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Acustica e vibrazioni. Il punto di vista dell'UNI

vibrazLa Commissione "Acustica e vibrazioni" dell’UNI ha concluso la revisione della norma UNI 11059 "Elementi antivibranti - Materassini elastomerici per armamenti ferrotranviari - Indagini di qualifica e controllo delle caratteristiche meccaniche e delle prestazioni" il cui testo è ora sottoposto all’inchiesta pubblica finale sino al 2 luglio prossimo, fase in cui è a disposizione di tutti gli operatori al fine di raccogliere i commenti e ottenere il consenso più allargato possibile. E’ questo uno degli argomenti affrontati nel corso della riunione plenaria della Commissione UNI, svoltasi lo scorso aprile sotto la presidenza di Giuseppe Elia.
 “Va anche detto – dichiara Elia - che è in fase conclusiva la redazione di un rapporto tecnico che riguarda il disturbo da rumore, dedicato a valutare la relazione tra rumore e disturbo alle persone. In sostanza si tratta di una rassegna di quello che viene già fatto in altri Paesi sotto il profilo normativo, e non solo. Quindi questa è solo la prima fase di un lavoro che avrà sviluppi negli anni successivi con la produzione di altre nuove norme”.
Sempre per quanto riguarda le norme di carattere generale va segnalata una norma che è attualmente in discussione e che riguarda l’incertezza metrologica. “Quando si esegue la misurazione di una grandezza (in questo caso di una grandezza acustica) – spiega Elia - la misurazione è sempre affetta da un possibile errore e quindi da un’incertezza. Il primo problema è come valutare questa incertezza che dipende da molti fattori: da come viene fatta la misura, dagli strumenti che si utilizzano, dai tecnici che la eseguono, dalla metodologia utilizzata per effettuarla… argomento affrontato dal rapporto tecnico UNI/TR 11326-1. L’altro problema , in un certo senso ancora più importante, è quello dell’uso dell’incertezza nel determinare la conformità dei risultati di una misurazione rispetto ai valori limite di specifica”.
La riunione è servita in particolare a fare il punto sulle attività in corso da parte delle due sottocommissioni: la SC1, “Acustica in edilizia” e la SC2 “Vibrazioni”.
Nell’ambito della Sottocommissione 1 ci sono attualmente tre gruppi di lavoro attivi. Uno di questi, che si occupa in generale dei materiali per isolamento acustico, ha appena concluso un lavoro che riguarda la corretta posa in opera (dal punto di vista della prestazione acustica) di massetti galleggianti per pavimenti. “Sono dei sistemi che vengono utilizzati per isolare dal rumore di calpestio” spiega il presidente della SC1 Fabio Scamoni.
Il gruppo ha praticamente concluso la propria attività e ora il documento è sottoposto all’approvazione della Commissione ‘Acustica e Vibrazioni’ e della Commissione ‘Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio’, in quanto tale attività rientra tra quelle congiunte tra i due organi tecnici UNI.

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Fotovoltaico. Ecco la CEI EN 62446

News CEI Aprile 2013-2Pubblicata la CEI EN 62446 (CEI 82-38) - Sistemi fotovoltaici collegati alla rete elettrica Prescrizioni minime per la documentazione del sistema, le prove di accettazione e prescrizioni per la verifica ispettiva.
La norma definisce i requisiti minimi di informazione e documentazione da fornire ad un cliente a seguito dell’installazione di un sistema fotovoltaico collegato alla rete elettrica. Inoltre specifica le prescrizioni minime relative a prove di accettazione, criteri di ispezione e documentazione richiesta per verificare la sicurezza dell’installazione ed il corretto funzionamento del sistema. La norma si applica soltanto ai sistemi fotovoltaici collegati alla rete elettrica.
La CEI EN 62446  riporta il testo in inglese e italiano della EN 62446.

Fonte CEI

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Cuoio a basso impatto ambientale

cuoio-coverLa comunicazione per la promozione di prodotti a ridotto impatto ambientale deve essere basata su informazioni accurate, verificabili e condivise dalle parti interessate per evitare ambiguità e confusione nei confronti del consumatore. Tale comunicazione deve promuovere la domanda e l'offerta di articoli in grado di causare minore danno all'ambiente, contribuendo così a stimolare un processo di miglioramento ambientale continuo.
Di competenza della commissione tecnica Cuoio, pelli e pelletteria, il progetto U88000810 "Cuoio - Criteri per la definizione delle caratteristiche di prestazione di cuoi a ridotto impatto ambientale" intende uniformare a livello nazionale i criteri ambientali e le caratteristiche funzionali di prodotto che caratterizzano la produzione dei cuoi in modo che si possano definire a ridotto impatto ambientale o ecologici.
Il termine cuoio a ridotto impatto ambientale, o cuoio ecologico, ecopelle e similari è riservato esclusivamente al cuoio prodotto in conformità alla norma e si applica a tutta la filiera conciaria, dal produttore all'utilizzatore finale.
Redatto con il coinvolgimento delle parti interessate, il progetto (che sostituisce la norma UNI 11427 del 2001) specifica i requisiti minimi di prodotto e i requisiti minimi ambientali del processo produttivo e regola l'utilizzo del termine cuoio a ridotto impatto ambientale, o cuoio ecologico, ecopelle e similari.
Si applica al cuoio, la cui produzione si intende a partire da pelle grezza (in qualsiasi modo conservata) dall'inizio del processo produttivo conciario fino al cuoio finito, pronto alla spedizione per l'utilizzo nell'industria manifatturiera.
L'inchiesta pubblica finale terminerà il 2 luglio prossimo. Entro tale data tutti i soggetti interessati possono scaricare liberamente il testo del progetto di norma, in formato PDF, dalle pagine del sito UNI e inviare i propri commenti.

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Nuova edizione per la Raccolta di norme CEI sull’elettrostatica

CEISi tratta di un cofanetto che contiene un CD-ROM e la Guida CEI 101-7 “Elettrostatica - Guida alla normativa CEI”.
L’evoluzione tecnica delle apparecchiature e dei dispositivi di protezione contro le scariche elettrostatiche rende necessario un frequente aggiornamento della Guida, anche in considerazione dell’ampia diffusione e delle caratteristiche dei contenuti.
Le norme presenti in questa Guida si occupano della protezione da eventi ESD, la particolarità e le caratteristiche dei prodotti utilizzati per la dissipazione e la protezione dalle scariche elettrostatiche in ambiente di produzione, oltre alle metodologie di controllo per analizzare la peculiarità dei materiali e dei prodotti impiegati per salvaguardare i processi produttivi da interferenze ESD.
La protezione contro le scariche elettrostatiche sta interessando settori sempre più ampi della produzione a causa della diffusione dell’elettronica nei settori relativi a automotive, elettrodomestici e aeronautica.
Nel  CD-ROM sono contenute le norme della serie 61340 sull’elettrostatica, in formato .pdf:
La Raccolta Norme CEI  di Elettrostatica sarà, a breve, disponibile presso tutti i Punti CEI.

Fonte CEI

Per informazioni: sQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
                          081-7607233

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Calcolo fabbisogno energetico. Sarà revisionata la UNI/TS 11300-2

FABB ENERGÈ stimata per il prossimo autunno la data di pubblicazione della nuova versione della UNI/TS 11300-2, la specifica tecnica che fornisce il metodo di calcolo del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria e per altri due servizi, ventilazione e illuminazione, inclusi nel campo di applicazione della norma proprio in quest'ultima revisione.
Il pacchetto delle UNI/TS 11300 è composto da quattro parti: la Parte 1 si occupa del calcolo del fabbisogno di energia termica utile del fabbricato, sia per il riscaldamento sia per il raffrescamento. Essa è quindi incentrata sullo studio del comportamento dell'edificio senza considerare gli impianti in esso installati.
Le parti 2, 3 e 4 trattano invece i sistemi impiantistici e calcolano le perdite di energia termica dei diversi sottosistemi, arrivando quindi a determinare il fabbisogno energetico degli impianti per il soddisfacimento delle richieste dell'edificio.
Quali sono le principali novità inserite nella UNI/TS 11300-2 e quali le interazioni con le altre norme della stessa serie?
Riguardo il servizio di illuminazione, nella nuova edizione si fa riferimento alla norma europea UNI EN 15193: l'approccio che si è scelto di adottare è stato quello di una valutazione semplificata dei fabbisogni di illuminazione artificiale, in accordo con lo spirito e le finalità delle certificazioni energetiche.
Per quanto concerne invece il servizio di ventilazione, il calcolo dell'energia termica necessaria per la compensazione delle dispersioni dovute al ricambio dell'aria - al fine di garantire un adeguato livello di qualità dell'aria negli ambienti - è incluso nel fabbisogno per la climatizzazione invernale o estiva.
Nell'impostazione generale della UNI/TS 11300 si è infatti deciso di considerare nel fabbisogno energetico per ventilazione solamente quello dovuto alla movimentazione dell'aria nel caso di impianto di pura ventilazione senza trattamenti a carico di unità dedicata o altri generatori di calore, siano essi centralizzati o localizzati.
Qualora vi sia quindi un trattamento d'aria, l'impianto è considerato di climatizzazione. Nella revisione della UNI/TS 11300-2, con l'aggiunta del calcolo delle perdite e dei fabbisogni degli impianti di climatizzazione invernale con fluido termo-vettore aria, si è inoltre evidenziata la connessione tra i fabbisogni del fabbricato e i carichi assegnati ai sistemi impiantistici che, nella generalità dei casi, possono comprendere più reti e circuiti, sia idronici sia aeraulici.
Alcune migliorie apportate alla futura UNI/TS 11300-2 riguardano i sottosistemi di distribuzione di riscaldamento e di acqua calda sanitaria, sono state inserite precisazioni nel caso di reti di ricircolo dell'acqua calda sanitaria, sono state aggiunte diverse note sui regimi di funzionamento per i generatori di calore combinati per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria.

Fonte UNI

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Osservatorio ACCREDIA "La domanda di certificazione di qualità nel sistema d'impresa"

Osservatorio La certificazione di qualità 2 2013Presentato il 10 aprile a Roma il rapporto ACCREDIA-CENSIS realizzato in collaborazione con CNA, CONFAPI e CONFARTIGIANATO.
Più di 83.000 aziende e quasi 128.000 siti produttivi (uffici, stabilimenti, ecc.) dispongono di certificati UNI EN ISO 9001. Dopo il forte sviluppo registrato fino al 2006, il numero di imprese certificate continua a crescere: +1,5% nel 2012, nonostante le gravi difficoltà che il tessuto produttivo sta attraversando.
Questa la fotografia del rapporto dell'Osservatorio ACCREDIA "La domanda di certificazione di qualità nel sistema d'impresa" che ha analizzato un campione di oltre 800 aziende, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, associate a CNA, CONFAPI e CONFARTIGIANATO.
Le imprese continuano a investire in qualità per battere la crisi e la qualità, che resta una delle parole chiave del Made in Italy, viene anzi considerata come una delle principali leve strategiche per operare nella fase di crisi.
Nonostante alcune debolezze che spingono a ripensare le strategie di diffusione e di interlocuzione con le imprese, l'ISO 9001 si conferma lo strumento principe per una maggiore affermazione della «cultura della qualità» nel sistema produttivo nazionale e un mezzo per il rafforzamento delle imprese di piccole dimensioni.

Sfoglia il Rapporto

Fonte: ACCREDIA

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Migliorare la comunicazione scritta delle organizzazioni. Pubblicata la norma UNI 11482

comunicazioni scrittePubblicata la norma UNI 11482:2013 "Elementi strutturali e aspetti linguistici delle comunicazioni scritte delle organizzazioni" che si rivolge alle organizzazioni pubbliche e private di qualsiasi dimensione e operative in qualsiasi settore e indica criteri, regole e suggerimenti per razionalizzare la struttura delle loro comunicazioni scritte (stampa e web) e aggiornarne il linguaggio.
Le più rilevanti proposizioni della norma riguardano infatti le principali disfunzioni a cui la comunicazione va incontro a causa a) dell'enorme volume delle comunicazioni; b) della non condivisione dei criteri di qualità, a volte persino all'interno della medesima organizzazione; c) del disallineamento dei linguaggi tecnico-amministrativi rispetto all'evoluzione della lingua italiana.
Queste disfuzioni rischiano di produrre e di fatto producono una lettura troppo veloce, una comprensione approssimativa, l'incomprensione, lo smarrimento della notizia, la lettura di comunicazioni inutili, il rifiuto di leggere.
La norma si applica a tutti i tipi di comunicazione, siano essi senza indice oppure con indice, ad eccezione di leggi, atti amministrativi, documenti di prassi amministrativa, contratti, sentenze, atti notarili, tesi di laurea, pubblicazioni scientifiche, saggi, materiali didattici, articoli pubblicati in riviste, giornali, libri, messaggi pubblicitari.
Quanto agli elementi strutturali, la norma definisce che cosa siano, a che cosa servano e con quali informazioni si compongano il frontespizio, l'indicazione dell'autore, il nome della comunicazione, il titolo, il sottotitolo, i riferimenti di rintracciabilità e di validità, l'executive summary, il sommario, il numero di pagina, le partizioni, gli allegati, il glossario, gli indici, le evidenziazioni.
Particolarmente rilevante è la definizione del titolo (o oggetto) delle comunicazioni non strutturate. Infatti, il titolo è ciò che dice al destinatario se la comunicazione che ha ricevuto è interessante e urgente. La norma definisce una modalità che, se condivisa, renderà i titoli assolutamente affidabili: chi si riconosce nel titolo leggerà poi la comunicazione, chi non si riconosce potrà archiviarla senza leggerla, sapendo che cosa non ha letto e sapendo di non avere perduto alcuna informazione utile.
La norma opera in sinergia con la norma UNI 11483:2013 sui requisiti di conoscenza, abilità e competenza della figura professionale del comunicatore.

Fonte: UNI

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Sicurezza stradale. In revisione la serie EN 1317

barriereIl Regolamento Europeo 305/2011 (CPR) entrerà in vigore il 1° luglio 2013 rendendo definitivamente obbligatorio per i prodotti da costruzione l'uso delle norme armonizzate.
Queste definiscono le caratteristiche essenziali in base alle quali il produttore, responsabile per la conformità del prodotto, dovrà redigere la Dichiarazione di Prestazione, indispensabile per la messa sul mercato Europeo del suo prodotto con il marchio CE. Nel caso le stesse norme siano precedenti e non adeguate alle nuove richieste dettate dal CPR, i produttori e gli enti certificatori potranno avere qualche difficoltà a redigere la documentazione sulla base di informazioni probabilmente carenti e quindi il Produttore non sarà in grado di presentare la Dichiarazione di Prestazione ed apporre il marchio CE.
Ciò ha dunque accelerato anche la revisione della EN 1317-5, norma armonizzata sui sistemi di ritenuta stradali (barriere di sicurezza, attenuatori, terminali, ecc.), che è stata quasi completamente ridisegnata e comprende ora i requisiti, i metodi di valutazione, i criteri di accettazione e l'Allegato ZA in cui sono definite le indicazioni per la Dichiarazione di Prestazione e la marcatura CE.
Questa norma fa parte di un "pacchetto" comprendente anche le parti di supporto su Generalità (Parte 1), Barriere (Parte 2), Attenuatori (Parte 3), Transizioni (Parte 4), Terminali (Parte 7), Protezioni motociclisti (TS-Parte 8).
Il progetto di norma è stato presentato al TC 226/WG 1 nel dicembre 2012 per una prima lettura: in tale sede si è discusso anche di quanto il WG dovrà fare in parallelo per la modifica, attraverso emendamenti, delle parti di supporto (1-2-3-4-7) dove rimarranno unicamente i metodi di prova, per creare un pacchetto omogeneo e completo da mandare in votazione unica.
Se la votazione sarà positiva, l'entrata in vigore della nuova norma, che avverrà dopo pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE, può essere prevista per giugno/dicembre 2014.

Fonte: UNI

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Dall'UNI sette nuovi progetti di norma

logo uniFino al 4 maggio sono sottoposti ad inchiesta pubblica preliminare sette nuovi progetti di norma, fase fondamentale per vagliare preventivamente le concrete esigenze del mercato.
Di interesse della commissione tecnica Commercio due progetti di norma nazionale trattano rispettivamente la stima del valore di mercato degli immobili (progetto U98000240) e la definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza del valutatore immobiliare (progetto U98000250).
Il primo documento intende definire in maniera univoca e appropriata le metodologie di calcolo del valore di mercato degli immobili secondo criteri oggettivi e in conformità agli standard nazionali e internazionali; esse consentiranno di rendere trasparente il processo e il prodotto (servizio) valutativo. Il secondo progetto è invece finalizzato a definire i requisiti di conoscenza, abilità e competenza del valutatore immobiliare ai fini della determinazione del valore degli immobili, a beneficio di tutti i soggetti potenzialmente interessati quali ad esempio: professionisti, tribunali, istituti di credito, società immobiliari, fondi immobiliari, società di leasing, organi di vigilanza,  cittadino-consumatore, agenzie di rating.
Il progetto E0208E380 (revisione del rapporto tecnico UNI/TR 11388:2010) di competenza CTI definisce il principio di funzionamento e le prescrizioni di impianto, di installazione, di impiego e di prova dei sistemi di contabilizzazione indiretta basati sul totalizzatore dei tempi di inserzione, associato alla zona termica o alla unità immobiliare, e sulle valvole di corpo scaldante. Tali sistemi forniscono un certo numero di unità di ripartizione proporzionali al calore erogato nella singola unità immobiliare, che viene utilizzato per l'attribuzione dei costi di climatizzazione.
La commissione Protezione attiva contro gli incendi intende avviare i lavori per definire i requisiti di progettazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti a secco destinate all'alimentazione di apparecchi erogazione antincendio. Da utilizzare unitamente alla UNI 10779, la futura specifica tecnica (progetto U70001730) costituisce un riferimento per la realizzazione di reti di idranti in attività con pericolo d'incendio ubicate in aree soggette a gelo, senza ricorrere a costosi e talora inefficaci sistemi di coibentazione.
Il progetto U95000340, futuro Rapporto tecnico, costituisce un documento esplicativo della norma UNI EN 14682 sulla sicurezza dell'abbigliamento da bambino. Il documento è stato redatto seguendo il formato "Domanda e Risposta" e tutti gli indumenti menzionati rappresentano esempi di domande frequentemente sollevate dall'industria dell'abbigliamento o dalle autorità di sorveglianza del mercato. Le risposte sono state esaminate e approvate dal CEN/TC 248/WG 20. Il progetto è di interesse della commissione tecnica Tessile e abbigliamento.
Infine due progetti adozioni di norme internazionali ISO di competenza della commissione Macchine utensili. Il documento U97000110 (adozione ISO 5429) specifica le dimensioni nominali e le tolleranze delle ruote lamellari con flange incorporate o separate per l'utilizzo su macchine smerigliatrici fisse. Il progetto U97000120, che adotta la norma ISO 16057, specifica invece le dimensioni nominali dei dischi in fibra vulcanizzata destinati all'uso su macchine smerigliatrici portatili.

Fonte: UNI

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Mercato Immobiliare. Dall'UNI due progetti di norma.

mercato immobUna norma che definisca in maniera univoca e appropriata metodologie di calcolo del valore di mercato degli immobili, secondo criteri oggettivi e in conformità agli standard nazionali e internazionali, consentirà di rendere trasparente il processo e il prodotto (servizio) valutativo.
Il progetto U98000240 "Stima del valore di mercato degli immobili" è finalizzato a definire principi e procedimenti funzionali alla stima del valore di mercato degli immobili sulla base della definizione prevista dalla direttiva 2006/48/CE, recepita con Legge del 23 febbraio 2007 n. 15, la quale specifica che per «valore di mercato» deve intendersi l'importo stimato al quale l'immobile verrebbe venduto alla data della valutazione in un'operazione svolta tra un venditore e un acquirente consenzienti alle normali condizioni di mercato dopo un'adeguata promozione commerciale, nell'ambito della quale entrambe le parti hanno agito con cognizione di causa, con prudenza e senza costrizioni.
La stima del valore di mercato implica l'identificazione e la gestione univoca di metodologie finalizzate alla relativa misurazione quantitativa e, conseguentemente, la necessità di definire uno strumento normativo volto a disciplinare procedimenti e metodologia di calcolo, secondo criteri oggettivi, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti (professionisti, tribunali, istituti di credito, società immobiliari, fondi immobiliari, società di leasing, organi di vigilanza, società di revisione, cittadino-consumatore).
La professione del valutatore immobiliare implica competenze e capacità di gestione univoca di metodologie finalizzate alla stima del valore degli immobili. Il progetto di norma U98000250 "Valutatore immobiliare - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza" è dunque finalizzato a definire tali requisiti in questa figura professionale, ai fini della determinazione del valore degli immobili.
La futura norma si rende necessaria per definire in maniera univoca competenze, caratteristiche personali, condotta professionale, principi etici, conoscenze e capacità del valutatore immobiliare al fine di rendere affidabile il processo e il prodotto (servizio) valutativo.
Entrambi i progetti sono di competenza della commissione tecnica Commercio.
Per i due progetti la fase di inchiesta pubblica preliminare - fondamentale per vagliare preventivamente le esigenze del mercato – terminerà sabato 4 maggio, data entro la quale è possibile inviare commenti e segnalare il proprio interesse a partecipare ai lavori di normazione.

Fonte: UNI

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