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Agricoltura Bio, bando Mipaaf da 3 milioni di euro per la ricerca

Agricoltura Bio, bando Mipaaf da 3 milioni di euro per la ricerca

Il ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo ha pubblicato un bando che mette a disposizione 3 milioni di euro per la concessione di contributi finalizzati allo sviluppo del settore dell’agricoltura biologica attraverso la selezione di progetti di ricerca.

I progetti devono essere orientati al miglioramento delle produzioni biologiche, all’innovazione dei processi produttivi delle imprese, al trasferimento tecnologico e alla fruizione e diffusione dei risultati.

Entro le ore 14.00 del prossimo 29 dicembre, enti di ricerca pubblici o privati - con il coinvolgimento obbligatorio di almeno un'azienda biologica - potranno presentare progetti orientati al miglioramento delle produzioni biologiche, all'innovazione dei processi produttivi delle imprese, al trasferimento tecnologico ed alla fruizione e diffusione dei risultati della ricerca, che avranno la possibilità di essere finanziati in misura non superiore all'80% del costo ritenuto ammissibile, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

AdA

Scarica il bando

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Reti di impresa agricole: tutto per il credito d'imposta del MIPAAF

imprese agricoleNon è molto il tempo per presentare le domande per l’attribuzione del credito di imposta per gli investimenti effettuati da imprese agricole e agroalimentari costituite in rete: dal 20 al 29 febbraio. Lo prevede il decreto del ministro delle Politiche agricole 273 del 13 gennaio 2015, accompagnato dalla circolare 67340 dell’8 ottobre 2015.

Si tratta, anche in questo caso, di una misura di agevolazione che vede in primo piano le imprese che hanno sottoscritto un contratto di rete. L’articolo 3, comma 3 del Dl 91/2014, convertito dalla legge 116/2014, ha infatti previsto per le imprese agricole, della pesca e dell’allevamento ittico, nonché per le PMI agroalimentari, che partecipano a un contratto di rete, un credito di imposta nella misura del 40% delle spese sostenute nel triennio 2014-2016 per il sostenimento di investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi, tecnologie e per la cooperazione di filiera; l’importo massimo del credito ammonta a 400.000,00 euro annui.

Possono presentare la domanda tutte le imprese costituite in un contratto di rete secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 4-ter e ss. del Dl 5/2009 e s.m.i., o che si costituiranno entro il termine per l’invio della domanda, che hanno sostenuto spese per investimenti agevolabili nel 2015. La domanda deve essere presentata dall’impresa capofila e sottoscritta dalle partecipanti. Deve essere allegata l’attestazione, rilasciata dal presidente del collegio sindacale, da un revisore legale ovvero da un iscritto all’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili, o responsabile di un Caf, che dichiari la conformità dei dati dichiarati a quelli rilevabili dalla contabilità nonché la dichiarazione dell’effettivo sostenimento dei costi. Si applica il regime “de minimis”.

Le domande del credito di imposta, a cui deve anche essere allegata copia del contratto di rete in essere, così come gli altri documenti richiesti, devono essere redatti su modelli conformi a quelli emessi dal ministero delle Politiche agricole e resi disponibili sul sito web; la firma del legale rappresentante dell’impresa capofila è in forma digitale.

I pagamenti delle forniture devono essere stati effettuati unicamente a mezzo bonifico bancario, indicando nella causale del pagamento la dicitura «spesa di euro … dichiarata ai fini della concessione del credito d’imposta previsto a valere sul Dm 13 gennaio 2015, n. 273». Siccome la circolare è stata resa pubblica solo a ottobre 2015, per le spese sostenute fino a quella data dovranno essere considerate valide altre forme di pagamento.

Le spese agevolabili comprendono non solo i costi diretti per l’acquisto, la costruzione o il miglioramento di beni immobili e l’acquisto di beni strumentali mobili, quali attrezzature e strumentazioni necessari per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, e per la cooperazione di filiera, ma anche un insieme di costi indiretti, quali le spese professionali relative alla costituzione della rete, le spese per software e hardware funzionali al progetto di rete, ai costi di ricerca e sviluppo, alle spese per l’acquisizione di beni immateriali (marchi, brevetti, licenze, diritti), ai costi per la formazione, per la promozione e per la comunicazione della rete di imprese.

Le spese sono agevolabili al netto dell’Iva, ovvero al lordo qualora l’impresa agricola adotti il regime speciale Iva nella cui ipotesi l’imposta non è detraibile.

AdA

Scarica la Circolare del Ministero per le Politiche Agricole

fonte assoretipmi

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Dall'ISPRA una Guida per la valutazione del dissesto idrogeologico

LG ISPRALe Linee Guida sono il frutto di un’iniziativa congiunta promossa dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) e dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) finalizzata alla definizione di misure ed interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico in aree agricole e forestali. Le attività agro-forestali, attraverso pratiche di gestione sostenibile, possono infatti incidere positivamente sul presidio del territorio e sulla prevenzione dei fenomeni di dissesto, tenuto conto che buona parte del Paese è tuttora rurale.
Le Linee Guida propongono indirizzi e metodologie che, sulla base dell’integrazione di banche dati territoriali dei comparti ambiente e agricoltura, consentono l’individuazione, su tutto il territorio nazionale, delle aree prioritarie di intervento e delle misure di mitigazione più idonee, in aree agro-forestali sia attive sia abbandonate.
Gli interventi proposti, essendo di tipo estensivo, rientrano a pieno titolo nella manutenzione ordinaria del territorio e hanno l’obiettivo di contrastare il degrado dei suoli e l’abbandono delle aree rurali e montane e di contenere i fenomeni di dissesto, quali erosione e frane superficiali, e i costi ad essi associati. Tali misure apportano ulteriori benefici, in termini di sviluppo socio-economico e turistico locale anche legato alle produzioni di qualità (DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG, agricoltura biologica) e alla produzione energetica rinnovabile da biomassa, di tutela dei paesaggi agricoli tradizionali, di mantenimento dei servizi ecosistemici come la conservazione della biodiversità, la protezione delle acque dall’inquinamento e l’incremento della capacità di assorbimento della CO2.
Il volume presenta un quadro del dissesto a scala nazionale e raccoglie lo “stato della pratica” nella pianificazione, progettazione e gestione agro-forestale adottata da Amministrazioni pubbliche, quali Regioni, Enti Parco, Autorità di Bacino, ecc. Propone inoltre un sistema integrato di monitoraggio e controllo

Scarica le Linee Guida

Fonte ISPRA

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Decreto MIPAAF. Marchio unico per gli Agriturismi

agriturismi 200Per gli agriturismi arriva la classificazione da 1 a 5 soli, simile a quella delle "stelle" per gli hotel: indicheranno il livello della struttura in base a comfort e servizi forniti alla propria clientela.
Lo prevede il D.M. 13 febbraio 2013 del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali pubblicato in Gazzetta Ufficiale 5 marzo 2013, n. 54.
La classificazione, come per le strutture alberghiere, avverrà attraverso misurazioni standard che individueranno cinque livelli:

  • Categoria 1 simbolo - Azienda che offre soltanto le attrezzature e i servizi minimi previsti dalla legge in condizioni di necessaria igiene e funzionalita'.
  • Categoria 2 simboli - Azienda che offre, in forma semplice, attrezzature e servizi oltre il minimo previsto dalla legge in un contesto organizzativo e paesaggistico-ambientale che presenta sporadiche emergenze dalla normalita'.
  • Categoria 3 simboli - Azienda "media" che offre, con alcune rifiniture organizzative o qualita' strutturali, attrezzature e servizi che evidenzino anche la caratterizzazione agricola e naturalistica dell'accoglienza, in un contesto paesaggistico-ambientale di buona qualita'.
  • Categoria 4 simboli - Azienda che cura armonicamente il comfort e la caratterizzazione agricola e naturalistica dell'accoglienza, mettendo a disposizione dell'ospite un complesso di attrezzature e servizi di livello elevato in un contesto paesaggistico-ambientale eccellente.
  • Categoria 5 simboli - Azienda che, oltre ai requisiti propri della categoria 4, presenti particolari eccellenze nella prestazione dei servizi, nelle peculiarita' del contesto paesaggistico-ambientale e nella evidenza della caratterizzazione agricola e naturalistica dell'ospitalita'.

Fonte MIPAAF

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