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News - Responsabilità Sociale

News - Responsabilità Sociale (235)

Dall’ILO una guida formativa per la lotta al lavoro minorile

Lavoro minorIn vista della terza Global conference on child labour, che si svolgerà a Brasilia dall’8 al 10 ottobre, l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) ha presentato un nuovo strumento a sostegno dell’attuazione della tabella di marcia per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016, adottata l'11 maggio 2010 a conclusione della conferenza mondiale dell’Aja.
Fondamentali il monitoraggio e la valutazione delle azioni intraprese. Lo strumento consiste in una guida formativa che, avendo come punto di riferimento i contenuti della road map tracciata all’Aja, offre una definizione delle forme peggiori di lavoro minorile, presenta le strategie chiave per eliminarle, illustra casi di studio e interventi che possono essere adottati dai governi e dalle organizzazioni sindacali, datoriali e della società civile, e affronta il tema del monitoraggio e della valutazione delle azioni intraprese come fattori chiave per il successo dei piani adottati. Il tutto accompagnato da una serie di 14 esercizi per favorire la comprensione delle cause e delle caratteristiche del fenomeno.
“Un nuovo stimolo per il raggiungimento dell’obiettivo”. “La guida – precisa Constance Thomas, direttore dell’International programme on the elimination of child labour dell’Ilo – è allo stesso tempo uno strumento di formazione e un trampolino verso la definizione o la revisione dei piani di azione nazionali per l’eliminazione delle forme peggiori di lavoro minorile, che rappresenterà un nuovo stimolo per le iniziative promosse dai vari Stati per il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo”.
Anche un manuale per l'organizzazione di workshop e seminari. Prima della pubblicazione, la guida è stata sottoposta a un processo di validazione attraverso gruppi di lavoro condotti a Fiji, in Sierra Leone e in Messico. Attualmente è disponibile solo in inglese, mentre entro la fine dell’anno è previsto il rilascio delle versioni in francese e spagnolo, ed è accompagnata da un manuale che fornisce consigli pratici e materiali utili per lo svolgimento del corso nell'ambito di workshop e seminari formativi.

mb

Scarica la Guida

Fonte INAIL

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Lavoro a over 50 e donne: ecco le regole per le PMI

inpsL’Inps mette nero su bianco in un’apposita circolare le istruzioni operative per i datori di lavoro che hanno diritto allo sconto contributivo previsto per le assunzioni agevolate di lavoratori over 50 e donne: arrivano i modelli di domanda, contratti agevolabili, lavoratori ammessi allo sgravio. Le assunzioni agevolate introdotte dalla Riforma del lavoro Fornero (prevedono uno sconto sui contributi da versare per i datori di lavoro che assumono o hanno assunto dal 1° gennaio 2013 lavoratori over 50 e donne appartenenti a categorie svantaggiate. Chiarimenti e indicazioni per il godimento dell’incentivo sono contenute nella circolare operativa dell’Inps del 24 luglio 2013.

Nella circolare vengono delineati i limiti di cumulo dell’incentivo, le condizioni di compatibilità con il mercato interno, il coordinamento con altri incentivi e le condizioni per accedere all’agevolazione fiscale. L’incentivo consiste in una riduzione del 50 per cento sulla contribuzione dovuta dal datore di lavoro nel caso di assunzioni di lavoratori rientranti nelle seguenti tipologie:
uomini e donne con almeno cinquanta anni di età e disoccupati da oltre dodici mesi; donne di qualunque età, residenti in aree svantaggiate e prive di impiego da almeno sei mesi, donne di qualsiasi età, con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prove di impiego da almeno sei mesi, donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di impiego da almeno ventiquattro mesi.

Istruzioni per datori di lavoro
Vediamo gli adempimenti per fruire del bonus. Per accedere all’incentivo è necessario inviare all’Inps l’apposita comunicazione utilizzando un apposito modulo di istanza on-line che a breve verrà messo a disposizione nel Cassetto previdenziale aziende sul sito dell’Istituto. Tale comunicazione va presentata prima dell’invio della denuncia contributiva nella quale viene indicata la contribuzione agevolata. I sistemi informativi confermeranno l’esito positivo, o notificheranno quello negativo, entro il giorno successivo all’inoltro, successivamente L’Inps effettuerà, in sede di verifica amministrativa, i necessari controlli.

Contratti agevolabili
L’agevolazione spetta ai datori di lavoro in caso di assunzione, anche a tempo parziale, mediante contratti a tempo indeterminato o determinato e in caso di trasformazioni a tempo indeterminato di precedenti rapporti agevolati. Non rientra invece nell’incentivo la stipula di contratti di lavoro domestico, intermittente, ripartito, accessorio. In base al tipo di contratto di lavoro stipulato si avrà diritto all’incentivo per un diverso periodo di tempo: per le assunzioni a tempo indeterminato e trasformazioni 18 mesi; a tempo determinato fino a 12 mesi. Nell’incentivo rientrano anche le proroghe dei rapporti di lavoro se effettuate in conformità alla disciplina del rapporto a tempo determinato, in questo caso l’agevolazione spetta fino al limite complessivo di dodici mesi.

Vai alla Circolare INPS

 

AdA

 

Fonte: Il Denaro (27/07/13)

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Presentato al CNEL il Rapporto sul mercato del lavoro degli immigrati

LPS 2Lunedì 15 luglio 2013, nella sala del Parlamentino del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro si è tenuta la presentazione del Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati.
Il Rapporto, giunto alla sua terza edizione e curato dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mira a fornire un’accurata analisi dell’impatto dell’immigrazione sul mercato del lavoro italiano, corredata da stime previsionali utili a indicare la possibile evoluzione della domanda e dell’offerta di lavoro per i lavoratori stranieri in Italia, al fine di pervenire a più precise valutazioni dell’effettivo fabbisogno del mercato del lavoro italiano, all’interno del quale si contano attualmente circa 2 milioni e 334 mila lavoratori stranieri occupati.
Il Rapporto intende supportare, in una fase di incertezza economica come quella attuale, coloro che sono chiamati ad assumere decisioni istituzionali e a definire, in coerenza con le dinamiche interne del mercato del lavoro, interventi mirati in materia di immigrazione.
Particolare attenzione è inoltre dedicata alla relazione tra lavoro ed imprenditoria degli immigrati e crisi economica, con specifiche analisi delle dinamiche delle assunzioni e cessazioni nel mercato del lavoro dipendente e parasubordinato.

mb

Fonte: Ministero Lavoro e Politiche Sociali

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La nuova versione delle Linee guida GRI per il Bilancio di sostenibilità

GRI Bilancio SostenibilitàIl Global Reporting Initiative (GRI) ha presentato G4, una nuova versione delle linee guida di rendicontazione del Bilancio di sostenibilità. Il nuovo standard è frutto di un lungo processo di consultazione multi-stakeholder durato 2 anni, che ha coinvolto 120 esperti di diversi paesi e che consentirà alle aziende e alle organizzazioni di raccontare le proprie performance economiche, ambientali e sociali.
Le nuove Linee guida G4, per il momento disponibili solo in Inglese, riportano i principi e la metodologia per la costruzione dei Bilanci di sostenibilità da parte delle organizzazioni, indipendentemente dalla loro dimensione, settore o posizione. Rappresentano un riferimento internazionale per tutti coloro che intendano divulgare e confrontare la propria performance ambientale, sociale ed economica e l’impatto da essa prodotto.
Il G4 si compone di due parti:

  • la prima contiene i principi di reporting e i criteri da applicare per predisporre il Bilancio di sostenibilità;
  • la seconda - Manuale di attuazione - contiene spiegazioni su come applicare i principi di reporting, come preparare le informazioni da fornire, e come interpretare i vari concetti nelle linee guida. Sono inclusi anche riferimenti ad altre fonti, un glossario e le note generali di reporting.

La principale caratteristica che contraddistingue le linee guida G4 è la maggiore accessibilità e facilità di utilizzo, il che permette alle imprese di mettere in evidenza le informazioni fondamentali che ne caratterizzano il business.

G4 SUSTAINABILITY REPORTING GUIDELINES

Fonte: CSR Unioncamere

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Settimana europea della mobilità sostenibile 2013

SETT MOBPromossa dalla Commissione Europea, la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, la cui edizione 2013 si svolgerà dal 16 al 22 settembre, è diventata negli anni un appuntamento internazionale che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani. Gli spostamenti effettuati a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici, infatti, rappresentano modalità di trasporto sostenibile che, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti.
Diminuendo e rendendo ecocompatibili le modalità di spostamento, le città europee possono migliorare il bilancio energetico e le prestazioni ambientali del sistema dei trasporti e allo stesso tempo rendere la vita dei cittadini più sana e sicura. Il contesto urbano, infatti, rappresenta una grande sfida per la sostenibilità in Europa e la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, contribuendo a sensibilizzare i cittadini e gli amministratori, è un chiaro esempio di come le iniziative a livello europeo possano incoraggiare e agevolare l’azione a livello locale.
La Settimana rappresenta un’occasione per i Comuni, le istituzioni, le organizzazioni e le associazioni di tutta Europa per promuovere obiettivi quali l’incremento di forme di mobilità sostenibile e la qualità della vita, per accrescere la consapevolezza della cittadinanza in merito alle tematiche ambientali collegate alla mobilità e per presentare proposte alternative e sostenibili per i cittadini e ottenere da questi un utile feedback.
Per ciascuna edizione della Settimana Europea della Mobilità è scelto un particolare argomento in materia di mobilità sostenibile, il cosiddetto “focal theme”, sulla cui base gli enti locali aderenti sono invitati ad organizzare attività per la cittadinanza. Gli enti aderenti, inoltre, sono invitati a lanciare e promuovere misure permanenti che supportino il tema scelto per l’anno in corso.
Lo slogan scelto per il 2013, “Clean air! It’s your move”, mira a sensibilizzare la cittadinanza sul legame tra il traffico motorizzato e l'inquinamento atmosferico nelle aree urbane, evidenziando il ruolo attivo che ciascun  cittadino può avere nel miglioramento della qualità dell'aria attraverso le proprie scelte di mobilità.
Ricerche e analisi statistiche dimostrano ormai chiaramente il legame tra mobilità urbana, inquinamento atmosferico e salute dei cittadini. Attraverso lo slogan proposto, quindi, le città europee sono incoraggiate a stimolare cambiamenti nelle modalità di spostamento individuali, a gestire al meglio la domanda di mobilità e  individuare strumenti di pianificazione urbana che consentano un più ampio impiego di mezzi di trasporto ecocompatibili.

Continua sul sito del Ministero Ambiente

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Lavoratori "salvaguardati". Disponibile la circolare del Ministero del Lavoro

LPS 2E’ on-line la circolare n. 19 del 5 giugno 2013, contenente le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro corredata dal modello di istanza che dovrà essere presentata dai lavoratori che rientrino nelle sotto indicate categorie:

  • lettera a) dell’articolo 2 del Decreto interministeriale del 22 aprile 2013: lavoratori cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e collocati in mobilità ordinaria o in deroga a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011, e che abbiano perfezionato i requisiti utili al trattamento pensionistico entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità di cui all’articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, ovvero durante il periodo di godimento dell’indennità di mobilità in deroga e in ogni caso entro il 31 dicembre 2014.
  • lettera c) dell’articolo 2 del Decreto interministeriale del 22 aprile 2013: lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012, in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412 del codice di procedura civile ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, ancorché abbiano svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a condizione che:
    1. abbiano conseguito successivamente alla data del 30 giugno 2012 un reddito annuo lordo complessivo riferito a tali attività non superiore a euro 7.500;
    2. perfezionino i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011.

Le istanze potranno essere trasmesse, direttamente dai lavoratori interessati o dai soggetti abilitati (es. patronati ex lege n. 152/2001; consulenti del lavoro/dottori commercialisti ex lege n. 12/1979), alle competenti Direzioni Territoriali del Lavoro all’indirizzo di posta elettronica certificata delle medesime (per esempio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o all’indirizzo di posta elettronica dedicata (per esempio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o, in via alternativa, inviate tramite Raccomandata A/R.

Leggi la circolare

Fonte Ministero del Lavoro

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La Normativa tecnica della vita quotidiana

norme tecnicheDiffondere la conoscenza delle norme tecniche volontarie e la consapevolezza del loro ruolo nella vita quotidiana: è con questo intendimento che si è svolto giovedì 11 aprile l’incontro con il MOICA, il Movimento italiano casalinghe, l’associazione che da più di 30 anni (è stata infatti fondata nel 1982) opera per “dare voce” e rappresentanza alle donne che lavorano in famiglia a tempo pieno.
Il rapporto di UNI con il MOICA si è consolidato nel tempo, tanto da vedere il Movimento partecipare ad iniziative importanti, quali ad esempio il prossimo progetto pilota di educazione finanziaria, uno dei temi più nuovi e significativi della normazione tecnica.
L’evento della scorsa settimana appartiene a quel ciclo di incontri di alfabetizzazione che vedono l’UNI impegnato in prima linea, al fine di diffondere quella cosiddetta “cultura della normazione” che spesso ancora fa difetto nel nostro Paese.
Nonostante la norma tecnica sia infatti ancora per molti ancora una sorta di oggetto misterioso, essa è presente pressoché in ogni aspetto della nostra vita. E’ un fatto ormai riconosciuto: le norme ci sono ma spesso non si vedono.
“L’incontro con UNI”, dichiara con soddisfazione Tina Leonzi, presidente nazionale del MOICA, “ha avuto un significato importante. Spesso si parla di certificazione ma la normazione, che ne è la base imprescindibile, non è adeguatamente conosciuta. Conoscere la realtà della normazione è invece veramente fondamentale.”
L’importanza della normazione tecnica volontaria è duplice: risiede sia nei contenuti che essa tratta (prodotti, processi, servizi) sia nella forma stessa attraverso cui questa viene elaborata e che è riassunta nei quattro principi cardine della volontarietà, della democraticità, della consensualità e della trasparenza.
"Per questo", ricorda Piero Torretta, presidente UNI, "l’attività dell’UNI, in quanto sintesi degli interessi di tutti i soggetti coinvolti nel processo di normazione, è per sua natura superpartes.”
Non è un dettaglio irrilevante, perché è da questo processo dinamico che nascono le norme che garantiscono tutti gli attori del mercato: produttori, fornitori, acquirenti, consumatori.
“Un corretto rapporto tra acquirente e fornitore”, dice ancora Tina Gallinari Leonzi, “è alla base di ogni transazione commerciale. La definirei una questione di fiducia. Ecco: le norme rispondono efficacemente a questa esigenza.”

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Piano d'Azione Nazionale su RSI. Presentazione al CNEL

CNELIl 16 aprile 2013, presso il CNEL, sarà presentato il Piano d'azione nazionale sulla responsabilità sociale d'impresa 2012-2014. Il documento è stato presentato dal governo italiano, come da ciascun governo della UE, su proposta della Commissione per illustrare le azioni prioritarie e i progetti su cui intende far leva per favorire la condotta responsabile delle imprese.

Per l'Italia si tratta del primo Piano d’Azione nazionale in materia di RSI elaborato attraverso un ampio processo di consultazione.

Nel quadro delle politiche nazionali per la crescita e l’occupazione è riconosciuto, dunque, il ruolo della RSI quale elemento qualificante dei processi aziendali e delle produzioni italiane, favorendo la permanenza nel medio-lungo periodo delle imprese sui mercati globali.

Il Piano mira a promuovere le iniziative delle imprese sociali, delle organizzazioni di Terzo settore, di cittadinanza attiva e della società civile. Il Terzo settore, in particolare, assicura la sostenibilità dei processi di sviluppo nel lungo periodo, perché è impegnato a rimuovere gli ostacoli che generano insicurezza sociale nei soggetti esclusi e vulnerabili.

 

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Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa. Napoli 5-13 aprile

spazio RSISpazio alla Responsabilità è  il 1° marketplace del Mediterraneo avente ad obiettivo il "contagio" di tutti gli attori del suo tessuto economico, politico e sociale promuovendo la Responsabilità Sociale come leva propulsiva dello sviluppo del nostro territorio e la sostenibilità come unico modello di riferimento possibile. Nove giorni dedicati alla RSI per presentare attraverso convegni, workshop ed aree espositive,  gli studi e le buone pratiche ad alto contenuto "virale" ed alimentare il dibattito necessario e propedeutico ad una piena "istituzionalizzazione" della Responsabilità sociale.
 Il Salone mediterraneo della RSI si innesta in due eventi fieristici di primaria importanza - 17a Borsa Mediterranea del Turismo e 6a EnergyMed - per contagiarne espositori e visitatori  e dare un forte segnale della volontà di considerare il Mediterraneo quale vero volano di un rilancio italiano ed europeo non lasciandolo estraneo a quel movimento di idee e di azioni che spesso non supera la barriera sud di Roma. Il coinvolgimento dei primari istituti universitari risponde infine all'esigenza di  "contagiare" anche le nuove generazioni quali attuali cittadini e futuri attori dello nostro sviluppo.
 Organizzazioni, pubbliche e private, profit e no profit, che intendono il concetto di responsabilità sociale come propria dimensione strategica; Enti ed Istituzioni che promuovono i principi della Responsabilità Sociale a livello nazionale ed internazionale; progettualità in ambito socio-culturale, con particolare riferimento al terzo settore, che possono trovare nelle aziende del nostro territorio importanti partner per  la loro realizzazione; i più innovativi modelli di impresa sociale quale naturale anello di congiunzione e coniugazione virtuosa tra il know-how del profit e aspirazioni ideali del no profit.

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Da ASSTEL nuova tutela contro il telemarketing

telemarketingUn modulo di facile compilazione, messo in evidenza sull’home page del sito di Assotecomunicazione-Asstel, l’associazione delle imprese della filiera delle Tlc, consente agli utenti telefonici iscritti al registro delle opposizioni di indirizzare direttamente al gestore telefonico responsabile segnalazioni su eventuali chiamate indesiderate. E’ la novità messa in campo dal Comitato di Garanzia, organismo preposto all’osservanza del Codice di autoregolamentazione delle attività di telemarketing che è stato sottoscritto dai principali operatori di Tlc e del settore dell’energia.
Il Codice di autoregolamentazione sul telemarketing, varato da Asstel nel febbraio 2011, costituisce un vincolo di filiera, giacché gli Operatori che lo sottoscrivono si impegnano a far rispettare le norme anche ai rispettivi ousourcer, inclusi i call center. In esso è ribadito che i numeri utilizzabili per il telemarketing sono esclusivamente quelli presenti negli elenchi abbonati non iscritti al Registro delle Opposizioni, vengono stabiliti le fasce orarie e i giorni in cui è escluso il contatto, il periodo di rispetto in cui non possibile contattare nuovamente la stessa numerazione, l’obbligo a chi effettua il contatto di identificarsi e fornire una serie di informazioni sui diritti dell’utente. Il Comitato di Garanzia, a sua volta, si è dotato di un regolamento interno, che prevede la possibilità di emettere raccomandazioni agli aderenti, allo scopo di garantire il rispetto del codice. In caso di reiterato mancato rispetto delle raccomandazioni di cui al comma precedente, il Comitato identifica l’azienda eventualmente inadempiente e procede per ottenere il corretto rispetto delle previsioni del Codice.
Ad oggi il Codice è stato sottoscritto dalle seguenti Società: Advalso, Almaviva Contact, Brennercom, Businessfinder, Colt, Comdata, Edison, Enel, Fastweb, H3G, Sky Italia network service, Telecom Italia, Telecontact, Teletu, Tiscali, Visiant, Vodafone, Welcome, Wind Telecomunicazioni.

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