Dal Mud al Sistri e ritorno. Con la pubblicazione di fine anno del decreto del presidente del consiglio 20 dicembre 2012, il modello unico per la dichiarazione ambientale torna ad essere l'unico punto di riferimento per le imprese e per le amministrazioni coinvolte.
Entro il 30 aprile prossimo le imprese obbligate dovranno tornare a presentare esclusivamente il Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale), usando il modello e le istruzioni allegati al Dpcm 20 dicembre 2012 (pubblicato sul Supplemento ordinario n. 213 alla Gazzetta ufficiale del 29 dicembre 2012) il quale sostituisce il Dpcm 23 dicembre 2011. Pertanto dal 2013 (e fino a un nuovo ordine relativo al Sistri) si torna a parlare solo ed esclusivamente di Mud.
La pubblicazione del decreto, tuttavia, non deve apparire come una scheggia impazzita generata da un sistema disattento, quanto piuttosto la risposta alla sospensione del Sistri (non oltre il 30 giugno 2013, di cui all'articolo 52, legge 134/2012) e di tutti gli adempimenti connessi, ivi compresa la dichiarazione Sistri (il cosidetto "mudino").
Infatti, a seguito di tale sospensione, l'obbligo di presentazione del Mud per i produttori e i gestori di rifiuti di cui all'articolo 189, Dlgs 152/2006 (il Codice ambientale), rimane vigente.
Tuttavia, il nuovo modello crea un unico testo di riferimento per tutti i soggetti e gli obblighi di dichiarazione Mud e "mudino" che, nel tempo, a seguito del Sistri e dell'articolo 264 bis, Dlgs 152/2006 si erano divaricati: per molti aspetti, non si capiva più esattamente a quale modello dovessero rispondere.
Del nuovo Mud tornano a essere destinatari i trasportatori che il "mudino", invece, aveva escluso.
Il modello si compone di sei comunicazioni: rifiuti speciali; veicoli fuori uso; imballaggi; Raee; rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione; produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee).
Rispetto al pregresso, oltre alle novità obbligate dalle modifiche normative intervenute nel tempo, si evidenziano alcune significative novità per ottimizzare compilazione e dati:
- Scheda anagrafica: cambia il campo del codice Istat per adeguarsi alla nuova codifica delle attività economiche. Compare un campo "annulla e sostituisce" che consente di correggere le dichiarazioni presentate. È, inoltre, inserito un dato relativo ai mesi di attività per parametrare la produzione all'attività effettiva dell'azienda;
- Scheda RIF: non è richiesto lo stato fisico del rifiuto perché implicito nel codice Cer (lo stesso avviene nella Scheda intermediazione); è, invece, richiesto il dato sui rifiuti in giacenza presso il produttore per poter confrontare le dichiarazioni dei diversi anni;
- Modulo Rt-Sp Rifiuto ricevuto da terzi: è ora possibile indicare che il rifiuto è stato ricevuto da privati; il che è molto importante per chi prende rifiuti da molti conferitori;
- Modulo Mg-Sp recupero e smaltimento: gli impianti autorizzati solo per messa in riserva e deposito preliminare devono indicare quanto complessivamente stoccato.
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Fonte: Il Sole 24 ORE