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Servizio Geologico d'Italia, online il nuovo portale

Servizio Geologico d'Italia, online il nuovo portale

È disponibile alla navigazione il nuovo Portale ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – Servizio Geologico, completamente rinnovato ed ampliato nei contenuti.

Il Portale è stato realizzato con l'intento di consentire la condivisione, integrazione e consultazione dell’enorme patrimonio delle banche dati del Servizio Geologico d’Italia, rese disponibili in maniera semplice attraverso strumenti di visualizzazione cartografico on-line.

Il Portale del Servizio Geologico d’Italia è stato costruito per consentire di accedere ai dati geologici anche al cittadino comune che pur non avendo esperienza specifica in geologia potrà visualizzare in maniera semplice e intuitiva i prodotti riguardanti la cartografia geologica e geotematica del nostro territorio e di conoscere le attività del Servizio Geologico d’Italia in ambito nazionale ed internazionale.

Gli utenti esperti possono ricercare i dati attraverso il catalogo dei metadati, accedendo ad informazioni utili per la ricerca e strumenti di supporto fondamentali per la pianificazione, il controllo, la gestione del territorio e la prevenzione dei disastri naturali.

La possibilità di sovrapporre diversi strati cartografici consente, inoltre, all’utente più esperto di consultare elaborati complessi, integrando le informazioni presenti con quelle prodotte e validate da altre amministrazioni pubbliche.

Nel portale sono disponibili i seguenti dati tematici:

  • Carte geologiche
  • Patrimonio geologico
  • Carte geo tematiche
  • Sondaggi
  • Geo risorse
  • Geo fisica
  • Rischi naturali
  • Uso del suolo
  • Siti contaminati

Attraverso il Geoviewer è possibile consultare tutti i servizi relativi alle banche dati del Servizio Geologico d’Italia insieme ad altri strati informativi di base.

AdA

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Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici

Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici

L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato il rapporto “Il consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”.

L’edizione 2018 del Rapporto sul consumo di suolo in Italia, la quinta dedicata a questo tema, fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione del nostro territorio, grazie alla cartografia aggiornata del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che vede ISPRA insieme alle Agenzie per la protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province Autonome, in un lavoro congiunto di monitoraggio svolto anche utilizzando le migliori informazioni che le nuove tecnologie sono in grado di offrire.

Il Rapporto analizza l’evoluzione del consumo di suolo all’interno di un più ampio quadro delle trasformazioni territoriali ai diversi livelli, attraverso indicatori utili a valutare le caratteristiche e le tendenze del consumo e fornisce nuove valutazioni sull’impatto della crescita della copertura artificiale, con particolare attenzione alla mappatura e alla valutazione dei servizi ecosistemici del suolo.

Nel 2017, in 15 regioni viene superato il 5% di consumo di suolo, con il valore percentuale più elevato in Lombardia (quasi 13%), seguita da Veneto (12,35%), Campania (10,36%); Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia e Liguria, con valori compresi tra l'8 e il 10%. La Valle d'Aosta è l'unica regione rimasta sotto la soglia del 3%.

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Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Dall’ISPRA un rapporto sulle normative regionali vigenti

Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Dall’ISPRA un rapporto sulle normative regionali vigenti

Il rapporto  prodotto dal  Gruppo di Lavoro Interagenziale  23 VAS previsto nel Programma Triennale di attività 2014-2016 del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, è  articolato in tre capitoli. Il primo riporta la situazione delle  normative in materia di VAS a livello regionale a seguito degli adeguamenti al D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Delle normative sono, in particolare, esaminati alcuni aspetti, rilevanti per una efficace applicazione  della VAS e per il coinvolgimento delle Agenzie ambientali:

•    le Autorità competenti individuate per i piani/programmi alle diverse scale territoriali,
•    i Soggetti competenti in materia  ambientale,
•    le modalità di consultazione dei Soggetti e del pubblico,
•    il monitoraggio VAS dei piani e programmi,
•    il ruolo delle Agenzie ambientali nella VAS e in particolare nel monitoraggio VAS.

Il secondo capitolo riporta lo stato dell’arte dei ruoli e delle attività che le Agenzie ambientali svolgono nelle applicazioni di VAS. Il terzo capitolo è dedicato alle principali difficoltà e carenze riscontrate dalle Agenzie nelle stesse applicazioni.
Nel rapporto sono  aggiornate e integrate le informazioni della  prima ricognizione realizzata nell’ambito del Programma triennale 2010 - 2012 del Sistema Agenziale riportata nel Rapporto ISPRA – ARPA/APPA 143/2011.

Scarica il Rapporto ISPRA

mb

Fonte ISPRA

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Consumo di suolo. Pubblicata dall'ISPRA  l'edizione 2017 del Rapporto

Consumo di suolo. Pubblicata dall'ISPRA l'edizione 2017 del Rapporto

L’edizione 2017 del Rapporto sul consumo di suolo in Italia, la quarta dedicata a questo tema, fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione del nostro territorio, grazie alla cartografia aggiornata del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che vede ISPRA insieme alle Agenzie per la protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province Autonome, in un lavoro congiunto di monitoraggio svolto anche utilizzando le migliori informazioni che le nuove tecnologie sono in grado di offrire.
Il Rapporto analizza l’evoluzione del consumo di suolo all’interno di un più ampio quadro delle trasformazioni territoriali ai diversi livelli, attraverso indicatori utili a valutare le caratteristiche e le tendenze del consumo e fornisce nuove valutazioni sull’impatto della crescita della copertura artificiale, con particolare attenzione alla mappatura e alla valutazione dei servizi ecosistemici del suolo.

mb

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Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque. Indicazioni per la scelta delle sostanze

leadImage miniPubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) il documento “Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque. Indicazioni per la scelta delle sostanze".

Nell’ambito del monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque, l’ISPRA svolge una funzione di coordinamento e indirizzo tecnico-scientifico nei confronti di Regioni e Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente.

Il documento amplia e aggiorna le informazioni utili per la scelta delle sostanze da considerare nella programmazione del monitoraggio, già fornite in precedenti documenti di indirizzo predisposti dall’Istituto. Tali informazioni riguardano le sostanze rilevanti individuate dalla normativa comunitaria e nazionale, i dati di vendita, la pericolosità, i dati di monitoraggio e le indicazioni ottenute con l’utilizzo di indici di previsione dell’esposizione.

Nel documento è inoltre trattato il tema dei prodotti di degradazione, tuttora poco considerati nei programmi di monitoraggio e viene affrontato in via preliminare il tema della priorità per i sedimenti. Viene presentata infine la problematica delle miscele, per i possibili effetti cumulativi, di cui si dovrebbe tener conto nella programmazione del monitoraggio.

AdA

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Settore elettrico, un rapporto ISPRA sulle emissioni di CO2 e gas a effetto serra

ISPRA Gas SerraL'ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha reso disponibile online il rapporto "Fattori di emissione atmosferica di CO2 e altri gas a effetto serra nel settore elettrico" nel quale viene descritto l'andamento della produzione elettrica con particolare attenzione alle diverse fonti.

Nel rapporto sono stati elaborati i fattori di emissione atmosferica di anidride carbonica e altri gas a effetto serra per la generazione e i consumi di energia elettrica. I fattori di emissione per il settore elettrico sono indispensabili per la programmazione e il monitoraggio di misure di riduzione delle emissioni di gas serra, in relazione alle strategie di sviluppo del settore a livello nazionale e alle misure di risparmio energetico che è possibile adottare anche a livello di usi finali. Le emissioni di CO2 del settore elettrico sono state analizzate attraverso la decomposizione dei fattori determinanti.

L'analisi della decomposizione mostra che storicamente l'aumento dell'efficienza tecnologica nel settore termoelettrico e il conseguente impiego di combustibili a minore contenuto di carbonio hanno avuto un ruolo determinante nella diminuzione delle emissioni di CO2 ma a partire dal 2007 l'apporto delle fonti rinnovabili assume una dimensione rilevante, con un contributo alla riduzione delle emissioni atmosferiche superiore a quanto registrato per le altre componenti. Per i consumi elettrici l'analisi della decomposizione mostra che l'efficienza contribuisce alla riduzione delle emissioni atmosferiche solo nel settore industriale che rivela una struttura piuttosto eterogenea per i diversi comparti, mentre nel settore terziario la diminuzione dei fattori di emissione per la produzione elettrica è compensata dall'incremento dei consumi elettrici. Nel settore domestico si ha un forte disaccoppiamento tra consumi elettrici e corrispondenti emissioni atmosferiche.

AdA

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Campi elettromagnetici: Linee Guida ISPRA

campi elettromagneticiCon Decreto 7 dicembre 2016 il Ministero dell’Ambiente ha approvato le Linee Guida, predisposte dall’ISPRA e dalle ARPA/APPA, per la definizione delle pertinenze esterne con dimensioni abitabili, utili ai fini della applicazione delle disposizioni di legge sui valori di assorbimento del campo elettromagnetico ex art. 14, comma 8 del D.L. 179/2012 (Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese).

Quest’ultimo, infatti, demanda ad apposite Linee Guida predisposte dall’ISPRA e dalle ARPA/APPA l’individuazione  delle  modalità  di  fornitura alle medesime dei dati  di  potenza  degli  impianti  da parte degli operatori, dei fattori di riduzione della potenza massima al connettore di  antenna,  dei  valori  di  assorbimento  del  campo elettromagnetico da parte  delle  strutture  degli  edifici  e  delle pertinenze  esterne   con   dimensioni   abitabili,   nel   caso   di utilizzazione per permanenze non inferiori a quattro ore continuative giornaliere.

AdA

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Presentato l'Annuario dei dati Ambientali 2016

AAAL'Annuario dei dati ambientali, giunto alla quattordicesima edizione, offre un quadro chiaro sullo stato di salute del sistema delle componenti ambientali e delle complesse interrelazioni che lo caratterizzano, fornendo a decisori politici, pubblici amministratori, tecnici e cittadini informazioni puntuali, oggettive e rigorose a livello scientifico.
Il prodotto è il risultato delle attività di raccolta, monitoraggio, controllo e ricerca svolte dall'ISPRA con il concorso delle Agenzie per la protezione dell'ambiente regionali e delle province autonome.
Tale collaborazione si colloca nell'ambito di un sistema a rete, il Sistema delle Agenzie ambientali, che coniuga la conoscenza diretta del territorio e dei problemi ambientali locali con le politiche nazionali di prevenzione e protezione dell'ambiente così da divenire punto di riferimento, tanto istituzionale quanto tecnico-scientifico, per l'intero Paese.
L'edizione 2016 si presenta ampiamente rinnovata, riferendosi con maggiore rilevanza a un contesto europeo e nazionale in evoluzione per quanto concerne i nuovi indirizzi delle politiche ambientali e delle metodologie di reporting.

mb

Scarica l'Annuario

Fonte ISPRA

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Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici - Pubblicato da ISPRA il Rapporto 2016

CONSUMO SUOLO 2016La terza edizione del rapporto sul consumo di suolo in Italia, oltre a fornire un quadro aggiornato e nuovi indicatori utili a valutare le caratteristiche e le tendenze dei processi di trasformazione del nostro territorio, inquadra il tema del consumo di suolo all’interno di un più ampio sistema territoriale in veloce evoluzione. Il rapporto introduce, inoltre, nuove valutazioni sull’impatto della crescita della copertura artificiale del suolo, che causa la perdita di una risorsa fondamentale, così come delle sue funzioni e dei relativi servizi ecosistemici. Un suolo libero da elementi artificiali e non impermeabilizzato, infatti, è fondamentale per il nostro benessere e per l’equilibrio dell’intero ecosistema a livello locale e globale.
Per la prima volta è stato possibile riportare all’interno del rapporto dati aggiornati all’anno precedente, con un dettaglio a scala nazionale, regionale e comunale, grazie anche al lavoro di monitoraggio delle Agenzie per la protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province Autonome, che insieme a ISPRA costituiscono il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) recentemente istituito da una norma nazionale che dà forza a un sistema a servizio del Paese.  I dati pubblicati e riferiti al 2015, sono suscettibili di un miglioramento ulteriore nei prossimi mesi, ma già consentono di avere un quadro aggiornato e affidabile del fenomeno nelle diverse realtà locali.
La stessa legge istitutiva del SNPA, ci affida il compito fondamentale, tra gli altri, di monitorare le trasformazioni del territorio e la perdita di suolo naturale, agricolo e semi naturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile, in attesa dell’approvazione di una norma specifica, in discussione in Parlamento, che possa formalizzare il percorso verso il progressivo rallentamento e futuro azzeramento del consumo di suolo netto. Tale percorso, richiesto dall’Europa, è vitale per il nostro ambiente, il nostro benessere e la nostra stessa economia, che può essere rilanciata anche da una maggiore tutela del patrimonio ambientale, dal riconoscimento del valore del capitale naturale e da una piena integrazione dei cicli e dei processi naturali.
Il rapporto, da quest’anno prodotto dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, si apre ai contributi di altri soggetti esterni, del mondo istituzionale come della ricerca, e si avvale anche dei risultati ottenuti da importanti progetti europei in questo campo, conclusi e in corso, in grado di migliorare le metodologie di analisi e di valutazione, anche attraverso un proficuo confronto con le iniziative avviate da altri Paesi Membri.

mb

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Fonte ISPRA

 

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Pesticidi in acqua: il Rapporto nazionale ISPRA

rapporto pesticidi ispraSul sito dell'Ispra è stato pubblicato il Rapporto nazionale sulla presenza di pesticidi nelle acque, che riporta i risultati del monitoraggio nazionale e regionale dei pesticidi nelle acque superficiali e sotterrane, svolto negli anni 2013-2014.

Frutto di una complessa attività che coinvolge le Regioni e le Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, si tratta di uno strumento di raccolta delle informazioni sulla qualità della risorsa idrica in relazione ai rischi di tali sostanze.
I dati provengono dalle Regioni e Agenzie regionali e l'ISPRA volge un compito di indirizzo tecnico-scientifico e valutazione delle informazioni, presentando poi nel Rapporto sia i risultati del monitoraggio nazionale che i risultati nel dettaglio regionale.

Oltre ai dati statistici sulla presenza di pesticidi nelle acque, in termini di frequenza di ritrovamento e distribuzione delle concentrazioni, sono valutati i livelli di contaminazione ottenuti per confronto con i limiti di qualità ambientale stabiliti a livello europeo e nazionale.

Il rapporto esamina le situazioni più critiche di contaminazione, dovute alla presenza di specifiche sostanze. Analizza l'evoluzione della contaminazione sulla base dei dati raccolti a partire dal 2003. Viene esplorata inoltre la presenza di miscele di sostanze nei campioni, che danno origine al fenomeno della poliesposizione.

Il Rapporto include una breve trattazione sull'evoluzione storica dei pesticidi in relazione alla loro modalità di azione e utilizzo. Illustra inoltre le possibili vie di esposizione dell'uomo ai pesticidi, attraverso l'ambiente.

AdA

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