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Efficienza energetica delle PMI, la Regione Campania stanzia 10 milioni

Efficienza energetica delle PMI, la Regione Campania stanzia 10 milioni

Con deliberazione n. 531 del 8 agosto 2017, la Giunta della Regione Campania ha stanziato ulteriori 10 milioni di euro per il finanziamento di interventi destinati all’efficientamento energetico delle Piccole e Medie Imprese. Le risorse appena stanziate, considerato l’elevato numero di domande già trasmesse, si aggiungono agli originari € 7.149.200,00 rinvenienti dalla dotazione dell’Asse 4 – del P.O.R. F.E.S.R. Campania 2014/2020.

Gli aiuti sono rivolti alle P.M.I. aventi sede legale e/o unità operativa ubicata in Campania. Sono escluse le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, della produzione primaria di prodotti agricoli, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli ed attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia collegati a alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione.

I progetti finanziabili, da realizzarsi in una o più delle sedi operative (fino a un massimo di 10 sedi) situate nel territorio della Regione Campania, possono consistere nella:

  • realizzazione di una diagnosi energetica conforme ai requisiti previsti dall’Allegato 2 del Decreto Legislativo n. 102/2014;
  • realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni, previsti dalla diagnosi energetica (come documento a sé stante oppure a corredo della certificazione ISO 50001), tra cui:
  • installazione di impianti di cogenerazione ad elevato rendimento e di impianti di trigenerazione;
  • attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia primaria;
  • attività mirate alla riduzione dei consumi energetici mediante una riorganizzazione di processi di produzione basati sulla tecnologia e su device in grado di comunicare autonomamente tra di loro (smart factory e industria 4.0);
  • attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale; sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza; attività di installazione di impianti a fonti rinnovabili a condizione che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo;
  • adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE) conforme alla norma ISO 50001.

Sono ammessi i piani di investimento aziendale di importo pari o superiore a € 50.000,00.
Il contributo erogabile è pari a:

  • 50% delle spese ammissibili per la diagnosi energetica (relativa ad una o più sedi operative fino a un massimo di dieci) fino a un contributo massimo complessivo di € 5.000,00;
  • 50% delle spese ammissibili dell’intervento di efficientamento energetico (relativo a una o più delle attività previste e a una o più delle sedi) fino a un contributo massimo complessivo di € 100.000,00;
  • 50% delle spese ammissibili per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001 fino a un contributo massimo complessivo di € 10.000,00.

Lo sportello per la presentazione delle manifestazioni d’interesse è stato aperto, sul portale istituzionale di Regione Campania, dallo scorso 19 giugno.

AdA

Scarica la delibera della Giunta Regionale n. 531 del 08/08/2017

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Horizon premia l’energia «verde». In palio 105 milioni per i progetti innovativi di Pmi e centri di ricerca

Horizon premia l’energia «verde». In palio 105 milioni per i progetti innovativi di Pmi e centri di ricerca

Ridurre le emissioni di carbonio in Europa in tutti i settori dell’economia. Per contribuire a raggiungere questo obiettivo il programma Horizon 2020 mette a disposizione 105 milioni di euro nell’ambito del programma di lavoro «Energia sicura, pulita ed efficiente» che fa parte del pilastro «Sfide della società» di H2020.

Sono 11 gli inviti a presentare proposte aperti fino al 7 settembre prossimo e ispirato alla tabella di marcia elaborata dalla Commissione europea «verso un’economia a basse emissioni di carbonio» la quale prevede che entro il 2050 l’Ue riduca le emissioni di gas a effetto serra dell’80% rispetto ai livelli del 1990.

Le tappe per raggiungere questo risultato prevedono una riduzione delle emissioni del 40% entro il 2030 e del 60% entro il 2040; che tutti i settori diano il loro contributo - naturalmente in funzione delle rispettive potenzialità economiche e tecnologiche - e che la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio sia fattibile ed economicamente abbordabile.

Il settore energetico presenta il maggior potenziale di riduzione delle emissioni poichè è in grado di eliminare quasi totalmente le emissioni di Co2 entro il 2050. Basti pensare cosa significherebbe la sostituzione dei combustibili fossili nei trasporti e per il riscaldamento con l’energia elettrica . Questo a patto che l’energia elettrica provenga sempre più da fonti rinnovabili, eoliche, solari, idriche e dalla biomassa o da altre fonti a basse emissioni, come quelle a combustibili fossili dotate di tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio. La tabella di marcia giunge alla conclusione secondo cui la transizione a una società a basse emissioni di carbonio è fattibile e a prezzi accessibili, ma richiede innovazione e investimenti.

Ed è qui che interviene il porgramma Horizon, il quale grazie agli 11 inviti a presentare proposte punta a finanziare progetti per azioni innovative (quindi finanziate al 70 % dei costi ammissibili e presentate da piccole e medie imprese in partneriato con università o centri di ricerca) che puntino a sviluppare:

  • tecnologie per la riduzione del costo dell’elettricità fotovoltaica;
  • soluzioni vicino al mercato per l’utilizzo del calore solare nei processi industriali;
  • azioni dimostrative per la realizzazione di una grande turbina eolica da 10 Mw;
  • idee per una seconda generazione di strumenti di progettazione per dispositivi di energia oceanica;
  • metodologie per una più semplice installazione di sistemi produzione precommerciale di biocarburanti avanzati per l’aviazione;
  • azioni congiunte per promuovere soluzioni innovative di energia nelle tecnologie dell’energia rinnovabile nonché iniziative di cooperazione rafforzata in reti intelligenti locali e regionali del sistema energetico europeo.

Come noto le azioni innovative (IA) sono costituite principalmente da attività volte a produrre piani, progetti e disegni per prodotti, per processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. A tal fine le attività possono comprendere prototipazione, testing, dimostrazione, sperimentazione, validazione del prodotto su larga scala e le prime applicazioni commerciali.  Una «dimostrazione o sperimentazione» mira a convalidare la fattibilità tecnica ed economica di una tecnologia, prodotto, processo, servizio o soluzione in un ambiente operativo (o in prossimità operativa), nuovo o migliorato, industriale o altro, coinvolgendo nel caso, un prototipo o dimostratore su larga scala.

Una «replica di mercato» si propone di sostenere la prima applicazione e diffusione sul mercato di un’innovazione che è già stata dimostrata, ma non ancora applicata o distribuita nel mercato a causa di insuccessi del mercato oppure barriere alla sua adozione. Per «prima» si intende un progetto nuovo almeno in Europa o nuovo almeno per il settore dell’applicazione in questione. Spesso tali progetti comportano una validazione di prestazioni tecniche ed economiche a livello di sistema nelle condizioni operative reali fornite dal mercato.

AdA

fonte Sole24Ore 200/17 MAC

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Energia geotermica, fino a 200mila euro per soluzioni innovative

Promuovere un utilizzo e una produzione ottimali dell’energia proveniente da risorse geotermiche, attraverso sistemi integrati e combinati: è l’obiettivo del bando pubblicato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma congiunto Eranet Cofund - Geothermica che sostiene progetti dimostrativi capaci di portare soluzioni energetiche innovative più vicine alla distribuzione e incoraggia la partecipazione industriale al fine di utilizzare in modo vantaggioso gli investimenti del settore pubblico.

La proposta dovrà riguardare uno dei tre temi di ricerca previsti dal bando: identificazione e valutazione delle risorse geotermiche; sviluppo delle risorse geotermiche (foratura, completamento, materiali e attrezzature); fornitura e integrazione intelligente nel sistema e nelle operazioni energetiche.
Accanto a tali temi dovranno essere tenuti in considerazione una serie di aspetti trasversali: sostenibilità, condivisione della conoscenza, percezione pubblica di un forte settore geotermico e formulazione di politiche.

L’Italia partecipa al bando attraverso il Miur (ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) che finanzia l’azione con un budget di 500mila euro a fondo perduto, ma il finanziamento massimo concedibile per ogni progetto, indipendentemente dal numero di partner italiani, è di 200mila euro. Le percentuali di finanziamento per l’Università sono del 50 per cento per la ricerca industriale e del 25 per cento per lo sviluppo sperimentale.

Il bando è rivolto ad enti pubblici, privati, imprese, centri di ricerca appartenenti agli Stati aderenti all’iniziativa: Belgio e Fiandre, Danimarca, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Portogallo/Azzorre, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia. Per partecipare è necessaria la costituzione di un partenariato composto da almeno tre enti appartenenti a due diversi paesi finanziatori. Per i partecipanti italiani è obbligatoria la presenza di almeno una impresa italiana. Di conseguenza, una università o un istituto di ricerca non potranno, in alcun modo, essere l'unico partecipante italiano.

La presentazione delle proposta è articolata in due diverse fasi. La proposta preliminare va presentata entro il giorno 10 luglio 2017 alle ore 13. La scadenza per l’invio della proposta definitiva è fissata al 24 novembre 2017 (sempre ore 13). La proposta sintetica prevede una doppia istruttoria: una europea e l’altra nazionale.

AdA

Scarica il bando

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Diagnosi energetiche nei processi. Allo studio una Linea Guida UNI

diagnosi ENIl Comitato Termotecnico Italiano propone un progetto - futuro TR - che nasce dalla necessità di colmare un vuoto normativo in materia di diagnosi energetiche. “Diagnosi energetiche nei processi - Linee guida” costituisce una linea guida volontaria per facilitare la lettura e l’applicazione delle UNI CEI EN 16247-1 e -3. Il progetto intende quindi fornire un utile strumento, a supporto di tali diagnosi, basandosi sulle singole attività definite dal diagramma di flusso riportato nell'appendice A della EN 16247-3.
La pubblicazione della serie di norme UNI CEI EN 16247 sulle diagnosi energetiche è coincisa con l'introduzione, nel panorama legislativo nazionale, dell'obbligo di eseguire diagnosi in capo a una serie di soggetti obbligati. In questo contesto si è ritenuto utile fornire un documento volontario a carattere informativo per gli operatori interessati da tale requisito legislativo.
Si ritiene che tale documento possa colmare un vuoto normativo evidente nel pacchetto delle EN 16247 che non dettagliano nella pratica le azioni che il responsabile delle diagnosi deve fare per poter rispettare i requisiti di qualità definiti dalla stessa.

mb

Fonte UNI

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Settore elettrico, un rapporto ISPRA sulle emissioni di CO2 e gas a effetto serra

ISPRA Gas SerraL'ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha reso disponibile online il rapporto "Fattori di emissione atmosferica di CO2 e altri gas a effetto serra nel settore elettrico" nel quale viene descritto l'andamento della produzione elettrica con particolare attenzione alle diverse fonti.

Nel rapporto sono stati elaborati i fattori di emissione atmosferica di anidride carbonica e altri gas a effetto serra per la generazione e i consumi di energia elettrica. I fattori di emissione per il settore elettrico sono indispensabili per la programmazione e il monitoraggio di misure di riduzione delle emissioni di gas serra, in relazione alle strategie di sviluppo del settore a livello nazionale e alle misure di risparmio energetico che è possibile adottare anche a livello di usi finali. Le emissioni di CO2 del settore elettrico sono state analizzate attraverso la decomposizione dei fattori determinanti.

L'analisi della decomposizione mostra che storicamente l'aumento dell'efficienza tecnologica nel settore termoelettrico e il conseguente impiego di combustibili a minore contenuto di carbonio hanno avuto un ruolo determinante nella diminuzione delle emissioni di CO2 ma a partire dal 2007 l'apporto delle fonti rinnovabili assume una dimensione rilevante, con un contributo alla riduzione delle emissioni atmosferiche superiore a quanto registrato per le altre componenti. Per i consumi elettrici l'analisi della decomposizione mostra che l'efficienza contribuisce alla riduzione delle emissioni atmosferiche solo nel settore industriale che rivela una struttura piuttosto eterogenea per i diversi comparti, mentre nel settore terziario la diminuzione dei fattori di emissione per la produzione elettrica è compensata dall'incremento dei consumi elettrici. Nel settore domestico si ha un forte disaccoppiamento tra consumi elettrici e corrispondenti emissioni atmosferiche.

AdA

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Bioliquidi sostenibili e cogenerazione ad alto rendimento: online le Procedure Applicative

BiocarburantiPubblicato dal Gse il documento per il riconoscimento della maggiore valorizzazione dell’energia da Cogenerazione ad Alto Rendimento ottenuta a seguito della riconversione di impianti esistenti a bioliquidi sostenibili che alimentano siti industriali o artigianali. Il documento contiene le modalità di richiesta, il procedimento di valutazione e la comunicazione degli esiti.

Il documento inoltre integra le modalità di presentazione delle richieste da parte degli operatori per ottenere il riconoscimento del funzionamento delle unità di cogenerazione come CAR e poter quindi accedere agli incentivi previsti dai Certificati Bianchi (CB-CAR).

A decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo alla data di entrata in esercizio conseguente alla riconversione, l’impianto riconvertito, potrà ottenere i Certificati Bianchi con una maggiorazione degli incentivi in funzione dell’intervento effettuato e della capacità di generazione dell'impianto stesso.

In attesa di specifiche funzionalità del Portale RICOGE, le informazioni aggiuntive a quelle riportate al paragrafo 2.3.1 della procedura, devono essere inserite in un’apposita relazione tecnica e caricate sul Portale all’atto della presentazione della richiesta.

AdA

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Pubblicate le Linee guida riguardanti la contabilizzazione dei consumi energetici

4693ba70fe7ccf8c5461d5f42e16af89 XLIl CNI, su proposta del Gruppo di Lavoro "Energia", ha condiviso ed approvato nel corso della seduta del 15/12/2016 le "Linee guida e modelli di relazione riguardanti la contabilizzazione dei consumi energetici".

Esse, unitamente ai modelli di relazione in merito alle valutazioni tecnico-economiche per l'installazione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore di cui all'art. 9, comma 5 del D. Lgs n. 102/2014 come modificato dal D. Lgs n. 141/2016, sono articolate in un corposo documento elaborato dalle commissioni Energia degli Ordini degli Ingegneri delle province di Cagliari e di Torino e della F.I.O.P.A.

Tali Linee Guida hanno il preciso obiettivo di fornire un utile supporto ai professionisti nella comprensione della normativa e nella stesura delle relazioni tecniche esimenti, nonché della relazione tecnica asseverata, al fine di delineare il maggior grado possibile di omogeneità delle valutazioni tecnico-economiche.

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AdA

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Sistemi di gestione dell’energia in Italia. Pubblicato il Rapporto CEI-FIRE-CTI 2016

Indagine CEIÈ disponibile il rapporto finale di un’indagine condotta dal CEI, dal FIRE e dal CTI che ha voluto studiare lo stato di attuazione della Norma EN ISO 50001 in Italia per evidenziarne i benefici e le criticità emersi nei primi anni di adozione.
Tra gli obiettivi dell'indagine, era compreso anche quello relativo alla necessità di individuare possibili spunti di miglioramento della norma alla luce del processo di revisione normativa che, partito da qualche mese in sede internazionale, vedrà impegnati gli organismi di normazione europei CEN e CENELEC.
Il rapporto illustra lo stato di attuazione, le problematiche e l’evoluzione   della norma UNI CEI EN ISO 50001 “Sistemi di gestione dell’energia” emersi da un’indagine svolta su un campione significativo di organizzazioni certificate ISO 50001, di EGE operanti nel settore e di organismi di certificazione accreditati.

mb

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Fonte CEI

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Il 22 novembre il "Conformity Day" presso la Camera di Commercio di Napoli

coeprtina-sito1-7Il 22 novembre  2016 , presso la Camera di Commercio di Napoli, si terrà il convegno: Conformity Day 2016  “Attuare la Conformità nella Safety, Energy, Security e Privacy”.

Il convegno, che gode del patrocinio della Camera di Commercio di Napoli e di INAIL Campania, è organizzato dall’Associazione Ingegneri@Napoli in collaborazione con PMI International.
il Conformity Day è un evento di aggiornamento sugli schemi privacy, security, energy e safety.
Nell'ambito dell'evento saranno rilasciati CFP per Ingegneri, per RSPP e ASPP e Crediti per le Certificazioni (ISO/IEC 17024) e per le Attestazioni (L.4/2013).

La partecipazione è gratuita

Scarica la brochure

Iscriviti al convegno

mb

 

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Energia: online la guida ENEA per aumentare l'efficienza e risparmiare in bolletta

ENEA CASACon l’approssimarsi della stagione fredda e l'accensione degli impianti di riscaldamento,  l’ENEA ha messo online  una nota per ricordare alcune semplici regole per la corretta manutenzione della caldaia ai fini della sicurezza, per la contabilizzazione del calore e per risparmiare sulla bolletta ed  evitare sprechi di energia o multe per non aver rispettato le previsioni di legge.
La regola numero uno riguarda la sicurezza, ovvero la corretta manutenzione degli impianti, fondamentale per consumare e inquinare meno e per evitare sanzioni. Infatti, un impianto ben regolato e ben manutenuto consuma e inquina meno e chi non effettua la manutenzione prevista dal DPR 74/2013, rischia una multa non inferiore a 500 euro. Utili indicazioni sono disponibili nella Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici, realizzata dall’ENEA nell’ambito delle attività di informazione e formazione del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Assoclima, Assotermica, Confartigianato, Federconsumatori e il mensile il TEST.
La regola numero due è applicare le valvole termostatiche, apparecchiature che aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. Il Decreto Legislativo n.102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, rende obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione e l’adozione di un determinato criterio di ripartizione dei costi. Per evitare le sanzioni previste dalla legge è necessario mettersi in regola entro il 31 dicembre 2016. Per maggiori informazioni: Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Una terza regola riguarda il controllo della temperatura e l’uso dei cronotermostati, dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura di 20 - 22 gradi, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni grado abbassato si traduce in un risparmio dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile. Altra regola importante è il controllo delle ore di accensione. Il tempo massimo giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia.
Schermando le finestre la notte - chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti - si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Inoltre è opportuno evitare di apporre ostacoli davanti e sopra i termosifoni, in quanto mettere tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Inoltre attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, evitando inutili dispersioni di calore.
Impianti di riscaldamento innovativi. Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a condensazione, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico.
Usufruire degli ecobonus. Per gli interventi sulle caldaie è possibile usufruire degli ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del 55% per quella del patrimonio edilizio. Altri interventi soggetti a detrazione fiscale riguardano serramenti e infissi, pannelli solari, coibentazione e coperture, schermature solari e, da quest’anno, anche la building automation, vale a dire, l’insieme dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti termici.

Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici

Vademecum termoregolazione e contabilizzazione del calore

mb

Fonte: ENEA

 

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