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Etichetta pomodoro: al via l'obbligo di origine per conserve, sughi e derivati

Etichetta pomodoro: al via l'obbligo di origine per conserve, sughi e derivati

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto è stato firmato il decreto interministeriale per introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine dei derivati del pomodoro.

Il provvedimento introduce la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura, nel solco della norma già in vigore per i prodotti lattiero caseari, per la pasta e per il riso. Il decreto si applica ai derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.

"Rafforziamo il lavoro fatto in tema di etichettatura in questi mesi - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - Come ho ribadito anche oggi al Commissario europeo Andriukaitis crediamo che questa scelta vada estesa a livello europeo, garantendo la piena attuazione del regolamento europeo 1169 del 2011. Il tema della trasparenza delle informazioni al consumatore è un punto cruciale per il modello di sistema produttivo che vogliamo sostenere. L'Italia ha deciso di non attendere e fare in modo che i cittadini possano conoscere con chiarezza l'origine delle materie prime degli alimenti che consumano. Soprattutto in una filiera strategica come quella del pomodoro l'etichetta aiuterà a rafforzare i rapporti tra chi produce e chi trasforma".

Il provvedimento prevede che le confezioni di derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture:

  1. Paese di coltivazione del pomodoro: nome del Paese nel quale il pomodoro viene coltivato;
  2. Paese di trasformazione del pomodoro: nome del paese in cui il pomodoro è stato trasformato.

Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE.
Se tutte le operazioni avvengono nel nostro Paese si può utilizzare la dicitura "Origine del pomodoro: Italia".

Le indicazioni sull'origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili.
I provvedimenti prevedono una fase per l'adeguamento delle aziende al nuovo sistema e lo smaltimento completo delle etichette e confezioni già prodotte.

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Lattosio, glucosio e galattosio: metodo per l’analisi del formaggio

Lattosio, glucosio e galattosio: metodo per l’analisi del formaggio

Con il diffondersi delle intolleranze alimentari diventa sempre più importante proporre cibi adatti ad ogni regime alimentare. Da questa esigenza nasce lo studio della commissione “Agroalimentare” che ha definito la norma UNI/TS 11687. Questa specifica tecnica descrive il metodo per l’analisi nel formaggio a pasta dura del contenuto in lattosio, glucosio e galattosio, mediante sistema di cromatografia liquida ionica con detector amperometrico.
La norma è adatta per formaggi duri il cui processo tecnologico ha determinato una naturale riduzione del lattosio presente nel latte e una successiva metabolizzazione sia di galattosio sia di glucosio ad opera della microflora.
La determinazione del contenuto in zuccheri, richiede l'utilizzo di una strumentazione particolarmente sensibile, in grado cioè di quantificare contenuti decisamente ridotti.
Questa rilevazione può consentire l’identificazione di formaggi adatti per regimi dietetici privi di lattosio. Inoltre, questo tipo di formaggio “dietetico” permette anche una quasi completa metabolizzazione di glucosio e galattosio.
La specifica tecnica cita al suo interno come riferimento normativo ulteriore la UNI EN ISO 707 - Latte e prodotti derivati - Guida per il campionamento.

mb

Fonte UNI

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Microbiologia di alimenti e mangimi per animali. Pubblicata la UNI EN ISO 16654

Microbiologia di alimenti e mangimi per animali. Pubblicata la UNI EN ISO 16654

La Commissione Agroalimentare a seguito dell’interesse manifestato dal mercato e dagli stakeholder ha pubblicato anche in italiano la norma UNI EN ISO 16654 che tratta nello specifico la microbiologia degli alimenti e dei mangimi per alimenti con lo scopo di definire un metodo orizzontale per la ricerca di Escherichia coli O157 negli alimenti e nei mangimi per animali. Questo ceppo entero-emorragico del batterio Escherichia coli è causa di gravi malattie a trasmissione alimentare e può causare anche la morte nonostante la bassa dose infettiva.
Per salvaguardare la salute del personale di laboratorio è essenziale che questo metodo sia effettuato nella sua interezza solo da personale qualificato utilizzando buone pratiche di laboratorio. Naturalmente è necessario rispettare le legislazioni nazionali pertinenti.
La norma è espressamente richiamata nei seguenti documenti internazionali:

  • ISO 6887-1 Microbiology of the food chain -- Preparation of test samples, initial suspension and decimal dilutions for microbiological examination -- Part 1: General rules for the preparation of the initial suspension and decimal dilutions
  • ISO 7218 Microbiology of food and animal feeding stuffs - General requirements and guidance for microbiological examinations

La norma è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo

mb

Fonte UNI

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Agroalimentare. Pubblicata una norma UNI sul contenuto di olio nei semi oleaginosi

Agroalimentare. Pubblicata una norma UNI sul contenuto di olio nei semi oleaginosi

È stata pubblicata, a cura della commissione Agroalimentare, la norma UNI EN ISO 22630Farina di semi oleaginosi - Determinazione del contenuto di olio” che nell’ambito dei semi oleaginosi si occupa di determinare il contenuto di olio attraverso un metodo di estrazione rapido.
La norma specifica un metodo di estrazione che può essere utilizzato per verificare l'efficienza del processo di estrazione dell'olio per comparazione del contenuto di olio di semi oleaginosi con il contenuto di olio residuo delle corrispondenti farine di estrazione, pellet e torte.
Si applica a farine di semi oleaginosi ottenute da semi oleaginosi mediante espulsione o estrazione con un solvente.
Questo documento sostituisce la EN ISO 734-2:2010. Al suo interno sono richiamate le seguenti norme:

  • ISO 771 Oilseed residues -- Determination of moisture and volatile matter content
  • ISO 5502 Oilseed residues -- Preparation of test samples

La norma, sviluppata dall’ISO/CT 34 Food products in collaborazione con il CEN/TC 307, è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.


mb


Fonte UNI

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