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News - Sicurezza sul Lavoro

News - Sicurezza sul Lavoro (467)

Dossier INAIL sullo Stress Lavoro Correlato

 

computer stressIl concetto di stress è stato introdotto per la prima volta da Hans Selye per indicare "una risposta aspecifica dell'organismo per ogni richiesta effettuata su di esso dall'ambiente esterno" (Selye, 1956). Si tratta di una parola ormai abbastanza diffusa nel nostro linguaggio comune e, probabilmente, non sempre utilizzata in modo appropriato. Secondo l'Accordo Interconfederale per il recepimento dell'Accordo Quadro Europeo sullo stress lavoro-correlato concluso l'8 ottobre 2004, "lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro". Quando si sperimenta una condizione di questo tipo nella realtà lavorativa si parla di stress lavoro-correlato che può determinare un cattivo stato di salute dei lavoratori inficiandone l'efficienza lavorativa.

Lo stress lavoro-correlato può essere causato da fattori diversi (Cox & Griffiths, 1995) riconducibili sia al contenuto del lavoro (ad es. mansioni monotone, eccessivo carico di lavoro, carenza di varietà, alti livelli di pressione temporale, carenza di controllo sui tempi ecc.) che al contesto del lavoro (ad es. ambiguità di ruolo, scarsa partecipazione ai processi decisionali, conflitti interpersonali, scarso supporto dai colleghi e dal superiore, assenza di sviluppo di carriera ecc.).

La rilevanza di questa tematica è ulteriormente evidenziata dall'adozione,  nella normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro,  della definizione di "salute" mutuata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ed intesa quale "stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità", premessa per una garanzia di tutela dei lavoratori anche attraverso un'adeguata valutazione del rischio da stress lavoro - correlato.

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Incentivi INAIL. Presentati 25 mila progetti

 

logo inailLe imprese vogliono investire sulla sicurezza dei lavoratori. Questo il dato che emerge a conclusione della prima fase dell'operazione incentivi INAIL, partita lo scorso 28 dicembre. Ha superato quota 25mila, infatti, il numero delle aziende che hanno inserito, attraverso la procedura online sul portale dell'Istituto, i propri progetti per interventi in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, come l'acquisto di macchinari e attrezzature, e per l'adozione di modelli organizzativi e gestionali orientati alla sicurezza.
Nonostante la congiuntura economica negativa, le imprese che hanno aderito al bando INAIL hanno dimostrato la disponibilità a investire complessivamente circa un miliardo di euro per migliorare la sicurezza degli ambienti di lavoro. Per sostenere e incentivare questi progetti, l'Istituto ha messo a disposizione 205 milioni di euro a fondo perduto, ripartiti in budget regionali che tengono conto del numero degli addetti e della gravità degli infortuni sul territorio. Si tratta della seconda tranche dopo i 60 milioni di euro stanziati nel 2010, che nel corso del 2011 hanno finanziato 1.086 interventi, il 98% dei quali relativi a progetti di prevenzione realizzati da parte di piccole e medie imprese.
Da un'analisi preliminare dei progetti inseriti online entro la scadenza dello scorso 7 marzo, le richieste di incentivo, destinato a coprire il 50% dei costi, risultano essere cinque volte superiori alle risorse messe a disposizione dall'INAIL (lo scorso anno, per 60 milioni di euro disponibili, erano pervenute richieste di contributo per circa 800 milioni). Come già avvenuto nella precedente edizione, il criterio previsto dal bando per l'attribuzione del finanziamento è quello della priorità cronologica dell'arrivo delle domande nei giorni fissati, i cosiddetti "click day". L'Istituto ha confermato la scelta dell'ordine cronologico perché consente di velocizzare le procedure di selezione e di rendere più rapida la realizzazione degli interventi e l'erogazione dei finanziamenti. Quest'anno però, per finalizzare la presentazione della domanda, il giorno dell'invio sarà sufficiente inserire il codice identificativo già assegnato a ogni progetto al termine della prima fase.

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La sicurezza vincola l'appaltatore

 

sicurezza edilizia 2La Cassazione penale amplia i confini della responsabilità aziendale in materia di sicurezza sul lavoro, nei casi di appalto.
Secondo la sentenza 5420/2012, la mancata elaborazione del documento unico di valutazione dei rischi (noto anche come Duvri), con la conseguente omessa valutazione dei rischi derivante dalle interferenze lavorative tra i dipendenti del committente e quelli dell'appaltatore, è un fatto di per sé produttivo di responsabilità, nel caso in cui si verifichi un infortunio.
La vicenda cui fa riferimento la sentenza si è svolta nel 2007 all'interno di uno stabilimento Fiat, dove un dipendente di un'impresa appaltatrice, nel corso di un intervento di manutenzione presso il reparto stampaggio, è deceduto dopo essere stato travolto da un carrello.
Il pubblico ministero incaricato di seguire la vicenda ha contestato al legale rappresentante dell'impresa committente la mancata elaborazione del Documento unico di valutazione dei rischi, e quindi la mancata valutazione dei possibili rischi derivanti dalle interferenze tra il personale dipendente dal committente e quello dipendente dall'appaltatore.
Il giudice dell'udienza preliminare ha invece escluso la responsabilità penale dell'imputato, in quanto non ci sarebbe stato nesso di causalità tra la mancata elaborazione del Duvri e l'evento mortale. Questo nesso di causalità, secondo il Gup, è mancato in quanto nel corso dell'intervento manutentivo che ha portato alla morte dell'operaio non si è verificata alcuna interferenza tra il personale dipendente della committente e dell'appaltatrice; in particolare, secondo il Gup, la responsabilità va esclusa in quanto non si è verificato alcun contatto rischioso tra i lavoratori.
La sentenza della Cassazione ribalta questa conclusione, contestando innanzitutto la nozione di interferenza adottata dal Gup.
Osserva la Corte che si deve considerare come interferenza non solo il contatto fisico, ma anche tutto quel complesso di attività preventive che le imprese che convivono in un certo luogo di lavoro devono compiere per evitare gli infortuni.

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INAIL in Linea. Nuovo servizio del Contact center multicanale dell’Istituto

 

INAIL IN LINEAIl termine inglese "outbound" indica tutte le attività - in genere finalizzate alla raccolta di informazioni o alla promozione pubblicitaria - in cui l'operatore telefonico chiama direttamente il cliente. Ma se a farlo è il Contact center multicanale INAIL-Inps il significato dell'operazione è di tutt'altro rilievo. Perché in questo caso a essere contattato è chi ha subito un infortunio sul lavoro e la telefonata viene fatta per offrirgli un aiuto prezioso nei momenti immediatamente successivi all'evento, spesso i più difficili da gestire. A cominciare dal supporto nelle operazioni di predisposizione delle pratiche amministrative. Si chiama "INAIL in linea" il nuovo servizio gestito dal Contact center multicanale INAIL-Inps: utile non soltanto per i diretti interessati e dal forte valore sociale, si tratta di un'opportunità in grado di segnare un importante passo avanti in direzione di quella "presa in carico" del lavoratore infortunato che, sempre di più, si sta affermando come  il "paradigma" cardine delle strategie complessive messe in atto dall'Istituto.
L'obiettivo: anticipare i bisogni dell'utenza. "Dopo una fase di sperimentazione nel 2011, il servizio sarà ufficialmente operativo dal prossimo 1° marzo - afferma Enzo Paesano, della direzione centrale Programmazione organizzazione e controllo dell'INAIL (DcPoc) - Si tratta di un approccio innovativo nella gestione della relazione col cliente, reso possibile dall'evoluzione tecnologica e dei sistemi di conoscenza dei nostri utenti, e che qualifica ulteriormente i servizi del Contact center non più solo come 'reattivi' alle richieste da loro avanzate, bensì 'proattivi' e in grado, dunque, di anticiparne i bisogni. In questo caso, contattandoli 'a domicilio' e dando loro tutte le informazioni necessarie per gestire al meglio i delicati momenti post-infortunio".
Un servizio dal profondo valore sociale. Per riuscire in questo obiettivo è fondamentale l'attività di supporto e assistenza dell'utenza che il Contact center INAIL-Inps è ormai in grado di garantire in modo costante, multicanale e multidisciplinare. "Nel corso del tempo il Contact center si è qualificato per la sua forte vicinanza alla clientela, una caratteristica che crediamo vada notevolmente al di là dell'originaria connotazione di servizio di questo strumento - continua Paesano - La mission dell'INAIL, che attualmente si traduce in molteplici direttrici - dall'assicurazione alla prevenzione, dalle prestazioni sanitarie alla riabilitazione, dalla protesica al reinserimento - adesso ha trovato un ulteriore spazio per esprimere il suo profondo valore sociale".

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Uso delle attrezzature di lavoro. Novità in materia di formazione sulla sicurezza

 

formazione-lavoratoriLavora senza sosta la Conferenza Stato-Regioni ed in poco più di due mesi (21/12/2011 e 22/02/2012) approva due importanti novità in materia di formazione sulla sicurezza, attese per quasi tre anni dopo il varo del D.Lgs. 81/2008.
Dopo la regolamentazione, arrivata con gli Accordi di fine dicembre, relativa ai corsi di formazione del personale, del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti, pochi giorni fa è stato sancito anche l’Accordo concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi dei corsi, in attuazione dell’art. 73 comma 5 del D.Lgs. 81/2008 smi.
Come previsto per tutta la formazione dei lavoratori, viene ribadito che la partecipazione ai suddetti corsi dovrà avvenire in orario di lavoro e non può comportare oneri economici per i lavoratori.
Inoltre, si chiarisce che tale addestramento all’uso di particolari attrezzature non si sostituisce alla formazione (generale e specifica) già prevista dal precedente Accordo, ma si aggiunge ad essa.
In particolare le attrezzature oggetto di addestramento particolare e comprese nell’Accordo sono:
piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre, gru mobile, gru su autocarro, carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo, carrelli semoventi a braccio telescopico, carrelli industriali semoventi, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra (escavatori idraulici, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabile a cingoli, pompa per calcestruzzo) .
I soggetti formatori riconosciuti dall’Accordo sono quelli già individuati in precedenti occasioni, tra cui naturalmente le Associazioni datoriali e dei lavoratori, anche per il tramite delle loro società di servizi ed Enti formativi, nonché gli Enti Bilaterali e gli Organismi Paritetici come previsti dall’art. 2 comma 1 D.Lgs. 81/08 smi.

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Scarica documentazione Conferenza Stato-Regioni:

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Protezione dalle radiazioni. La norma ISO 27048

 

Nel corso del 2011 è stata pubblicata la norRadiazionima ISO 27048Radiation protection - Dose assessment for the monitoring of workers for internal radiation exposure”: un contributo importante alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Il documento - elaborato dall’ISO/TC 85 “Nuclear energy, nuclear technologies and radiological protection”, SC 2 “Radiological protection” - permetterà di migliorare la tutela dei lavoratori esposti alle radiazioni e fornirà nel contempo le basi tecniche per consolidare, anche a livello mondiale, regole e disposizioni vigenti in questo settore.

Nello specifico la norma contribuirà ad ottenere risultati più affidabili e coerenti nel momento in cui viene misurata la concentrazione di sostanze radioattive.

Sono molti i lavoratori che quotidianamente, sebbene in misura diversa,  sono esposti a radiazioni ionizzanti. Questi lavoratori necessitano quindi di una maggiore sorveglianza e di un più accurato controllo sanitario.

Per tutti coloro che sono esposti a radioattività per inalazione, ingestione o per contatto con la pelle è importante sviluppare un programma globale di controllo. Questo deve consistere principalmente nella accurata misurazione delle attività biologiche e dei tassi di eliminazione delle radiazioni attraverso urine o feci. Ne consegue che per l'interpretazione quantitativa di tali misurazioni è necessario disporre di modelli ben definiti e di dati che descrivano il comportamento delle sostanze radioattive nel corpo umano.

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Bando INAIL Incentivi alle imprese per promuovere la Sicurezza sul lavoro

 

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficialogo-inail 1328111007le n. 300 del 27 dicembre 2011 il Bando INAIL 2011 che prevede finanziamenti per un totale di 205 milioni di euro.
La procedura di pres
entazione delle domande di finanziamento, il cui termine ultimo è il 7 marzo 2012, è totalmente on-line ed è gestita dal sito web dell’INAIL nell'area "Punto cliente” del sito dell’Istituto..

Approfondisci sul sito dell'INAIL
Scarica l'Avviso per la Campania

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Finanziamenti Inail. Incontro all’Unione Industriali di Napoli

 

L’Unione degli Industriali della provi1971 marchio unina bluncia di Napoli, allo scopo di illustrare alle aziende associate le modalità di partecipazione al bando, ha organizzato un Seminario informativo, organizzato in collaborazione con la Direzione Provinciale dell’INAIL.

L’incontro si terrà il prossimo 20 febbraio 2012 alle ore 15,00 presso la sede dell’Unione in Piazza dei Martiri, 58 (Sala D’Amato).


Scarica gli allegati




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Sicurezza sul Lavoro - Verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro. Slittano i controlli

 

G UFFPubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 19 del 24 gennaio 2012 - il Decreto Interministeriale del 20 gennaio 2012 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero della Salute e con il Ministero dello Sviluppo Economico concernente il differimento dell’entrata in vigore del decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali dell’11 aprile 2011 recante “Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'All. VII del Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n. 81, nonche' i criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'articolo 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo”.

Scarica il testo del Decreto

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Casellario degli infortuni: è on line il rapporto Inail

 

rapporto-casellario-300x296L’Inail, Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro, ha pubblicato on line il rapporto statistico 2011 del Casellario Centrale Infortuni, la banca dati degli infortuni e delle malattie professionali si riferisce al periodo di osservazione 2006-2010 ed è riguardante gli ambiti sia di natura professionale che extraprofessionale, compresi quelli derivanti dalla circolazione stradale, con un’attenta analisi della distribuzione geografica, dell’andamento temporale dei fenomeni analizzati, della natura e della sede della lesione.
I dati raccolti nel Rapporto Statistico 2011 sono quelli definiti e comunicati al Casellario Centrale Infortuni (Cci) entro il 30 aprile 2011. Il Casellario fu istituito nel 1922 come prima forma di archiviazione degli infortuni sul lavoro con postumi permanenti e trasferito presso l’Inail nel 1945. La Banca Dati del Cci è l’unica struttura che restituisce una rilevazione degli eventi che hanno causato postumi di invalidità permanente o morte che sono effettivamente accertati,con conseguente indennizzo,dagli enti assicuratori pubblici e privati.
La rilevazione dei danni permanenti derivanti dagli incidenti stradali, dagli infortuni sul lavoro e dagli infortuni generici, consente al Casellario di proporre una lettura,che attraverso le diverse tipologie di infortunio,contribuisce alla illustrazione di un fenomeno complessivo sul quale non può dirsi operante una strategia globale condivisa tra i soggetti competenti. In prospettiva potrà costituire uno specifico aspetto del sistema di prevenzione (in sigla Sinp) che è previsto dal Decreto Legislativo 81/08 ed è garantito dall’Inail sia per quanto concerne gli aspetti tecnici che informatici. La Banca Dati del Cci attualmente conta oltre 10,5 milioni di infortuni che interessano 8,5 milioni di infortunati. L’utenza privata e pubblica interpella il Cci oltre le 45mila volte al mese. Gli infortuni registrati derivano da: – Assicurazioni RC Auto (pari al 68% del totale);-Assicurazioni facoltative (18%);-Assicurazioni obbligatorie infortuni sul lavoro (14%).

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Scarica il Rapporto Statistico 2011

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