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Migliorare la comunicazione scritta delle organizzazioni. Pubblicata la norma UNI 11482

comunicazioni scrittePubblicata la norma UNI 11482:2013 "Elementi strutturali e aspetti linguistici delle comunicazioni scritte delle organizzazioni" che si rivolge alle organizzazioni pubbliche e private di qualsiasi dimensione e operative in qualsiasi settore e indica criteri, regole e suggerimenti per razionalizzare la struttura delle loro comunicazioni scritte (stampa e web) e aggiornarne il linguaggio.
Le più rilevanti proposizioni della norma riguardano infatti le principali disfunzioni a cui la comunicazione va incontro a causa a) dell'enorme volume delle comunicazioni; b) della non condivisione dei criteri di qualità, a volte persino all'interno della medesima organizzazione; c) del disallineamento dei linguaggi tecnico-amministrativi rispetto all'evoluzione della lingua italiana.
Queste disfuzioni rischiano di produrre e di fatto producono una lettura troppo veloce, una comprensione approssimativa, l'incomprensione, lo smarrimento della notizia, la lettura di comunicazioni inutili, il rifiuto di leggere.
La norma si applica a tutti i tipi di comunicazione, siano essi senza indice oppure con indice, ad eccezione di leggi, atti amministrativi, documenti di prassi amministrativa, contratti, sentenze, atti notarili, tesi di laurea, pubblicazioni scientifiche, saggi, materiali didattici, articoli pubblicati in riviste, giornali, libri, messaggi pubblicitari.
Quanto agli elementi strutturali, la norma definisce che cosa siano, a che cosa servano e con quali informazioni si compongano il frontespizio, l'indicazione dell'autore, il nome della comunicazione, il titolo, il sottotitolo, i riferimenti di rintracciabilità e di validità, l'executive summary, il sommario, il numero di pagina, le partizioni, gli allegati, il glossario, gli indici, le evidenziazioni.
Particolarmente rilevante è la definizione del titolo (o oggetto) delle comunicazioni non strutturate. Infatti, il titolo è ciò che dice al destinatario se la comunicazione che ha ricevuto è interessante e urgente. La norma definisce una modalità che, se condivisa, renderà i titoli assolutamente affidabili: chi si riconosce nel titolo leggerà poi la comunicazione, chi non si riconosce potrà archiviarla senza leggerla, sapendo che cosa non ha letto e sapendo di non avere perduto alcuna informazione utile.
La norma opera in sinergia con la norma UNI 11483:2013 sui requisiti di conoscenza, abilità e competenza della figura professionale del comunicatore.

Fonte: UNI

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Sicurezza stradale. In revisione la serie EN 1317

barriereIl Regolamento Europeo 305/2011 (CPR) entrerà in vigore il 1° luglio 2013 rendendo definitivamente obbligatorio per i prodotti da costruzione l'uso delle norme armonizzate.
Queste definiscono le caratteristiche essenziali in base alle quali il produttore, responsabile per la conformità del prodotto, dovrà redigere la Dichiarazione di Prestazione, indispensabile per la messa sul mercato Europeo del suo prodotto con il marchio CE. Nel caso le stesse norme siano precedenti e non adeguate alle nuove richieste dettate dal CPR, i produttori e gli enti certificatori potranno avere qualche difficoltà a redigere la documentazione sulla base di informazioni probabilmente carenti e quindi il Produttore non sarà in grado di presentare la Dichiarazione di Prestazione ed apporre il marchio CE.
Ciò ha dunque accelerato anche la revisione della EN 1317-5, norma armonizzata sui sistemi di ritenuta stradali (barriere di sicurezza, attenuatori, terminali, ecc.), che è stata quasi completamente ridisegnata e comprende ora i requisiti, i metodi di valutazione, i criteri di accettazione e l'Allegato ZA in cui sono definite le indicazioni per la Dichiarazione di Prestazione e la marcatura CE.
Questa norma fa parte di un "pacchetto" comprendente anche le parti di supporto su Generalità (Parte 1), Barriere (Parte 2), Attenuatori (Parte 3), Transizioni (Parte 4), Terminali (Parte 7), Protezioni motociclisti (TS-Parte 8).
Il progetto di norma è stato presentato al TC 226/WG 1 nel dicembre 2012 per una prima lettura: in tale sede si è discusso anche di quanto il WG dovrà fare in parallelo per la modifica, attraverso emendamenti, delle parti di supporto (1-2-3-4-7) dove rimarranno unicamente i metodi di prova, per creare un pacchetto omogeneo e completo da mandare in votazione unica.
Se la votazione sarà positiva, l'entrata in vigore della nuova norma, che avverrà dopo pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE, può essere prevista per giugno/dicembre 2014.

Fonte: UNI

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Dall'UNI sette nuovi progetti di norma

logo uniFino al 4 maggio sono sottoposti ad inchiesta pubblica preliminare sette nuovi progetti di norma, fase fondamentale per vagliare preventivamente le concrete esigenze del mercato.
Di interesse della commissione tecnica Commercio due progetti di norma nazionale trattano rispettivamente la stima del valore di mercato degli immobili (progetto U98000240) e la definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza del valutatore immobiliare (progetto U98000250).
Il primo documento intende definire in maniera univoca e appropriata le metodologie di calcolo del valore di mercato degli immobili secondo criteri oggettivi e in conformità agli standard nazionali e internazionali; esse consentiranno di rendere trasparente il processo e il prodotto (servizio) valutativo. Il secondo progetto è invece finalizzato a definire i requisiti di conoscenza, abilità e competenza del valutatore immobiliare ai fini della determinazione del valore degli immobili, a beneficio di tutti i soggetti potenzialmente interessati quali ad esempio: professionisti, tribunali, istituti di credito, società immobiliari, fondi immobiliari, società di leasing, organi di vigilanza,  cittadino-consumatore, agenzie di rating.
Il progetto E0208E380 (revisione del rapporto tecnico UNI/TR 11388:2010) di competenza CTI definisce il principio di funzionamento e le prescrizioni di impianto, di installazione, di impiego e di prova dei sistemi di contabilizzazione indiretta basati sul totalizzatore dei tempi di inserzione, associato alla zona termica o alla unità immobiliare, e sulle valvole di corpo scaldante. Tali sistemi forniscono un certo numero di unità di ripartizione proporzionali al calore erogato nella singola unità immobiliare, che viene utilizzato per l'attribuzione dei costi di climatizzazione.
La commissione Protezione attiva contro gli incendi intende avviare i lavori per definire i requisiti di progettazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti a secco destinate all'alimentazione di apparecchi erogazione antincendio. Da utilizzare unitamente alla UNI 10779, la futura specifica tecnica (progetto U70001730) costituisce un riferimento per la realizzazione di reti di idranti in attività con pericolo d'incendio ubicate in aree soggette a gelo, senza ricorrere a costosi e talora inefficaci sistemi di coibentazione.
Il progetto U95000340, futuro Rapporto tecnico, costituisce un documento esplicativo della norma UNI EN 14682 sulla sicurezza dell'abbigliamento da bambino. Il documento è stato redatto seguendo il formato "Domanda e Risposta" e tutti gli indumenti menzionati rappresentano esempi di domande frequentemente sollevate dall'industria dell'abbigliamento o dalle autorità di sorveglianza del mercato. Le risposte sono state esaminate e approvate dal CEN/TC 248/WG 20. Il progetto è di interesse della commissione tecnica Tessile e abbigliamento.
Infine due progetti adozioni di norme internazionali ISO di competenza della commissione Macchine utensili. Il documento U97000110 (adozione ISO 5429) specifica le dimensioni nominali e le tolleranze delle ruote lamellari con flange incorporate o separate per l'utilizzo su macchine smerigliatrici fisse. Il progetto U97000120, che adotta la norma ISO 16057, specifica invece le dimensioni nominali dei dischi in fibra vulcanizzata destinati all'uso su macchine smerigliatrici portatili.

Fonte: UNI

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Mercato Immobiliare. Dall'UNI due progetti di norma.

mercato immobUna norma che definisca in maniera univoca e appropriata metodologie di calcolo del valore di mercato degli immobili, secondo criteri oggettivi e in conformità agli standard nazionali e internazionali, consentirà di rendere trasparente il processo e il prodotto (servizio) valutativo.
Il progetto U98000240 "Stima del valore di mercato degli immobili" è finalizzato a definire principi e procedimenti funzionali alla stima del valore di mercato degli immobili sulla base della definizione prevista dalla direttiva 2006/48/CE, recepita con Legge del 23 febbraio 2007 n. 15, la quale specifica che per «valore di mercato» deve intendersi l'importo stimato al quale l'immobile verrebbe venduto alla data della valutazione in un'operazione svolta tra un venditore e un acquirente consenzienti alle normali condizioni di mercato dopo un'adeguata promozione commerciale, nell'ambito della quale entrambe le parti hanno agito con cognizione di causa, con prudenza e senza costrizioni.
La stima del valore di mercato implica l'identificazione e la gestione univoca di metodologie finalizzate alla relativa misurazione quantitativa e, conseguentemente, la necessità di definire uno strumento normativo volto a disciplinare procedimenti e metodologia di calcolo, secondo criteri oggettivi, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti (professionisti, tribunali, istituti di credito, società immobiliari, fondi immobiliari, società di leasing, organi di vigilanza, società di revisione, cittadino-consumatore).
La professione del valutatore immobiliare implica competenze e capacità di gestione univoca di metodologie finalizzate alla stima del valore degli immobili. Il progetto di norma U98000250 "Valutatore immobiliare - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza" è dunque finalizzato a definire tali requisiti in questa figura professionale, ai fini della determinazione del valore degli immobili.
La futura norma si rende necessaria per definire in maniera univoca competenze, caratteristiche personali, condotta professionale, principi etici, conoscenze e capacità del valutatore immobiliare al fine di rendere affidabile il processo e il prodotto (servizio) valutativo.
Entrambi i progetti sono di competenza della commissione tecnica Commercio.
Per i due progetti la fase di inchiesta pubblica preliminare - fondamentale per vagliare preventivamente le esigenze del mercato – terminerà sabato 4 maggio, data entro la quale è possibile inviare commenti e segnalare il proprio interesse a partecipare ai lavori di normazione.

Fonte: UNI

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Apparecchi di sollevamento. In arrivo novità normative

sollevamentoSi è tenuta nei giorni scorsi la riunione plenaria della commissione Apparecchi di sollevamento e relativi accessori, presieduta da Roberto Cianotti, durante la quale si è innanzitutto concordata la posizione italiana da portare ai tavoli di lavoro europei del CEN/TC 147 "Cranes – Safety" che si riunirà a nel prossimo mese e poi all'assemblea plenaria dell'ISO/TC 96.
"Per tutte le norme di tipo 'C' relative a vari tipi di apparecchio di sollevamento – spiega Cianotti – è stata avanzata la proposta di prevedere un allegato specifico per il sollevamento delle persone. Si tratta di una novità assoluta nel senso che sino ad ora queste norme si erano occupate esclusivamente del sollevamento materiali; in realtà esistono delle attrezzature intercambiabili (piattaforme) che possono essere montate sulle gru e che servono a sollevare le persone. A questo scopo il CEN ha costituito uno specifico gruppo di lavoro che intende definire i requisiti di sicurezza a partire dalla costruzione di queste macchine".
Nel corso della riunione è stata anche discussa la proposta avanzata da CUNA con l'appoggio di UNACOMA (la Federazione nazionale dei costruttori di macchine per l'agricoltura) di chiedere al comitato europeo CEN/TC 98 "Lifting platforms" che si occupa delle macchine per il sollevamento delle persone di poter creare un allegato tecnico alla norma EN 280 che riguardi specificamente le macchine per la raccolta della frutta. Tra l'altro una nuova versione di questa norma è già in via di definizione e la sua pubblicazione è prevista per la prossima estate.
"Sia la UNI EN 280 – conclude Cianotti – sia la recente UNI EN 12999 sulle gru caricatrici sono norme che introducono molte novità interessanti per i costruttori per quanto riguarda i requisiti di sicurezza, novità che vanno proprio nella direzione della realizzazione di apparecchi di sollevamento sempre più sicuri".
L'argomento di punta della riunione è stato comunque il nuovo progetto finalizzato alla realizzazione di un Rapporto tecnico UNI sui controlli degli apparecchi di sollevamento materiali e persone che è in fase di definizione da parte del gruppo di lavoro 5. Si tratta di una vera e propria raccolta di riferimenti normativi messa a punto con l'obiettivo di agevolare il datore di lavoro in quelli che sono gli adempimenti previsti dal decreto legge 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare per quanto riguarda l'articolo 71 Comma 8 relativo agli obblighi cui il datore di lavoro deve adempiere e ai controlli cui deve sottoporre le proprie attrezzature.

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Dall'UNI un dossier su Accreditamento e Certificazioni nel settore ambientale

cert ambL’accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico allo scopo di contribuire a migliorare la competitività e a promuovere il progresso tecnico ed economico.
Il numero di aprile della rivista U&C accoglie un dossier a cura di ACCREDIA, l’Ente unico nazionale di accreditamento designato dallo Stato per svolgere l’attività di accreditamento degli Organismi di certificazione, di verifica e di ispezione e dei Laboratori di prova e di taratura.
In particolare gli articoli presentati nel Dossier affrontano gli scenari aperti dalla normativa volontaria e obbligatoria circa la valutazione della conformità nel settore ambiente ed energia.
Dai contributi emerge il ruolo crescente che la certificazione sotto accreditamento sta acquisendo nel panorama legislativo comunitario e nazionale, rappresentando sempre più uno strumento efficace di politica industriale.
L'editoriale - a firma di Danilo Giovanni Festa, Direttore Generale della DG per il terzo settore e le formazioni sociali Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - tratta invece un altro argomento di primo piano della normazione tecnica: la strategia italiana in materia di responsabilità sociale delle imprese.
Tra gli altri articoli pubblicati, si segnalano: "Competitività in edilizia: pianificare l’innovazione, guidati dalla sostenibilità"; "La valutazione delle vibrazioni sui sedili dei veicoli" e "IV gamma. Confronto tra legislazione cogente e normativa volontaria".
Di AICQ (Associazione Italiana Cultura Qualità) da segnalare invece un interessante approfondimento sui risultati di una ricerca sulle prestazioni qualitative negli alberghi.

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Fonte: UNI

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Nuove norme per le tegole. Aggiornate le UNI EN 490 e 544

tegoleUna indagine condotta pochi anni fa sui contenziosi giudiziari (andati in giudicato) per difetti costruttivi in alcune provincie italiane evidenzia come il maggior numero di contenziosi (circa il 55%) per difetti costruttivi sia attribuibile ai difetti di infiltrazione e come, in tale gruppo, quasi il 70% delle contestazioni si riferisca ad infiltrazioni riconducibili a errori di progettazione e/o esecuzione di coperture sia piane (coperture in senso stretto e terrazzi) che a falde.
Una maggiore attenzione alla progettazione e all'esecuzione degli elementi di copertura avrebbe potuto quindi ridurre di quasi il 30% il numero di contenziosi giudiziari per difetti costruttivi in essere in Italia, con vantaggi evidenti sia per i cittadini che per il sistema giuridico.
Il gruppo di lavoro "Coperture discontinue" della commissione Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio ha recentemente concluso la revisione di due norme europee sulle tegole, componenti di un sistema di copertura discontinuo aventi un ruolo specifico nel garantire la tenuta del sistema e di l'assenza di infiltrazioni:

  • la UNI EN 490 "Tegole di calcestruzzo e relativi accessori per coperture e rivestimenti murari – Specifiche di prodotto" che specifica i requisiti relativi alla produzione e all'installazione di tegole di calcestruzzo, nonché i requisiti relativi agli accessori da utilizzare per la copertura di tetti e rivestimenti murari
  • la UNI EN 544 "Tegole bituminose con aggiunta di minerali e/o sintetici – Specifica di prodotto e metodi di prova" che invece definisce le caratteristiche dei prodotti - e i relativi metodi di prova - delle tegole bituminose e contiene i riferimenti per la pianificazione dei controlli di accettazione delle tegole anche in riferimento alla normativa comunitaria riguardante la marcatura di prodotto.

Fonte UNI

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Rifiuti: campionamento manuale e analisi degli eluati. Allo studio norma UNI.

rifiuti campionamentoDal 25 marzo al 24 maggio fase di inchiesta pubblica finale per un progetto di norma nazionale di interesse della commissione Ambiente. Si tratta del progetto U53002100 "Rifiuti - Campionamento manuale, preparazione del campione ed analisi degli eluati" che si applica a tutti i tipi di rifiuti, quali i rifiuti liquidi, liquefattibili per riscaldamento, fanghi liquidi, fanghi pastosi, polveri o rifiuti granulari, rifiuti grossolani, monolitici o massivi.
La futura norma – che sostituisce la UNI 10802 del 2004 – descrive:

  • il processo di definizione di un piano di campionamento;
  • tecniche di campionamento manuale di rifiuti liquidi, granulari, pastosi, grossolani, monolitici e fanghi in relazione al loro diverso stato fisico e conservazione a breve termine;
  • procedure di riduzione delle dimensioni dei campioni dei rifiuti prelevati in campo, al fine di facilitarne il trasporto in laboratorio;
  • documentazione per la rintracciabilità delle operazioni di campionamento;
  • procedure per l'imballaggio, la conservazione, lo stoccaggio del campione a breve termine e il trasporto dei campioni di rifiuti;
  • procedure di riduzione delle dimensioni dei campioni per le analisi di laboratorio;
  • procedimenti di preparazione ed analisi degli eluati.

L'inchiesta pubblica finale terminerà il 24 maggio prossimo. Entro tale data tutti i soggetti interessati possono scaricare liberamente il testo del progetto di norma, in formato PDF, dalle pagine del sito (NORMAZIONE > UNI: inchiesta pubblica finale) e inviare i propri commenti.

Fonte UNI

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Rivelatori autonomi di fumo. Edizione italiana per la EN 14604

fumoRilevazioni statistiche condotte sul territorio europeo hanno evidenziato che la maggior parte dei decessi causati da un incendio avviene nelle abitazioni.
Partendo dalla considerazione che anche nel nostro Paese gli incendi domestici sono un fenomeno frequente che comporta elevate perdite di vite umane e il fatto che ad oggi non esistono norme, linee guida, raccomandazioni che possano indurre gli occupanti a dotarsi di mezzi di protezione, appare quanto mai opportuna la recente pubblicazione - in lingua italiana - della norma europea EN 14604 "Smoke alarm devices".
La UNI EN 14604 "Rivelatori autonomi di fumo con avvisatore acustico" specifica i requisiti, i metodi di prova, i criteri di prestazione e le istruzioni di installazione ed uso del fabbricante per rivelatori/avvisatori funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione, destinati all'impiego in edifici residenziali.
Già diffusamente utilizzati in Europa, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, gli "smoke alarms" sono dispositivi contenenti in un unico alloggiamento tutti i componenti necessari per rilevare il fumo ed emettere, qualora la concentrazione superi il livello di soglia prefissato, una segnalazione acustica di allarme. Sebbene non possano ridurre il rischio d'incendio, possono tuttavia limitare gli effetti sulle persone e sui beni se considerati come parte integrante di un piano di emergenza.
La norma fornisce le definizioni dei termini utilizzati (quali: condizione normale, condizione di guasto, condizione di allarme, tacitazione di allarme) e indica i requisiti generali di conformità, di indicazione della presenza di tensione, di alimentazione, la durata del segnale di allarme e del segnale di guasto, la sostituibilità dell'alimentazione stessa da parte dell'utilizzazione, ecc.. Vengono inoltre fornite le condizioni per le prove, le prescrizioni e i procedimenti per l'esecuzione delle stesse relativamente alla capacità della batteria, all'emissione sonora del segnale di allarme, alla sensibilità del rivelatore.
L'efficacia dei rilevatori, ai fini della salvaguardia delle persone in caso di incendio, unita all'affidabilità conferita dalla marcatura CE (la norma EN 14604 è una norma armonizzata nel contesto della direttiva Prodotti da costruzione) e al basso costo, dovrebbe consentire a questo dispositivo la più ampia diffusione.
E' in preparazione una linea guida che fornirà, in modo semplice, elementi per la scelta del prodotto, la collocazione, l'utilizzo, la manutenzione (davvero limitata), al fine di evitare allarmi indesiderati o mancati funzionamenti.

Fonte UNI

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Generatori di calore: la nuova UNI 10683

stufaFrutto di un lavoro preparatorio di quasi quattro anni la norma UNI 10683 "Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione" si presenta in versione notevolmente ampliata rispetto alla precedente versione del 2005, rivelandosi uno strumento di lavoro completo a beneficio degli operatori professionali.
Sono stati presi in considerazione tutti gli impianti a biocombustibile solido (alimentati generalmente a legna e pellet) di potenza inferiore ai 35 kW: stufe, termocucine, piccole caldaie, inserti a focolare chiuso o aperto, stufe assemblate in opera e stufe a pellet.
Della precedente versione è stata mantenuta l'impostazione che considera come un impianto unitario l'insieme composto da apparecchio, presa d'aria e sistema di evacuazione dei prodotti della combustione.
Le novità introdotte sono molteplici: alcune intervengono a precisare buone prassi di installazione già consolidate, altre fanno riferimento alle novità impiantistiche di questi ultimi anni; altre infine disciplinano aspetti operativi trattati per la prima volta.
La distinzione tra installazioni ammesse e non ammesse è stata resa più razionale e coordinata con la UNI 7129 e con la relativa disciplina dell'installazione degli impianti a gas per uso domestico.
Sempre in nome della sicurezza degli impianti, è stato introdotto l'obbligo di misurare in opera la depressione che si viene a creare nei locali di installazione rispetto all'ambiente esterno per effetto dell'installazione dell'apparecchio. Si tratta di un'innovazione che non sostituisce l'obbligo di prevedere adeguate prese d'aria secondo quanto disposto dal costruttore dell'apparecchio o, in mancanza, secondo i valori previsti nella norma.
E' stata aggiunta la disciplina del controllo e della manutenzione degli apparecchi e dei componenti dell'impianto che contiene, tra l'altro, la previsione di interventi periodici sulle singole parti compresa la pulizia dell'impianto fumario, a cadenze prestabilite.
La nuova norma di installazione è stata scritta e pensata per operatori professionali, ma coinvolge tutti i soggetti della filiera dell'impianto.
I produttori degli apparecchi e dei sistemi fumari sono facilitati nell'assistere i propri installatori e i clienti con una formazione sempre più mirata per il corretto utilizzo degli apparecchi e dei singoli componenti.
I progettisti hanno finalmente utili precisazioni sulla sicurezza delle installazioni di cui tener conto nella predisposizione delle funzionalità dell'edificio.
Ai consumatori si richiede di rinunciare al fai-da-te in cambio di una prestazione altamente qualificata degli installatori, la cui preparazione fa la differenza...

Fonte UNI

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