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Rifiuti: novità per gli imballaggi, in vigore il recepimento della direttiva 2013/2/Ue In evidenza

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imballaggiCon il decreto del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare 22 aprile 2014 (in Gazzetta Ufficiale del 14 giugno 2014, n. 136), è stata attuata nell'ordinamento italiano la direttiva 2013/2/UE della Commissione del 7 febbraio 2013, recante modifica dell'Allegato I della direttiva "packaging" 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.

L'intervento ministeriale elimina imprecisioni e ambiguità presenti nella normativa pregressa che avevano determinato discrepanze nelle legislazioni in materia tra i diversi Stati membri. Il Dm 22 aprile 2014 modifica l'allegato E, Parte IV, D.Lgs. 152/2006 specificando meglio gli esempi illustrativi dei criteri che definiscono cosa sia o cosa non sia "imballaggio" ai sensi della normativa.

Secondo i nuovi esempi, che andavano implementati entro il 30 settembre 2013, sono "imballaggio", tra gli altri, le grucce per abiti (solo se vendute insieme all'abito), i rotoli per alluminio, pellicola o carta, le scatole di fiammiferi, piatti e tazze monouso, capsule per il caffè lasciate vuote dopo l'uso, la pellicola di plastica che ricopre gli abiti lavati in lavanderia.

Non sono "imballaggio" i budelli per salsicce, le bustine solubili per detersivi, le posate monouso, i lumini per tombe, i macinapepe ricaricabili.

Scarica il DM 22 aprile 2014

AdA