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Dossier di approfondimento sul nuovo regolamento europeo sulla normazione

Regolamento NormazioneSul numero di gennaio della rivista U&C  viene affrontato un tema di grande rilevanza per il presente e il futuro del sistema economico e industriale nazionale e comunitario: il dossier è infatti interamente dedicato al nuovo regolamento europeo sulla normazione tecnica volontaria.
Approvato definitivamente in prima lettura dall’Europarlamento (11 settembre) e dal Consiglio dell’Unione Europea (4 ottobre) e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della UE in data 14 novembre 2012 (entrato quindi in vigore il 4 dicembre e in applicazione dal 1° gennaio di quest'anno), il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla normazione europea adatta e semplifica l’attuale quadro legislativo, contribuendo a ridurre i tempi di normazione, facilitando la partecipazione delle parti interessate storicamente “più deboli” e tenendo maggiormente in conto temi quali l’impatto ambientale del ciclo di vita di prodotti e dei servizi e l’uso efficiente delle risorse.
Esso pone dunque la nuova base legale della normazione europea sostituendo la vigente direttiva 98/34/CE sulla procedura di informazione che sin dalla sua prima versione del 1983 (ex dir.83/189/CEE) ha svolto un importantissimo ruolo nel definire e regolamentare la normazione tecnica ai fini di un suo contributo nell’eliminazione delle barriere tecniche alla libera circolazione dei prodotti.
Il dossier raccoglie da un lato il parere di coloro che hanno partecipato attivamente all’iter di approvazione del regolamento, dall’altro riporta il punto di vista di coloro che ne sono i diretti destinatari e che sono chiamati ad applicarlo.

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Fonte UNI

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Normativa tecnica. Allo studio nuove norme UNI.

 

logo uniSono sottoposti alla fondamentale fase di inchiesta pubblica preliminare, sino al prossimo 6 gennaio, undici progetti di norma nazionale. Entro tale data chiunque - attraverso il sito internet - può inoltrare i propri commenti e segnalare l'interesse a partecipare agli eventuali lavori normativi.
I progetti che si intendono avviare riguardano numerosi argomenti di rilievo per il mercato.
Il primo, a cura del CTI - Comitato Termotecnico Italiano, ha per oggetto i requisiti di qualificazione degli operatori delle ditte installatrici e/o perforatrici dei sistemi geotermici a pompa di calore.
Il mercato italiano presenta un notevole incremento sia in domanda che in offerta per questo genere di impianti, che trattano fonti di energia rinnovabile come richiesto dalla legislazione vigente. Il documento che si intende sviluppare può essere un utile strumento a supporto della legislazione attualmente in fase di sviluppo.
Due progetti riguardano invece il tema del monitoraggio e della diagnostica dello stato delle macchine. In questo caso si tratta dell'adozione di altrettante norme internazionali: le ISO 18436:2012 parti 1 e 3. Una riguarda i requisiti degli Enti che rilasciano le certificazioni al personale addetto in questo specifico ambito, l'altra i requisiti per gli Enti che effettuano formazione (con i relativi criteri di qualifica dei formatori).
I due progetti sono a cura delle commissioni tecniche "Acustica e vibrazioni" e "Manutenzione".
Quattro progetti, di competenza della commissione tecnica "Legno", riguardano invece gli imballaggi di legno (termini e definizioni, analisi dei requisiti, dimensionamento e realizzazione e guida per l'applicazione). Si tratta della revisione delle parti 1, 2 e 3 della norma UNI 9151 e della norma UNI 10920.
Di una nuova norma nazionale si parla invece con il progetto della commissione "Tecnologie biomediche e diagnostiche". Si tratta in particolare dei requisiti di prestazione e sicurezza, e dei relativi metodi di prova, delle calzature ortopediche di serie. Al momento mancano infatti in Italia specifici riferimenti normativi in materia.
La commissione "Agroalimentare" mette invece in campo la revisione della UNI ISO 7301, sulle specifiche minime del riso, destinato al consumo umano. In questo caso l'intervento è dato dall'esigenza di allinearsi con l'aggiornata situazione internazionale.
La commissione "Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari" intende invece far partire i lavori di elaborazione di una norma tecnica nazionale sui criteri di buona tecnica per la modifica o la sostituzione di parti di ascensori rispondenti alla Direttiva 95/16/CE.
La nuova norma permetterebbe di fornire la presunzione di conformità alla regola dell'arte.
La revisione della norma UNI 11235:2007 sulle istruzioni per la progettazione, l'esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde è infine oggetto di un nuovo progetto a cura della commissione "Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio".
La necessità sono principalmente di fornire alle amministrazioni locali, provinciali o regionali il supporto normativo al fine di inserire appositi benefici rispetto all’uso delle coperture a verde sugli edifici.

Fonte UNUI

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Professioni non regolamentate: approvata la legge, pronte le norme UNI

professioni1La X Commissione della Camera dei Deputati ha approvato oggi in sede legislativa la proposta di legge “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” (già A.C. 1934-B) definendo quindi la disciplina delle professioni non organizzate in ordini o collegi, cioè di tutte quelle attività economiche volte alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitate abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’articolo 2229 del Codice Civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.
La nuova legge promuove l’autoregolamentazione volontaria e la qualificazione dell’attività dei soggetti che esercitano le professioni di cui sopra anche indipendentemente dall’adesione ad un’associazione. Stabilisce infatti che l’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista.
L’articolo 6 “Autoregolamentazione volontaria” dà piena applicazione al principio di sinergia tra legislazione e normazione tecnica, affermando che la qualificazione della prestazione professionale si basa sulla conformità a norme tecniche UNI. Sebbene la legge non renda obbligatorio il rispetto delle norme UNI, i requisiti, le competenze, le modalità di esercizio dell’attività e le modalità di comunicazione verso l’utente individuate dalle stesse costituiscono principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato della singola attività professionale e ne assicurano la qualificazione.

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Norme UNI già esistenti

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Sicurezza utensili portatili non elettrici

 

AVVITATORELa serie di norme armonizzate EN ISO 11148, che riguarda i requisiti di sicurezza degli utensili portatili non elettrici e che aggiorna e sostituisce la serie EN 792 integrandola soprattutto con gli aspetti di sicurezza legati all'ergonomia, sarà resa disponibile in versione italiana.
L'attenzione posta nelle fasi di progettazione, di costruzione e di utilizzo degli utensili deve portare ad analizzare i possibili fattori di rischio, non solo quelli legati alla sicurezza dell'operatore, ma anche quelli che possono condurre all'insorgere di patologie muscolo-scheletriche degli arti superiori, con l'obiettivo di individuare le soluzioni in grado di eliminarli o almeno minimizzarli. Il miglioramento continuo del prodotto e del suo utilizzo hanno contribuito a una diminuzione del numero di infortuni e del numero di malattie professionali conseguenti al non corretto impiego degli utensili portatili.
Tra i principali fattori di rischio di carattere generale legati alla sicurezza meccanica, termica ed ergonomica, da considerare secondo la serie UNI EN ISO 11148 nella progettazione e nell'utilizzo degli utensili pneumatici sono la forma dell'utensile (impugnatura ergonomica, presa sicura e antiscivolo, isolamento), il peso e il bilanciamento, i sistemi di avviamento, il contraccolpo, il rumore e le vibrazioni.
Dopo un'analisi dei requisiti di sicurezza comuni, la valutazione passa ai fattori di rischio specifici di ogni famiglia di utensili riportati in ciascuna norma (avvitatori, trapani, smerigliatrici, levigatrici, ecc.).
L'attenzione ai fattori di rischio - generali e specifici - si traduce in una progettazione di utensili con caratteristiche conformi a quanto richiesto dalla direttiva Macchine e dalle direttive collegate per quanto riguarda la sicurezza di impiego e la salvaguardia della salute degli operatori.

Fonte UNI

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Sulla neve in sicurezza. Nuova edizione della Guida UNI

NEVEIn Italia, ogni inverno, sono oltre 3,5 milioni i praticanti delle diverse discipline invernali, circa 2.300 impianti di risalita, più di 300 stazioni sciistiche di rilievo con 7.800 km di piste da sci alpino e 13.400 km di piste da fondo. Non c'è quindi da stupirsi se sci, snowboard e sci di fondo siano sport che riscuotono sempre maggior successo e non solo tra i più giovani. Focalizzandoci sulle prime due discipline parliamo di 1.853.000 praticanti di sci alpino (che rappresentano il 9,1% degli sportivi italiani) e 461.000 praticanti di snowboard (2,3% degli sportivi italiani).
Per questo motivo anche quest'anno UNI ha voluto pubblicare una nuova edizione, aggiornata nei contenuti, della Guida "Arriva la neve... usate la testa" dedicata appunto alle norme tecniche sulle discipline sportive di stagione.
La novità assoluta introdotta nella nuova edizione 2012 è rappresentata dalla norma UNI EN 15700 sulla "Sicurezza per i nastri trasportatori destinati al trasporto di persone per sport invernali o per utilizzo turistico", meglio conosciuti come tapis roulant: questi tappeti offrono, in particolare a bambini e principianti degli sport invernali, la possibilità di risalire senza fatica lievi pendii innevati per raggiungere più agevolmente le piste.
La norma copre i requisiti relativi alla prevenzione di incidenti prendendo in considerazione e analizzando tutti i possibili rischi e le situazioni potenzialmente pericolose per i nastri trasportatori sia quando vengono utilizzati in modo corretto sia quando se ne fa un uso inappropriato ma non escludibile a priori. Rischi che possono essere di tipo meccanico (ad esempio incidenti in caso di caduta sul o dal tappeto, scontri tra passeggeri ecc.), rischi elettrici (presenza di campi elettromagnetici, contatto con parti scoperte del tappeto) rischi, termici (incendio) ecc...
La UNI EN 15700 fornisce anche le indicazioni sulla segnaletica che deve essere presente nei pressi dell'impianto, come, ad esempio, il divieto di sedersi o sdraiarsi sul nastro trasportatore e l'indicazione dei bottoni per l'arresto dell'impianto da premere in caso di emergenza.

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Valutazione dell'eco-efficienza. Pubblicata la UNI EN ISO 14045

 

GEST AMBConsiderando le attuali turbolenze nell'economia, le sfide ambientali e le pressioni a favore di un mondo più sostenibile, la nuova norma internazionale UNI EN ISO 14045 "Gestione ambientale - Valutazione dell'eco-efficienza di un sistema di prodotto - Principi, requisiti e linee guida" possiede un potenziale enorme e globale.
La norma – di competenza della commissione tecnica Ambiente - descrive i principi, i requisiti e le linee guida per la valutazione dell'eco-efficienza di un sistema di prodotto: gli obiettivi chiave sono quelli di stabilire una terminologia chiara e un quadro metodologico comune per la valutazione dell'eco-efficienza, fornire direttive precise sull'interpretazione dei risultati di tali valutazioni, incoraggiare una comunicazione trasparente e precisa sui risultati.
Bengt Steen, leader del gruppo di esperti internazionali che hanno elaborato la ISO 14045, ne spiega l'importanza: "L'eco-efficienza è un aspetto della sostenibilità che lega le performance ambientali del ciclo di vita di un prodotto al suo valore. In un mondo che vede l'economia di alcuni paesi in pieno sviluppo, la valutazione dell'eco-efficienza rappresenta uno strumento di gestione necessario per diminuire l'impatto ambientale complessivo".
"L'eco-efficienza sta diventando sempre più un requisito essenziale per il successo delle imprese" precisa Reginald Tan, co-presidente del gruppo di lavoro che ha elaborato la norma. "Applicando la ISO 14045 l'utilizzatore sarà in grado di gestire contemporaneamente le caratteristiche di sostenibilità ambientale, commerciale ed economica dei propri prodotti e sistemi di prodotto".
La valutazione dell'eco-efficienza ha lo scopo di ottimizzare il valore delle prestazioni del sistema prodotto su diversi piani: per esempio le sue risorse, la produzione, la consegna, l'efficienza di utilizzo o una combinazione di questi aspetti. Il valore può essere espresso in termini finanziari o sotto altre forme, con un solo e identico risultato: fare di più con meno.

La valutazione dell'eco-efficienza di un sistema di prodotto comprende una serie di azioni:

  •     la definizione dell'obiettivo e del campo di applicazione della valutazione dell'eco-efficienza
  •     la valutazione degli impatti ambientali
  •     la valutazione del valore del sistema di prodotto
  •     la quantificazione dell'eco-efficienza
  •     l'interpretazione dei risultati (comprendendo il controllo sulla qualità della valutazione)
  •     il reporting
  •     la revisione critica della valutazione dell'eco-efficienza.

L'obiettivo di eco-efficienza si può considerare raggiunto con l'ottenimento di tre fattori: l'aumento del valore del prodotto o servizio, l'ottimizzazione nell'uso delle risorse e la riduzione dell'impatto ambientale.

Fonte: UNI

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Normazione. Cosa cambia da Gennaio 2013

 

Regolamento NormazioneIl 4 dicembre – giorno dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo sulla normazione tecnica 1025/2012 (l'applicabilità decorre dal 1 gennaio prossimo) – si è tenuto in UNI un incontro per la presentazione del Regolamento 1025/2012, con la partecipazione dell'On. Lara Comi Vicepresidente della Commissione IMCO del Parlamento Europeo - vincitrice del Premio MEP 2012 come miglior europarlamentare impegnato sulle tematiche del mercato interno e della protezione dei consumatori – e del Consigliere CESE "Comitato Economico e Sociale Europeo" Antonello Pezzini, entrambi attivamente impegnati nelle fasi di elaborazione ed approvazione del nuovo Regolamento Europeo sulla normazione tecnica.
Il Presidente Piero Torretta ha introdotto i lavori facendo un quadro dell'attuale difficile situazione economico sociale nazionale e internazionale, evidenziando come il nuovo Regolamento, nonostante la "matrice tecnica", risulti fortemente connesso ai tempi difficili che stiamo vivendo, a dimostrazione che "l'Europa non è solo la burocrazia invadente che vuole definire la misura delle caramelle; non è solo il cerbero teutonico censore della spesa che, col patto di stabilità e il fiscal compact, vuole solo austerità e pareggio di bilancio; Europa è un soggetto politico che sta dalla parte dei cittadini a cui oggi offre uno strumento per la definizione di regole, partecipate e condivise, per la convivenza, la tutela e garanzia delle persone e dell'ambiente di oggi e di domani, quello che si dice sostenibilità".

Scarica la Relazione del Presidente UNI

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Fotovoltaico. Dal CEI una Guida Pratica

 

fotovoltaico-nel-tettoPubblicato dal Comitato Elettrotecnico Italiano il Volume “Impianti Fotovoltaici: Guida Pratica” che rientra nella collana editoriale di manuali tecnici a supporto, integrazione e approfondimento dell’interpretazione e applicazione delle Norme e delle Guide tecniche vigenti. E’ dedicato a progettisti e installatori, al mondo accademico e studentesco e a un pubblico più ampio interessato ad approfondire il tema specifico.
Il settore fotovoltaico, in Italia, ha conosciuto una fase di forte espansione negli ultimi anni, grazie soprattutto all’avvicendarsi di diversi programmi di incentivazione. Attualmente, è in vigore il Quinto Conto Energia introdotto dal Decreto Ministeriale 5 luglio 2012. Inoltre, l’evoluzione tecnologica ha portato alla disponibilità di moduli fotovoltaici e inverter aventi costi e prestazioni impensabili fino a pochissimi anni fa. Questo aspetto, con il contemporaneo aumento del prezzo del kWh nelle fatture di fornitura elettrica, motiva, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista finanziario, l’installazione di impianti fotovoltaici collegati direttamente alle utenze.
Il Volume “Impianti Fotovoltaici: Guida Pratica” vuole fornire agli operatori del settore una guida aggiornata, che favorisca un’analisi a 360° degli aspetti legati ad un impianto fotovoltaico: autorizzazioni e iter burocratici, aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione degli impianti di produzione e di connessione alla rete, accesso agli incentivi, aspetti finanziari e tassazione degli utili. Il tutto presentato dal punto di osservazione di un progettista, collaudatore di impianti. Sono presenti anche numerosi esempi di applicazione delle Norme CEI correlate.
Il Volume sarà, a brevissimo disponibile,  presso tutti i punti vendita CEI.

Fonte: CEI

Per informazioni:

Consorzio Promos Ricerche
Tel. 081-4109140
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Distributori automatici di bevande calde. Nuova norma UNI

CAFFELa pausa-caffè è irrinunciabile per molti, ma fatta "in sicurezza" è ancora meglio. Il nostro rito quotidiano, infatti, può nascondere qualche brutta sorpresa se le macchine utilizzate per la preparazione del caffè, presenti sui luoghi di lavoro o al bar, non rispettano tutti i requisiti previsti da una recente norma UNI.
Il documento stabilisce i metodi di prova per verificare i limiti oltre i quali la presenza di piombo e nichel negli apparecchi destinati alla preparazione e distribuzione di bevande calde può presentare rischi di tossicità. I metalli pesanti possono "migrare" non solo nel caffè, ma anche nel the, nel cappuccino o nella cioccolata calda. La norma UNI 11460, il cui studio è stato avviato a seguito della proposta di Assofoodtec/UCIMAC, associazione di categoria che raggruppa le principali aziende italiane produttrici di macchine professionali per caffè, si applica ai distributori automatici e alle macchine utilizzate negli uffici o negli esercizi commerciali.
Le apparecchiature possono essere dotate di servizi complementari come riscaldamento dei liquidi, erogazione di acqua calda e generatori di vapore. Proprio in questi "passaggi" si nasconde il rischio della migrazione di piombo e nichel. Una tabella, compresa nel documento, definisce i limiti oltre i quali i prodotti possono diventare tossici.
La norma, oltre a salvaguardare la salute del consumatore, può rappresentare un criterio di distinzione tra produzioni rispettose di tutte le norme di sicurezza e altre più ingannevoli o elusive delle regole. Il documento UNI potrebbe essere, inoltre, una buona base di partenza per una futura norma europea in materia.

Fonte: UNI

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Sostenibilità energetica nelle costruzioni. Al via i lavori per una nuova Prassi di riferimento UNI

 

sostenibilit energeticaLa Giunta Esecutiva UNI ha approvato l’avvio dei lavori di elaborazione di un progetto di prassi di riferimento (UNI/PdR) relativa alla sostenibilità energetica ed ambientale nelle costruzioni in collaborazione con ITACA, l’Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale.
ITACA è un’associazione federale delle Regioni e delle Provincie Autonome che ha l’obiettivo di attivare azioni ed iniziative condivise dal sistema regionale al fine di promuovere e garantire un efficace coordinamento tecnico tra le stesse Regioni e Province Autonome, così da assicurare anche il miglior raccordo con le istituzioni statali, enti locali e operatori del settore. Tra i suoi scopi statutari vi sono la promozione e la diffusione delle buone pratiche nei servizi, nelle forniture e nei lavori pubblici per la qualità urbana e la sostenibilità ambientale.
La prassi di riferimento che si intende elaborare sarà finalizzata alla definizione di metodi di valutazione della sostenibilità energetica ed ambientale degli edifici, con riferimento all’edilizia residenziale, uffici, scuole, edifici industriali e a destinazione commerciale, e a livello di scala urbana.
Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido (al massimo 8 mesi dall’approvazione della richiesta) processo di condivisione ristretta ai soli autori, verificata l’assenza di norme o progetti di norma allo studio sullo stesso argomento; costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.
I lavori del progetto di prassi di riferimento saranno avviati il 27 novembre 2012 a Milano, con la riunione insediativa del Tavolo "Sostenibilità ambientale nelle costruzioni" costituito da esperti di ITACA e del sistema UNI.

Fonte: UNI

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