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Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque. Indicazioni per la scelta delle sostanze

leadImage miniPubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) il documento “Monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque. Indicazioni per la scelta delle sostanze".

Nell’ambito del monitoraggio nazionale dei pesticidi nelle acque, l’ISPRA svolge una funzione di coordinamento e indirizzo tecnico-scientifico nei confronti di Regioni e Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente.

Il documento amplia e aggiorna le informazioni utili per la scelta delle sostanze da considerare nella programmazione del monitoraggio, già fornite in precedenti documenti di indirizzo predisposti dall’Istituto. Tali informazioni riguardano le sostanze rilevanti individuate dalla normativa comunitaria e nazionale, i dati di vendita, la pericolosità, i dati di monitoraggio e le indicazioni ottenute con l’utilizzo di indici di previsione dell’esposizione.

Nel documento è inoltre trattato il tema dei prodotti di degradazione, tuttora poco considerati nei programmi di monitoraggio e viene affrontato in via preliminare il tema della priorità per i sedimenti. Viene presentata infine la problematica delle miscele, per i possibili effetti cumulativi, di cui si dovrebbe tener conto nella programmazione del monitoraggio.

AdA

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ISPRA: sostenibilità ambientale dell'uso dei pesticidi

ispra pesticidiPubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) il documento “Sostenibilità ambientale dell’uso dei pesticidi. Il bacino del fiume Po”.

Il rapporto studia la contaminazione da pesticidi del bacino del Po, il più importante d’Italia per dimensione e per concentrazione delle attività umane. Un monitoraggio esteso dell’area (sviluppato nell’ambito del monitoraggio nazionale coordinato da ISPRA che coinvolge le Regioni e le ARPA/APPA) ha consentito di studiare l’evoluzione della contaminazione a partire dal 2003.

È stata analizzata la presenza nel fiume e nelle acque sotterranee dell’intero bacino di alcuni erbicidi non più usati da anni (atrazina, simazina, alaclor). Questo ha permesso di approfondire aspetti relativi alla sostenibilità dell’inquinamento chimico e in particolare alla capacità del bacino di rispondere a fattori di stress antropico, confrontando i dati di contaminazione con i limiti di legge previsti in fase di autorizzazione.

Il rapporto inoltre affronta il problema della valutazione di pericolo per alcune sostanze “estremamente preoccupanti” quali le sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, le sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, gli interferenti endocrini. Non essendoci una soglia di pericolo per queste tipologie di sostanze, non è possibile stabilire un livello di sicurezza e quindi risultano rilevanti anche le basse concentrazioni a cui sono esposti gli organismi viventi.

Viene infine affrontato il tema delle miscele di sostanze rilevate nei siti di monitoraggio del bacino, e le problematiche dovute alle lacune conoscitive degli effetti cumulativi.

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Pesticidi in acqua: il Rapporto nazionale ISPRA

rapporto pesticidi ispraSul sito dell'Ispra è stato pubblicato il Rapporto nazionale sulla presenza di pesticidi nelle acque, che riporta i risultati del monitoraggio nazionale e regionale dei pesticidi nelle acque superficiali e sotterrane, svolto negli anni 2013-2014.

Frutto di una complessa attività che coinvolge le Regioni e le Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, si tratta di uno strumento di raccolta delle informazioni sulla qualità della risorsa idrica in relazione ai rischi di tali sostanze.
I dati provengono dalle Regioni e Agenzie regionali e l'ISPRA volge un compito di indirizzo tecnico-scientifico e valutazione delle informazioni, presentando poi nel Rapporto sia i risultati del monitoraggio nazionale che i risultati nel dettaglio regionale.

Oltre ai dati statistici sulla presenza di pesticidi nelle acque, in termini di frequenza di ritrovamento e distribuzione delle concentrazioni, sono valutati i livelli di contaminazione ottenuti per confronto con i limiti di qualità ambientale stabiliti a livello europeo e nazionale.

Il rapporto esamina le situazioni più critiche di contaminazione, dovute alla presenza di specifiche sostanze. Analizza l'evoluzione della contaminazione sulla base dei dati raccolti a partire dal 2003. Viene esplorata inoltre la presenza di miscele di sostanze nei campioni, che danno origine al fenomeno della poliesposizione.

Il Rapporto include una breve trattazione sull'evoluzione storica dei pesticidi in relazione alla loro modalità di azione e utilizzo. Illustra inoltre le possibili vie di esposizione dell'uomo ai pesticidi, attraverso l'ambiente.

AdA

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