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Antincendio: in italiano le norme UNI EN 1366-1 e UNI EN 1366-12

Disponibili in italiano le norme UNI EN 1366-1 e UNI EN 1366-12 relative  alle prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi.

  • La UNI EN 1366-1: “Prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi - Parte 1: Condotte di ventilazione”, che sostituisce l’edizione del 2001, è relativa alle condotte di ventilazione e specifica un metodo per la determinazione della resistenza all'incendio di condotte di ventilazione verticali ed orizzontali compresi i pannelli di accesso, che sono parte integrante delle condotte sottoposte a prova. Le prove esaminano il comportamento delle condotte esposte al fuoco dall'esterno e dall’interno delle condotte.
  • La UNI EN 1366-12  “Prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi - Parte 12: Barriere tagliafuoco non meccaniche per le condotte di ventilazione”, riguarda invece le barriere tagliafuoco non meccaniche per le condotte di ventilazione; essa specifica un metodo per la determinazione della resistenza al fuoco di barriere tagliafuoco non meccaniche installate negli elementi di separazione del fuoco, progettati per resistere al calore e al passaggio di fumo e di gas ad alta temperatura. La norma è utilizzata congiuntamente alla UNI EN 1363-1 e UNI EN 1366-2.

Le norme, di competenza della Commissione Tecnica “Comportamento all’incendio”, sono disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI

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Strutture in calcestruzzo. Novità dall’UNI

strutt calcestrRecentemente pubblicate  dalla Commissione Tecnica Ingegneria Strutturale dell’UNI le versioni in italiano della:

  • UNI EN 1992-2Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 2: Ponti di calcestruzzo – Progettazione e dettagli costruttivi”. La norma stabilisce i criteri per la progettazione strutturale dei ponti la cui struttura è stata realizzata con calcestruzzo armato o precompresso.
  • UNI EN 13225 Prodotti prefabbricati di calcestruzzo - Elementi strutturali lineari”. La norma specifica i requisiti, i criteri prestazionali di base e la valutazione di conformità degli elementi prefabbricati lineari (come colonne, travi ed elementi dei telai) realizzati con calcestruzzo armato o precompresso, normale o leggero, impiegati nella costruzione di strutture di edifici e di altre opere di ingegneria civile, ad eccezione dei ponti. La norma tratta anche la terminologia, i criteri di prestazione, le tolleranze, le proprietà fisiche pertinenti, i metodi di prova e gli aspetti inerenti il trasporto e la costruzione dell’opera.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

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Revisione della ISO 14001. Si compensano le emissioni di CO2

14001Nella sua ultima riunione tenutasi lo scorso febbraio a Tokyo, Giappone, il gruppo di lavoro ISO incaricato della revisione della ISO 14001 sulla gestione ambientale ha messo in pratica la compensazione delle proprie emissioni di CO2, conformemente alla norma ISO 14064 per la quantificazione, la rendicontazione e il monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra.
Da dove nasce l'idea di compensare le emissioni?
Fin dall'inizio l’idea era quella di organizzare una riunione “eco-friendly”; di conseguenza, l’intenzione di applicare una compensazione delle emissioni è venuta piuttosto naturalmente, suggerita da uno dei membri organizzatori. Questa azione per noi è stata particolarmente significativa: non solo era vantaggiosa per l'ambiente, ma ci dava un'opportunità unica di mettere in pratica ciò che predichiamo, utilizzando le nostre norme!
Che cosa ci è voluto?
Per prima cosa abbiamo istituito un project team con gli organizzatori della riunione e ricevuto il supporto del Ministero giapponese dell'Economia, del commercio e dell'industria (METI) e di una società di consulenza. L’evento è stato ospitato dall’ente normatore giapponese JSA (Japanese Standards Association), dal METI e dall’Università di Tokyo.
La prima tappa è stata la definizione dei confini, allo scopo di determinare la portata delle emissioni da compensare in conformità con la ISO 14064-1. Abbiamo deciso di coprire sia il consumo di energia elettrica presso la sede della riunione, sia i consumi di viaggio (per, da e durante l’evento) di tutti i partecipanti. Il passo successivo è stato il calcolo della quantità prevista di emissioni di CO2 da compensare.
L’ultimo step ci ha visti impegnati nella scelta della tipologia di crediti da acquistare per la compensazione: abbiamo optato per il recupero dell’area danneggiata dallo tsunami nel 2011, causato dal terremoto al largo della costa Est del Giappone. Anche perché questi crediti sono stati creati sotto il J-Credit Scheme, un programma gestito dal governo giapponese basato sulle norme ISO 14064-2, ISO 14064-3 e ISO 14065.
Avanza la revisione della ISO 14001
Gli esperti incaricati della revisione della ISO 14001 sui sistemi di gestione ambientale si sono incontrati a Tokyo lo scorso febbraio, con l’obiettivo di passare in rassegna gli oltre 1.400 commenti ricevuti nel corso della precedente consultazione pubblica (DIS) ed elaborare un progetto finale di norma internazionale (FDIS – Final Draft International Standard).
Il documento verrà ultimato nel prossimo incontro del GL previsto a Londra nel mese di aprile 2015, ospitato dal BSI. L’FDIS sarà quindi sottoposto a votazione e, se approvato, il documento procederà verso la pubblicazione come norma internazionale. La nuova versione è attesa per la fine del 2015.

mb

Fonte UNI

 

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Centri di abbronzatura: dall’UNI tre norme

abbroIl Comitato tecnico europeo CEN/TC 412 “Indoor sun exposure services” ha messo a punto – e recentemente pubblicato – un pacchetto completo di norme (recepite in Italia dall’UNI) che trattano a 360 gradi le caratteristiche di questi centri e il livello di professionalità del personale che vi opera.
Si tratta delle tre parti della norma UNI EN 16489Servizi professionali di trattamento della pelle con raggi ultravioletti in locali chiusi”.
A metà 2014 era stata pubblicata la Parte 1 riguardante i “Requisiti per la fornitura di formazione”;  questa prima parte del documento migliora il livello qualitativo delle informazioni che vengono fornite ai consumatori sulla sicurezza di questi servizi da parte dei consulenti, cioè delle persone che lavorano all'interno dei centri professionali di abbronzatura e che forniscono informazioni e consigli sull'esposizione ai raggi UV ai potenziali clienti. Il documento infatti – oltre a specificare i contenuti essenziali per la formazione dei consulenti che operano in questi centri – specifica anche le procedure per come realizzare e valutarne la qualificazione.
Il documento è anche corredato da alcune tabelle utili al fine di determinare il tipo di pelle degli utilizzatori e poter consigliare loro un programma individuale, mirato e personalizzato, di esposizione ai raggi UV.
Più recente è invece la pubblicazione delle altre due parti (2 e 3) che completano la serie e contribuiscono a delineare un quadro completo sui servizi offerti.
Di particolare importanza è la Parte 2 della UNI EN 16489 che riguarda le “Qualifiche e competenze richieste per il consulente dei centri di abbronzatura” che specifica i requisiti essenziali di conoscenza, abilità, competenza e qualifica del consulente dei centri di abbronzatura che deve fornire informazioni ai consumatori sull’esposizione ai raggi ultravioletti.
Tra le capacità richieste al consulente vi è – ad esempio – la conoscenza della distribuzione spettrale delle radiazioni UV e dei loro effetti sul corpo umano, la conoscenza di tutte le misure protettive necessarie durante l’esposizione e delle informazioni sulla corretta manutenzione e pulizia delle apparecchiature.
Il consulente che opera in questi centri deve anche essere in grado – sulla base di una analisi individuale condotta sul tipo di pelle del cliente – di definire programmi di abbronzatura personalizzati.
La Parte 3 della UNI EN 16489 definisce infine i “Requisiti per l’erogazione dei servizi” svolti dai centri di abbronzatura, nonché la valutazione delle prestazioni. La norma specifica i requisiti delle attrezzature, il livello di igiene raccomandato, le procedure per la gestione dei reclami. Questo documento contribuisce a rafforzare ulteriormente la tutela e la sicurezza dei consumatori che usufruiscono di questi servizi.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Nuovo dossier UNI sull'utilizzo delle materie plastiche

plasticaLa plastica si trova praticamente ovunque, essa trova infatti ampio uso negli abiti che indossiamo, nelle case dove abitiamo e nelle auto su cui viaggiamo. I giocattoli, la TV, i computer, i telefonini e i CD contengono plastica. Molte delle tubazioni che contribuiscono al nostro comfort (trasporto di acqua calda e fredda per il consumo umano, trasporto di gas, ecc..) sono di plastica, inoltre molte delle riparazioni delle tubazioni pre-esistenti che causano perdite sono anch’esse effettuate con tubazioni in plastica mediante tecnologie a bassissimo impatto ambientale. Molte sono le  applicazioni in agricoltura e nel settore del confezionamento, della conservazione e del trasporto di prodotti alimentari.
La struttura normativa messa in atto nel settore delle plastiche consente di tenere strettamente sotto controllo il processo di fabbricazione dalla materia prima fino al prodotto finito, garantendone l’affidabilità e la durabilità. Anche l’installazione e l’utilizzo sono normati perché sarebbe inutile produrre manufatti a regola d’arte per poi utilizzarli o metterli in opera in modo scorretto, vanificandone le qualità.
In questo dossier dedicato alle plastiche sono approfonditi tutti i temi sopra trattati; in alcuni casi sono impiegate le espressioni utilizzate dagli autori degli articoli che meglio di null'altro ne delineano il contenuto.

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mb

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Allarmi: in italiano le tre parti della UNI CEI EN 50518

allarmeDisponibili in lingua italiana le parti 1, 2 e 3 della norma UNI CEI EN 50518 sui  sistemi di allarme.
La norma UNI CEI EN 50518-1 si occupa dei requisiti per il posizionamento e la costruzione dei sistemi di allarme: essa specifica i requisiti minimi per la progettazione, costruzione degli edifici dove vengono monitorati ed analizzati i segnali generati da uno o più sistemi di allarme intrusione e rapina come parte integrante di un più ampio processo di gestione della sicurezza, intesa sia in termini di safety che di security (Centri di monitoraggio e di ricezione allarme). I requisiti si applicano a siti remoti, dove numerosi sistemi inviano segnalazioni ad una molteplicità di centri di ricezione dell'allarme (ARC), così come a specifici siti, che tengono sotto monitoraggio ed elaborano allarmi generati da uno più sistemi di allarme, installati all'interno del perimetro di un sito specifico.
La UNI CEI EN 50518-2 specifica, invece, i requisiti tecnici dei centri di monitoraggio e di ricezione allarme in termini di prestazioni, comunicazione, ricezione dei segnali, verifiche, registrazione dei dati e disponibilità e ne definisce i criteri di verifica.
Infine, la UNI CEI EN 50518-3 precisa i requisiti e le procedure per la gestione operativa dei centri di monitoraggio e di ricezione allarme.
Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Rilevazione e segnalazione incendio: in vigore la UNI EN 54-31:2015

rilevazione incendioIn vigore dal 12 febbraio la norma UNI EN 54-31:2015 sui "Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio". Si tratta della Parte 31: Rivelatori combinati - Rivelatori puntiformi utilizzanti la combinazione di sensori per il fumo, monossido di carbonio e opzionalmente calore.

Realizzata dalla Commissione Tecnica Protezione attiva contro gli incendi, si tratta della versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 54-31(edizione dicembre 2014) che specifica i requisiti, metodi di prova e criteri di prestazione per rivelatori puntiformi combinati di incendio a supporto di un sistema di rivelazione e di segnalazione di incendio installato all'interno o all'esterno degli edifici, includendo in un unico contenitore meccanico almeno un sensore ottico o un sensore per il fumo ionizzato e almeno un sensore per monossido di carbonio ed opzionalmente uno o più sensori di calore, al fine di utilizzare la combinazione dei fenomeni rivelati.

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In italiano gli Eurocodici per la progettazione delle strutture in legno e per quelle in alluminio.

eurocodiciRecentemente pubblicati in italiano dalla Commissione Tecnica Ingegneria Strutturale dell’UNI gli Eurocodici:

  • UNI EN 1999-1-1Eurocodice 9 - Progettazione delle strutture di alluminio - Parte 1-1: Regole strutturali generali”. La norma stabilisce le regole fondamentali per la progettazione delle strutture di alluminio, fornendo requisiti aggiuntivi a quelli contenuti nella UNI EN 1990 sui criteri generali di progettazione strutturale. Essa riguarda solo i requisiti di resistenza, esercizio e durabilità delle strutture di alluminio in edifici e opere di ingegneria civile.
  • UNI EN 1995-1-1:2014Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali - Regole comuni e regole per gli edifici”. La norma UNI EN 1995-1-1 fornisce le regole generali di progettazione delle strutture di legno, insieme alle regole di progettazione specifiche per gli edifici. Essa si applica alle strutture di legno (legno massiccio, segato, piallato o sotto forma di pali, legno lamellare incollato oppure prodotti strutturali a base di legno, per esempio LVL) e ai pannelli a base di legno, uniti mediante adesivi o collegamenti meccanici.
  • UNI EN 1995-2:2005 “Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 2: Ponti". La norma UNI EN 1995-2, invece, tratta la progettazione della struttura principale dei ponti, per esempio gli elementi strutturali per l'affidabilità dell'intera struttura o della maggior parte di essa, realizzata con legno o altri prodotti a base di legno, sia singolarmente sia abbinati con calcestruzzo-acciaio o altri materiali.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Da UNI norme su Vibrazioni e Nanotecnologie

logo uniPubblicata la UNI 11568:2015  - Vibrazioni - Strumentazione e analisi per la misura delle vibrazioni - Strumentazione di misura - che fornisce indicazioni di carattere generale al fine di specificare gli aspetti metrologici, metodologici e strumentali per la misurazione e l’analisi delle vibrazioni.
La norma considera tutti gli strumenti e i metodi per la misura delle vibrazioni, con esclusione di quelli inquadrati in norme specifiche o disposizioni di legge.
Sul tema delle nanotecnologie pubblicate le norme:
UNI CEN ISO/TS 80004-1 “Nanotecnologie - Vocabolario - Parte 1: Termini fondamentali
UNI CEN ISO/TS 80004-3 “Nanotecnologie - Vocabolario - Parte 3: Nano-oggetti di carbonio
UNI CEN ISO/TS 80004-4 “Nanotecnologie - Vocabolario - Parte 4: Materiali nanostrutturati
Le specifiche tecniche della serie UNI CEN ISO/TS 80004 sono destinate a facilitare la comunicazione tra le organizzazioni e gli individui del settore e loro interlocutori.
La UNI CEN ISO/TS 80004-1 specifica i termini fondamentali del vocabolario, la UNI CEN ISO/TS 80004-3 fornisce un elenco di termini e definizioni relativi ai nano-oggetti di carbonio e, infine, la UNI CEN ISO/TS 80004-4 elenca i termini e le definizioni per i materiali nel campo delle nanotecnologie in cui una o più componenti sono in nanoscala e che presentano proprietà attribuibili alla presenza di aree nanoscala.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Da UNI novità su ascensori, antincendio, dispositivi medici ecc.

logo uniDisponibili nuove norme UNI in italiano, in particolare sono state pubblicate:

  • UNI 11473-3Porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo - Parte 3: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza dell’installatore e del manutentore” che definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza relativi all’attività professionale dell’installatore e del manutentore di porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o al controllo della dispersione del fumo.
  • UNI EN ISO 11607-2Imballaggi per dispositivi medici sterilizzati terminalmente - Parte 2: Requisiti di convalida per il formato, la tenuta e i processi di assemblaggio
  • UNI CEN ISO/TS 16775Imballaggi per dispositivi medici sterilizzati terminalmente - Guida all'applicazione della ISO 11607-1 e ISO 11607-2” relative, rispettivamente, la prima ai requisiti per materiali, sistemi di barriera sterili e sistemi di imballaggio; la seconda, ai requisiti di convalida per il formato, la tenuta e i processi di assemblaggio.
  • UNI EN 81-20:2014Regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione degli ascensori - Ascensori per il trasporto di persone e cose - Parte 20: Ascensori per persone e cose accompagnate da persone
  • UNI EN 81-50:2014Regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione di ascensori - Verifiche e prove - Parte 50: Regole di progettazione, calcoli, verifiche e prove dei componenti degli ascensori”
  • UNI/TS 11567:2014 "Linee guida per la qualificazione degli operatori economici (organizzazioni) della filiera di produzione del biometano ai fini della tracciabilità e del bilancio di massa". La specifica tecnica definisce uno schema di qualificazione per tutte le organizzazioni che operano all’interno della filiera di produzione del biometano ai fini della tracciabilità; essa si applica sia al singolo operatore, sia ai gruppi di più soggetti tenuti a rispettare i principi definiti dal quadro legislativo nazionale ed europeo che garantiscono tracciabilità e trasparenza.

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