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Raccolta differenziata. Allo studio un progetto di norma europea per l’identificazione dei contenitori

raccolta differenziataSin dall’inizio degli anni ’90 l’Italia è stata promotrice a livello europeo dello sviluppo e della pubblicazione di numerosi standard tecnici relativi alle macchine e ai contenitori per la raccolta dei rifiuti. Norme che hanno permesso di arrivare all’integrazione fra contenitori e sistemi di svuotamento e che hanno notevolmente migliorato le condizioni di sicurezza, di salute e di igiene sulla strada a vantaggio sia degli operatori che dei cittadini.
Con l’introduzione della raccolta differenziata si sono diffusi schemi, abitudini e contenitori diversi da comune a comune e da Paese a Paese e si è avvertita quindi la necessità di disporre di un sistema che abbinasse forme, colori e scritte e che permettesse immediatamente di sapere se il contenitore specifico (e il relativo servizio di raccolta) fosse riservato alla carta, alla plastica o a un insieme di più materiali.
Per questo motivo in seno al Comitato tecnico europeo CEN/TC 183 “Waste management” (competente proprio nella definizione di norme tecniche relative alla gestione e raccolta dei rifiuti) già dal 2009 è stato avviato lo studio del progetto EN 16403 che specifica un modo per identificare i contenitori per la raccolta dei rifiuti – e di conseguenza il loro contenuto – tramite un set di elementi visivi identificativi compresi colori, icone, simboli e testi: i cosiddetti “Waste visual elements”.
Questi elementi visivi permettono di identificare immediatamente i contenitori e le tipologie di rifiuti in modo da facilitarne la raccolta, il riciclaggio e il recupero sia per i consumatori sia per le compagnie che gestiscono queste attività.Non si tratta semplicemente di un problema di mero decoro urbano ma proprio della necessità di uniformare colori e simboli per non penalizzare l’efficacia della raccolta differenziata in tutta Europa.
La scelta dei colori non è stata casuale, ma è stata determinata da una attenta analisi di mercato che ha tenuto conto di quello che già esisteva cercando di renderlo omogeneo; quindi tutti i contenitori già esistenti potranno essere mantenuti e riqualificati per essere adeguati ai nuovi requisiti richiesti dal documento. Il progetto è ritenuto molto interessante tanto che in sede europea si è deciso comunque di pubblicarlo come specifica tecnica. Parallelamente a livello nazionale sarà avviato l’iter di pubblicazione di una norma italiana che adotterà in toto i contenuti della specifica tecnica europea.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

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Antincendio: in arrivo nuove norme UNI

fumo caloreLe Commissioni Tecniche UNI  Comportamento all'incendio e Protezione attiva contro gli incendi hanno allo studio ben  6  i progetti di norma in tema di Sistemi per il controllo di fumo e calore.
Questi gli argomenti:

  • Progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC).
    La norma stabilisce i criteri di progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC) in caso di incendio. Essa si applica ad ambienti da proteggere con una superficie minima di 600 m2 e un'altezza minima di 3 m nel caso di: edifici monopiano; ultimo piano di edifici multipiani; piano intermedio di edifici multipiani collegabile alla copertura.
    Il documento riguarda i SENFC realizzati con Evacuatori Naturali di Fumo e Calore (ENFC) installati su tetto; fornisce inoltre indicazioni e concetti (appendice B informativa) per SENFC realizzati con ENFC installati su parete.
  • Progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC).
    Questa parte 2 della norma stabilisce i criteri di progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC) in caso d'incendio e si riferisce ai SEFFC da installare in ambienti di altezza pari ad almeno 3 m, aventi superficie minima di 600 m2. Il documento contiene prospetti e procedure per il calcolo delle altezze libere da fumo al fine di rispettare i requisiti imposti dai diversi livelli di protezione. Il dimensionamento dell'impianto secondo questa parte della norma non si applica agli ambienti a rischio di esplosione, ai corridoi e ai corridoi con scale.
  • Metodi ingegneristici per la progettazione dei sistemi di evacuazione fumo e calore.
    La specifica tecnica riguarda la progettazione dei sistemi di evacuazione di fumo e calore mediante metodologie prestazionali, per affrontare la progettazione di tali sistemi in edifici e infrastrutture complessi, e/o non ricadenti nel campo di applicazione delle norme deterministiche, per i quali si ritiene opportuno il ricorso all’approccio ingegneristico. Il documento definisce le linee guida, i limiti e i parametri di base da adottare nella progettazione e gli obiettivi prestazionali dei sistemi da verificare con l’approccio ingegneristico.
  • Progettazione e installazione di sistemi di estrazione di fumo dai percorsi di esodo orizzontali confinati.
    La norma tratta la progettazione e l’installazione di sistemi di estrazione di fumo dai percorsi di esodo orizzontali confinati (corridoi) al fine di renderli praticabili nelle prime fasi dell’incendio, limitando anche la propagazione dell’incendio e facilitando l’intervento dei soccorritori.
  • Linea guida per la progettazione, l’installazione, la messa in servizio, l’esercizio e la manutenzione degli avvisatori acustici e luminosi di allarme incendio.
    Questa linea guida specifica i requisiti relativi a progettazione, installazione, messa in servizio, verifica funzionale, esercizio e manutenzione degli avvisatori acustici e/o luminosi secondo la EN 54-23 e EN 54-3 interconnessi agli impianti di rivelazione e allarme incendio, così come definiti nella norma UNI 9795. Non tratta i dispositivi di segnalazione acustica e/o luminosa destinati a impieghi diversi da quelli della segnalazione di allarme incendio e/o non facenti parte dei sistemi previsti nello scopo della UNI 9795.
  • Applicazione estesa dei risultati da prove di resistenza al fuoco - Partizioni non portanti leggere.
    La specifica tecnica fornisce una guida e definisce le procedure per la variazione dei parametri, di prodotti ed elementi costruttivi, relativi alla progettazione di pareti leggere non portanti sottoposte a prova secondo la UNI EN 1364-1 e classificate secondo la UNI EN 13501-2.

    Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Geotessili. Disponibili in italiano una serie di norme europee

geotessiliRecentemente pubblicate in lingua italiana le norme UNI EN 13249, UNI EN 13250, UNI EN 13251, UNI EN 13252 e UNI EN 13253 sui diversi impieghi dei geotessili e prodotti affini con esclusione dei geosintetici con funzione barriera.
Le norme si occupano delle caratteristiche dei Geotessili e prodotti affini, con i relativi metodi di prova, nei diversi impieghi. In particolare:

  • la UNI EN 13249:2015 riguarda le caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di strade e di altre aree soggette a traffico (escluse ferrovie e l'inclusione in conglomerati bituminosi);
  • la UNI EN 13250:2015 riguarda le caratteristiche richieste per l'impiego nella costruzione di ferrovie;
  • la UNI EN 13251:2015 riguarda le caratteristiche richieste per l'impiego nelle costruzioni di terra, nelle fondazioni e nelle strutture di sostegno;
  • la UNI EN 13252:2015 riguarda le caratteristiche richieste per l'impiego nei sistemi drenanti,
  • la UNI EN 13253:2015 riguarda le caratteristiche richieste per l’impiego nelle opere di controllo dell’erosione (protezione delle coste, rivestimenti di sponda).

Le norme, disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, sono di competenza delle Commissioni Tecniche Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrutture e Ingegneria strutturale.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Nuovi progetti di norma UNI allo studio nel settore Servizi

ServiziDal  Programma di Normazione Nazionale aggiornato a maggio 2015, emerge che sono 7 i progetti allo studio della commissione tecnica Servizi. Questi gli argomenti:

  • Project Management - Qualificazione degli esperti in gestione di progetti. La specifica tecnica, che intende fornire i criteri per la qualificazione degli esperti in gestione dei progetti (Project Management), può essere utilizzata per la selezione dei candidati e per l'autovalutazione di tutti coloro che vogliano sottoporre il proprio Curriculum Vitae per una posizione referenziata.
  • Centri di bellezza professionali - Sicurezza degli apparecchi per estetica professionale - Parte 2: Sicurezza di utilizzo (U8300A012). La futura norma vuole fornire una guida per l’utilizzo sicuro delle apparecchiature, e definire la qualificazione del personale – includendo la formazione professionale e quella specifica – necessaria per garantire, per ciascuna apparecchiatura, una corretta valutazione dell’applicazione e un uso corretto.
  • Coaching - Definizione, classificazione, caratteristiche e requisiti del servizio. Il documento rappresenta una guida alle caratteristiche del servizio di Coaching (processo di partnership finalizzato al raggiungimento degli obiettivi del cliente, attraverso la valorizzazione e il potenziamento delle sue risorse e delle sue prestazioni personali e professionali), dall’offerta alla conclusione del percorso. Esso definisce le caratteristiche che si ritiene costituiscano buone pratiche nella gestione del servizio.
  • Periti assicurativi per accertamento, stima e/o liquidazione dei danni derivanti da sinistri - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza. L’attività normativa si prefigge lo scopo di definire i requisiti relativi all'attività professionale del perito assicurativo, ossia relativi all'attività professionale degli esperti dell’accertamento, della stima e/o della liquidazione del danno. La norma esclude i danni di circolazione, furto e incendio dei veicoli e dei natanti (soggetti alla disciplina di cui al Titolo X del Codice delle Assicurazioni) e la quantificazione dei danni fisici e biologici a persone.
  • Figure professionali operanti nel campo della pianificazione e del controllo di gestione (ricavi, costi e profitti netti) in banca, nelle società finanziarie e nelle assicurazioni - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza. Questa norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale dell’esperto di pianificazione e controllo degli istituti finanziari e assicurativi ossia di chi si occupa di pianificazione e controllo di gestione in banca, nelle società finanziarie e nelle assicurazioni. Detti requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche identificati, in termini di conoscenza, abilità e competenza.
  • Servizi socio sanitari e sociali - Servizi per l’abitare e servizi per l’inclusione sociale di persone con disabilità - Requisiti del serviz). La norma specifica i requisiti delle forme di servizio che attraverso modelli organizzativi differenziati e interventi di natura psicologica, educativa e assistenziale promuovono il diritto alla vita indipendente, le forme dell’abitare e l’inclusione sociale delle persone con disabilità. I valori comuni a questi servizi sono il rispetto dei diritti civili e sociali e dell’autodeterminazione della persona.
  • Amministratore condominiale e immobiliare - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza Il documento definisce i requisiti relativi all’attività professionale dell’amministratore condominiale, al fine di fornire all'utente e a tutta la comunità un'effettiva garanzia sui servizi erogati nelle diverse forme e sulla trasparenza ed efficacia della gestione tecnico-amministrativa dei loro beni e servizi di carattere immobiliare. La futura norma definisce i requisiti di conoscenza e competenza di tale figura professionale e le modalità di valutazione.

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Manutenzione. Nuove norme UNI allo studio

manutenzioneSono 6 i progetti allo studio della Commissione Manutenzione dell’UNI. Questi gli argomenti:

  • Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione - Parte 1: Aspetti generali e problematiche organizzative (U49010741). La norma illustra gli aspetti generali nella gestione dei materiali per la manutenzione e fornisce alcuni esempi sulla collocazione della funzione "gestione dei materiali tecnici" in un organigramma aziendale e i suoi possibili collegamenti con altre funzioni, al fine di orientare a una scelta.
  • Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione - Parte 2: Criteri di classificazione, codifica e unificazione (U49010742). Questa parte della norma fornisce dei criteri di classificazione, codifica e unificazione al fine di permettere dei raggruppamenti omogenei di oggetti o entità e l'analisi degli stessi.
  • Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione - Parte 3: Criteri per la selezione dei materiali da gestire (U49010743). La norma intende fornire una guida sui criteri per la selezione dei materiali tecnici da gestire per la manutenzione e illustra i fattori interni ed esterni che influenzano tali criteri.
  • Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione - Parte 4: Criteri di gestione operativa (U49010744). La norma fornisce indicazioni sui criteri di gestione dei materiali tecnici per la manutenzione e i metodi che possono essere utilizzati per la definizione dei parametri gestionali che contribuiscono a determinare la consistenza delle giacenze.
  • Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione - Parte 5: Criteri di acquisizione, controllo e collaudo (U49010745). Questa parte 5 della norma fornisce una guida per l'approvvigionamento, il controllo e il collaudo dei materiali tecnici per la manutenzione.
  • Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione - Parte 6: Criteri amministrativi (U49010746). La norma fornisce indicazioni sui metodi e i criteri che possono essere utilizzati per la determinazione dei valori unitari di carico, scarico e giacenza dei materiali a magazzino.

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Impianti a gas: in revisione la serie UNI 7129 e la UNI 7128

Impianti gas 1Un pacchetto di sei progetti di norma sugli impianti a gas, di interesse CIG, entra nella fase dell’inchiesta pubblica finale UNI. Sino al 26 giugno 2015 – data di fine inchiesta – sarà possibile inviare  commenti.
I primi cinque documenti dal titolo comune “Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio” si applicano agli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia di cui alla UNI EN 437 e alimentati da rete di distribuzione di cui alla UNI 9165 e UNI 10682. Essi vanno a sostituire le norme della serie UNI 7129:2008 parti da 1 a 4, le UNI/TS 11340:2009, 11343:2009,11147:2008 e la UNI 11071:2003.

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Siderurgia. Nuovo dossier dall'UNI

Dossier apr2015Pubblicato, a cura di UNSIDER - ente federato UNI -  un Dossier dedicato alle norme tecniche nel settore della siderurgia.
L'industria siderurgica è una componente strategica fondamentale per lo sviluppo economico dei Paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo. L'acciaio è infatti presente in tutti i settori della vita sociale per la sua eccezionale versatilità nonché per la sua elevata e agevole riciclabilità. Non è pertanto una sorpresa che la normazione tecnica abbia un ruolo di primo piano nella siderurgia. Si trovano norme che si occupano di acciaio per impieghi strutturali, acciaio per cemento armato e cemento armato precompresso, acciai da trattamento termico e inossidabili, acciai per impieghi a pressione, acciai per forgiatura e fonderia, vergella e fili, prodotti piani, tubi di acciaio, tubi di ghisa, prodotti refrattari.
Cuore normativo del settore siderurgico sono una serie di Comitati Tecnici CEN, ECISS e ISO. Il Dossier ne traccia un quadro esaustivo.

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Interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro: gli incentivi INAIL

logo inailIl Bando Incentivi Isi (Incentivi di sostegno alle imprese) 2014 INAIL mette a disposizione delle aziende oltre 267 milioni di euro a titolo di contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza del lavoro o all’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Le imprese interessate potranno inserire le domande di finanziamento fino al 7 maggio 2015 sul portale INAIL.

L’incentivo ISI – ripartito in budget regionali che tengono conto del numero dei lavoratori e dell’indice di gravità degli infortuni rilevato sul territorio – viene assegnato fino all'esaurimento sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle domande di partecipazione ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese e da ISMEA.

Considerato il perdurare della difficile congiuntura economica, anche per quest’anno la copertura dei costi ammissibili è stata mantenuta al 65% fino a un massimale di 130.000 euro. Al fine di valorizzare i progetti migliori, è stato aggiornato il sistema di attribuzione dei punteggi per rendere questi ultimi facilmente associabili a ciascuno intervento previsto.

Anche quest’anno nell'ambito dei progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, per le aziende del settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile, il Bando contempla, tra altre opzioni, i l’adozione di un modello organizzativo e gestionale di cui all’art 30 del D.Lgs. 81/08 asseverato in conformità alla prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 per il settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile.
La modulistica e le informazioni di dettaglio relative agli avvisi pubblici regionali del Bando Isi 2014 sono reperibili sul sito internet INAIL.

AdA

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Pavimentazioni, disponibili nuove norme UNI

pavimentPubblicate dall’UNI le norme:

  • UNI 11515-1:2015 “Rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni - Parte 1: Istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione”
  • UNI 11515-2:2015 “Rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni - Parte 2: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei posatori”

La UNI 11515-1 fornisce le istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione di rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni; la UNI 11515-2 definisce la figura del posatore di rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni, delineandone i requisiti fondamentali, l’insieme di conoscenze, abilità e competenze che nell’ambito della filiera delle costruzioni possano distinguere e caratterizzare il posatore professionale nei rapporti verso committenti pubblici e privati, imprese, progettisti, prescrittori, ecc.
Le norme, ritirano e sostituiscono la norma UNI 11515:2014.
Le norme UNI 11515-1 e UNI 11515-2, disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, sono di competenza della Commissione tecnica “Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio”.

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Rischio chimico. Allo studio un nuovo rapporto tecnico

rischio chimicoAllo studio in ambito UNI un nuovo rapporto tecnico sulla analisi di modelli di calcolo ai fini della valutazione del rischio occupazionale da agenti chimici.
Il rapporto descrivererà la struttura e le applicazioni pratiche dei seguenti modelli di calcolo: "Movarisch", "Modello applicativo proposto dalla regione Piemonte per la valutazione del rischio chimico"; "Stoffenmanager"; "Cheope CLP"; "Linee direttrici pratiche di carattere non obbligatorio sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi connessi con gli agenti chimici sul lavoro". Il rapporto tecnico si propone di far riferimento ad eventuali studi sull'applicazione dei modelli sopra citati e di mettere in evidenza, per ciascuno di essi, caratteristiche ed utilizzi.
L'analisi degli effetti derivanti dalla presenza degli agenti chimici nei luoghi di lavoro rappresenta un aspetto critico nel processo di valutazione del rischio chimico. La disponibilità di dati sperimentali d’esposizione è limitata e, di conseguenza, spesso, si ricorre all’uso di modelli di calcolo. Ciò è particolarmente vero nel caso delle piccole e medie imprese (PMI) per le quali gli algoritmi o i modelli possono rappresentare utili strumenti di analisi preliminare e di stima dell’esposizione potenziale ad agenti chimici.
Il futuro rapporto tecnico, di competenza del Gruppo di Lavoro UNI “Determinazione dell'esposizione dei lavoratori agli agenti chimici”, che opera in seno alla Commissione “Sicurezza”, si pone l'obiettivo di supportare il datore di lavoro nella scelta di un eventuale modello di calcolo per la stima dell’esposizione occupazionale ad agenti chimici che risponda alle esigenze della propria realtà lavorativa.

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