fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Opere di difesa per la caduta massi. Nuova norma dall'UNI

 

rete-di-protezione-caduta-massiFrequentemente i bollettini sul traffico riportano di strade interrotte per caduta massi, di chiusure temporanee per lavori di messa in sicurezza e di incidenti provocati dal distacco di massi. I crolli da pareti rocciose, i processi erosivi e le frane rappresentano una rilevante minaccia alla sicurezza stradale: sono frequenti e statisticamente rappresentano un rischio molto elevato.

Una delle più comuni strategie d’intervento è il rivestimento dei versanti con reti metalliche.
Per individuarne le prestazioni fondamentali offrendo il supporto alla loro progettazione è stata recentemente pubblicata la norma UNI 11437:2012 “Opere di difesa dalla caduta massi - Prove su reti per rivestimento di versanti”.

Il primo strumento per la progettazione è arrivato con la serie delle UNI 11211 "Opere di difesa dalla caduta massi", che riguarda la terminologia, il programma di intervento redatto dal committente, il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo. Pur essendo ampia e articolata, la UNI 11211 non definisce le proprietà delle reti che pure sono un elemento fondamentale per la progettazione. La UNI 11473 colma questo vuoto. La difficoltà maggiore per il gruppo di lavoro che ha elaborato la norma è stata quella di identificare le prove che potessero essere utili dal punto di vista progettuale e rappresentative di un ampio spettro di prodotti, oltre alla descrizione delle proprietà delle reti.

Continua sul sito dell'UNI

Leggi tutto...

Materiali da costruzione. Dall'UNI un progetto di norma sulle proprietà igrometriche

 

logo uniIl CTI-Comitato Termotecnico Italiano intende avviare i lavori per la pubblicazione di rapporto tecnico dal titolo “Materiali da costruzione - Proprietà termo igrometriche”, revisione della UNI 10351:1994. Il progetto E0201D450 – che va ad integrare la UNI EN ISO 10456 con particolare riferimento ai materiali isolanti per l’edilizia a seconda se siano o meno dotati di marcatura CE - fornisce il metodo per il reperimento dei valori di riferimento per la conduttività termica, la resistenza al passaggio del vapore e il calore specifico dei materiali da costruzione in base all’epoca di installazione.

Nella norma UNI 10351 del 1994, i valori delle caratteristiche termoigrometriche dei materiali - frutto di un lavoro complesso e molto approfondito portato avanti dalla metà degli anni ‘70 in poi - pur definiti a suo tempo in modo assolutamente rigoroso, non rispecchiano più i prodotti presenti oggi sul mercato. Per questo motivo si rende necessaria una loro revisione.

L'attuale proposta di revisione prevede di considerare i valori dell'attuale UNI 10351:1994 come un "archivio storico" da utilizzarsi in assenza di dati più attendibili per i prodotti già in opera. I dati e le informazioni incluse nella revisione della norma saranno utili per:

  • il calcolo della trasmittanza termica di strutture edilizie secondo UNI EN ISO 6946;
  • il calcolo della capacità termica secondo UNI EN ISO 13786;
  • le verifiche termoigrometriche secondo UNI EN ISO 13788;
  • il calcolo della trasmissione di calore da un ambiente riscaldato verso il terreno secondo UNI EN ISO 13370;
  • il calcolo del fabbisogno di energia per la climatizzazione degli edifici secondo UNI EN ISO 13790 e UNI/TS 11300.

Fonte UNI

Leggi tutto...

Settima edizione per la CEI 64-8 - Impianti elettrici

 

64-8cut 2012E' stata pubblicata nel mese di luglio la settima edizione della “Norma CEI 64-8 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”. Questa norma costituisce il riferimento normativo per la realizzazione degli impianti elettrici secondo la regola dell’arte, seguendo quanto espressamente previsto dalla Legge 186/68 e dal DM 37/08 in merito alla sicurezza degli impianti tecnici degli edifici.

Il contenuto tecnico della Norma risulta aggiornato, in tutte le sue parti, ai più recenti documenti normativi internazionali e agli sviluppi tecnologici degli ultimi anni in questo settore. In questa settima edizione, sono presenti prescrizioni e raccomandazioni sulle misure di protezione da adottare contro le interferenze elettromagnetiche, sul dimensionamento delle condutture in presenza di armoniche, sulle terre di fondazione, sui dispersori per gli impianti di terra, sui circuiti di sicurezza.

Rilevanti aggiornamenti riguardano anche la Parte 7 relativa gli impianti elettrici in ambienti particolari quali: locali bagno, piscine, fontane, aree da campeggio e ambienti a maggior rischio in caso di incendio.

Nella nuova edizione si sono aggiunte Nuove Sezioni con contenuti dedicati agli impianti elettrici nelle darsene, agli impianti elettrici a bordo di camper e caravan e dedicati alla protezione dai contatti diretti nei passaggi di servizio e manutenzione.

Come nella precedente edizione del 2007, anche la nuova è suddivisa in 7 Parti, ciascuna delle quali è sviluppata in un fascicolo separato. Le modifiche apportate nella nuova norma sono indicate nelle premesse di ognuna delle parti, nonché da una linea verticale a margine dei testi interessati dalle variazioni.

Il volume è disponibile presso tutti i  Punti Vendita CEI  e  CEI WebStore.

Leggi tutto...

Cogenerazione: le nuove Norme Tecniche

cogenerazioneNell’ambito del nuovo piano per l’efficienza energetica elaborato dalla Commissione europea, la cogenerazione è uno degli strumenti che l’Unione ha individuato per conseguire gli obiettivi strategici in tema di energia. La direttiva n. 2004/8/CE, riguardante la cogenerazione ad alto rendimento (CAR), ha riconosciuto il potenziale di efficienza energetica legato a questa tecnologia e ha incluso tra le priorità comunitarie la sua promozione, stabilendo i principi sui quali gli Stati membri devono articolare i meccanismi di sostegno, anche finanziario, le modalità di accesso alle reti elettriche e le relative tariffe, oltre alle procedure amministrative per agevolare la penetrazione sul mercato. Con il decreto 4 agosto 2011, è stata completata l’attuazione della direttiva, riconoscendo anche alcuni benefici all’energia prodotta in CAR. Inoltre alcune norme CEI regolano le procedure per la connessione degli impianti di produzione alle reti dei distributori di energia elettrica.
Il Trattato di Lisbona indica esplicitamente che la promozione dell’efficienza energetica costituisce uno dei capisaldi della politica energetica dell’Unione europea. Il miglioramento del 20% dell’efficienza energetica negli usi finali entro il 2020 è, tra l’altro, uno degli obiettivi alla base del rilancio dell’economia dell’Unione europea.
Recentemente, la Commissione ha elaborato un nuovo piano per l’efficienza energetica, con l’obiettivo di dare nuovo impulso alle iniziative politiche in questo ambito. Secondo le ultime stime della Commissione, l’Unione europea, con gli attuali tassi di riduzione dei consumi primari, sarebbe infatti in grado di raggiungere solo parzialmente l’obiettivo di riduzione che si è prefissata.
La cogenerazione è, quindi, uno degli strumenti che l’Unione europea ha individuato per conseguire gli obiettivi strategici in tema di energia (competitività, sicurezza degli approvvigionamenti e sostenibilità). Il progetto CODE ha analizzato lo stato della cogenerazione in Europa stimando che esiste un potenziale di incremento della potenza elettrica installata pari a 122 GW, capace di fornire 455 TWh/anno di energia elettrica e 1.000 TWh/anno di energia termica. Questi dati rappresentano un potenziale risparmio di energia primaria pari a circa 46 TWh/ anno e di 20,5 t/anno di CO2.

Leggi tutto

Fonte: Il Sole 24 ORE - Ambiente & Sicurezza

Leggi tutto...

L'UNI regolamenta le nuove professioni

clinical monitorIl Clinical Monitor è un professionista che svolge la supervisione dell’andamento di uno studio clinico per garantire che questo venga effettuato, registrato e relazionato in osservanza del protocollo, delle Procedure Operative Standard (SOP), della GCP (Buona Pratica Clinica) e delle disposizioni normative applicabili. Il Clinical Monitor può operare in regime di consulenza o di dipendenza presso le Direzioni Mediche di Aziende Farmaceutiche (Sponsor) o presso strutture private delegate, in toto o in parte, dalle Aziende Farmaceutiche, denominate CRO (Contract Research Organisation o Organizzazioni di Ricerca a Contratto), alle operazioni di gestione organizzativa e controllo delle Sperimentazioni Cliniche. Si tratta quindi di una professione ben presente nel tessuto sociale del nostro Paese ma sprovvista di ordine o albo, ossia non regolamentata.
Al fine di introdurre uno strumento che consentirà sia ai professionisti di garantire la qualità delle proprie prestazioni sia ai committenti e ai datori di lavoro  di scegliere tra i professionisti più qualificati, UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – ha sottoposto ad inchiesta pubblica preliminare la proposta di avviare un progetto di norma che intende definire i requisiti per la figura professionale del Clinical Monitor all'interno del settore della Sperimentazione Clinica dei medicinali.
Di competenza della commissione tecnica “Attività professionali non regolamentate”, la futura norma definirà tale figura professionale nelle diverse modalità in cui opera (libero professionista, dipendente), nel rispetto dei compiti definiti dalla GCP (Good Clinical Practice).
L’intento che muove i lavori della commissione “Attività professionali non regolamentate” è quello di offrire un riferimento certo e un’adeguata garanzia di qualità al mercato, aumentando il riconoscimento professionale dei singoli professionisti, oltre che fornire un utile strumento al legislatore, in un’ottica di complementarità tra la normazione tecnica volontaria e il settore cogente. Definita e qualificata la figura professionale del Clinical Monitor, in conformità al quadro europeo delle Qualifiche (EQF – European Qualifications Framework), tutta la categoria potrebbe trarne un immediato vantaggio e l’utenza potrebbe ritrovare nella competenza e nella professionalità di tale figura un punto di riferimento certo e sicuro.
Sino al 21 luglio prossimo, tutti i soggetti interessati possono inviare i propri commenti, segnalando eventualmente il proprio interesse a partecipare ai lavori di normazione.

Fonte: UNI

Leggi tutto...

Classificazione energetica degli ascensori

ascensore energIl settore degli ascensori in Italia ha numeri di assoluto rispetto: più di due miliardi e mezzo di fatturato totale nel 2009, di cui più di uno e mezzo nel mercato interno e più di 800 milioni in esportazioni.
Anche per questo i lavori della commissione “Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari” sono rilevanti: perché coinvolgono un settore industriale importante e altamente qualificato.
Giovedì 5 luglio si è tenuta, presso la sede UNI di Milano, la riunione del GL “Prestazioni energetiche di ascensori, scale mobili, marciapiedi mobili e impianti di sollevamento per persone e cose” che – su indicazione della commissione tecnica - sta elaborando un progetto di norma nazionale che risponda all’esigenza crescente di avere un valore di riferimento del consumo energetico degli ascensori.
Il tema del risparmio e del controllo delle prestazioni energetiche di prodotti e impianti ha assunto negli ultimi anni un ruolo di primaria importanza nel quadro delle strategie di sviluppo sostenibile.
Emblematico in questo senso quanto avvenuto nell’ambito delle costruzioni, dove particolare rilievo – rafforzato anche da interventi legislativi nazionali e comunitari - viene attribuito ora al parametro di “consumo energetico degli edifici”, di cui gli impianti ascensoristici costituiscono tra l’altro un, se pur piccolo, sottoinsieme.
Il progetto di norma allo studio – per la precisione si tratta di un rapporto tecnico - intende fornire un parametro di classificazione energetica degli ascensori che consideri il consumo di energia durante il loro funzionamento, prendendo come riferimento tecnico analoghi lavori attualmente in corso a livello ISO.

Continua sul sito UNI

Leggi tutto...

Sistemi per il controllo di fumo e calore: Aggiornata la norma UNI 9494-1

 

logo uniLa UNI 9494-1:2012 è la prima di una serie di norme relative ai sistemi per il controllo di fumo e calore ("Progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore").
Questa norma tecnica costituisce un’importante novità per la progettazione e la realizzazione a regola d’arte di questi impianti, fornendo nuove indicazioni al fine di installarli e renderli operativi in sicurezza.
Il documento si inserisce in un quadro normativo articolato e rappresenta uno strumento fondamentale per applicare le regole tecniche di prevenzione incendi per le attività commerciali soggette al decreto 27 luglio 2010 (prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attività commerciali con superficie superiore a 400 mq).
La norma contiene, oltre ai criteri di dimensionamento e scelta dei componenti, una descrizione dettagliata della documentazione da predisporre in fase di progettazione e dopo l’esecuzione dell’opera.

Continua sul sito UNI

Leggi tutto...

Regole per i finanziamenti alle costruzioni

 

edilizia finanziamentiNell’ambito dei temi individuati come prioritari ed innovativi per la normazione, si inserisce quello dell’iter di finanziamento nei processi di progettazione e realizzazione delle opere nel settore delle costruzioni.
L’esigenza di indirizzare l’attività UNI a questo tema risale al 2008, in concomitanza dei primi segnali della crisi economico-finanziaria che avrebbe poi investito in maniera rilevante il mercato immobiliare e trova conferma da quanto emerge dalla lettura delle linee politiche dell’UNI per il triennio 2011-2013. Partendo dal presupposto di riconoscerle un ruolo sociale e una positiva ricaduta in termini economici, l’attività di normazione ha dedicato risorse e grande attenzione al settore delle costruzioni non solo rispetto al profilo delle tematiche più squisitamente tecniche, quali sono la sostenibilità ambientale e la classificazione acustica, ma anche rispetto a quello di tematiche di ordine più strettamente socio-economico, qual è il finanziamento delle imprese edili.
Considerati la forte contrazione che si registra nell’accesso al credito e il peso che il settore delle costruzioni riveste nella composizione del prodotto interno lordo, l’idea di studiare una specifica volontaria per la definizione e l’adozione di una piattaforma comune di riferimento per aiutare gli operatori del mercato immobiliare (soggetti promotori e finanziatori) a dialogare tra di loro è stata condivisa del mondo delle imprese e dal settore bancario.

Continua sul sito UNI

Leggi tutto...

Biomasse, combustibili dai rifiuti

 

biomasseLe biomasse rappresentano, con tutta probabilità, la fonte rinnovabile più ampia e varia in termini di materie prime utilizzabili e di tecnologie necessarie per la loro utilizzazione. Di fatto, partendo dal concetto che le biomasse sono sempre sostanze di origine biologica, si spazia dai rifiuti delle attività industriali, agricole e civili (a patto che contengano una frazione biogenica apprezzabile), ai numerosissimi prodotti vegetali e animali, normalmente reperibili allo stato solido o liquido.
Da questi materiali possono essere ottenuti - con processi biologici, meccanici o termici - dei biocombustibili solidi, liquidi o gassosi di diversa purezza e qualità con i quali alimentare impianti di ogni tipo per la produzione, anche combinata, di energia termica, meccanica ed elettrica.
C’è comunque di più. In un’ottica moderna e ad alto potenziale innovativo, le biomasse sono oggi viste come risorsa dalla quale ottenere, con le bio-raffinerie, molecole utili per produrre materie prime rinnovabili di sintesi, oltre che calore ed elettricità come coprodotti.
E’ l’idea fondante della “bio-based economy” della quale molto si parla soprattutto a livello europeo. L’uso delle biomasse, in definitiva, si basa su un numero molto grande di possibili combinazioni tecnologiche che, tuttavia, oggi è fortemente limitato dalle economie di processo.
Circoscrivendo il quadro al settore energetico, le biomasse giocano, a livello nazionale, un ruolo rilevante. L’attuale programmazione nazionale, infatti, mira al raggiungimento, nel 2020, di un contributo delle fonti rinnovabili pari al 17% dei consumi finali di energia, del quale poco meno della metà ci si aspetta che derivi proprio dall’utilizzo delle biomasse. Un ruolo, quindi, più che importante anche in termini quantitativi.

Vai al Dossier completo

Fonte UNI

Leggi tutto...

Treni ad alta velocità. Stabilite le regole per i sistemi frenanti.

 

TAVIl sistema ferroviario comunitario, sia passeggeri che merci, sta rapidamente cambiando sulla base delle direttive comunitarie che aprono il mercato a più concorrenti. Storicamente il sistema ferroviario era gestito su base nazionale da ogni stato membro che provvedeva tramite apposite aziende ferroviarie statali (monopoliste e spesso dipendenti direttamente dal Ministero dei Trasporti), a curarne i principali aspetti: la sicurezza, la regolamentazione del servizio, l’infrastruttura e il materiale rotabile.
La direttiva CEE n° 440 del 1991 ha imposto la separazione contabile tra la gestione dell’infrastruttura e quella dei servizi di trasporto riorganizzando il sistema ferroviario europeo per la liberalizzazione e l’apertura alla concorrenza del mercato. Successive direttive hanno completato la legislazione in merito alla liberalizzazione ferroviaria.
È quindi in corso un’evoluzione da un’organizzazione dove ogni stato membro gestiva il sistema ferroviario nazionale in ogni sua parte ad una dove, su una base regolamentare europea e con un’infrastruttura interoperabile, possono circolare treni di diversi operatori che offrono un servizio di trasporto in concorrenza tra loro.
Nelle considerazioni iniziali della direttiva 2004/49/CE sulla sicurezza delle ferrovie si riporta testualmente:
“I livelli di sicurezza del sistema ferroviario comunitario sono generalmente elevati, in particolare rispetto a quelli del trasporto su strada. Nell’attuale fase di ristrutturazione, che separerà le funzioni di compagnie ferroviarie precedentemente integrate e porterà il settore delle ferrovie da un ambito di autoregolamentazione ad un ambito di regolamentazione pubblica, è importante che sia almeno mantenuta la sicurezza. Ove ragionevolmente praticabile, la sicurezza dovrebbe essere ulteriormente migliorata alla luce del progresso tecnico e scientifico e tutelando la competitività del modo di trasporto su rotaia.”
Si ricava quindi immediatamente, in un contesto in rapida evoluzione come quello ferroviario, l’importanza delle normative per garantire la sicurezza del trasporto su rotaia favorendo al contempo il libero mercato.

Leggi tutto

Fonte: UNI

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS