fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Dal GSE la guida alla cogenerazione ad alto rendimento

Dal GSE la guida alla cogenerazione ad alto rendimento

L’utilizzo di impianti di cogenerazione trova largo impiego in edilizia, dal riscaldamento alla produzione di energia per interi edifici o piccoli Comuni. Il GSE (Gestore dei servizi energetici) ha pubblicato, al riguardo, la Guida alla Cogenerazione ad Alto Rendimento – CAR.

Con il termine “cogenerazione” si indica la produzione contemporanea di diverse forme di energia secondaria (energia elettrica e/o meccanica ed energia termica) partendo da un’unica fonte (sia fossile che rinnovabile) attuata in un unico sistema integrato (un esempio tipico di impianto di cogenerazione è il motore di un’automobile).

Il GSE ha pubblicato la guida in cui sono descritte le procedure tecniche predisposte dal Gestore per richiedere il riconoscimento della qualifica di cogenerazione ad alto rendimento (CAR).

In pratica, il documento ha l’obiettivo di fornire indicazioni pratiche per predisporre correttamente la documentazione da trasmettere al GSE per la presentazione delle richieste di riconoscimento CAR e/o di accesso al regime di sostegno previsto dal dm 5 settembre 2011 che definisce il nuovo regime di incentivazione.

La guida contiene, oltre a una revisione della precedente guida del 2012:

  • una panoramica sul quadro normativo nazionale e comunitario relativo alla cogenerazione ad alto rendimento, dalla normativa entrata in vigore dal 2012 ad oggi;
  • modalità di presentazione delle richieste;
  • calcolo del Risparmio di Energia Primaria (PES) e del numero dei certificati bianchi;
  • esempi di metodologie di calcolo delle grandezze di interesse in caso di diverse configurazioni impiantistiche e per differenti tipologie di utenza;
  • esempi pratici.

Ogni argomento è corredato dalle risposte alle domande più frequenti poste al GSE dagli operatori nel corso degli anni.

AdA

Scarica la Guida alla Cogenerazione ad Alto Rendimento

 

Leggi tutto...
Impianti fotovoltaici: in vigore la UNI 11696:2017 per responsabili tecnici, installatori e manutentori

Impianti fotovoltaici: in vigore la UNI 11696:2017 per responsabili tecnici, installatori e manutentori

È disponibile, per tutti gli operatori del settore fotovoltaico, la norma UNI CEI TS 11696:2017, elaborata dalla CT 281 CTI “Energia solare”, dal titolo “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti sugli impianti fotovoltaici – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza

La specifica tecnica ha lo scopo di definire i requisiti relativi all’attività professionale di coloro che operano sugli impianti fotovoltaici e i loro componenti. In particolare di coloro che:

  • redigono i documenti di corredo
  • installano, posano in opera, ampliano, ispezionano, sottopongono a collaudo, prova e/o verifica, mettono in servizio
  • eseguono la manutenzione ordinaria e/o straordinaria
  • mantengono in stato di funzionamento in sicurezza gli impianti fotovoltaici in termini di conoscenza, abilità e competenza

Nella descrizione dell’attività professionale si è ritenuto opportuno distinguere 3 differenti profili specialistici:

  • Responsabile tecnico (Profilo A)
  • Installatore (Profilo B)
  • Manutentore (Profilo C)

AdA

Leggi tutto...

Campania: Energia rinnovabile, via al bando per edifici pubblici

imgresÈ stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Campania del 24 marzo 2014 l’avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse per interventi finalizzati alla realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile al servizio di edifici di proprietà di aziende sanitarie locali, aziende sanitarie ospedaliere, consorzi di bonifica e consorzi ASI con sede in Campania, e per l’ efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Il bando è parte integrante del programma “Energia Efficiente – piano per promuovere e sostenere l’efficienza energetica della Regione Campania”, con una dotazione finanziaria pari a 6 milioni di euro per l’obiettivo operativo 3.1 (“offerta energetica da fonte rinnovabile”) e 14 milioni di euro per l’obiettivo operativo 3.3 (“contenimento ed efficienza della domanda”) a valere sul PO FESR 2007 – 2013.

Per la realizzazione degli interventi è previsto un contributo pubblico pari al 100% della spesa ritenuta ammissibile in sede di istruttoria tecnica. Il termine di presentazione delle domande decorre dal 14 aprile e scade il 2 maggio 2014.

La Regione Campania, tra le priorità di intervento del P.O. FESR 2007-2013, ha inserito, recependo le indicazioni comunitarie e nazionali, il terzo Asse “Energia” dedicato al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.

Lo scopo è quello di ridurre il deficit regionale di energia elettrica, incrementando notevolmente la produzione di energia, soprattutto da fonti rinnovabili, incentivando la realizzazione delle infrastrutture e degli impianti di produzione, migliorando le reti di distribuzione e favorendo l’efficienza ed il risparmio energetico.

AdA

Fonte: Regione Campania

Leggi tutto...

Biocarburanti. Parte l'accreditamento degli impianti di produzione

biocarburanti GSEIl Ministero dello Sviluppo Economico, con Circolare del 27 marzo 2013, ha stabilito che dal 16 aprile 2013 i titolari di impianti di produzione ("Produttori") di biocarburanti “premiali” possono presentare istanza di accreditamento, utilizzando l’apposita applicazione informatica Biocarburanti.
A tal fine, i Produttori devono preliminarmente registrarsi nell’Area Clienti del GSE, seguendo le istruzioni riportate nel Manuale d’uso per la registrazione. Si precisa che la registrazione non deve essere ripetuta se i Produttori si sono già registrati nell’Area Clienti per sottoscrivere altre applicazioni del GSE. Completata la procedura di registrazione, i Produttori potranno sottoscrivere l’applicazione informatica Biocarburanti per presentare le istanze di accreditamento.
Dal 16 aprile sarà disponibile anche la nuova pagina web "Produttori di biocarburanti", con le informazioni necessarie per adempiere agli obblighi previsti dalla normativa e il Manuale utente per l’accreditamento degli impianti di produzione di biocarburanti premiali.
Per chiarimenti e segnalazioni sul processo di accreditamento è possibile scrivere all’indirizzo e-mail dedicato: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Leggi la Circolare del 27 marzo 2013

Approfondisci sul sito del GSE

Leggi tutto...

UNI/TS 11461. Metodo di calcolo del contenuto di biomassa nei rifiuti.

BIOMASSA RIFIUTILa direttiva 26 marzo 2009 sulla promozione dell'uso di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (che sostituisce e integra le direttive 2001/77/EC e 2003/30/EC), include la "biomassa" nella lista delle risorse di energia rinnovabili, definita come "la frazione biodegradabile di prodotti, rifiuti e residui di origine biologica, derivanti dall'agricoltura (incluse le sostanze di origine animale e vegetale), dalle attività agroforestali e dalle industrie connesse inclusa la pescicoltura e l'acquacoltura, e inclusa la frazione biodegradabile di rifiuti urbani e speciali".
L'energia elettrica prodotta per combustione di rifiuti e residui di vario genere può accedere quindi all'incentivazione economica riservata alle fonti di energia rinnovabile, ma per la sola parte riferibile al contenuto di biomassa.
Il problema che si pone nella pratica deriva dal fatto che i rifiuti urbani e molti rifiuti speciali sono classificabili come combustibili "ibridi", vale a dire costituiti da una parte fossile e da una di origine biogenica che deve in qualche maniera essere quantificata.
Determinare la quota parte di energia termica o elettrica attribuibile alla fonte rinnovabile si presenta spesso come un problema di non facile soluzione. Le metodologie comunemente adottate prevedono un bilancio energetico dei diversi combustibili (fossili, parzialmente biodegradabili o completamente biodegradabili) in ingresso all'impianto. A tale scopo è necessario un campionamento e un'analisi dei singoli combustibili per determinarne alcune proprietà chimico-fisiche, come il Potere Calorifico Inferiore (PCI) e la quota dello stesso attribuibile alla frazione biodegradabile.
Questo tipo di approccio può risultare difficoltoso ed è spesso oneroso per la complessità delle operazioni di campionamento, riduzione del campione e determinazione analitica connesse.
La recente specifica tecnica UNI/TS 11461 descrive un metodo adatto alla quantificazione dell'energia rinnovabile prodotta dalla combustione di biomassa in impianti di co-combustione, incenerimento e co-incenerimento, dove vengono utilizzati combustibili "ibridi". Il metodo si basa sulla determinazione del radiocarbonio (14C) nella CO2 generata dalla combustione e campionata alle emissioni degli impianti di termovalorizzazione, direttamente al camino.
La UNI/TS 11461 permette quindi di misurare su base ponderale il contenuto di biomassa di un combustibile "ibrido" ed anche di definire la frazione di CO2 emessa dalla sua combustione che non concorre alle emissioni di gas serra, in quanto proveniente da biomassa. Ma non è tutto: la norma permette anche di stimare la percentuale di energia elettrica rinnovabile prodotta dall'impianto, vale a dire quella imputabile alla sola biomassa contenuta nel combustibile parzialmente biodegradabile utilizzato o da un mix di combustibili fossili e/o biodegradabili e/o parzialmente biodegradabili allo scopo di quantificare gli eventuali incentivi economici previsti dalla normativa vigente in materia di energia rinnovabile.

Fonte UNI

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS