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Sistema globale armonizzato, arrivano le modifiche al Regolamento CLP

Sistema globale armonizzato, arrivano le modifiche al Regolamento CLP

Con Regolamento 2019/521 del 27 marzo 2019 (in GUUE L 86 del 28 marzo 2019) la Commissione apporta modifica al regolamento CLP (Reg. n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio) relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele per adeguarlo al progresso tecnico e scientifico.

In particolare, si tiene conto delle modifiche intervenute a seguito dell'attuazione del Sistema mondiale armonizzato di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche (Globally Harmonised System of Classification and Labelling of Chemicals - GHS) delle Nazioni Unite la cui sesta e settima edizione tiene conto delle modifiche adottate dai tecnici ONU anche in materia di trasporto di merci pericolose.

L'adeguamento ha riguardato alcune disposizioni e alcuni criteri tecnici degli allegati I, II, III, IV, V e VI del regolamento (CE) n. 1272/2008 per tenere conto della sesta e settima edizione riveduta del GHS. Con la revisione del GHS sono state introdotte una nuova classe di pericolo per gli esplosivi desensibilizzati e una nuova categoria di pericolo, «gas piroforici», all'interno della classe di pericolo «gas infiammabili». Tra le modifiche rientra anche l'adeguamento di una serie di elementi: i criteri per le sostanze e le miscele che a contatto con l'acqua emettono gas infiammabili; i valori soglia generici; le disposizioni generali per classificare le miscele sotto forma di aerosol; il dettaglio delle definizioni e i criteri di classificazione, secondo il caso, per le classi di pericolo esplosivi, gas infiammabili, liquidi infiammabili, solidi infiammabili, tossicità acuta, corrosione/irritazione della pelle, gravi lesioni oculari/irritazione oculare, sensibilizzazione delle vie respiratorie e della pelle, mutagenicità sulle cellule germinali, cancerogenicità, tossicità per la riproduzione; tossicità specifica per organi bersaglio e pericolo in caso di aspirazione. Sono state inoltre apportate modifiche ad alcune indicazioni di pericolo e alcuni consigli di prudenza.

Il regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (avvenuta il 28 marzo 2019) e si applica a decorrere dal 17 ottobre 2020, ma le sostanze e le miscele possono, prima del 17 ottobre 2020, essere classificate, etichettate e imballate in conformità del regolamento 2019/521.
I fornitori potranno applicare le nuove disposizioni su base volontaria prima della data di applicazione del regolamento 2019/521.

Scarica il Regolamento (UE) 2019/521 del 27 marzo 2019

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Aggiornamento coordinatori e numero massimo partecipanti a eventi, interpello SSL

Aggiornamento coordinatori e numero massimo partecipanti a eventi, interpello SSL

La Federazione  Sindacale  Italiana  dei  Tecnici  e  Coordinatori  della  Sicurezza,  ha  formulato istanza di interpello per conoscere il parere della Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro in merito a “quale sia il corretto numero massimo di partecipanti ai convegni o seminari di aggiornamento per i Coordinatori per la Sicurezza: nessun limite massimo, così come indicato nel cap. 9.1, ovvero 35 partecipanti così come indicato nell’Allegato V all’ACSR del 07.07.2016”.

In particolare, l’istanza di interpello 3/2019 concerne la corretta applicazione del combinato disposto dei punti 9.1 e 12.8 dell’Accordo in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 7 luglio 2016.

La Commissione ritiene che la corretta interpretazione dei punti 9.1 e 12.8 dell’Accordo, debba far ritenere che l’aggiornamento dei coordinatori per la sicurezza, possa essere svolto con due differenti modalità. La prima mediante la partecipazione a corsi di formazione ai quali possono essere presenti un numero massimo di 35 unità, la seconda attraverso la partecipazione a “convegni o seminari” senza vincoli sul numero massimo di partecipanti, purché venga prevista la tenuta del registro di presenza dei partecipanti da parte del soggetto che realizza l’iniziativa dedicata ai coordinatori per la sicurezza.

AdA

Scarica l'Interpello 3/2019

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Dispositivi antisismici. Pubblicata una nuova norma UNI

Dispositivi antisismici. Pubblicata una nuova norma UNI

La Commissione "Ingegneria strutturale" dell’UNI ha curato il recepimento e la pubblicazione della norma UNI EN 15129 “Dispositivi antisismici”
L’antisismica è un argomento fondamentale in edilizia soprattutto per un paese come l’Italia che ha sul proprio territorio un’alta percentuale di criticità a livello geologico.
La norma riguarda la progettazione dei dispositivi antisismici, inclusi nelle strutture con lo scopo di modificarne la risposta all'azione sismica.
Specifica i requisiti funzionali e le regole generali di progettazione in situazioni sismiche e non sismiche, le caratteristiche dei materiali, i requisiti di fabbricazione e di esecuzione delle prove, nonché i criteri per la valutazione e verifica di costanza della prestazione, di installazione e di manutenzione. Fornisce anche i criteri per la marcatura CE.
L’analisi sismica ed il progetto del sistema d'isolamento di un'Intera struttura sono regolati dalla EN 1998-1, con i requisiti specifici per edifici con riferimento alla EN 1998-1 e per ponti con riferimento alla EN 1998-2. Nell'analisi sismica del sistema d'isolamento di un'intera struttura, gli effetti delle azioni di progetto sui singoli componenti, inclusi i dispositivi antisismici, sono valutati sulla base dell'azione sismica di progetto derivata dall'analisi strutturale sismica.
La norma entra ancor più nello specifico indicando ad esempio i requisiti che devono avere i dispositivi antisismici ed i loro collegamenti ciascuno con un adeguato grado di affidabilità; eccoli qui di seguito:

  1. Non collasso:
    I dispositivi antisismici ed i loro collegamenti alla struttura devono essere progettati e costruiti in modo da resistere agli effetti -delle azioni sismiche definiti nella EN 1998-1 per edifici o nella EN 1998-2 per ponti senza cedimenti locali o globali, quindi mantenendo una resistenza meccanica residua dopo l'evento sismico, compresa, se ciò fosse pertinente, una capacità residua di sopportare carichi. Il requisito di non collasso riguarda la struttura nel suo complesso ed eventualmente il dispositivo ed il suo collegamento alla struttura. Non riguarda invece i vincoli a fusibile. Si prevede che questi ultimi siano soggetti a danno nel citato evento e possano pertanto richiedere la loro riparazione o sostituzione.
  2. Limitazione del danno:
    I dispositivi antisismici ed i loro collegamenti alla struttura devono essere progettati e costruiti in modo da resistere ad un'azione sismica avente una probabilità di verificarsi maggiore di quella dell'azione sismica di progetto, senza che si verifichino danni e conseguenti limitazioni d'impiego, i costi dei quali sarebbero sproporzionati rispetto al valore della struttura stessa. Ci si attende che in questo evento il dispositivo non patisca danni o che questi siano molto limitati, tali da non richiedere la sua sostituzione.

È prevista la conformità con gli Eurocodici strutturali.

mb
Fonte UNI

 

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Sistemi di gestione della conoscenza

Sistemi di gestione della conoscenza

Pubblicata a cura della Commissione Responsabilità sociale delle organizzazioni la norma UNI ISO 30401:2019 “Sistemi di gestione della conoscenza – Requisiti
La gestione della conoscenza è una disciplina focalizzata sui modi in cui le organizzazioni creano e utilizzano la conoscenza; non ha una definizione unica accettata e non vi sono norme globali antecedenti alla norma UNI ISO 30401.
L’intento della norma è quello di fissare dei principi e requisiti solidi di gestione della conoscenza:

  1. come guida per organizzazioni che mirano ad essere competenti nell'ottimizzare il valore della conoscenza organizzativa;
  2. come base per svolgere attività di audit, certificare, valutare e riconoscere tali organizzazioni competenti da parte di organismi di auditing interni ed esterni riconosciuti.

Esistono numerosi e ben noti ostacoli a una gestione della conoscenza di successo che occorre ancora superare, molta confusione con altre discipline quali la gestione delle informazioni, e molte idee errate su come effettuare la gestione della conoscenza, per esempio la convinzione che il semplice acquisto di un sistema tecnologico sia sufficiente a far sì che la gestione della conoscenza aggiunga valore.
Ciascuna organizzazione costruisce un approccio di gestione della conoscenza, in relazione al proprio ambiente di business e operativo, che riflette le proprie specifiche esigenze e gli esiti desiderati.
La norma stabilisce i requisiti e fornisce le linee guida per stabilire, attuare, mantenere, riesaminare e migliorare un sistema efficace di gestione per la gestione della conoscenza nelle organizzazioni.
Tutti i requisiti trattati sono applicabili a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dal tipo o dalla dimensione, o dai prodotti e servizi forniti.

mb
Fonte UNI

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Bando della Camera di Commercio di Napoli per l’erogazione di voucher per la partecipazione a fiere anno 2019

Bando della Camera di Commercio di Napoli per l’erogazione di voucher per la partecipazione a fiere anno 2019

La Camera di Commercio di Napoli ha approvato il Bando finalizzato a sostenere la promozione e la valorizzazione del sistema produttivo napoletano, favorendo una maggiore partecipazione delle imprese partenopee a manifestazioni fieristiche in Italia che si terranno fino al 31/12/2019 attraverso la concessione di voucher a parziale copertura delle spese di partecipazione.

I destinatari di tale agevolazione sono le imprese, le cooperative ed i consorzi.

L’agevolazione prevista dal bando consiste in un contributo a fondo perduto fino ad un importo massimo di € 5.000.
Ciascuna impresa/cooperativa/consorzio potrà presentare non più di una richiesta di contributo. Sono considerate ammissibili le spese sostenute e quietanzate dopo la presentazione delle domande di partecipazione al Bando.

Il bando e la relativa modulistica sono disponbili sul sito web della CCIAA di Napoli:

Vai al Bando Voucher Fiere

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente mediante l’utilizzo della procedura telematica, collegandosi al sito:

http://webtelemaco.infocamere.it

dalle ore 9.00 del giorno 02/04/2019 alle ore 12.00 del giorno 31/10/2019, mediante la compilazione di un modulo generato dal sistema, allegando la documentazione indicata nel bando.

La gestone del Bando sarà affidata all’Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Napoli – S.I. IMPRESA.

Per informazioni:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Ecobonus e bonus casa: aggiornate le FAQ Enea

Ecobonus e bonus casa: aggiornate le FAQ Enea

L’Enea ha aggiornato al 26 marzo 2019 le domande e risposte più frequenti (FAQ) con riferimento alle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico negli edifici esistenti, il cosiddetto “ecobonus“, e per interventi di ristrutturazione edilizia che comportano risparmio energetico, il cosiddetto “bonus casa”.

Sul sito dell’Enea sono state, quindi, aggiornate le sezioni relative alle FAQ di natura tecnico-procedurale, rispettivamente per ecobonus e bonus casa, e quelle di natura informatica relative ad entrambe le detrazioni.

Le FAQ inerenti le detrazioni spettanti in caso di interventi finalizzati al risparmio energetico, ecobonus, riguardano i seguenti argomenti:

  1. quesiti sulla procedura di trasmissione
  2. coibentazione parti opache, sostituzione dei serramenti e installazione delle schermature solari
  3. collettori solari termici
  4. impianti termici
  5. quesiti di natura fiscale.

Le FAQ inerenti gli interventi di risparmio energetico ed utilizzo di fonti di energia rinnovabile, interessano le seguenti problematiche:

  • procedura di trasmissione
  • individuazione degli interventi soggetti all’obbligo di comunicazione
  • impianti fotovoltaici
  • pompe di calore
  • serramenti, porte, persiane e tapparelle
  • elettrodomestici
  • valvole termostatiche e sistemi di contabilizzazione
  • quesiti di natura fiscale
  • calcolo degli importi massimi detraibili.

Infine, le FAQ di natura informatica riguardanti gli interventi di risparmio energetico ed utilizzo di fonti di energia rinnovabile, che trattano i seguenti temi:

  1. compilazione e invio della pratica
  2. modifica e annullamento di una pratica già inviata
  3. condivisione delle spese degli interventi. Cointestazione della pratica
  4. mancanza, nell’elenco proposto, del Comune di residenza o nascita poiché estero o soppresso o accorpato ad altro Comune
  5. visualizzazione del sito di invio non corretta o difficoltà di utilizzo. Configurazione del browser
  6. richiesta di rinvio della mail di ricezione pratica
  7. segnalazione di campi non compilati
  8. stampa della pratica già inserita
  9. assenza di numero civico, scala o interno
  10. dimenticanza o smarrimento della password di accesso

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Sicurezza nei cantieri post sisma, nuova guida INAIL

Sicurezza nei cantieri post sisma, nuova guida INAIL

L’INAIL ha reso disponibile una guida per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei cantieri post sisma. L’opera rappresenta un supporto a tutti coloro che sono chiamati all’individuazione ed applicazione di idonee misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, in un contesto lavorativo compromesso, sotto il profilo prevenzionistico, a causa dei danni prodotti da terremoti.

Le raccomandazioni rappresentano un focus sulle attività lavorative nei cantieri conseguenti al sisma, con l’obiettivo di aumentare l’attenzione sugli aspetti di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, già alta nei cantieri in genere, ma che deve essere ancora più alta a causa della precarietà degli immobili e del particolare tessuto urbano e suburbano dei pregevoli centri storici di tante cittadine danneggiate pesantemente dal sisma.

Si tratta, quindi, di raccomandazioni che non hanno alcun valore vincolante, in quanto non aggiungono nulla alle norme già esistenti, ma traggono origine da queste per adattarle alla specificità degli interventi e alla particolarità del contesto ambientale.

La guida ha lo scopo di garantire la facilità di consultazione ed il maggior utilizzo possibile da parte degli addetti ai lavori. Le 120 schede prevenzionistiche elaborate corrispondono alle voci del prezzario raggruppate in gruppi, assimilate tra loro per fattori di rischio, ognuna è numerata e riporta i codici delle voci di prezzario a cui si riferisce. Tale sistema consente comunque di associare ad ogni voce di prezzario la relativa scheda di sicurezza.

Le schede contemplano l’analisi dei rischi, le risorse umane ed i materiali, necessarie all’esecuzione del singolo intervento ed in modo particolare contengono:

  • le scelte progettuali ed organizzative generali
  • le procedure/prescrizioni operative generali
  • le misure preventive e protettive generali
  • le misure di coordinamento generali
  • le misure di coordinamento contro i potenziali rischi interferenti.

L’opera è completata da una serie di illustrazioni grafiche contenenti le principali misure di tutela previste.

Scarica la guida

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Guida agli impianti di terra negli edifici. Nuova edizione della CEI 64-12

Guida agli impianti di terra negli edifici. Nuova edizione della CEI 64-12

Pubblicata la terza edizione della CEI 64-12Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario”.
Questa nuova edizione contiene importanti modifiche tecniche dovute a nuove norme e leggi entrate in vigore dopo la precedente edizione.
La Guida CEI 64-12 è stata preparata con lo scopo di indicare agli operatori edili e ai committenti i notevoli vantaggi economici e tecnici che si possono ottenere con un tempestivo e coordinato intervento degli operatori elettrici prima e durante la costruzione delle opere edili (per es. utilizzando gli scavi delle armature metalliche del calcestruzzo armato prima del getto di cemento) e di fornire agli operatori elettrici informazioni utili per realizzare correttamente i vari interventi. A questo scopo vengono:

  • ricordati brevemente gli obiettivi e le funzioni degli impianti di terra di protezione, facendo riferimento alle norme in vigore;
  • indicati i criteri di base da seguire per la loro progettazione e la loro esecuzione, mettendo in evidenza possibili soluzioni costruttive;
  • illustrate le usuali tecniche di verifica;
  • messe in evidenza la documentazione tecnica, preliminare e finale, necessaria.

Sono trattati gli impianti di terra di impianti elettrici alimentati da sistemi di I categoria (cioè oltre 50 V fino a 1000 V compresi, se a corrente alternata, o oltre 120 V fino a 1500 V compresi, se a corrente continua) e di II categoria (cioè oltre 1000 V se a corrente alternata o oltre 1500 V se a corrente continua, fino a 35000 V compresi); vengono fornite informazioni sulla progettazione ed esecuzione dei dispersori, dei conduttori di terra, dei conduttori equipotenziali principali, i conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali supplementari.
La Guida contiene inoltre alcuni Allegati che trattano diversi argomenti, tra i quali: definizioni, simboli, fenomeni di corrosione nei terreni, resistività del terreno, problemi di adeguamento per impianti preesistenti, predisposizione per la protezione contro i fulmini, impianto di terra per le esigenze del cantiere.
La nuova edizione sostituisce completamente la precedente CEI 64-12:2009

mb
Fonte CEI

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Manutenzione, disponibile una nuova norma UNI

Manutenzione, disponibile una nuova norma UNI

Recepita e pubblicata in italiano dalla Commissione “Manutenzione” la norma UNI EN 17007:2018 “Processo di manutenzione e indicatori associati
Nell’accezione più diffusa la manutenzione è considerata quella scienza che finalizza le attività umane ad un impiego economico sostenibile delle risorse, nella progettazione e nella gestione dei sistemi “artificiali” antropici (cioè propri dell’uomo) e nella conservazione dei sistemi naturali.
Coordinare e gestire un’organizzazione comprende inevitabilmente anche il concetto di manutenzione per il suo intero ciclo di vita.
La UNI EN 17007 fornisce una descrizione generica del processo di manutenzione. Specifica le caratteristiche di tutti i processi, che fanno parte del processo di manutenzione e stabilisce un modello di manutenzione per fornire delle linee guida per la definizione degli indicatori.
È applicabile a tutte le organizzazioni (aziende, istituzioni, agenzie, ecc.) responsabili della manutenzione dei beni fisici. Pertanto, è stata definita senza presupporre una particolare organizzazione e non ha lo scopo di proporne una.
Questa descrizione può essere adattata in base al tipo e alle dimensioni dell'organizzazione scelta per eseguire la manutenzione, alla complessità dei sistemi sottoposti a manutenzione e allo scopo e campo di applicazione dei servizi esterni appaltati.
La finalità della ripartizione in processi e la rappresentazione delle loro interrelazioni è quello di aiutare il personale addetto alla manutenzione, e in particolare la gestione a diversi livelli, a:

  a) identificare chiaramente le azioni da effettuare per soddisfare gli obiettivi complessivi fissati dalla Direzione in termini di manutenzione;
  b) delegare responsabilità che garantiscano la realizzazione delle azioni con i livelli di prestazione richiesti;
  c) per ogni processo, determinare chiaramente:
       1. gli input necessari e la loro origine,
       2. i risultati richiesti e l'uso previsto;
  d) sorvegliare e valutare quantitativamente le prestazioni ottenute ai vari livelli della ripartizione in processi;
  e) migliorare la raccolta e la distribuzione dei dati.

La norma non riguarda la manutenzione del software in sé, ma si applica alle entità che contengono software. Nel documento viene riportata come riferimento normativo la norma EN 13306 Maintenance - Maintenance terminology.

mb

Fonte: UNI

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Gestione informativa mediante BIM

Gestione informativa mediante BIM

La commissione UNI “Prodotti processi e sistemi per l’organismo edilizio” ha curato il recente recepimento in lingua italiana della nuova UNI EN ISO 19650-1:2019Organizzazione e digitalizzazione delle informazioni relative all'edilizia e alle opere di ingegneria civile, incluso il Building Information Modelling (BIM) - Gestione informativa mediante il Building Information Modelling - Parte 1: Concetti e principi
La norma descrive i concetti e i principi per la gestione delle informazioni in uno stadio di maturità denominato "Building Information Modelling (BIM) secondo la serie ISO 19650". La norma mette a disposizione raccomandazioni inerenti a un quadro concettuale per la gestione delle informazioni, che includa, lo scambio, la registrazione, l'aggiornamento e l'organizzazione per tutti gli attori.
È applicabile all'intero ciclo di vita di un cespite immobile, compresa la pianificazione strategica, la progettazione iniziale, l'ingegnerizzazione, lo sviluppo, la predisposizione della documentazione per gli affidamenti e la costruzione, il funzionamento operativo quotidiano, la manutenzione, la ristrutturazione, la riparazione e la fine del ciclo di vita.
Inoltre, può essere adattata a cespiti immobili o a commesse di qualsiasi dimensione e complessità, al fine di non ostacolare la flessibilità e la versatilità che connota l'ampio spettro di potenziali strategie di aggiudicazione e di affidamento degli incarichi senza pregiudicarne il costo di implementazione della norma. Si applica congiuntamente alla serie UNI 11337, che si pone come norma complementare.
La UNI EN ISO 19650-1 è destinata all’utilizzo principalmente da parte di:

  • coloro che partecipano alla procedura di affidamenti, alla progettazione, alla costruzione e/o alla messa in esercizio dei cespiti immobili;
  • coloro che partecipano alla consegna delle attività di gestione del cespite immobile, compreso l'esercizio e la manutenzione.

Vi sono diversi modi in cui i proprietari/operatori o i committenti del cespite immobile possono soddisfare al meglio i loro particolari requisiti o rispondere ai loro contesti nazionali. Ciò comprende le procedure di aggiudicazione e le modalità di conferimento degli incarichi. I concetti e i principi per la gestione delle informazioni descritti nella norma dovrebbero essere adottati e applicati in conformità alle circostanze e ai requisiti specifici delle attività di gestione del cespite immobile o di realizzazione della commessa. I requisiti informativi dovrebbero specificare o guidare il modo in cui realizzare tutto ciò e i dettagli dovrebbero essere concordati preventivamente affinché tali requisiti siano comunicati in modo efficiente ed efficace.

mb
Fonte UNI

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