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Sostanze pericolose alla prova del cambio di classificazione

Sostanze pericolose alla prova del cambio di classificazione

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Imprese chiamate a prepararsi in vista del 5 luglio, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento Ue sui rifiuti ecotossici. Con una nota adottata a marzo, Confindustria si è espressa sul tema dell’attribuzione della caratteristica di pericolo HP14 (ecotossico) ai rifiuti che presentano o possono presentare rischi.

Tra le quindici caratteristiche di pericolo che possono essere attribuite ai rifiuti, quella dell’ecotossico rappresenta, da tempo, quella più discussa e soggetta a letture sempre diverse, anche a causa delle numerose modifiche legislative. Quella più importante riguarda il regolamento Ue 2017/997 ed entrerà in vigore il prossimo 5 luglio. Questo clima confuso che non giova alla classificazione dei rifiuti che, già di per sé, è un argomento molto complesso. Infatti, l’impatto del succedersi disordinato ed incoerente di diverse disposizioni è pesante e riguarda la gestione di moltissimi rifiuti. Questa situazione ha motivato anche la nota del ministero dell’Ambiente e dell’ordine dei Chimici, entrambe del 28 febbraio 2018.

Lo scopo della nota di Confindustria è informare le aziende, presentando le possibili variazioni nella classificazione dei rifiuti cui potrebbero essere soggetti i loro scarti in un ristretto arco di tempo, nonché alcuni degli adempimenti conseguenti, fino alla auspicata stabilizzazione del prossimo 5 luglio, quando saranno utilizzate regole diverse rispetto a quelle dell’accordo Adr.

L’applicazione di questo regolamento può comportare che rifiuti ora classificati come pericolosi non lo siano più e viceversa. Accanto alle norme cogenti, a partire dal regolamento Ce 1357/2014, la nota descrive la successione delle disposizioni nazionali che, ai fini dell’attribuzione di HP14, rimandavano ai criteri di cui all’accordo Adr.

Sia il regolamento Ce 1357/2014 che l’Adr trovano il loro fondamento nella disciplina sulla classificazione delle sostanze e delle miscele pericolose (Regolamento Ue 1272/2008). Una norma che, con il regolamento Ce 1179/2016, ha subito significative modifiche. La nota di Confindustria spiega come ci si deve confrontare con due elementi in evoluzione:

  • i cambiamenti nella classificazione di alcune sostanze pericolose;
  • i diversi criteri di valutazione e le diverse formule da adottare che conducono a diverse classificazioni dello stesso rifiuto.

La nota ha il pregio di restituire il quadro normativo sul tema. Inoltre, descrive alcuni dei diversi scenari possibili e ricorda la disciplina “Seveso III” sugli incidenti rilevanti e fornisce suggerimenti sui registri di carico e scarico. Il documento, quindi, invita le aziende a un accurato approfondimento e fornisce loro gli strumenti essenziali.

AdA

fonte Sole24Ore 89/18 PF

Scarica il Regolamento UE 2017/997

Scarica la nota interpretativa dell’Ordine dei Chimici n. 01/2018 del 28/02/2018

Scarica la nota del MATTM n. 3222 del 28/02/2018


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