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L'attività normativa come supporto alle Fonti Energetiche Rinnovabili

 

RINNOVABILILa direttiva 2009/28/CE introduce un obiettivo vincolante di penetrazione delle fonti rinnovabili sui consumi di energia primaria dell'Unione pari al 20%, da raggiungersi entro l'anno 2020. Tale obiettivo viene declinato a livello di Stati membri, attribuendo così all'Italia un target nazionale del 17% di produzione di rinnovabili sui consumi di energia primaria entro il 2020, a cui si accompagna in subordine un obbligo di raggiungimento di uno share del 10% di uso di biocarburanti sul totale dei consumi imputabili al settore trasporti.

Le principali norme tecniche del Comitato elettrotecnico italiano d'interesse per il settore delle rinnovabili riguardano sostanzialmente due ambiti: uno trasversale, relativo alle regole tecniche per la connessione degli impianti di produzione alle reti dei distributori di energia elettrica; uno specifico di ciascuna tecnologia, che tratta gli aspetti di sicurezza, prestazioni e qualificazione dei vari componenti.

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Forum UNI-CIG 2012. Normazione e Sicurezza Gas Combustibili

 

cig13-14-6-2012Si terrà a Milano, nei giorni 13 e 14 giugno, il Forum UNI-CIG 2012  momento di confronto che chiamerà a raccolta tutto il mondo del gas italiano sui temi d’attualità legati alla sicurezza e normazione dei gas combustibili.
Innovare per crescere. Il Forum UNI-CIG 2012 nasce con l’ambizione di voler contribuire a costruire una traiettoria di sviluppo, di processo e di servizio che, attraverso il perseguimento di più elevati standard di sicurezza e di qualità nel settore, possa far sì che i contributi dell’industria del gas alla ripresa economica si dimostrino tangibili ed efficaci.
Il programma è concentrato sugli aspetti più operativi che coinvolgono distributori e operatori post contatore e che, per la loro complessità, richiedono un continuo approfondimento affinché i soggetti coinvolti siano sempre informati sui comportamenti da adottare.

L’edizione 2012 del Forum UNI-CIG affronterà attraverso relazioni e tavole rotonde domande su:

  • quali contributi allo sviluppo ed alla crescita del mercato può fornire industria del gas italiana?
  • come garantire la massima sicurezza e qualità del servizio di distribuzione gas mantenendo l’equilibrio economico-finanziario  previsto dal recente DM recante il regolamento per le gare d’ambito?
  • esistono condizioni sinergiche tra efficienza energetica e sicurezza?
  • quali gli aspetti di innovazione e sviluppo che legano temi caldi su Smart metering, qualità del gas, biometano e il quadro regolatorio?

Questi temi saranno il fulcro delle relazioni e dei dibattiti previsti nel Forum, per fare il punto sullo stato e sull’evoluzione della materia.
L’appuntamento è per il 13 e 14 giugno 2012 presso la sala “Manzoni” al Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 61 a Milano.

L’iniziativa, promossa e organizzata dal CIG-Comitato Italiano Gas con il supporto di UNI, è rivolto ad aziende di distribuzione e vendita gas, di utilizzazione, aziende di accessori, componenti e strumenti, aziende costruttrici di impianti, progettisti, consulenti aziendali e istituzioni.

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Fonte UNI

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Pericolo esplosione. Software dal CEI

 

CEIPubblicata la nuova edizione del software ProgEx 4, per la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione realizzato dal CEI. Il software è ora allineato alle nuove edizioni della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87) e della Guida CEI 31-35 (2012).
In tutti i luoghi ove vengono trattate sostanze pericolose, devono essere adottate misure protettive, ad esempio adeguate costruzioni elettriche, idonee ad evitare l’innesco dell’atmosfera esplosiva nei limiti di una probabilità ritenuta accettabile. La classificazione dei luoghi ha l’obiettivo di identificare e delimitare le zone ove può formarsi un’atmosfera esplosiva assegnando a ciascuna di esse una probabilità maggiore o minore di esistenza e di permanenza dell’atmosfera esplosiva stessa. La classificazione così effettuata facilita la corretta scelta ed installazione degli apparecchi e degli impianti da utilizzarsi con sicurezza in ciascuna zona.
Per facilitare la corretta scelta degli impianti e degli apparecchi da installare la Norma CEI EN 60079-10-1 distingue tre tipi di zone in cui c’è maggiore o minore esistenza o permanenza di atmosfera esplosiva offrendo un’indispensabile metodologia di analisi:
-    zona 0: dove l’atmosfera esplosiva è presente continuamente o per lunghi periodi;
-    zona 1: dove è possibile sia presente l’atmosfera esplosiva durante il funzionamento normale;
-    zona 2: dove non è presente l’atmosfera esplosiva durante il funzionamento normale, o se ciò avviene, è presente poco frequentemente e per periodi brevi.
ProgEx 4 segue passo per passo il tecnico nella classificazione dei luoghi, secondo le indicazioni della Guida CEI 31-35 ed esegue automaticamente i calcoli, garantendo così la corretta applicazione della normativa. ProgEx 4 è stato notevolmente potenziato, oggi permette la gestione di più sorgenti di emissione contemporaneamente e scrive automaticamente un’esauriente relazione tecnica.

Fonte CEI

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Antincendio: Due progetti di norma allo studio

 

logo uniIn queste settimane vengono sottoposti alla fase di inchiesta pubblica preliminare due progetti di norma, di competenza della commissione Protezione attiva contro gli incendi, dedicati al settore dell’antincendio.
Il primo progetto “Estintori d'incendio portatili - Modelli per laboratori - Rapporto in conformità alla EN 3-7” (U70001680) (adozione del rapporto tecnico europeo CEN/TR 14922:2004) descrive i modelli di rapporti di prova per laboratori in conformità alla norma EN 3-7. Pur essendo a carattere informativo e quindi non citato in Gazzetta europea, il CEN/TR è contemplato nell’elenco dei documenti CEN in risposta al mandato M/071 per l’elaborazione di norme armonizzate a supporto della direttiva 97/23 PED, risultando quindi un utile complemento della EN 3-7 (UNI EN 3-7:2008 “Estintori d’incendio portatili - Parte 7: Caratteristiche, requisiti di prestazione e metodi di prova”).
Rappresenta invece la revisione della norma UNI 9795:2010 il progetto “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio - Progettazione, installazione ed esercizio” (U70001690), di grande interesse per professionisti, installatori, laboratori di prova, produttori, associazioni di categoria, ordini professionali e autorità competenti. La norma prescrive i criteri per la progettazione, l’installazione e l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio. Essa si applica ai sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio, collegati o meno ad impianti di estinzione o ad altro sistema di protezione (sia di tipo attivo che passivo), destinati a essere installati in edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso.
La norma viene aggiornata con l’inserimento di nuove indicazioni contenute nello schema della UNI EN 54-1:2011, ampliando le indicazioni su nuove tecniche di rivelazione (sistemi di aspirazione, fiamma, cavo termosensibile), sui requisiti minimi acustici e le tipologie di cavo da impiegare, modificando le parti riguardanti il posizionamento dei rivelatori puntiformi su soffitti con travi parallele o incrociate.
L’inchiesta pubblica preliminare terminerà in data 8 maggio; sino a quella data tutti i soggetti interessati potranno lasciare eventuali commenti. Per il progetto di norma nazionale revisione della UNI 9795 gli interessati possono - utilizzando la banca dati online - segnalare l’interesse a partecipare ai lavori normativi.

Fonte: UNI

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Radioprotezione. Avviato l'iter per l'adozione di una norma ISO

 

Radiazioni ionizzantiIl 9 aprile è partita la fase di inchiesta pubblica preliminare per il progetto U54022200, adozione della norma internazionale ISO 2919:2012, “Radioprotezione - Sorgenti radioattive sigillate - Requisiti generali e classificazione”, seguito dalla commissione nazionale Tecnologie nucleari e radioprotezione.
La norma ISO 2919 stabilisce un sistema di classificazione per le sorgenti radioattive sigillate basato su test di prestazione e specifica requisiti generali, test di prestazione, test alla produzione, sigle identificative e certificazioni. Essa fornisce una serie di test attraverso i quali da un lato i produttori di sorgenti radioattive sigillate possono valutare la sicurezza dei loro prodotti in uso e dall’altro gli utilizzatori di tali sorgenti possono selezionare quelle idonee per l’utilizzo richiesto, specialmente in relazione alla protezione dal rilascio di materiale radioattivo, con conseguente esposizione alle radiazioni ionizzanti.
I test sono suddivisi in diversi gruppi, incluso, per esempio, l’esposizione a temperature estreme (alte o basse) e una varietà di test meccanici. Ogni test può essere applicato con gradi diversi di difficoltà. Il criterio di superamento o fallimento del test dipende dalla perdita del contenuto da parte delle sorgenti radioattive sigillate.

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Dall'UNI nuovi progetti di norme

 

logo uniSono cinque i nuovi progetti di norma UNI entrati nella fase di inchiesta pubblica finale: una fase fondamentale del processo di elaborazione delle norme in cui il progetto elaborato e approvato dall'organo tecnico competente viene messo a disposizione di tutti gli operatori al fine di raccogliere i commenti e ottenere il consenso più allargato possibile.
I primi due progetti sono di competenza della Commissione tecnica “Cuoio, pelli e pelletteria” e riguardano le caratteristiche dei cuoi destinati all'industria della pelletteria, la definizione, caratteristiche e requisiti della pelle conciata al vegetale. Questi documenti normativi dovrebbero andare a sostituire rispettivamente le norme UNI 10826:2000 e UNI 10885:2000.
Il terzo progetto riguarda la valutazione dell’esposizione a rumore nei luoghi di lavoro per lavoratori che utilizzano sorgenti sonore situate in prossimità dell’orecchio ed è di competenza della Commissione “Acustica e vibrazioni”.
Il quarto progetto, a cura del CIG, è relativo alla definizione di Linee guida per la verifica dell'idoneità al funzionamento in sicurezza per gli impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio.
Il quinto progetto, di competenza dell’UNIPLAST, ha per oggetto le caratteristiche generali ed i requisiti delle cassette riutilizzabili di polietilene ad alta densità o di polipropilene e suoi copolimeri, destinate  all'immagazzinamento ed al trasporto di bottiglie.

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Norme Tecniche: fiducia e sicurezza

 

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Quando le cose non funzionano come dovrebbero, spesso la causa è la mancanza di norme condivise. Perché dove c'è una norma tecnica e viene applicata, la vita diventa più semplice.
In una società in continuo cambiamento, che presenta infinte opportunità e potenzialità, non mancano pericoli e rischi. Le norme contribuiscono a rendere il mondo un luogo migliore e più sicuro, garantendo lo sviluppo e l'apertura dei mercati, facilitando l'innovazione, costruendo condizioni di sicurezza e benessere utili in ogni situazione: sul lavoro, a casa, nel tempo libero.
Le norme tecniche sono soluzioni condivise, sicure e di qualità, basate sulla conoscenza e sull'esperienza di chi ne ha bisogno e di chi le usa. Il video UNI/ISO descrive il ruolo insostituibile della normazione tecnica nella vita quotidiana.

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Fonte UNI

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Sicurezza Dispositivi Medici. Nuova Guida ISO/IEC

 

dispositivi mediciGli organismi internazionali di normazione ISO e IEC hanno pubblicato una nuova guida per aiutare i redattori di norme nel trattare in modo più completo gli aspetti relativi alla sicurezza dei dispositivi medici: si tratta della Guida ISO/IEC 63:2012 “Guide to the development and inclusion of safety aspects in International Standards for medical devices”, che migliora e sostituisce la vecchia edizione del 1999. In particolare, la nuova guida risponde al quadro definito nella norma UNI CEI EN ISO 14971:2009 sull’applicazione della gestione dei rischi ai dispositivi medici.
Per pianificare ed elaborare norme di sicurezza per i dispositivi medici è necessario un approccio globale tra fabbricanti, utilizzatori, autorità di regolamentazione e altre parti interessate. In una logica di coerenza nel trattare il tema della sicurezza nella fase di preparazione delle norme, è altresì necessario uno stretto coordinamento all’interno e tra le commissioni competenti per i differenti dispositivi.
Sviluppata per migliorare l’interfaccia tra i comitati che elaborano le norme e gli stakeholders, la Guida ISO/IEC 63 è anche volta ad ottimizzare l’uso delle risorse, limitando i lavori in materia di sicurezza dei dispositivi medici alle sole norme per le quali vi è una chiara necessità del mercato.

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Vocabolario Internazionale di Metrologia. Versione informatizzata gratuita sul sito del CEI

 

CEIIl Vocabolario Internazionale di Metrologia (VIM) è un vocabolario, sviluppato a livello internazionale dalle più importanti organizzazioni normative, di metrologia e di accreditamento di Laboratori, che riporta i termini correlati ai concetti fondamentali e generali della metrologia, con numerosi esempi in diversi settori applicativi.
Scopo del VIM è fornire gli elementi indispensabili per permettere a tutti gli Operatori interessati alle misure ed ai risultati delle misure di utilizzare un linguaggio chiaro ed univoco che eviti interpretazioni non corrette dei documenti tecnici e dei risultati di misurazione, anche quando questi debbano essere utilizzati a fini non solo tecnici ma anche commerciali.
Esso è quindi da intendersi quale riferimento per gli organismi governativi ed intergovernativi, le associazioni del commercio, gli enti normatori, gli organismi di accreditamento, le autorità di regolamentazione, le associazioni professionali, le strutture accademiche, gli uffici acquisti per la stesura delle specifiche tecniche ed i costruttori di strumentazione per le definizioni delle caratteristiche metrologiche.
In considerazione dell’importanza del documento e per favorirne al massimo la diffusione, il CEI, dopo avere sviluppato, in collaborazione con UNI nell’ambito della “Commissione Mista UNI-CEI di Metrologia Generale”, la traduzione italiana,  ha deciso di rendere disponibile (oltre alla consueta versione a pagamento, cartacea o su file)  anche una versione informatizzata a titolo gratuito.
E’ quindi accessibile dal sito www.ceiweb.it, con il solo vincolo della registrazione gratuita, la versione informatizzata del VIM che permette di consultare direttamente le voci di interesse nel campo della metrologia, fornendo per ogni voce la definizione completa e la traduzione (della voce e della definizione) in inglese ed in francese, con gli opportuni rimandi informatizzati ad altre voci correlate (quando necessari).
Sono disponibili indici nelle tre lingue che consentono di utilizzare il Vocabolario anche per verificare traduzioni nelle diverse lingue.

Vai al VIM

Fonte: CEI

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Prove non distruttive. Due nuovi progetti di norma

 

logo uniSono due i progetti di competenza della commissione "Prove non distruttive" che sono sottoposti in questi giorni alla fondamentale fase di inchiesta pubblica preliminare.

Il primo tratta la metodologia per la qualificazione delle prove non distruttive, definendone i principi fondamentali e individuandone i metodi per la qualificazione. Il documento che si vuole elaborare individua i metodi per la qualificazione delle prove non distruttive con la finalità di accertare la loro idoneità all’impiego. Esso si applicherebbe alle diverse condizioni che influenzano l’efficacia delle prove non distruttive. La qualificazione potrebbe essere necessaria quando vi è una scostamento dalle regole definite da una norma europea, oppure quando nuove tecniche o metodi devono essere implementati e non esistono norme europee di riferimento. Qualora esista una norma tecnica applicabile, la qualificazione non è ovviamente necessaria.

Il secondo progetto riguarda il controllo automatizzato mediante ultrasuoni (selezione e applicazione dei sistemi). Il rapporto tecnico che si intende sviluppare copre tutte le prove ed i controlli effettuati su parti di componente o su interi sistemi per accertarne sia la correttezza geometrica, le proprietà dei materiali (qualità o difetti) sia la metodologia di fabbricazione (per esempio le saldature).

In entrambi i casi lo spunto è dato da un rapporto tecnico CEN elaborato su mandato dell'Unione europea a supporto della Direttiva 97/23 (PED), per cui si ritiene opportuno ed utile per gli operatori del settore a livello nazionale avviare l'adozione nazionale di queste norme per un più esauriente inquadramento della tematica.

I progetti resteranno in inchiesta pubblica preliminare sino al 31 marzo.

Fonte UNI

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