La Commissione europea ha pubblicato il programma di lavoro per il 2017 di «Cosme», lo strumento mirato a stimolare la competitività delle Pmi, a cui destina un bilancio complessivo di 292 milioni di euro. Di questi, il 60% sarà allocato sugli strumenti finanziari e circa il 20% alle attività che promuovono l’accesso ai mercati per le imprese.
Obiettivi di Cosme per il 2017 sono facilitare l’accesso delle Pmi ai finanziamenti sotto forma di capitale proprio o di debito (tre iniziative per un budget di circa 174 milioni di euro), favorire l’accesso ai mercati in particolare all’interno dell’Ue ma anche a livello globale (nove iniziative per circa 71 milioni), migliorare le condizioni quadro per la competitività e la sostenibilità delle imprese, in particolare le Pmi (11 azioni per 32 milioni), promuovere l’imprenditorialità e la cultura imprenditoriale (tre azioni per 11 milioni).
Fanno parte del programma Cosme - e quindi continueranno ad essere finanziate - alcune iniziative di successo già in atto, come il Centro per la cooperazione industriale Ue – Giappone e il co-finanziamento della «Rete Enterprise Europe» (Een). Con oltre 600 uffici in Europa e nel mondo, Een ha ottenuto risultati tangibili concentrandosi sulla promozione dell’internazionalizzazione delle Pmi, nel mercato interno e al di fuori di esso.
Anche nel 2017 sarà operativa l’iniziativa «Erasmus per giovani imprenditori» un sistema di scambio transfrontaliero per aiutare i nuovi imprenditori - e quelli che vorrebbero diventarlo - ad acquisire le competenze necessarie per gestire ed espandere un’impresa. Il programma offre loro l’opportunità di recarsi in un altro Paese, per un periodo da uno a sei mesi, per lavorare accanto ad un imprenditore esperto. Questo tipo di scambio accresce il know-how e incoraggia il trasferimento transfrontaliero di saperi ed esperienze tra imprenditori.
Il programma di lavoro contiene poi una descrizione dettagliata delle azioni che verranno finanziate, l’indicazione degli importi assegnati a ciascuna azione e un calendario indicativo della pubblicazione degli inviti o dei bandi, nonché l’indicazione degli indicatori che verranno utilizzati per controllare l’efficacia in termini di risultati e realizzazione degli obiettivi fissati.
Sono due gli strumenti finanziari previsti da Cosme per facilitare l’accesso ai finanziamenti delle Pmi orientate alla crescita con circa il 60% del budget complessivo 2017. Il primo è lo strumento di capitale proprio per la crescita (Efg), che si concentra su fondi che forniscono capitale di rischio e finanziamenti mezzanini, come i prestiti subordinati e i prestiti partecipativi, a imprese in fase di crescita ed espansione, in particolare quelle operanti a livello transfrontaliero: si avrà la possibilità di investire in nuove imprese nella prima fase di sviluppo, insieme allo strumento di capitale proprio operativo nel quadro del programma «Horizon 2020». Lo strumento dovrebbe aiutare fino a 560 Pmi a ricevere tali investimenti, per un volume investito complessivo compreso tra i 2,6 e i 4 miliardi di euro.
Il secondo è lo strumento di garanzia dei prestiti (Lgf) che fornirà invece: controgaranzie e altri accordi di condivisione dei rischi per i sistemi di garanzia; garanzie dirette e altri accordi di condivisione dei rischi per altri intermediari finanziari che soddisfano i criteri di ammissibilità. L’Lgf consta di due azioni: la prima azione (finanziamento mediante prestiti o leasing, inclusi il prestito subordinato e il prestito partecipativo) riduce le particolari difficoltà che le Pmi incontrano nell’ottenere crediti, perché gli investimenti sono percepiti più rischiosi o perché le imprese non dispongono di garanzie sufficienti; la seconda azione (cartolarizzazione di portafogli di crediti concessi a Pmi) mobilita risorse supplementari per il finanziamento delle Pmi mediante il prestito, nel quadro di adeguati accordi di condivisione del rischio con le istituzioni in questione.
Si prevede che Cosme consentirà ad un numero di imprese compreso tra 220mila e 330mila di ottenere finanziamenti per un totale compreso tra i 14 e i 21 miliardi di euro. Sono in corso i lanci dei bandi per l’identificazione degli istituti intermediari (banche, istituti di credito, ecc.) che si occuperanno di erogare – nei vari Stati membri – tali strumenti finanziari.
AdA
fonte Sole24Ore 40/17 M.A.C.