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Sistemi temporanei di protezione dei bordi durante la costruzione

Sistemi temporanei di protezione dei bordi durante la costruzione

La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per sistemi temporanei di protezione dei bordi destinati all'uso durante la costruzione o la manutenzione di edifici e di altre strutture.

Essa si applica ai sistemi di protezione dei bordi per superfici piane e inclinate e specifica i requisiti per tre classi di sistemi temporanei di protezione dei bordi. Per sistemi di protezione dei bordi con funzione di arresto (per esempio dalla caduta o dallo scivolamento da un tetto inclinato), la norma specifica i requisiti per l'assorbimento di energia.

La norma, che non si applica ai sistemi di protezione laterale su ponteggi, comprende sistemi di protezione dei bordi, che sono collegati alla struttura, e quelli che agiscono per gravità e attrito su superfici piane.

La norma non fornisce requisiti per i sistemi di protezione dei bordi realizzati per la protezione contro l'impatto da veicoli o altre attrezzature mobili, dallo scivolamento di materiali sciolti, neve, ecc. e di aree accessibili al pubblico.

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Ancoraggi, nuova guida per la sicurezza nei cantieri

Ancoraggi, nuova guida per la sicurezza nei cantieri

Realizzato dall’Inail un nuovo documento tecnico dedicato agli ancoraggi con l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e di fornire informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

Gli ancoraggi vengono utilizzati nei cantieri temporanei o mobili per poter collegare i dispositivi di protezione - sia individuale che collettiva - e le attrezzature di lavoro di cui si vuole garantire la stabilità e il vincolo alla struttura di supporto. Essi vengono impiegati anche nei sistemi di accesso alle coperture e possono essere di tipo non permanente o permanente.

La definizione di ancoraggio è fondamentale per poter effettuare una corretta valutazione dei rischi in quanto non ne esiste una condivisa sia a livello legislativo che normativo.

Obiettivo del Quaderno Tecnico è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Fornisce informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

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Reti di sicurezza, nuova guida Inail per la sicurezza nei cantieri

Reti di sicurezza, nuova guida Inail per la sicurezza nei cantieri

Pubblicato dall’Inail ha un nuovo documento tecnico dedicato alle reti di sicurezza con l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e di fornire informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

Le reti di sicurezza contribuiscono a ridurre gli effetti di una possibile caduta dall’alto e ben esprimono il concetto di protezione collettiva. Esse non vengono utilizzate frequentemente nei cantieri temporanei o mobili del nostro paese a causa di motivazioni di tipo culturale. Esistono applicazioni come la bonifica delle coperture in amianto o il rifacimento delle strutture secondarie dei tetti in legno in cui i benefici derivanti dal loro utilizzo sono evidenti.

I vantaggi di questo tipo di protezione collettiva sono legati alla facilità di posa e alle ridotte azioni sul corpo che il lavoratore subisce in caso di caduta. Le reti di sicurezza non vanno utilizzate nei casi in cui lo spazio vuoto sotto le stesse sia limitato o in quelli in cui è possibile che su di esse cada del materiale, come quello incandescente, che ne possa causare il facile danneggiamento.

Obiettivo del Quaderno Tecnico è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Fornisce informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

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Parapetti provvisori, nuova guida Inail per accrescere il livello di sicurezza nei cantieri

Parapetti provvisori, nuova guida Inail per accrescere il livello di sicurezza nei cantieri

L’Inail ha pubblicato un nuovo documento tecnico dedicato ai parapetti provvisori con l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e di fornire informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.

I parapetti provvisori sono dei Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) destinati alla protezione contro le cadute di persone e/o cose. Sono costituiti da almeno due montanti sui quali vengono fissati il corrente principale, il corrente intermedio e la tavola fermapiede realizzabili con diversi materiali (legno, acciaio, ecc).

Al riguardo la guida fornisce utili indicazioni per la scelta, il montaggio, l’uso, lo smontaggio e la manutenzione dei parapetti provvisori al fine di prevenire o ridurre il rischio di caduta dall’alto e il rischio di caduta all’interno.

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Dispositivi anticaduta: idoneità dell’assorbitore di energia

Cop Idon Assorb EnergiaRealizzato da INAIL Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, uno studio di valutazione del comportamento dell’assorbitore di energia durante la caduta frenata al variare della massa del torso.

Il peso dei lavoratori che effettuano attività in quota nei cantieri edili e che utilizzano i sistemi di arresto caduta non è sempre lo stesso. Esso può essere diverso dai 100 kg previsti nella normativa tecnica europea e questo ha determinato l’interesse del CEN/TC 160, il Comitato Tecnico che si interessa dei DPI contro le cadute dall’alto. Il problema di sicurezza è rilevante in quanto gli attuali assorbitori di energia vengono prodotti facendo riferimento alla norma UNI EN 355: 2003 - Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto - Assorbitori di energia, che prevede una massa di prova di 100 kg.

Studi teorici effettuati dal Laboratorio Cantieri temporanei o mobili del DIT nell’ultimo decennio, confermati da risultati sperimentali, mostrano che un assorbitore di energia, dimensionato per una massa di 100 kg, non garantisce, a parità di caduta libera, decelerazioni sopportabili dai normali lavoratori dell’industria, quando viene abbinato ad una massa molto minore di 100 kg, per esempio di 60 kg. Si possono raggiungere infatti decelerazioni di circa 8 o 9 g, lontani dai 6 g massimi, generalmente accettati a livello internazionale. Il presente studio si propone di valutare il comportamento dell’assorbitore di energia durante la caduta frenata al variare della massa del torso. A tal fine verrà valutata la sua idoneità a limitare l’accelerazione a e la forza frenante F max. esercitata dal sistema di collegamento.

Il rischio di caduta dall’alto può essere eliminato e/o ridotto attraverso l’impiego di idonei DPI (dispostivi di protezione individuale) quando non è possibile l’uso dei dispositivi di protezione collettiva. I DPI contro le cadute dall’alto hanno la funzione di salvaguardare le persone attenuando gli effetti sul corpo umano di una possibile caduta. L’elemento fondamentale che assolve a tale scopo è l’assorbitore componente del sistema progettato per dissipare l'energia cinetica sviluppata durante la caduta. La norma di prodotto UNI EN 355 fornisce le caratteristiche dimensionali e meccaniche che l’assorbitore deve possedere; in essa viene assunto che il peso del lavoratore è pari a 100 kg e non è previsto che possa variare. Nel presente studio viene considerata la possibilità che il peso del lavoratore possa essere differente e per comprendere come questa variazione possa influire sul comportamento dell’assorbitore sono state effettuate delle prove sperimentali.

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