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Microbiologia e prove di laboratorio della catena alimentare

Microbiologia e prove di laboratorio della catena alimentare

Pubblicate a cura della Commissione “Agroalimentare”  le norme:

UNI EN ISO 21528-1:2017 “Microbiologia della catena alimentare - Metodo orizzontale per la ricerca e la conta di Enterobacteriaceae - Parte 1: Ricerca di Enterobacteriaceae”
UNI EN ISO 6887-1:2017 “Microbiologia della catena alimentare - Preparazione dei campioni di prova, della sospensione iniziale e delle diluizioni decimali per l'analisi microbiologica - Parte 1: Regole generali per la preparazione della sospensione iniziale e delle diluizioni decimali”
UNI EN ISO 6887-4:2017 “Microbiologia della catena alimentare - Preparazione dei campioni di prova, della sospensione iniziale e delle diluizioni decimali per l'analisi microbiologica - Parte 4: Regole specifiche per la preparazione di prodotti vari”

In particolare:

  • Il primo documento specifica un metodo, con arricchimento, per la ricerca di Enterobacteriaceae. Si applica ai prodotti alimentari destinati al consumo umano e ai mangimi per animali e campioni ambientali nel settore della produzione primaria, della produzione alimentare e della manipolazione degli alimenti. Il metodo si applica quando si prevede che i microrganismi ricercati necessitino di una rivitalizzazione mediante arricchimento e quando si prevede che il numero ricercato sia minore di 100 per millilitro o per grammo del campione di prova.
  • Il secondo documento fornisce delle regole generali per la preparazione in aerobiosi della sospensione iniziale e delle diluizioni decimali per l'analisi microbiologica dei prodotti destinati al consumo umano o animale. Si applica al caso generale e le altre parti si applicano a gruppi di prodotti specifici. La norma cita al suo interno come riferimenti fondamentali la UNI EN ISO 7218 "Microbiologia di alimenti e mangimi per animali - Requisiti generali e guida per le analisi microbiologiche" e la UNI EN ISO 11133 “Microbiologia di alimenti, mangimi per animali e acqua - Preparazione, produzione, immagazzinamento e prove di prestazione dei terreni colturali”.
  • Il terzo e ultimo documento, sempre realizzato dalla commissione, specifica le regole per la preparazione dei campioni e diluizioni decimali per l'esame microbiologico di prodotti alimentari specifici non trattati da altre parti della norma UNI EN ISO 6887, che si occupano di categorie più generali. Questo documento tratta un'ampia gamma di prodotti vari, ma non include i nuovi prodotti immessi sul mercato dopo la pubblicazione. La norma si applica a:
    •    prodotti acidi (pH basso);
    •    prodotti duri e secchi;
    •    prodotti disidratati, liofilizzati, ecc. (inclusi quelli con proprietà inibitorie);
    •    farine, grani di cereali interi, sottoprodotti di cereali;
    •    mangimi per animali, mangime per bovini, crocchette per cani e croccantini per gatti;
    •    gelatina (in polvere e in fogli);
    •    margarine, creme spalmabili e prodotti non lattiero-caseari con acqua aggiunta;
    •    uova e prodotti a base di uova;
    •    prodotti da forno, dolci e torte;
    •    frutta fresca e verdure;
    •    prodotti fermentati e altri prodotti contenenti microrganismi vitali;
    •    bevande alcoliche e non alcoliche;
    •    prodotti proteici alternativi.

mb

Fonte UNI

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Microbiologia di alimenti e mangimi per animali. Pubblicata la UNI EN ISO 16654

Microbiologia di alimenti e mangimi per animali. Pubblicata la UNI EN ISO 16654

La Commissione Agroalimentare a seguito dell’interesse manifestato dal mercato e dagli stakeholder ha pubblicato anche in italiano la norma UNI EN ISO 16654 che tratta nello specifico la microbiologia degli alimenti e dei mangimi per alimenti con lo scopo di definire un metodo orizzontale per la ricerca di Escherichia coli O157 negli alimenti e nei mangimi per animali. Questo ceppo entero-emorragico del batterio Escherichia coli è causa di gravi malattie a trasmissione alimentare e può causare anche la morte nonostante la bassa dose infettiva.
Per salvaguardare la salute del personale di laboratorio è essenziale che questo metodo sia effettuato nella sua interezza solo da personale qualificato utilizzando buone pratiche di laboratorio. Naturalmente è necessario rispettare le legislazioni nazionali pertinenti.
La norma è espressamente richiamata nei seguenti documenti internazionali:

  • ISO 6887-1 Microbiology of the food chain -- Preparation of test samples, initial suspension and decimal dilutions for microbiological examination -- Part 1: General rules for the preparation of the initial suspension and decimal dilutions
  • ISO 7218 Microbiology of food and animal feeding stuffs - General requirements and guidance for microbiological examinations

La norma è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo

mb

Fonte UNI

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Razionalizzazione dei metodi di prova in ambito microbiologico

micro alimÈ in inchiesta pubblica preliminare, fase fondamentale per vagliare preventivamente le concrete esigenze del mercato, un progetto di norma nazionale di competenza dell’Ente federato UNICHIM. La necessità rilevata è quella di razionalizzazione dei metodi di prova di ambito microbiologico nelle delicate fasi orientate alla incubazione dei microrganismi sui substrati di crescita specificamente individuati per il loro sviluppo o per la effettuazione delle prove di identificazione.

Il progetto “Microbiologia alimentare ed ambientale - Variazione di crescite batteriche a differente temperatura di incubazione” – futuro rapporto tecnico – fornisce indicazioni applicative di notevole rilevanza finalizzate alla razionalizzazione dei metodi di prova basati su procedure di tipo colturale. Trova applicazione su batteri sia Gram-positivi che Gram-negativi. Nella sperimentazione descritta, stipiti di Enterobacter aerogenes NCTC 10006 e di Enterococcus faecalis NCTC 775 sono stati posti a incubare a temperature variabili rispettivamente tra 34 e 36° C e tra 43 e 45° C.

All’interno di tali intervalli la variabilità dei risultati è da ritenere trascurabile rispetto a quella dovuta al modo di operare dei laboratori.

 

mb

Fonte UNI

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