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Rischio industriale. Pubblicazione delle Questions & Answers europee sulla Direttiva 2012/18/UE – Seveso III

Rischio industriale. Pubblicazione delle Questions & Answers europee sulla Direttiva 2012/18/UE – Seveso III

È disponibile on-line la traduzione in italiano, predisposta dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), delle “Questions & Answers” sulla direttiva 2012/18/UE – Seveso III, edite nel mese di marzo 2016 dalla Commissione europea.

Il documento riporta le risposte ai quesiti formulati in ambito europeo in merito all’applicazione delle disposizioni della direttiva, elaborate dalla Commissione europea in consultazione con gli Stati membri.

Il lavoro, effettuato dall’ISPRA su incarico del Coordinamento per l’uniforme applicazione sul territorio nazionale del D.Lgs.105/2015, costituisce un utile strumento per semplificare l’accesso ai contenuti della direttiva Seveso III, e in particolare ai quesiti emersi in fase di attuazione della direttiva al fine di sensibilizzare coloro i quali sono impegnati nella gestione degli impianti industriali in Italia all’adozione di una politica di prevenzione del rischio maggiormente attenta e consapevole.

Scarica il documento Questions & Answers europee sulla Direttiva 2012/18/UE – Seveso III

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Seveso III: recepita la Direttiva

seveso 3Con la pubblicazione del decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (G.U. del 14 luglio 2015, n. 161) è stata data attuazione, nell’ordinamento italiano, alla direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose (cosiddetta “Seveso III”). Il decreto entra in vigore dal 29 luglio 2015.

Tra le principali novità:

  • l’adeguamento dell’Allegato 1 al nuovo sistema di classificazione ed etichettatura delle sostanze GHS delle Nazioni Unite, recepito nell’Unione europea con il regolamento CLP 1272/2008;
  • il rafforzamento del ruolo di indirizzo del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, attraverso l’istituzione di un coordinamento per l’applicazione uniforme sul territorio nazionale della normativa introdotta, composto da rappresentanti delle amministrazioni centrali e locali interessate e degli organi tecnici;
  • la regolazione a livello nazionale, in senso garantista dei livelli di sicurezza, del meccanismo della “deroga”, previsto dalla direttiva per le sostanze non in grado di generare incidenti rilevanti;
  • l’introduzione di una modulistica unificata, utilizzabile in formato elettronico per la comunicazione della notifica e delle altre informazioni da parte del gestore dell’impianto;
  • il rafforzamento del sistema dei controlli, attraverso la pianificazione e la programmazione delle ispezioni negli stabilimenti;
  • il rafforzamento delle misure necessarie a garantire maggiori informazioni al pubblico, nonché a permettere una più efficace partecipazione ai processi decisionali, in particolare nelle fasi di programmazione e realizzazione degli interventi nei siti in cui sono presenti stabilimenti a rischio di incidente rilevante.

AdA

Scarica il decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105

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