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Cybersicurezza, fondi UE per le idee a prova di privacy

Cybersicurezza, fondi UE per le idee a prova di privacy

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Il programma Horizon 2020 dell’Ue ha lanciato un’iniziativa sulla sicurezza informatica con una dotazione finanziaria di 35,6 milioni di euro. Nell’ambito della sezione «Sfide della società» di H2020, con la tematica «Focus area sicurezza informatica» sono aperti due inviti a presentare proposte relativi al finanziamento di partenariati pubblici e privati (Ppp) per quanto riguarda le minacce informatiche, la protezione dei dati , la privacy e l’identità digitale.

Il primo invito (Ds-07-2017) punta a finanziare nuovi approcci per affrontare minacce alla sicurezza informatica, al fine di individuare e rispondere in modo rapido ed efficace ai più sofisticati cyberattacchi. I progetti dovranno riguardare l’analisi di anomalie, strumenti di visualizzazione, analisi dei grandi dati e dei protocolli, nonché valutare e affrontare in particolare l’impatto sui diritti fondamentali, sulla protezione dei dati e sulla privacy, nella progettazione e nello sviluppo delle loro soluzioni.

Il secondo invito (Ds-08-2017) si focalizza sull’aspetto della privacy, protezione dei dati e identità digitale . La nostra società sta assistendo allo spostamento da una connettività tramite dispositivi singoli, quali i computer, gli smartphone o i dispositivi indossabili, ad una connettività ubiqua, cui partecipano anche gli elettrodomestici e i prodotti industriali, eccetera.

I due inviti a presentare progetti finanziano in primo luogo azioni innovative (finanziamento al 70% dei costi ammissibili) costituite principalmente da attività per la produzione di piani, progetti e disegni per prodotti, per processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. A tal fine le attività possono comprendere prototipazione, testing, dimostrazione, sperimentazione, validazione del prodotto su larga scala e le prime applicazioni commerciali.

In secondo luogo azioni di ricerca e innovazione (finanziamento al 100%) costituite principalmente da attività di ricerca di base o applicata, lo sviluppo e l’integrazione tecnologica, test e validazione su di un prototipo in piccola scala in un laboratorio o in ambiente simulato.

I progetti possono quindi essere presentati da Pmi e università, istituti di ricerca ed enti pubblici. La Commissione è del parere, infatti, che una cooperazione strategica attraverso un partenariato pubblico-privato contrattuale possa rivestire un ruolo importante nello sviluppo di una comunità basata sui dati e nella promozione dello scambio di migliori pratiche. I partenariati pubblico-privato (PPP) sono soluzioni di finanziamento innovative promosse dall’Unione europea. In particolare possono contribuire ad agevolare la realizzazione di progetti pubblici; favorire lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo, grazie alla creazione della concorrenza e al coinvolgimento delle imprese private. La scadenza è fissata per il 24 agosto.

AdA

fonte Sole24Ore 200/17