetici) e la promozione della cogenerazione ad altro rendimento.

La Direttiva 2012/27/Ue dovrà essere recepita entro il 5 giugno 2014; da quella data saranno abrogate le direttive 2006/32/Ce e 2004/8/Ce.

 

Scarica la Direttiva

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Conto Termico e Certificati Bianchi, pubblicati i decreti.

certificati bianchi 2Pubblicati nel S.O. della Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2013 due decreti che dovranno dare un forte impulso all'efficienza e alle fonti rinnovabili termiche.
Si tratta del cosiddetto Conto termico, il decreto che riguarda le rinnovabili termiche e gli interventi di efficienza energetica nelle pubbliche amministrazioni, e il decreto sul nuovo regime dei certificati bianchi, cioè i Titoli di Efficienza Energetica (TEE), titoli negoziabili che certificano i risparmi energetici negli usi finali di energia.
Con la pubblicazione in G. U. del decreto interministeriale relativo al Conto termico, messo a punto congiuntamente dai Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole è ora disponibile un nuovo meccanismo di incentivazione, per dare impulso alle rinnovabili termiche (biomassa, pompe di calore, pannelli solari termici, condizionamento a energia solare) e agli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica nelle pubbliche amministrazioni.
I beneficiari saranno i privati, i condomini e le imprese, per quanto riguarda gli interventi di sostituzione dei sistemi di riscaldamento tradizionali con sistemi alimentati da fonti rinnovabili, e le amministrazioni pubbliche, che potranno usufruire degli incentivi anche per i classici interventi di miglioramento dell'efficienza degli edifici.
Il decreto metterà a disposizione annualmente un totale di 900 milioni di euro, di cui 700 per i privati e 200 per le amministrazioni pubbliche.
Nella versione definitiva del decreto compaiono due sostanziali modifiche: l'innalzamento del limite di potenza incentivabile da 500 kW a 1 MW con la relativa istituzione di un registro e il compito dato all'AEEG (l'Autorità per l'energia elettrica e il gas) di predisporre, entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta, una apposita tariffa speciale per l'energia elettrica asservita alle pompe di calore.
Con il decreto interministeriale sui certificati bianchi  sono fissati i nuovi target nazionali per il quadriennio 2013-2016 in termini di risparmio energetico per le aziende di distribuzione dell'energia elettrica e del gas. Le aziende di distribuzione dell'energia dovranno conseguire risparmi sui consumi finali dei loro clienti, oppure acquistare i titoli di efficienza energetica da chi ha ottenuto questi risparmi al posto loro. In questo modo la vendita dei certificati bianchi costituisce un incentivo di mercato agli investimenti, senza pesare sui conti pubblici.
I risparmi cumulati dovranno raggiungere i 4,4 megatep nel 2013, i 5,9 nel 2014, i 6,4 nel 2015 e i 7,3 megatep nel 2016 (un megatep è l'energia pari a un milione di tonnellate di petrolio).
Il decreto istituisce nuove procedure ad hoc per incentivare il risparmio energetico nel settore industriale, nelle infrastrutture e nei trasporti.

Leggi il S.O. alla Gazzetta n.1 del 2 Gennaio 2013

Fonte: Ministero Sviluppo Economico

 

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Conto Energia Termico. La Conferenza Stato Regioni approva lo schema di Decreto

 

 

Conto Energia TermicoNel corso della Conferenza Unificata Stato-Regioni svoltasi il 6 dicembre, all’ordine del giorno c’era l’intesa sullo schema di decreto del Ministro dello Sviluppo Economico riguardante la "Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni", più conosciuto come Decreto sul Conto Energia Termico o sulle rinnovabili termiche e l’efficienza energetica.
La bozza di decreto è stata approvata. Non risultano grandi stravolgimenti nel documento originale inviato alle Regioni. Dunque il testo potrà essere pubblicato entro Dicembre sulla Gazzetta Ufficiale.
In merito alla richiesta delle Regioni di elevare la soglia di potenza per generatori a biomassa dagli attuali 500 kWt a 1 MWt, si è ritenuto necessario porre un limite alle risorse disponibili (max 30 milioni di € per anno) con la previsione di un Registro.
Una richiesta che si è dunque rivelata non accorta, anche perché dalla bozza del sistema dei titoli di efficienza energetica, dovrebbero essere esclusi gli impianti inferiori a 1.000 kW di potenza.
Per quanto riguarda la possibilità di installare ex novo impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento con generatori di calore alimentati da biomassa nei fabbricati rurali, viene proposto di limitare tale opzione solo per le aziende agricole.
In merito alla richiesta di sostituzione degli impianti alimentati a GPL, in aree non metanizzate, con impianti a biomassa si propone di limitare i benefici agli impianti più premianti a livello ambientale.
Si evidenzia che per questo decreto il ruolo di condivisione delle Regioni era fondamentale. Il Dlgs 28/2011 richiedeva infatti che il testo di legge fosse approvato "previo intesa della Conferenza ...", e non come i decreti su fotovoltaico e rinnovabili elettriche in cui bastava aver "sentita la Conferenza". Dunque senza l'intesa il testo del decreto attuativo sul conto energia termico non sarebbe stato licenziato.

Leggi la bozza di Decreto Conto Termico

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Efficienza energetica. Entra in vigore la Direttiva 2012/27/UE

 

direttiva 2012 27

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea la direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE che stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell’efficienza energetica nell’Unione al fine di garantire il conseguimento dell’obiettivo principale dell’Unione relativo all’efficienza energetica del 20% entro il 2020 e di gettare le basi per ulteriori miglioramenti dell’efficienza energetica al di là di tale data.
La direttiva 2012/27/UE stabilisce norme rivolte a rimuovere gli ostacoli sul mercato dell’energia e a superare le carenze del mercato che frenano l’efficienza nella fornitura e nell’uso dell’energia e prevede la fissazione di obiettivi nazionali indicativi in materia di efficienza energetica per il 2020.
I requisiti stabiliti dalla direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica sono requisiti minimi e non impediscono ai singoli Stati membri di mantenere o introdurre misure più rigorose. Tali misure sono compatibili con il diritto dell’Unione. Qualora la normativa nazionale preveda misure più rigorose, gli Stati membri notificano tale normativa alla Commissione.
Ciascuno Stato membro dovrà garantire che dal 1° gennaio 2014 il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffreddati di proprietà del governo centrale e da esso occupati sia ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti.

Scarica la Direttiva 2012/27 UE

Fonte: Accredia

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Fotovoltaico. Dal CEI una Guida Pratica

 

fotovoltaico-nel-tettoPubblicato dal Comitato Elettrotecnico Italiano il Volume “Impianti Fotovoltaici: Guida Pratica” che rientra nella collana editoriale di manuali tecnici a supporto, integrazione e approfondimento dell’interpretazione e applicazione delle Norme e delle Guide tecniche vigenti. E’ dedicato a progettisti e installatori, al mondo accademico e studentesco e a un pubblico più ampio interessato ad approfondire il tema specifico.
Il settore fotovoltaico, in Italia, ha conosciuto una fase di forte espansione negli ultimi anni, grazie soprattutto all’avvicendarsi di diversi programmi di incentivazione. Attualmente, è in vigore il Quinto Conto Energia introdotto dal Decreto Ministeriale 5 luglio 2012. Inoltre, l’evoluzione tecnologica ha portato alla disponibilità di moduli fotovoltaici e inverter aventi costi e prestazioni impensabili fino a pochissimi anni fa. Questo aspetto, con il contemporaneo aumento del prezzo del kWh nelle fatture di fornitura elettrica, motiva, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista finanziario, l’installazione di impianti fotovoltaici collegati direttamente alle utenze.
Il Volume “Impianti Fotovoltaici: Guida Pratica” vuole fornire agli operatori del settore una guida aggiornata, che favorisca un’analisi a 360° degli aspetti legati ad un impianto fotovoltaico: autorizzazioni e iter burocratici, aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione degli impianti di produzione e di connessione alla rete, accesso agli incentivi, aspetti finanziari e tassazione degli utili. Il tutto presentato dal punto di osservazione di un progettista, collaudatore di impianti. Sono presenti anche numerosi esempi di applicazione delle Norme CEI correlate.
Il Volume sarà, a brevissimo disponibile,  presso tutti i punti vendita CEI.

Fonte: CEI

Per informazioni:

Consorzio Promos Ricerche
Tel. 081-4109140
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Sistemi Gestione Energia. Versione italiana per la UNI CEI EN ISO 50001

energia 50001L'uscita della ISO 50001 a fine 2011 venne reclamizzata come un evento quasi unico nel panorama normativo mondiale, stimando un suo potenziale impatto positivo sull'utilizzo del 60% circa dell'energia e sottolineando come proprio l'energia rappresenta uno dei problemi più critici che la comunità internazionale deve affrontare.
A distanza di quasi un anno, l'esperienza maturata sul campo permette di considerare la UNI CEI EN ISO 50001 uno degli aiuti più efficaci per percorrere il sentiero, per ora in salita, che ogni azienda si trova ad affrontare nella difficile impresa di rimanere sul mercato riducendo i propri costi.
La norma da un lato consente di contribuire al raggiungimento dell'obiettivo nazionale di risparmio energetico fissato al 2020, dall'altro, qualora ben utilizzato, assicura una riduzione della propria bolletta energetica, facendo risparmiare denaro nel breve, medio e soprattutto lungo periodo.
La UNI CEI EN ISO 50001 "Sistemi di gestione dell'energia – Requisiti e linee guida per l'uso" offre alle organizzazioni, sia del settore privato e che di quello pubblico, le modalità per implementare delle strategie di gestione che portano ad un aumento di efficienza energetica, ad una conseguente riduzione del costo della bolletta nonché ad un miglioramento delle prestazioni energetiche.
Su queste motivazioni deve puntare ora l'attività di promozione della norma che, in versione italiana, diventa maggiormente accessibile anche alle aziende e agli operatori locali, meno energivori delle grandi organizzazioni multinazionali, ma ugualmente attenti ai loro consumi energetici.
A livello internazionale proseguono i lavori, seguiti dal Comitato Termotecnico Italiano, per corredare la ISO 50001 di una serie di documenti a supporto per aiutarne l'applicazione.

Fonte UNI

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Requisiti generali dei collettori solari

 

COLLETTORE SOLAREIn Europa ben il 49% dei consumi finali si riferisce all’energia termica, di questi, il 34% riguarda il solo calore alle basse temperature. Per quanto concerne la climatizzazione, in riferimento ai parametri fissati dalla 2009/28/CE - Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili - meglio nota come «RED - Renewable Energy Directive», l’industria europea del solare termico potrà dare un contributo significativo per il raggiungimento dell’obiettivo di una quota pari al 20% di utilizzo di energie rinnovabili sul consumo finale entro il 2020.
Ad oggi in tutta l’Europa sono installati in totale più di 27 milioni di metri quadri di collettori solari termici (19,1 GWth), di cui circa il 50% in Germania.
Da uno studio dell’ENEA1 emerge che l’industria italiana del solare termico ha un grado di dipendenza dall’estero non trascurabile: la domanda di collettori solari nel 2006 è stata coperta per il 77% dalle importazioni europee ed extraeuropee e solo per il 23% dalla produzione nazionale (la quale, comunque esporta il 16% dei propri prodotti all’estero).
La diffusione sempre crescente di questa tecnologia ha reso necessaria la definizione di standard specifici, alcuni dei quali sono stati sviluppati a livello europeo proprio per omogeneizzare le differenze presenti tra Paesi, inmodo da garantire un livello minimo di qualità per tutti i prodotti solari realizzati e/o distribuiti in Europa.
In quest’ottica è stata pubblicata a giugno 2011 la versione aggiornata della norma UNI EN 12975-1 «Impianti solari termici e loro componenti - Collettori solari - Parte 1: Requisiti generali». La norma, ai cui lavori hanno partecipato anche esperti italiani di uno specifico mirror group, creato in seno al Comitato Termotecnico Italiano - Ente federato all'UNI, specifica i requisiti di durabilità (inclusa la resistenza meccanica), affidabilità e sicurezza dei collettori solari a riscaldamento di liquido e comprende le disposizioni per la valutazione di conformità dei requisiti specificati.
La nuova versione è stata integrata per renderla sostanzialmente applicabile anche ai collettori a concentrazione, a differenza della versione 2006. La norma tuttavia non è applicabile ai collettori, in cui l’unità di accumulo termico è parte integrante del collettore, nella misura in cui il processo di captazione non può essere separato da quello di accumulo ai fini della quantificazione dei due. La verifica delle prestazioni termiche riportate nella EN 12975-2:2006 «Impianti solari termici e loro componenti - Collettori solari - Parte 2: Metodi di prova» (condizioni di prova quasi - dinamiche), trova attuazione anche per buona parte dei collettori a concentrazione.
I collettori assemblati su misura (collettori incorporati, integrati nelle coperture che non comprendono moduli ottenuti in fabbrica e che sono direttamente assemblati sul luogo di installazione) invece non possono essere sottoposti alle prove di durata, affidabilità e prestazione termica secondo norma.

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Fonte UNI

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