: Un percorso per la competitività. Grande l’impegno profuso dalle Istituzioni europee per l’attestazione della Rsi. Di Attilio Montefusco, direttore Consorzio Promos Ricerche e Lucia Briamonte, ricercatrice Inea – Istituto Nazionale di Economia Agraria.
Che la responsabilità sociale d’impresa, (Rsi o Corporate Social Responsibility, Csr) costituisca “la strada maestra” per la competitività delle imprese è ormai opinione diffusa. A questo hanno contribuito sia lo sforzo iniziale delle Istituzioni europee, sia una letteratura economica sempre più estesa quantitativamente e qualitativamente; l’ultima tendenza è l’evoluzione naturale da Responsabilità Sociale d’Impresa a Responsabilità Sociale d’Organizzazione, come riportato nel D.lgs. 81/08 come ” l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle aziende e organizzazioni nelle loro attività commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate” estendendo, così l’area d’interesse a qualsivoglia sistema socio-economico.
L’impresa socialmente responsabile si manifesta attraverso comportamenti improntati al rispetto dell’ambiente e dei lavoratori, offrendo un contesto lavorativo più sicuro e motivante, assicurando una riduzione dei rischi aziendali e garantendo un elevato standard qualitativo dei propri processi e prodotti.
La RSI nell’Agricoltura
Quello della responsabilità sociale d’impresa (Rsi) è un tema che, negli ultimi anni, ha interessato in modo crescente il sistema agroalimentare.
Da sempre, quest’ultimo manifesta una vocazione naturale e un elevato grado di sensibilità rispetto alle tematiche della salute, sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e del territorio.
Nello stesso tempo, i consumatori iniziano a richiedere maggiori informazioni sul prodotto, sviluppando una crescente sensibilità verso produzioni socialmente responsabili, sostenibili sotto il profilo ambientale, ma soprattutto caratterizzate da livelli crescenti di sicurezza e salubrità. Questa nuova attitudine da parte dei consumatori ha portato al riconoscimento del valore della tipicità delle produzioni e alla conseguente tutela delle produzioni locali e del territorio.
In breve, i temi della responsabilità sociale costituiscono un’opportunità di crescita aziendale, che alcune imprese nel settore agroalimentare hanno cercato di cogliere rispondendo alla crescente domanda dei consumatori e adottando, nell’ambito delle proprie strategie e attività, pratiche di responsabilità sociale. La RSI consente all’impresa agroalimentare di differenziare il proprio prodotto attraverso l’acquisizione di caratteristiche distintive riconosciute e richieste dal consumatore, sebbene le buone pratiche in questo senso presentino talvolta difficoltà di implementazione.
Nonostante ciò, l’adozione di pratiche socialmente responsabili non appare ancora consolidata nell’ambito di una visione strutturale e strategica nell’azione dell’impresa agroindustriale. Tale comportamento, infatti, incontra difficoltà da ricondursi prevalentamente alla struttura produttiva del settore, composta in prevalenza da imprese di piccola e media dimensione.
Seppure la responsabilità sociale costituisca un tema importante, l’adozione di comportamenti socialmente responsabili sembra dipendere ancora da dimensioni soggettive, dalle sensibilità e dalle esperienze individuali dei singoli imprenditori. In altri termini, il sistema agroalimentare italiano offre esempi di eccellenza sia tra le grandi che le tra piccole imprese, ma la RSI non risulta essere adottata su scala ampia o in modo pienamente consapevole da tutte.
Inoltre, alcuni degli strumenti tradizionali che si inseriscono in un processo di responsabilità sociale, quali il bilancio sociale, il bilancio ambientale e il bilancio di sostenibilità, sono maggiormente indicati per realtà imprenditoriali di maggiori dimensioni e non tengono conto delle specificità del settore agroalimentare.
Viceversa per le piccole e medie imprese un approccio più realistico può essere orientato all’attivazione di sistemi gestionali proiettati a superare il mero rispetto delle leggi, delle prescrizioni minime e degli obblighi giuridici, al fine di dare una più esaustiva risposta alle esigenze dei vari “stakeholder” (portatori di interesse nei confronti delle imprese) utilizzando gli strumenti normativi disponibili:
- Sa 8000, standard di certificazione riguardante: lavoro infantile, salute e sicurezza sul lavoro, libertà di associazione e rappresentanza sindacale, oltre a salvaguardare tutti i diritti dei lavoratori.
- Iso 26000, linea guida che integra un comportamento socialmente responsabile nelle strategie, nei sistemi, nelle pratiche e nei processi di un organizzazione.
- Uni En Iso 9001, Sistema di Gestione della Qualità, che dimostra la capacità di un Organizzazione di fornire prodotti e servizi conformi a determinati standard e finalizzato ad accrescere la soddisfazione del cliente.
- Uni En Iso 14001, Sistema di Gestione Ambientale, in grado di dimostrare l’impegno nel minimizzare l’impatto ambientale dei processi, prodotti e servizi, attestandone l’affidabilità.
- BS OHSAS 18001, Sistema di Gestione Salute e Sicurezza, per rispondere alle normative vigenti ed aiutare le aziende a formulare politiche di prevenzione e salvaguardia della Salute dei Lavoratori;
- Iso 22000 Sistemi di Gestione della Sicurezza nel settore agroalimentare, che consente a tutte le aziende coinvolte nella filiera di identificare i rischi cui sono esposte e di gestirli in modo efficace. La certificazione secondo tale norma fornisce efficaci strumenti per comunicare con gli stakeholder; si tratta di un elemento particolarmente importante per dimostrare l’impegno di un’azienda nei confronti della sicurezza alimentare nel pieno rispetto dei requisiti di Corporate Governance, Responsabilità Sociale d’Impresa e Bilancio di Sostenibilità.
Il percorso dell’INEA
In tale contesto, l’Inea ha portato avanti, sin dal 2005, alcuni progetti finalizzati allo studio della responsabilità sociale e alla sua diffusione nel sistema agroalimentare. Il raggiungimento dei traguardi fissati dall’Inea ha permesso di creare una solida piattaforma conoscitiva sulla responsabilità sociale nel sistema agroalimentare. Gli studi condotti hanno portato all’elaborazione di tre volumi sulla Rsi nel settore agricolo e agroindustriale, nonché un modello di percorso di responsabilità sociale in grado di cogliere le specificità del sistema e della dimensione delle singole imprese.
Le specificità del settore, allo sviluppo nella prima fase dell’attività, alla messa a punto da parte dell’Inea, di un insieme articolato di strumenti a favore delle imprese e degli operatori del settore:
- le Linee Guida “Promuovere la responsabilità sociale delle imprese agricole e agroalimentari”;
- i casi studio “Le esperienze italiane sulla responsabilità sociale”;
- il volume “La responsabilità sociale per le imprese del settore agricolo e agroalimentare”;
- un sito internet dedicato (www.agres.inea.it);
- un’attività di divulgazione a livello nazionale e internazionale.
In particolare, l’attività svolta ha portato alla realizzazione delle linee guida di settore a favore delle imprese e degli operatori del settore, con lo scopo di favorire l’adozione di procedure socialmente responsabili per le imprese del sistema agroalimentare. L’elaborazione delle linee guida ha tenuto conto della complessità del sistema agroalimentare e, in particolare, della pluralità degli ambiti di intervento, della tipologia produttiva, delle differenti classi dimensionali delle imprese (micro, piccola, media e grande) e dei diversi gradi di concentrazione (cooperative, consorzi, associazioni, ecc.). Le specificità del sistema agroalimentare sono attualmente oggetto di ulteriore analisi con riferimento a tre temi nodali: i rapporti di filiera, il consumo responsabile e i metodi di produzione sostenibile.
Il Consorzio Promos
La Camera di Commercio IAA di Napoli, impegnata a promuovere il potenziamento della struttura imprenditoriale locale, ha aderito al progetto CSR di Unioncamere dal 2005, attuando un progetto di sensibilizzazione delle PMI con l’attivazione di un servizio di informazione e di assistenza per la promozione della Rs per dare alle imprese ulteriori opportunità di sviluppo. La realizzazione e attivazione dello sportello è stata affidata al Consorzio Promos Ricerche, che in collaborazione con gli Enti Normatori UNI e CEI, sta sviluppando un puntuale servizio informativo.
Partenariati
Alla luce di tali considerazioni e dell’impegno del Consorzio Promos Ricerche nell’attività di sensibilizzazione e assistenza alle imprese sul territorio, diviene naturale e concreta la volontà di promuovere in maniera più strutturata la diffusione della cultura della responsabilità sociale nel sistema agroalimentare campano. In particolare, questa volontà si traduce nella formulazione di due obiettivi generali:
1.dotare le imprese campane dei requisiti di “qualità” del prodotto e, di conseguenza, di un vantaggio competitivo;
2.effettuare degli studi che consentano di individuare le tendenze evolutive del settore, le specificità di filiera dei comparti più significativi per l’economia campana e le possibili difficoltà nella diffusione delle buone pratiche di RSI.
In questo senso, gli obiettivi appena formulati saranno facilmente raggiungibili attraverso un partenariato che vede: l’INEA provvedere a un’attività di accompagnamento delle imprese del settore nella comprensione e nell’applicazione di metodologie e strumenti della RSI adatti alla propria realtà produttiva attraverso l’applicazione delle sue linee guida e il Consorzio Promos Ricerche mettere a disposizione la sua conoscenza inerente all’implementazione di Sistemi di Gestione delle imprese del territorio regionale acquisita attraverso il lavoro svolto in questi anni.
Questo connubio, infatti, va visto come una buona opportunità per trasferire alle imprese del tessuto locale concetti e metodologie orientate a un percorso che porti a una crescente attenzione per gli aspetti salutistici, sociali ed ecocompatibili delle produzioni agricole.