Ha compiuto cinque anni di attività lo Sportello Rsi (Responsabilità sociale d’Impresa) della Camera di Commercio di Napoli.
Ecco un bilancio dell’attività e del suo programma di sensibilizzazione delle Pmi per la responsabilità sociale.
RESPONSABILITA’ SOCIALE E IMPRESA
La Responsabilità Sociale, affonda le sue radici nell’economia sociale, trattata già nei secoli scorsi da illustri luminari, anche campani come il “Genovesi”, e diventa RSI ufficialmente quando R. E. Freeman, nel 1984 per la prima volta, esprime il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa nel saggio “Strategic Management: a Stakeholder Approach”.
In questo saggio emergono le preoccupazioni, di natura etica, all’interno della visione strategica d’impresa come manifestazione della volontà delle grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attività.
IL PROGETTO
Vediamo innanzitutto come nasce il progetto. Nel 2001, con la pubblicazione del Libro Verde, la Commissione Europea inserisce tra le sue priorità la Responsabilità Sociale d’Impresa, invitando gli Stati membri a promuoverne la sensibilizzazione e lo sviluppo nelle proprie realtà territoriali.
Il ministero del Welfare recepisce tali indicazioni e dal 2002, con l’ausilio della Bocconi, definisce un quadro di riferimento comune per le imprese italiane, attivando il progetto Csr-Sc e sigla un protocollo di intesa con l’Unioncamere con l’intento di avviare iniziative di sensibilizzazione e sviluppo tramite le Camere di Commercio diffuse su tutto il territorio nazionale.
A Napoli il Consorzio Promos Ricerche, in collaborazione con gli enti normatori, si è impegnato fin dal 1993 a diffondere le normative tecniche nella convinzione che la loro applicazione potesse dare nuova competitività alle imprese e con il supporto della Camera di Commercio ha attivato un punto di riferimento regionale, sviluppando, altresì, dal 2004 un programma di interventi informativi e formativi per promuovere la conoscenza e l’implementazione dei sistemi di gestione riguardanti qualità, sicurezza e prevenzione e tutela ambientale.
L’AVVIO
La Camera di Commercio di Napoli, aderisce nel 2004 al progetto di Unioncamere e Ministero del Welfare, e con il Consorzio Promos Ricerche attiva un servizio di informazione e di assistenza tecnica per la promozione della RSI, partecipando a un fondo di perequazione insieme con la Camera di Commercio di Caserta. Uno studio effettuato nel 2005 evidenzia il notevole interesse verso la RSI di imprenditori e responsabili della Pubblica Amministrazione alla ricerca di nuovi modelli di sviluppo economico. Nasce così lo Sportello Rsi di Napoli, per assicurare alle imprese il supporto informativo continuo ed aggiornato sugli strumenti tecnici e le attività formative disponibili per implementare la Rsi, fornendo altresì indicazioni su opportunità e agevolazioni esistenti.
VALORE AGGIUNTO
Sulla base di tali considerazioni e convincimenti, nell’aprile 2006 viene organizzato il convegno “Responsabilità sociale: valore aggiunto per le imprese – Come implementare una strategia di intervento”, che registra la partecipazione attiva di Uni, Unioncamere, Ministero del Welfare, Fondazione I-Csr, Inail e diversi rappresentanti dell’imprenditoria e del mondo accademico. L’evento rappresenta un’occasione di riflessione sul tema della Rsi quale scelta strategica per le imprese e stimolo verso l’adozione di comportamenti socialmente responsabili, ma nel contempo traducibili in valore aggiunto per le imprese.
Un incontro analogo segue nel giugno 2006 presso la Camera di Commercio di Caserta, anch’essa aderente all’iniziativa di Unioncamere per sviluppare e incentivare l’implementazione della RSI in Terra di Lavoro, fornendo informazioni sul progetto CSR-SC e su tutti gli strumenti per implementare la RSI all’interno delle imprese (SA8000, codice etico, bilancio sociale, certificazioni ambientali, ecc.).
CONSAPEVOLEZZA
Stava già maturando, tra gli operatori più attenti, la consapevolezza che il valore di una organizzazione non risiede solo nelle performance economiche, ma anche e soprattutto nell’insieme delle prestazioni sociali e ambientali, che rendono l’organizzazione “sostenibile” nel tempo. Tutto sulla base del ragionamento che un’organizzazione capace di valorizzare e fidelizzare i propri dipendenti, stabilire rapporti di collaborazione con i fornitori ed instaurare canali di ascolto e dialogo con i clienti, è destinata a mantenere e ad accrescere nel tempo la sua quota di mercato, anche in momenti di congiuntura negativa.
SCALA INTERNAZIONALE
Negli ultimi anni numerose sono state le iniziative sviluppate su scala internazionale e nazionale per offrire modelli di riferimento per la RSI ed aiutare così le organizzazioni a integrare le “preoccupazioni ambientali e sociali” nella propria gestione, approfondendo e istituzionalizzando il dialogo con le parti interessate.
Nell’intento di fornire una corretta informazione sugli strumenti disponibili, lo Sportello di Napoli organizza nel novembre 2006 il corso su “Strumenti e vantaggi della responsabilità sociale” per fornire le conoscenze di base su principi e strumenti illustrando i principali modelli di riferimento per la rendicontazione sociale, per l’elaborazione del Bilancio Sociale ed anche per l’adozione delle Linee Guida Iso 26000, all’epoca solo in bozza, (ufficialmente definite e presentate nel novembre 2010).
SAFETY E RSI
La Legge n. 123/07 delega il Governo a riformare le disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, risvegliando l’interesse delle imprese al tema, essendo prevista anche la possibilità di valorizzare, su base volontaria, i codici di condotta etici e delle buone prassi secondo i principi della Responsabilità Sociale. I cambiamenti previsti per gli ambienti lavorativi, oltre che per gli aspetti volontaristici, risultano numerosi e gravosi, in particolare per le PMI dotate di scarse risorse finanziarie e organizzative e di limitate competenze specifiche da destinare al miglioramento dei livelli di sicurezza. Lo Sportello RSI di Napoli organizza, pertanto, un convegno nel novembre 2007 su “Responsabilità Sociale e la Legge su Salute e Sicurezza sul Lavoro: Obblighi ed Opportunità”, finalizzato a promuovere l’implementazione di sistemi gestionali orientati ad assicurare la sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre alla qualità ed alla tutela ambientale, quali presupposti “ottimali” per un organico sviluppo di un “sistema etico” nelle imprese per raffrontare le diverse esperienze di dirigenti professionisti e manager; al convegno segue un seminario al quale partecipamo accademici ed esperti di sistemi e certificazione che si confrontarono con le “best practice” di imprese quali Anm spa, Coelmo srl, Ctp spa, Elmeco srl e Metronapoli spa.
TERRITORIO E ORGANISMI PROFESSIONALI
Nell’aprile 2008, con il primo workshop “Safety day: un progetto di Rsi, una sfida dei nostri tempi” parte un progetto in collaborazione con UnionCamere Campania e Inail Campania. L’incontro è articolato in due distinti momenti derivanti da un unico approccio proiettato a creare sinergie e condivisione di obiettivi tra organismi diversi del territorio.
Il workshop, infatti, diventa un momento di rendicontazione e sviluppo di attività, oltre che di presentazione di nuove iniziative del sistema camerale, cui segue un seminario che chiude il progetto “Giugliano: Agenzia di Sviluppo Sociale”, realizzato nell’ambito del programma comunitario Equal II, promosso da Regione Campania e Ministero del Lavoro. Scopo di tale progetto è la diffusione di un’informazione capillare presso le aziende operanti nell’area del giuglianese attraverso un’azione formativa che riunisce sessanta giovani e consulenti e personale di imprese che, oltre a fare un’esperienza comune, acquisiscono titoli spendibili sul mercato del lavoro.
Nel giugno 2008 viene anche organizzato il primo incontro con una organizzazione professionale dal titolo “Prospettive ed opportunità della Responsabilità Sociale d’Impresa: il ruolo dei commercialisti”. L’Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, con il convegno offre un’occasione di riflessione sul tema dei sistemi di gestione aziendale e sulla loro integrazione e correlazione con l’RSI, quale scelta strategica per le imprese, nonché sulla funzione di coloro che sono deputati ad affiancarle in tale scelta, fornendo uno scenario aggiornato e un quadro delle opportunità e delle possibili evoluzioni.
TEMA CENTRALE
La RSI, diventa in questo periodo sempre più un tema centrale della riflessione sociale ed economica contemporanea. Le grandi trasformazioni in corso, quali la globalizzazione dei mercati, la pervasività delle tecnologie e le attuali e nuove sfide ambientali, generano anche l’esigenza di individuare nuovi modelli di sviluppo. La Rsi non è una scelta “estetica”, dettata dai meri obiettivi di immagine, che comporta un costo per l’impresa più o meno gradito in funzione delle destinazioni di beneficenza e di sostegno ad Enti socio-assistenziali, culturali, sportivi ecc…; ma, va invece considerata una scelta strategica. Un comportamento socialmente responsabile contribuisce, infatti, non solo a creare reputazione e a sostenere l’immagine dell’impresa, ma anche a migliorare i rapporti con gli interlocutori sociali ed economici dell’impresa (personale, clienti, partner, fornitori, comunità locale, istituzioni, investitori, ecc..); tutti concorrono a determinare condizioni favorevoli allo sviluppo e all’esercizio delle attività d’impresa, che possono diventare presupposti per vantaggi commerciali.
IMPRESE SOCIALI
Nel 2008, con la pubblicazione di quattro decreti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale, è stata data piena attuazione alla disciplina dell’impresa sociale (Legge n. 118/05) con l’obiettivo di offrire uno strumento in più a chi decide di fare l’imprenditore nel sociale.
Con il decreto legislativo n. 155/06, integrato dai sopra citati decreti ministeriali, è stata tra l’altro, istituita la “Sezione Speciale del Registro delle Imprese” delle Camere di Commercio in cui vanno obbligatoriamente iscritte organizzazioni (associazioni riconosciute e non, fondazioni, comitati, società, cooperative, consorzi) che vogliono essere identificate come “Imprese Sociali”, usufruendo quindi della limitazione della responsabilità patrimoniale. Da ciò la stretta collaborazione con il Registro Imprese della Camera di Commercio di Napoli, avviando, sia una campagna per informare gli operatori del settore sugli adempimenti della nuova legislazione, sia una attività di reporting, con l’obiettivo di dare vita ad una Banca Dati delle attività e dei servizi delle imprese sociali della provincia di Napoli, pubblicizzando il loro patrimonio di competenze ed esperienze.
SOLIDARIETA’ E PROFITTO
L’intento è consentire alle “imprese profit” del territorio di poter meglio individuare scelte “sociali”, con modalità più funzionali e rispondenti alle loro specifiche esigenze, conciliando il risultato economico con le giuste prestazioni nei confronti dell’ambiente e, più in generale, della società. Un percorso difficile, ma altrettanto necessario. Creare nuove e ulteriori prospettive idonee a creare profitti insieme con le imprese sociali e promuovere solidarietà è l’obiettivo del convegno, realizzato nel novembre 2008, “Dalla Responsabilità Sociale d’Impresa e dall’Impresa Sociale, profitto e solidarietà per uno sviluppo sostenibile”, in cui è stata focalizzata l’attenzione sull’evoluzione normativa nel settore No profit.
I riflettori sono stati posti in quell’occasione sull’economia civile, un modello capitalistico rivoluzionario fatto di imprese sociali, onlus e non profit, enunciato nell’Enciclica “Caritas in veritate” di Papa Benedetto XVI.
OLTRE LE IMPRESE SOCIALI
L’attenzione sulle imprese sociali e sull’opportunità di sviluppare collegamenti tra i due mondi del “profit” e del “non profit”, spinge l’Istituto Italiano della Donazione, detentore del marchio che viene concesso alle Organizzazioni Non Profit – “che mettono al centro del proprio agire i valori di trasparenza, credibilità e onestà” – ad organizzare presso la Camera di Commercio di Napoli, nell’ottobre 2009, la Quarta Conferenza Nazionale della Donazione, sviluppando il tema “ Economia civile: Impresa e terzo settore per lo sviluppo del Paese”. Nel dibattito a latere sul “Non profit come attore del rinnovamento e dello sviluppo del Paese”, sono stati protagonisti l’economista Stefano Zamagni, ed i Presidenti delle principali fondazioni e organizzazioni regionali come: Agenzia per le Onlus, Fondazione Banco di Napoli, Forum Nazionale del Terzo settore, Fondazione Vodafone Italia, Fondazione per il Sud.