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News

Uova: lettura dell’etichetta

 

 

 

 

 

 

 

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Dal sito della Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura viene messo in evidenza l’esatta etichettatutura di un  prodotto alimentare moto utilizzato come  le uova.
Le uova sono classificate nelle seguenti categorie di qualità  (categoria A o «uova fresche» e categoria B) e peso (da XL a S).
Gli imballaggi delle uova della categoria A e della categoria B devono presentare sulla superficie esterna il codice di identificazione del centro di imballaggio e il codice per il metodo di allevamento.
Altre diciture facoltative sono l’origine delle uova ed il tipo di alimentazione.
Inoltre l a vigente normativa comunitaria e nazionale in tema di commercializzazione delle uova prevede che i centri di imballaggio per poter operare devono essere preventivamente riconosciuti dalla competente autorità sanitaria – ai sensi dei regolamenti (CE) n. 853/2004 e n. 854/2004 – e successivamente autorizzati dalle Regioni. Per il rilascio dell’autorizzazione i centri devono disporre di locali e dell’attrezzatura tecnica appropriati che consentono la classificazione delle uova per categoria di qualità e di peso. I centri di imballaggio che lavorano esclusivamente per l’industria alimentare e non alimentare, tuttavia, non sono tenuti a disporre dell’attrezzatura tecnica necessaria per la classificazione delle uova in base al peso. Le caratteristiche delle attrezzatute tecniche devono essere idonee a garantire un’adeguata manipolazione delle uova.
La Giunta Regionale della Campania, con la deliberazione n. 738 del 30 Aprile 2008 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 22 del 3 Giugno 2008) ad oggetto Approvazione delle procedure regionali per l’autorizzazione, la revoca e/o la sospensione dei centri di imballaggio uova ha disciplinato gli adempimenti nella materia di cui trattasi affidati alle Regioni, ai sensi dell’art. 8 della legge 25 febbraio 2008, n. 34 e dell’art. 4 del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 11 Dicembre 2009 emanato di concerto con il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
L’ elenco dei centri di imballaggio uova autorizzati sul territorio nazionale  sono presenti sul sito : www.politicheagricole.gov.it nella sezione “Settori Agroalimentari > Zootecnico > Uova >
Per specifiche e  maggiori informazioni si rimanda al sito: http://www.agricoltura.regione.campania.it/uova/uova-index.html

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UNI ISO 31000 “Gestione del rischio – Principi e linee guida”

 

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E’ stata appena pubblicata la UNI ISO 31000 “Gestione del rischio – Principi e linee guida” che può essere utilizzata da imprese pubbliche, private o sociali, associazioni, gruppi o individui.
Tutte le attività di un’organizzazione comportano dei rischi: la loro gestione può essere applicata in qualsiasi momento a un’intera organizzazione alle sue numerose aree e livelli, così come alle specifiche funzioni, progetti e attività.

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UNI ISO 31000 “Gestione del rischio – Principi e linee guida”

 

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E’ stata appena pubblicata la UNI ISO 31000 “Gestione del rischio – Principi e linee guida” che può essere utilizzata da imprese pubbliche, private o sociali, associazioni, gruppi o individui.
Tutte le attività di un’organizzazione comportano dei rischi: la loro gestione può essere applicata in qualsiasi momento a un’intera organizzazione alle sue numerose aree e livelli, così come alle specifiche funzioni, progetti e attività.

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Norma UNI industrie alimentari “Sistemi di monitoraggio degli insetti”

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Frutto del lavoro di esperti e ricercatori in materia di igiene e di sicurezza alimentare, è stata recentemente elaborata dalla commissione tecnica “Agroalimentare” la nuova norma UNI 11381:2010 “Ambienti delle industrie alimentari – Sistemi di monitoraggio degli insetti”, che specifica un metodo per progettare e realizzare sistemi di monitoraggio di insetti negli ambienti delle industrie alimentari, per intraprendere azioni e strategie di lotta agli insetti

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Settore antincendio UNI EN 54

 


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La serie di norme UNI EN 54 dal titolo generale “Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio” si è recentemente arricchita della Parte 23 “Dispositivi visuali di allarme incendio”.

Un dispositivo visuale di allarme antincendio ha lo scopo di avvisare le persone – siano esse all’interno di un edificio o nelle immediate vicinanze – di una situazione di emergenza in atto per poter prendere le appropriate misure di sicurezza.
Nella norma vengono definite tre categorie di dispositivi: montati a soffitto, applicati a muro e una terza categoria denominata “open category”.

Continua sul sito UNI.

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Caratteristiche dei sacchetti biodegradabili

 

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Per capire se un sacchetto è veramente “amico dell’ambiente”, possiamo affidarci alla norma europea EN 13432 “Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione – Schema di prova e criteri di valutazione per l’accettazione finale degli imballaggi” pubblicata in Italia come norma UNI EN 13432.
[...] La norma UNI EN 13432 permette di determinare se un materiale può essere definito “compostabile”, ossia biodegradabile e disintegrabile in tempi brevi, o se può essere trattato in condizioni anaerobiche.
La UNI EN 13432 considera in particolare quattro caratteristiche:
1.    la biodegradabilità
2.    la disintegrazione durante il trattamento biologico
3.    l’effetto sul processo di trattamento biologico
4.    l’effetto sulla qualità del composto risultante
I sacchetti prodotti secondo la norma UNI EN 13432 si decompongono in biossido di carbonio, biomassa e acqua e rispondono pertanto ai requisiti richiesti a livello europeo.
Maggiori informazioni sul sito UNI.

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Al via il nuovo Piano-Casa

 

 

 

 

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Obiettivi del nuovo Piano casa, sono il contrasto alla crisi economica, la tutela dei livelli occupazionali, lo stimolo all’utilizzo delle energie rinnovabili, l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e privata anche attraverso la riqualificazione di aree urbane degradate o esposte a particolari rischi ambientali e sociali. Va sottolineata l’importanza dell’eliminazione dal nuovo Piano-casa di tutti i divieti inutili; questo senza mai intervenire sulla normativa nazionale.
Fra le novità previste dal piano l’ampliamento, per uso abitativo, fino al 20% della volumetria esistente per gli edifici residenziali uni-bifamiliari, per edifici di volumetria non superiore ai 1.500 metri cubi, per edifici residenziali composti da non piu’ di tre piani fuori terra. Viene inoltre eliminata la condizione che tutto ciò si possa attuare solo alla prima casa.
Inoltre sarà consentito a chi vuole demolire un immobile costruito in aree a rischio di ottenere una ‘moneta urbanistica’ con un aumento volumetrico del 50% per la ricostruzione in aree non a rischio. Previsti anche casi in cui è consentito il cambio di destinazione d’uso per edifici a destinazione turistico-alberghiera in modo da trasformarli in abitazioni civili. Questo a patto che il 35% di quelle abitazioni venga destinato all’housing sociale.
Vengono snellite le procedure inerenti la riqualificazione delle aree degradate, che può avvenire attraverso la riconversione delle aree industriali dismesse da almeno tre anni, senza più attenersi al limite dei 15 mila metri quadri. Le aree riqualificate possono essere destinate ad edilizia abitativa, insediamento di negozi e botteghe artigiane, allestimento di uffici.

 

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Istituito il Registro Storico delle Imprese Italiane

 

 

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La Camera di Commercio di Napoli informa che è istituito un Registro nazionale delle imprese storiche, reso disponibile sul sito istituzionale dell’Unioncamere, allo scopo di incoraggiare e premiare quelle imprese che nel tempo hanno trasmesso alle generazioni successive un patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali.
L’iscrizione al Registro è gratuita, esclusivamente per i fini di cui sopra. L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Registro delle imprese e attive, con esercizio ininterrotto dell’attività nell’ambito del medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni.
Fare riferimento all’avviso allegato per le modalità di partecipazione e per la presentazione delle domande, che dovrà avvenire entro e non oltre il 28/02/2011.
Sul sito della Camera di Commercio di Napoli è possibile leggere l’avviso e scaricare la domanda d’iscrizione.

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Visita l’impresa virtuale 3D

Impresa Virtuale“L’impresa virtuale” è un applicativo che, attraverso animazioni in 3D, presenta alcune tipiche situazioni di rischio negli ambienti di lavoro e mostra quali sono i possibili interventi per la loro eliminazione o riduzione. Può essere quindi utilizzato in modo individuale o nell’ambito di corsi di formazione, per stimolare la sensibilità alla individuazione dei rischi e delle idonee misure di prevenzione.
L’applicativo è l’edizione italiana del prodotto “L’entreprise virtuelle” del Ministero del Lavoro francese ed è stata realizzata e promossa dall’INAIL nell’ambito di una convenzione tra il Ministero del lavoro italiano e il Ministero del lavoro francese.

Vai al sito INAIL

 

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Comune di Napoli: contributi affitto per i giovani


 

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Il Comune di Napoli, attraverso la sinergia degli Assessorati alle Politiche Giovanili e al Patrimonio e con il finanziamento del Ministero per la Gioventù, promuove un progetto finalizzato a favorire l’autonomia abitativa dei giovani in città. L’iniziativa si rivolge a giovani che intendono avviare un processo di emancipazione dalla famiglia di origine in età compresa tra i 18 ed i 35 anni, anche cittadini comunitari o extra-comunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno. Per essere ammessi al finanziamento occorre essere titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato, oppure stipulare un contratto di locazione per un alloggio sito nel territorio del Comune di Napoli. I richiedenti dovranno avere un reddito complessivo non superiore ai dodicimila euro e non possedere immobili di proprietà nel Comune di Napoli ad eccezione, eventualmente, di quello occupato dai genitori. Il contributo previsto è di duemila euro annui e comunque non potrà superare l’ammontare del canone di locazione. Il bando e la graduatoria prevedono l’assegnazione del punteggio in base ad una serie di indicatori e la partecipazione on-line. Sarà infatti possibile accedere al bando collegandosi al sito www.pmm.napoli.it e seguire le istruzioni dal 25 gennaio al 25 febbraio 2010. E’ la prima volta che viene promosso a Napoli un intervento per la casa specificamente indirizzato al pubblico dei giovani e questo strumento assume particolare rilevanza nella fase attuale di crisi economica in cui la precarietà del lavoro e la perdita di potere d’acquisto dei redditi hanno dato al disagio abitativo connotazioni molto diverse rispetto al passato. L’Amministrazione ha inteso quindi fornire una risposta innovativa e congrua alle necessità crescenti dei giovani ai quali viene dato oggi un contributo concreto per poter accedere al mercato degli alloggi. Il Bando è disponibile sul sito del Comune di Napoli.

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