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Acustica. Linee guida UNI per il collaudo di impianti negli edifici

collaudo-acusticoLa Commissione tecnica Acustica e Vibrazioni ha pubblicato la norma nazionale UNI 8199:2016Acustica in edilizia - Collaudo acustico di impianti a servizio di unità immobiliari - Linee guida contrattuali e modalità di misurazione all’interno degli ambienti serviti”
La norma definisce le linee guida contrattuali per la verifica dei livelli di pressione sonora, indotti da impianti tecnici e componenti tecnologici di impianto a funzionamento continuo e discontinuo, esclusivamente negli ambienti serviti dagli stessi. Descrive inoltre le procedure di misurazione del livello di pressione sonora e di caratterizzazione acustica degli ambienti serviti ai fini della verifica dei riferimenti contrattuali.
I metodi di misura si applicano agli impianti a funzionamento continuo e/o discontinuo il cui ciclo operativo di riferimento è definito in sede contrattuale ovvero, in mancanza di questi riferimenti, è descritto nell’appendice B della UNI EN ISO 16032.
La norma, disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, ritira e sostituisce la precedente edizione del 1998.

mb

Fonte UNI

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Adduzione acqua. Pubblicate in italiano le norme UNI EN 1420 e UNI EN 12897

adduzione 1Pubblicate in italiano le norme UNI EN 1420 e UNI EN 12897 che si occupano: la prima della determinazione dell'odore e del sapore dell'acqua nelle reti di tubazioni nell’ambito dell’influenza dei materiali organici sull'acqua destinata al consumo umano; la seconda norma, invece, riguarda gli scaldaacqua ad accumulo in pressione (chiusi) riscaldati indirettamente.

La norma UNI EN 1420:2016 “Influenza dei materiali organici sull'acqua destinata al consumo umano - Determinazione dell'odore e del sapore dell'acqua nelle reti di tubazioni”, specifica una procedura per ottenere una migrazione d’acqua per determinare l’odore e il sapore su prodotti fatti da materiali organici destinati a venire al contatto con acqua destinata al consumo umano e impiegati in reti di tubazione.
Tali prodotti includono tubi, raccordi, attrezzature ausiliarie e rivestimenti. La norma si applica ai prodotti usati in diverse condizioni per il trasporto, l’immagazzinamento e la distribuzione di acqua destinata al consumo umano e acqua impiegata per la realizzazione di acque potabili. La norma specifica un metodo di prova che comprende una serie di procedure.

La norma UNI EN 12897:2016Adduzione acqua - Specifica per scaldaacqua ad accumulo in pressione (chiusi) riscaldati indirettamente”, specifica i requisiti di prestazione e i metodi di prova per scaldaacqua ad accumulo in pressione (chiusi), riscaldati indirettamente, di capacità fino a 2 000 l, idonei ad essere collegati ad una adduzione di acqua avente pressione tra 0,05 MPa e 1,0 MPa (0,5 e 10 bar), e dotati di dispositivi di sicurezza e controllo progettati per prevenire temperature di funzionamento maggiori di 95°C dell'acqua potabile stoccata.
Le norme, disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, sono di competenza delle Commissioni Tecniche “Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio” e “Impianti di adduzione acqua”.

mb

Fonte UNI

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Partenariato pubblico privato: pubblicata la UNI 11500

logo uniÈ stata pubblicata la nuova norma UNI 11500:2013 "Sicurezza della città e del cittadino – Partenariati Pubblico Privato – Linee guida per elaborare accordi di partenariato" che fornisce una guida per elaborare accordi tra organizzazioni pubbliche e/o private che devono coordinarsi e cooperare per fronteggiare eventi destabilizzanti, prima, durante e dopo il loro accadimento. La norma identifica i principi, la pianificazione e lo sviluppo dell'accordo di cooperazione con l'obiettivo di regolare le relazioni tra le organizzazioni coinvolte, assicurando la loro interoperabilità, la governance delle loro azioni e il rispetto degli accordi e delle clausole contrattuali.
Il numero dei disastri accaduti nel corso degli ultimi anni ha fatto infatti emergere l'esigenza di un sempre maggiore legame tra le organizzazioni pubbliche e private al fine di migliorare la mitigazione complessiva dei rischi e ottimizzare la preparazione, la capacità di risposta, i programmi di continuità e ripristino all'interno della società civile. Il partenariato, nella sua forma di accordi o contratti tra organizzazioni pubbliche e private, è diventato lo strumento maggiormente utilizzato per garantire i differenti servizi. In relazione alle questioni inerenti la sicurezza, esso rappresenta il modello normativo più valido ed efficace per la gestione degli eventi destabilizzanti (naturali, tecnologici e umani, intenzionali e involontari).
Il documento, messo a punto in seno alla Commissione tecnica UNI Sicurezza della società e del cittadino, si applica a tutte le organizzazioni – indipendentemente dal tipo, dimensione e natura delle attività esercitate – nei settori pubblico, privato o volontario, comprese le organizzazioni no?profit o le organizzazioni non?governative.

mb

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Fonte UNI

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Materiali da costruzione. Dall'UNI un progetto di norma sulle proprietà igrometriche

 

logo uniIl CTI-Comitato Termotecnico Italiano intende avviare i lavori per la pubblicazione di rapporto tecnico dal titolo “Materiali da costruzione - Proprietà termo igrometriche”, revisione della UNI 10351:1994. Il progetto E0201D450 – che va ad integrare la UNI EN ISO 10456 con particolare riferimento ai materiali isolanti per l’edilizia a seconda se siano o meno dotati di marcatura CE - fornisce il metodo per il reperimento dei valori di riferimento per la conduttività termica, la resistenza al passaggio del vapore e il calore specifico dei materiali da costruzione in base all’epoca di installazione.

Nella norma UNI 10351 del 1994, i valori delle caratteristiche termoigrometriche dei materiali - frutto di un lavoro complesso e molto approfondito portato avanti dalla metà degli anni ‘70 in poi - pur definiti a suo tempo in modo assolutamente rigoroso, non rispecchiano più i prodotti presenti oggi sul mercato. Per questo motivo si rende necessaria una loro revisione.

L'attuale proposta di revisione prevede di considerare i valori dell'attuale UNI 10351:1994 come un "archivio storico" da utilizzarsi in assenza di dati più attendibili per i prodotti già in opera. I dati e le informazioni incluse nella revisione della norma saranno utili per:

  • il calcolo della trasmittanza termica di strutture edilizie secondo UNI EN ISO 6946;
  • il calcolo della capacità termica secondo UNI EN ISO 13786;
  • le verifiche termoigrometriche secondo UNI EN ISO 13788;
  • il calcolo della trasmissione di calore da un ambiente riscaldato verso il terreno secondo UNI EN ISO 13370;
  • il calcolo del fabbisogno di energia per la climatizzazione degli edifici secondo UNI EN ISO 13790 e UNI/TS 11300.

Fonte UNI

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Novità dall'UNI

 

logo uniA partire da lunedì 9 sino al 24 aprile sette nuovi progetti di norma saranno sottoposti alla fondamentale fase di inchiesta pubblica preliminare. Vari gli argomenti trattati.
Di competenza del CIG-Comitato Italiano Gas, il primo progetto fornisce i dettagli di uno schema generale europeo per la classificazione di apparecchi a gas secondo il metodo di evacuazione dei prodotti della combustione e riguarda esclusivamente gli apparecchi a gas destinati ad essere installati all'interno di edifici. Oltre a fungere da indirizzo per i comitati tecnici CEN che si occupano di apparecchi alimentati a gas, la futura norma sarà utile a tutti coloro che intervengono su tali apparecchi. Il documento è uno strumento che può avere una sua valenza anche nell’ottica della prevenzione degli incidenti.
Altro documento in inchiesta preliminare è un progetto di norma che definisce i requisiti e una lista di controllo per verificare i requisiti delle società (ESCO) che forniscono servizi energetici, volti al miglioramento dell’efficienza energetica presso i propri clienti, con garanzia dei risultati. Il progetto descrive le capacità (organizzativa, gestionale, economica, finanziaria, ecc.) che una ESCO deve dimostrare di possedere per poter offrire determinate attività presso i propri clienti. Il tema trattato è di competenza è del CTI, Comitato Termotecnico Italiano.

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La ISO 26000 raccomandata dalla Commissione Europea

RSI 26000

La norma internazionale ISO 26000 è uno dei tre documenti raccomandati dalla Commissione europea alle imprese della UE per rispettare i loro impegni in tema di responsabilità sociale. Questa autorevole raccomandazione viene da una recente comunicazione fatta ai vertici dell’Unione europea che delinea una rinnovata strategia per la responsabilità sociale delle imprese per il periodo 2011-2014.
La Commissione intende infatti controllare l’impegno assunto dalle imprese europee, con più di mille impiegati, di tenere in considerazione nelle loro attività i principi internazionali della CSR (Corporate Social Responsibility) e la guida rappresentata appunto dalla ISO 26000, la norma tecnica che ha visto la luce nel 2010. Allo stesso tempo la Commissione invita tutte le grandi imprese della UE a impegnarsi per adottare, entro il 2014, almeno uno dei tre documenti guida sulla Corporate Social Responsibility: la ISO 26000, il Global Compact (Patto Globale) delle Nazioni Unite, o le linee guida per le imprese multinazionali sviluppate dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD).
Perché la Commissione europea punta proprio ora in maniera decisiva sulla responsabilità sociale?
La risposta sta, paradossalmente, proprio nella attuale crisi economica: questa, e le sue inevitabili ricadute sociali, hanno avuto come effetto un danno inevitabile alla fiducia dei consumatori e alla affidabilità del mercato. L’attenzione pubblica è stata posta, dunque, sulle prestazioni non solo economiche delle imprese, ma anche se non soprattutto etiche e sociali.
Rinnovando gli sforzi per promuovere politiche e strategie di responsabilità sociale, la Commissione intende creare le condizioni per una crescita sostenibile, per un mercato responsabile e, a medio e lungo termine, per una più piena e stabile occupazione.

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