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Ecobonus e bonus casa: aggiornate le FAQ Enea

Ecobonus e bonus casa: aggiornate le FAQ Enea

L’Enea ha aggiornato al 26 marzo 2019 le domande e risposte più frequenti (FAQ) con riferimento alle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico negli edifici esistenti, il cosiddetto “ecobonus“, e per interventi di ristrutturazione edilizia che comportano risparmio energetico, il cosiddetto “bonus casa”.

Sul sito dell’Enea sono state, quindi, aggiornate le sezioni relative alle FAQ di natura tecnico-procedurale, rispettivamente per ecobonus e bonus casa, e quelle di natura informatica relative ad entrambe le detrazioni.

Le FAQ inerenti le detrazioni spettanti in caso di interventi finalizzati al risparmio energetico, ecobonus, riguardano i seguenti argomenti:

  1. quesiti sulla procedura di trasmissione
  2. coibentazione parti opache, sostituzione dei serramenti e installazione delle schermature solari
  3. collettori solari termici
  4. impianti termici
  5. quesiti di natura fiscale.

Le FAQ inerenti gli interventi di risparmio energetico ed utilizzo di fonti di energia rinnovabile, interessano le seguenti problematiche:

  • procedura di trasmissione
  • individuazione degli interventi soggetti all’obbligo di comunicazione
  • impianti fotovoltaici
  • pompe di calore
  • serramenti, porte, persiane e tapparelle
  • elettrodomestici
  • valvole termostatiche e sistemi di contabilizzazione
  • quesiti di natura fiscale
  • calcolo degli importi massimi detraibili.

Infine, le FAQ di natura informatica riguardanti gli interventi di risparmio energetico ed utilizzo di fonti di energia rinnovabile, che trattano i seguenti temi:

  1. compilazione e invio della pratica
  2. modifica e annullamento di una pratica già inviata
  3. condivisione delle spese degli interventi. Cointestazione della pratica
  4. mancanza, nell’elenco proposto, del Comune di residenza o nascita poiché estero o soppresso o accorpato ad altro Comune
  5. visualizzazione del sito di invio non corretta o difficoltà di utilizzo. Configurazione del browser
  6. richiesta di rinvio della mail di ricezione pratica
  7. segnalazione di campi non compilati
  8. stampa della pratica già inserita
  9. assenza di numero civico, scala o interno
  10. dimenticanza o smarrimento della password di accesso

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Sicurezza nei cantieri post sisma, nuova guida INAIL

Sicurezza nei cantieri post sisma, nuova guida INAIL

L’INAIL ha reso disponibile una guida per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei cantieri post sisma. L’opera rappresenta un supporto a tutti coloro che sono chiamati all’individuazione ed applicazione di idonee misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, in un contesto lavorativo compromesso, sotto il profilo prevenzionistico, a causa dei danni prodotti da terremoti.

Le raccomandazioni rappresentano un focus sulle attività lavorative nei cantieri conseguenti al sisma, con l’obiettivo di aumentare l’attenzione sugli aspetti di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, già alta nei cantieri in genere, ma che deve essere ancora più alta a causa della precarietà degli immobili e del particolare tessuto urbano e suburbano dei pregevoli centri storici di tante cittadine danneggiate pesantemente dal sisma.

Si tratta, quindi, di raccomandazioni che non hanno alcun valore vincolante, in quanto non aggiungono nulla alle norme già esistenti, ma traggono origine da queste per adattarle alla specificità degli interventi e alla particolarità del contesto ambientale.

La guida ha lo scopo di garantire la facilità di consultazione ed il maggior utilizzo possibile da parte degli addetti ai lavori. Le 120 schede prevenzionistiche elaborate corrispondono alle voci del prezzario raggruppate in gruppi, assimilate tra loro per fattori di rischio, ognuna è numerata e riporta i codici delle voci di prezzario a cui si riferisce. Tale sistema consente comunque di associare ad ogni voce di prezzario la relativa scheda di sicurezza.

Le schede contemplano l’analisi dei rischi, le risorse umane ed i materiali, necessarie all’esecuzione del singolo intervento ed in modo particolare contengono:

  • le scelte progettuali ed organizzative generali
  • le procedure/prescrizioni operative generali
  • le misure preventive e protettive generali
  • le misure di coordinamento generali
  • le misure di coordinamento contro i potenziali rischi interferenti.

L’opera è completata da una serie di illustrazioni grafiche contenenti le principali misure di tutela previste.

Scarica la guida

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Guida agli impianti di terra negli edifici. Nuova edizione della CEI 64-12

Guida agli impianti di terra negli edifici. Nuova edizione della CEI 64-12

Pubblicata la terza edizione della CEI 64-12Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario”.
Questa nuova edizione contiene importanti modifiche tecniche dovute a nuove norme e leggi entrate in vigore dopo la precedente edizione.
La Guida CEI 64-12 è stata preparata con lo scopo di indicare agli operatori edili e ai committenti i notevoli vantaggi economici e tecnici che si possono ottenere con un tempestivo e coordinato intervento degli operatori elettrici prima e durante la costruzione delle opere edili (per es. utilizzando gli scavi delle armature metalliche del calcestruzzo armato prima del getto di cemento) e di fornire agli operatori elettrici informazioni utili per realizzare correttamente i vari interventi. A questo scopo vengono:

  • ricordati brevemente gli obiettivi e le funzioni degli impianti di terra di protezione, facendo riferimento alle norme in vigore;
  • indicati i criteri di base da seguire per la loro progettazione e la loro esecuzione, mettendo in evidenza possibili soluzioni costruttive;
  • illustrate le usuali tecniche di verifica;
  • messe in evidenza la documentazione tecnica, preliminare e finale, necessaria.

Sono trattati gli impianti di terra di impianti elettrici alimentati da sistemi di I categoria (cioè oltre 50 V fino a 1000 V compresi, se a corrente alternata, o oltre 120 V fino a 1500 V compresi, se a corrente continua) e di II categoria (cioè oltre 1000 V se a corrente alternata o oltre 1500 V se a corrente continua, fino a 35000 V compresi); vengono fornite informazioni sulla progettazione ed esecuzione dei dispersori, dei conduttori di terra, dei conduttori equipotenziali principali, i conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali supplementari.
La Guida contiene inoltre alcuni Allegati che trattano diversi argomenti, tra i quali: definizioni, simboli, fenomeni di corrosione nei terreni, resistività del terreno, problemi di adeguamento per impianti preesistenti, predisposizione per la protezione contro i fulmini, impianto di terra per le esigenze del cantiere.
La nuova edizione sostituisce completamente la precedente CEI 64-12:2009

mb
Fonte CEI

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Manutenzione, disponibile una nuova norma UNI

Manutenzione, disponibile una nuova norma UNI

Recepita e pubblicata in italiano dalla Commissione “Manutenzione” la norma UNI EN 17007:2018 “Processo di manutenzione e indicatori associati
Nell’accezione più diffusa la manutenzione è considerata quella scienza che finalizza le attività umane ad un impiego economico sostenibile delle risorse, nella progettazione e nella gestione dei sistemi “artificiali” antropici (cioè propri dell’uomo) e nella conservazione dei sistemi naturali.
Coordinare e gestire un’organizzazione comprende inevitabilmente anche il concetto di manutenzione per il suo intero ciclo di vita.
La UNI EN 17007 fornisce una descrizione generica del processo di manutenzione. Specifica le caratteristiche di tutti i processi, che fanno parte del processo di manutenzione e stabilisce un modello di manutenzione per fornire delle linee guida per la definizione degli indicatori.
È applicabile a tutte le organizzazioni (aziende, istituzioni, agenzie, ecc.) responsabili della manutenzione dei beni fisici. Pertanto, è stata definita senza presupporre una particolare organizzazione e non ha lo scopo di proporne una.
Questa descrizione può essere adattata in base al tipo e alle dimensioni dell'organizzazione scelta per eseguire la manutenzione, alla complessità dei sistemi sottoposti a manutenzione e allo scopo e campo di applicazione dei servizi esterni appaltati.
La finalità della ripartizione in processi e la rappresentazione delle loro interrelazioni è quello di aiutare il personale addetto alla manutenzione, e in particolare la gestione a diversi livelli, a:

  a) identificare chiaramente le azioni da effettuare per soddisfare gli obiettivi complessivi fissati dalla Direzione in termini di manutenzione;
  b) delegare responsabilità che garantiscano la realizzazione delle azioni con i livelli di prestazione richiesti;
  c) per ogni processo, determinare chiaramente:
       1. gli input necessari e la loro origine,
       2. i risultati richiesti e l'uso previsto;
  d) sorvegliare e valutare quantitativamente le prestazioni ottenute ai vari livelli della ripartizione in processi;
  e) migliorare la raccolta e la distribuzione dei dati.

La norma non riguarda la manutenzione del software in sé, ma si applica alle entità che contengono software. Nel documento viene riportata come riferimento normativo la norma EN 13306 Maintenance - Maintenance terminology.

mb

Fonte: UNI

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