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Agroalimentare. Allo studio norme relative ai formaggi.

formaggioDi competenza della Commissione “Agroalimentare”, cinque progetti di norma UNI trattano la definizione, la composizione e le caratteristiche di diversi tipi di formaggio (mozzarella, ricotta fresca, mascarpone, crescenza o stracchino).
Questi formaggi fanno parte della tradizione casearia italiana, eppure sul mercato europeo vi sono formaggi con la stessa denominazione merceologica ma con caratteristiche diverse. Da qui la necessità di definire le caratteristiche di questi prodotti.
I progetti di norma ora entrati nella fase di inchiesta pubblica finale trattano pertanto diversi aspetti del ciclo di produzione dei formaggi sopra citati: dalle materie prime al processo di produzione, dalle caratteristiche chimico-fisiche e sensoriali alle modalità di conservazione.
Tutti i cinque progetti resteranno in inchiesta pubblica finale sino al prossimo 25 agosto.
Sino a quella data chiunque fosse interessato può consultare i testi integrali dei progetti e inviare i propri commenti.

Fonte UNI

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Sicurezza alimentare. L'UE propone quattro nuovi Regolamenti

SIC ALIMLa Commissione Europea ha recentemente adottato una serie di provvedimenti per rafforzare l'applicazione delle norme in tema di salute e sicurezza lungo tutta la catena agroalimentare.
Il pacchetto normativo è composto da quattro proposte di Regolamento, in materia di riforma dei controlli pubblici ufficiali nell'Unione Europea; salute animale; salute delle piante e commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale.
In particolare, per quanto riguarda i controlli ufficiali, la proposta COM(2013) 265 intende modificare il quadro generale dei controlli ufficiali stabilito dal Regolamento (CE) n. 882/2004.
Sotto il profilo dei soggetti pubblici, per i laboratori ufficiali sarà mantenuto l'obbligo di essere dichiarati conformi alla norma ISO 17025 da parte dell'Ente di accreditamento (art. 36 della proposta), sebbene saranno previste, a seconda dei casi, misure transitorie e deroghe temporanee o permanenti.
Ad esempio, la designazione temporanea di un laboratorio ufficiale per l'uso di un metodo non incluso nel suo ambito di accreditamento sarà possibile (per un periodo di un anno, rinnovabile una volta), quando l'uso di tale metodo sia derivato da recenti riforme legislative, in situazioni di emergenza o in caso di rischi.
Il richiamo alla ISO 17025 si applicherà anche nel caso dei laboratori di riferimento dell'Unione Europea, i quali dovranno contribuire al miglioramento e all'armonizzazione dei metodi di analisi da utilizzare.
Il pacchetto normativo della Commissione Europea sarà ora sottoposto all'esame delle altre Istituzioni comunitarie, Consiglio e Parlamento in primis, per proseguire il suo iter legislativo di approvazione.

Fonte ACCREDIA

 

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Gli USA riaprono le frontiere ai salumi italiani

salumiFinalmente salami, pancette, coppe, culatello e altri salumi made in Italy potranno tornare, dal 28 maggio 2013, sulle tavole dei cittadini americani che negli ultimi 15 anni sono stati costretti ad acquistare imitazioni di bassa qualità.
Il provvedimento non riguarda il prosciutto che, se stagionato oltre i 14 mesi, poteva già essere esportato negli Usa.
Il superamento del blocco delle esportazioni nazionali di salumi è sancito dalla pubblicazione del provvedimento delle autorità statunitensi di Aphis (Animal and Plant Health Inspection Service) che hanno ufficialmente riconosciuto l'indennità dalla malattia vescicolare del suino di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e delle Province autonome di Trento e Bolzano. In queste regioni si concentra la grande maggioranza degli allevamenti di maiali e degli stabilimenti di lavorazione delle carni in Italia.
L’abbattimento di questa anacronistica barriera commerciale ha fatto perdere all’Italia un importo stimato in 250 milioni di euro all’anno. In questo momento di crisi si tratta di un passo importante per l’economia del sistema agroalimentare nazionale che ha ora l’opportunità di crescere nel ricco mercato americano dove le esportazioni di cibo e bevande italiane hanno raggiunto il livello record di 2,7 miliardi.
Il culatello uruguaiano, la soppressata calabrese Made in Usa, il salame veneto canadese e il “Parma salami” del Messico sono solo alcuni dei salumi taroccati che hanno invaso il mercato USA negli ultimi anni.
Se questa misura doganale sarà accompagnata a livello internazionale da una più decisa tutela delle denominazione di origine dei nostri salumi si apriranno ulteriori spazi di crescita.
La Coldiretti ricorda, ad esempio, che in Canada vengono venduti salumi locali con il marchio “San Daniele” e che non può essere esportato il prosciutto di Parma perché il marchio è stato registrato da una azienda privata.

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Agricoltura sostenibile. Concorso on-line

 

agricoltura SOSTSupportare giovani talenti desiderosi di cimentarsi nel campo della comunicazione sociale e ambientale. E’ l’obiettivo della campagna Food We Want, promossa dalla Facolta di Agraria dell’Università di Milano e dalla Ong milanese Istituto Oikos, che lanciano il concorso nazionale “Il cibo che vogliamo”.
Giovani aspiranti giornalisti e comunicatori, di età compresa tra i 18 e i 26 anni, possono mettersi alla prova inviando fino al 23 marzo 2013 un post su uno dei seguenti temi: “La crisi alimentare” o “Donne e agricoltura”. Al vincitore sarà offerta una sponsorizzazione del valore di 3.750 euro per uno stage retribuito o per proseguire gli studi nel settore della comunicazione.
Partecipare è semplice. Basta iscriversi al sito www.foodwewant.org, leggere i termini di riferimento disponibili alla pagina del concorso e caricare direttamente online il proprio post. Food We Want è una campagna di sensibilizzazione che mira a promuovere l’agricoltura familiare e i sistemi agro-alimentari sostenibili come soluzione chiave per sconfiggere la fame, combattere la povertà e contrastare i cambiamenti climatici.
Il progetto si svolge in otto paesi (Italia, Polonia, Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, Kenya, Mozambico,Tanzania), con l’obiettivo di condividere idee, promuovere soluzioni e stimolare il dibattito sul futuro del cibo e sul modo in cui tutti possono contribuire a rendere l’agricoltura più equa e sostenibile.

Fonte: Il Denaro

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Settore vitivinicolo. Finanziamenti dalla Regione Campania

 

UVALa Regione Campania ha pubblicato il bando che finanzia gli investimenti per realizzare punti vendita extraziendali e di degustrazione nel settore vitivinicolo.
Per l’anno corrente la dotazione della misura Investimenti del Piano Nazionale di sostegno del Vino ammonta a 989.159 euro.
Gli investimenti realizzabili devono essere finalizzati al miglioramento del rendimento globale delle imprese vitivinicole e consistere in:

  • interventi per l’esposizione dei prodotti vitivinicoli, compresa la degustazione;
  • interventi per la vendita di prodotti;
  • interventi per l’e-commerce finalizzati al commercio elettronico.

Saranno finanziate le spese per l’acquisto di attrezzature ed elementi di arredo per il punto vendita, acquisto di attrezzature ed elementi di arredo per l’esposizione e degustazione, spese per l’allestimento di strutture realizzabili nei canali della grande distribuzione.
Gli interventi di manutenzione di locali, invece, vengono finanziati nella misura del 15% del programma complessivo di investimento.
Per le attività di commercio elettronico, verranno finanziate le spese di acquisto delle attrezzature informatiche e software, attivazione di siti internet, consulenze, registrazione del copyright ed attivazione di supporti logistici collegati alla gestione degli ordini.
L’accesso alla misura Investimenti nel settore vitivinicolo è riservato alle micro, piccole, medie imprese in forma singola o associata che abbiano la sede legale ed operativa sul territorio della Regione Campania.
Possono altresì accedervi le imprese di settore che impiegano meno di 750 dipendenti con fatturato inferiore a 200 milioni di euro.
Il finanziamento è destinato a coprire fino al 50% delle spese ammissibili per l’importo globale del progetto. I piani di investimento devono prevedere una spesa complessiva non inferiore a 20.000 euro (il finanziamento, pertanto, raggiunge i 10.000 euro) e minore di 400.000 euro (il finanziamento raggiunge i 200.000 euro).
Le domande devono essere presentate entro il 18 febbraio 2013 obbligatoriamente attraverso le procedure informatiche previste dall’AGEA - Agenzia per le Egogazioni in Agricoltura,  sul portale SIAN.

Decreto Dirigenziale n. 212 del 20/12/2012

Vai al Portale SIAN

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Quarta gamma. Via libera alle nuove regole.

 

quarta gammaAll'interno della Conferenza Stato-Regioni è stata raggiunta l'intesa sullo schema di decreto per la disciplina del commercio dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma. L'approvazione dà attuazione pratica alla legge 13 maggio 2011 n. 77, che elenca le disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti in questione.
Esprimendo soddisfazione per la raggiunta intesa, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania ha spiegato che il decreto “assicura da una parte la garanzia della sicurezza alimentare ai consumatori, dall'altra la certezza giuridica agli operatori di questo importante segmento dell'agroalimentare italiano, per il quale la nostra industria è leader in Europa".
I “prodotti della quarta gamma” sono gli articoli ortofrutticoli già pronti per il consumo. Frutta, ortaggi, verdura, insalate fresche, tagliate, lavate e già inscatolate in pacchetti e vaschette di plastica. Per conservare le caratteristiche di qualità e freschezza del prodotto e poter essere messi in commercio, gli ortofrutticoli di quarta gamma devono seguire specifici passaggi di taglio, lavaggio, sanificazione, asciugatura e diverse fasi di verifica e ispezione.
Nello specifico, il provvedimento definisce i parametri chimico-fisici e igienico-sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma, nonché i requisiti qualitativi minimi e le informazioni che devono essere riportate sulle confezioni a tutela del consumatore, oltre a prevedere l'utilizzo obbligatorio di imballaggi ecocompatibili.

Legge n. 77 del 13/05/2011

Intesa schema Decreto MIPAAF

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Agroalimentare. Il "Pacchetto Qualità" pubblicato sulla GUCE (L343)

DOP-IGPLa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GU L343) del 14/12/2012, conclude il lungo iter legislativo comunitario riguardante il cosiddetto “Pacchetto Qualità”.
Con le nuove disposizioni vengono introdotti principi importanti che accolgono alcune istanze avanzate negli ultimi anni dal sistema dei consorzi italiani. Tra questi:

  • il riconoscimento di un ruolo preciso attribuito alle associazioni dei produttori e dunque, con riferimento alla realtà italiana, ai Consorzi di tutela;
  • la protezione ex-officio necessaria per garantire condizioni equivalenti e reciproche di tutela dei prodotti Dop e Igp in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Da un punto di vista generale l’aver adottato tale regolamento nel quale si estendono all’Europa principi già consolidati in territorio italiano rappresenta un successo importante per il nostro paese e in particolar modo per tutti i consorzi di tutela che già da tempo hanno dimostrato la validità di tali argomenti.

Leggi il Regolamento

Elenco dei Prodotti DOP e IGP

Elenco dei consorzi di tutela vini

 

Elenco dei consorzi di tutela relativi ai prodotti DOP e IGP

 

 Fonte: MIPAAF

 

 

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Contratti della Filiera agroalimentare. Nuova disciplina

 

prodotti agroalimentari 1In vigore dal 24 ottobre 2012, la nuova disciplina dei contratti della filiera agroalimentare introduce alcuni importanti adempimenti ai quali saranno soggette tutte le aziende che acquistano prodotti agroalimentari, quindi anche le imprese ricettive.  
L’art. 62 del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1 - convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27 -  ha introdotto una specifica disciplina per i contratti della filiera agroalimentare  - tra operatori commerciali, dunque ad eccezione di quelli conclusi con il consumatore finale - e particolari obblighi amministrativi per le imprese.
Tali obblighi riguardano:
•    la stipula di un contratto scritto per le transazioni commerciali agroalimentari;
•    i tempi di pagamento.
Al fine di dare attuazione a tali disposizioni, così come previsto dal comma 11-bis del medesimo art. 62, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, ha predisposto un Decreto, in via di emanazione e al vaglio del Consiglio di Stato per il parere di competenza, con cui vengono definite le modalità applicative delle stesse.
Di seguito i chiarimenti forniti.
Ambito d’applicazione. Nel campo d’applicazione della norma rientrano i contratti e le relazioni commerciali che hanno ad oggetto la cessione di prodotti agricoli e alimentari la cui consegna avviene nel territorio della Repubblica italiana. In particolare, per cessione dei prodotti agricoli e alimentari deve intendersi  il trasferimento della proprietà di prodotti agricoli e/o alimentari, dietro il  pagamento di un prezzo.
Sono invece espressamente esclusi dal campo d’applicazione di tali disposizioni:
•    i contratti conclusi con il consumatore finale;
•    le cessioni di prodotti agricoli e alimentari istantanee, con contestuale consegna e pagamento del prezzo pattuito;
•    le cessioni effettuate dai soci coimprenditori di cooperative agricole alle cooperative stesse;
•    le cessioni effettuate ai soci coimprenditori delle organizzazioni di produttori alle organizzazioni stesse;
•    le cessioni effettuate tra gli imprenditori ittici.
Restano pertanto fuori dall’ambito d’applicazione della norma tutte le fattispecie di vendita al dettaglio al consumatore finale, inteso come persona fisica che acquista i prodotti agricoli e/o alimentari per scopi estranei alla propria attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta, nonché la somministrazione di alimenti e bevande.

Continua sul sito di Federalberghi Toscana

Approfondisci sul sito MIPAAF

Da scaricare:

Decerto legge n. 1 del 24/01/2012

Decreto 24 ottobre 2012

 

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Euro-MED Conference on Biotechnology in Agrofood

AGROFOODObiettivo è di affrontare interessi e criticità comuni nell'ambito delle biotecnologie applicate all'agro-industria, al fine di strutturare ed organizzare i rapporti tra i maggiori attori del bacino, identificando temi di interesse comune e promuovendo azioni congiunte.Alla conferenza, che sarà introdotta dal Vice-Presidente Vicario della Camera di Commercio di Napoli, Luigi Iavarone, dal Presidente di Confindustria Campania, Giorgio Fiore e dall'Assessore Regionale all'Università e Ricerca Scientifica, Guido Trombetti, parteciperanno, tra gli altri, Mario Bonaccorso di Assobiotec, nonché centri di ricerca ed imprese campane aderenti al costituendo distretto biotech "CampaniaBioScience" che si confronteranno con rappresentanti di bioregions italiane (Sicilia, Sardegna, Lombardia) e dell'area Mediterranea (Spagna, Israele, Tunisia).
Le lingue dell'evento sono l'italiano e l'inglese. Sarà comunque disponibile il servizio di traduzione simultanea. Altro obiettivo dell'evento è di illustrare lo stato d'avanzamento del percorso che sta portando alla costituzione del distretto biotech campano, denominato "Campania Bioscience", cui hanno contribuito centri di ricerca ed imprese campane, con il coordinamento scientifico di Bioteknet ScpA.
Da evidenziare il ruolo svolto da Confindustria Campania sia come "aggregatore" dei centri di ricerca e delle aziende che nella definizione del modello di governance del Distretto.
Inoltre, il distretto biotech campano, tramite l'intensa attività di networking nazionale ed internazionale svolta dalla Camera di Commercio di Napoli tramite il Consorzio Technapoli, è già da tempo integrato nella rete e nelle azioni dei bioparchi italiani nell'ambito dell'APSTI (Associazione PST Italiani), nel sistema degli attori biotech nazionali nell'ambito di Assobiotec, e nella rete europea del Consiglio Europeo delle Regioni Biotech, il CEBR. Dal 2009, infatti, Technapoli partecipa attivamente ai lavori del network Italian BioParks, il cui fine è di realizzare collaborazioni stabili tra bioregions italiane, sviluppando sinergie a livello nazionale e presentarsi all'estero come "sistema". Dal 2010 Technapoli è anche membro del CEBR (Consiglio Europeo delle BioRegions), nel cui ambito sta svolgendo una serie di azioni di networking finalizzate a promuovere Campania Bioscience in un contesto internazionale e creare una rete di rapporti con altre bioregions europee, con particolare riferimento alle emerging bioregions ed all'area mediterranea.

Continua sul sito Technapoli

Scarica il programma

Per ulteriori info: dr. Marco Matarese - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 0815255182/3.

 

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La qualità garantita in radiofrequenza

 

 

mozzarella

 

Il sistema di etichettatura tramite tecnologia Rfid (Radio Frequency Identification) consente la tracciabilità e rintracci

 

abilità completa dei prodotti durante tutte le fasi: dall’origine, alla distribuzione, alla vendita.

 

di Attilio Montefusco, di

 

rettore Consorzio Promos Ricerche.
La Regione Camp

 

ania ha intrapreso sul fronte delle attività a sostegno del mondo agroalimentare una serie di azioni tra cui la realizzazione di un sistema informatico per la gestione della tracciabilità e rintracciabilità nella filiera agroalimentare (Sitra), teso a garantire qualità e salubrità dei prodotti, nonché accessibilità e trasparenza delle informazioni per consumatori e organismi di controllo. A tale scopo è stato istituito il nuovo marchio “Denominazione d’Origine Ambientale Garantita” (Doag), che sarà assegnato a tutti i produttori che aderiranno al Sitra.
Il marchio certificherà qualità, genuinità e sicurezza delle produzioni agroalimentari della Campania, mediante l’applicazione di un sistema di tracciabilità e rintracciabilità su base volontaria, supplementare rispetto a quello “minimo” integrato da opportuni controlli di laboratorio che qualifichino la salubrità delle produzioni medesime, a partire dall’ambiente sino al prodotto finito.

Continua su Il denaro

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