Sono state presentate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le nuove linee guida europee sul rumore che stabiliscono chiaramente che tale fattore rappresenta uno dei maggiori rischi ambientali per la salute fisica, mentale e più in generale il benessere dei cittadini europei.
Il documento, presentato ufficialmente ai rappresentanti dei 28 paesi membri dell’Unione europea (UE) il 10 ottobre 2018 a Basilea (CH), definisce il livello di rumore capace di causare effetti nocivi importanti sulla salute ed allo stesso tempo indica ed individua delle misure per ridurne gli effetti e l’esposizione.
Il processo di elaborazione delle nuove linee guida è il frutto della collaborazione di specialisti ed esperti indipendenti non solo europei che hanno condotto analisi nel rispetto di nuove e rigorose metodologie fondate su basi fattuali. Il nuovo documento presentato definisce i nuovi livelli di esposizione al rumore che non devono essere superati e le azioni per limitare al massimo gli effetti nocivi sulla salute. I rumori eccessivi non rappresentano solo un fastidio ma costituiscono anche e soprattutto un rischio per la salute poiché sono una delle cause d’insorgenza di malattie cardiovascolari.
Rispetto alle precedenti linee guida, quelle appena presentate offrono cinque novità:
- prove concrete degli effetti del rumore sull’apparato cardiovascolare e sul metabolismo;
- l’inserimento di nuove fonti di rumore come quello causato dagli impianti eolici, quello prodotto dalle attività del tempo libero (manifestazioni e feste all’aperto), oltre ai rumori provenienti dal traffico (aereo, ferroviario e stradale);
- il ricorso a metodi standard condivisi per valutare oggettivamente i fenomeni del rumore su basi fattuali;
- un’analisi sistematica dei dati scientifici che definiscano il legame tra l’esposizione ai rumori ed il rischio degli effetti nocivi per la salute;
- l’impiego a lungo termine di indicatori di media esposizione al rumore, al fine di meglio prevenire gli effetti nocivi per la salute.
Le nuove linee guida hanno lo scopo sensibilizzare i decisori politico-economici sui risvolti che il rumore ha sulla salute dei cittadini europei, tanto da incidere ed influenzare le scelte urbanistiche, dei trasporti e dell’energia contribuendo in questo modo a realizzare da un lato gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 e dall’altro fornire un concreto sistema di predisposizione alla realizzazione di una comunità resiliente.
AdA
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