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Denuncia infortuni. Da luglio 2013 la trasmissione all'INAIL solo in via telematica

INAIL ONLINEA decorrere dal 1° luglio 2013 la denuncia/comunicazione di infortunio deve essere trasmessa all'INAIL esclusivamente in via telematica.
La denuncia/comunicazione di infortunio è l'adempimento al quale è tenuto il datore di lavoro nei confronti dell'INAIL in caso di infortuni sul lavoro dei lavoratori dipendenti o assimilati soggetti all'obbligo assicurativo, che siano prognosticati non guaribili entro tre giorni escluso quello dell'evento, indipendentemente da ogni valutazione circa la ricorrenza degli estremi di legge per l'indennizzabilità.
L'invio della denuncia/comunicazione consente, per gli infortuni con la predetta prognosi, di assolvere contemporaneamente sia all'obbligo previsto a fini assicurativi dall'art. 53, d.p.r. n. 1124/1965, che all'obbligo previsto a fini statistico/informativi  dall'art. 18, comma 1, lettera r, d.lgs. n. 81/2008 a far data dall'entrata in vigore della relativa normativa di attuazione.
La sede competente a trattare il caso di infortunio è quella nel cui territorio l'infortunato ha stabilito il proprio domicilio (circolare INAIL n. 54 del 24 agosto 2004).
Per gli infortuni occorsi alla generalità dei lavoratori dipendenti o assimilati, il datore di lavoro ha l'obbligo di inoltrare la denuncia/comunicazione di infortunio entro due giorni dalla ricezione del certificato medico.
Il datore di lavoro è tenuto ad allegare copia del certificato medico qualora provveda alla denuncia/comunicazione di infortunio tramite compilazione del modulo cartaceo. Qualora, invece, la trasmetta per via telematica, è sollevato dall'onere di invio contestuale del certificato medico.
Il datore di lavoro, al quale l'INAIL faccia pervenire la richiesta specifica del certificato medico, è tenuto a trasmettere tale certificazione ai sensi dell' art. 53, c. 1, d.p.r. n. 1124/1965, così come modificato dal d.m. 15 luglio 2005.
Se la prognosi si prolunga oltre il terzo giorno escluso quello dell'evento, il datore di lavoro deve inoltrare la denuncia/comunicazione entro due giorni dalla ricezione del nuovo certificato medico.

Approfondisci sul sito INAIL

Riferimenti normativi

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Documento Valutazione Rischi. Fino al 31 maggio ammessa l'autocertificazione

 

DVRIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con apposita circolare, ha chiarito la corretta interpretazione delle norme relative alla redazione del Documento Valutazione Rischi per le imprese che occupano fino a 10 lavoratori. Il termine per mettersi in regola, dunque, è ufficialmente il 31 maggio 2013, proprio per l'incrocio dell'articolato contenuto normativo delle fonti che regolano la materia.
Fino a quel termine, dunque, è ancora ammessa l'autocertificazione; successivamente, invece tutte le aziende, anche le più piccole, dovranno provvedere a redigere il DVR seguendo le "procedure standardizzate".
Sono il modello di riferimento sulla base del quale il datore di lavoro deve effettuare la valutazione dei rischi aziendali e il suo aggiornamento, al fine di individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
In sintesi, le fasi del processo sono le seguenti:

  • descrizione sintetica dell'impresa e delle lavorazioni aziendali e l'identificazione delle mansioni;
  • individuazione dei pericoli per il lavoratore;
  • svolgimento della "vera e propria" valutazione dei rischi secondo quanto emerge dall'analisi di cui al punto che precede;
  • individuazione delle misure e del programma di miglioramento aziendale tese a garantire le condizioni di sicurezza e prevenzione.

I datori di lavoro di attività che impiegano fino a 10 lavoratori, quelli di aziende fino a 50 lavoratori possono scegliere di effettuare la valutazione dei rischi secondo le Procedure Standardizzate.

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4 Febbraio 2013. Bando INAIL 2012

INAILLunedì 4 Febbraio 2013 alle ore 10,00, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Napoli, si terrà il Seminario “Incentivi e finanziamenti INAIL per la Sicurezza”, presentazione del nuovo Bando INAIL pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 296 dello scorso 20 Dicembre. Nel corso del’incontro saranno approfonditi i temi relativi alla riduzione ed all’oscillazione dei tassi dei premi a carico delle imprese, nonché delle modalità di accesso agli incentivi. La procedura di presentazione delle domande di finanziamento, il cui termine ultimo è il 14 marzo, è totalmente on-line ed è gestita dal sito web dell’INAIL.

Scarica l’invito

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Nuova Regola tecnica di prevenzione incendi. In Gazzetta il D. Ministeriale

 

 

AntincendioPubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 3 del 4/01/2013, ed entrerà in vigore il prossimo 4 aprile, la "Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi" (DM 20 dicembre 2012).
Oggetto del decreto è la progettazione, la costruzione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti di protezione attiva installati nelle attività soggette a controllo di prevenzione incendi. Si applica in particolare agli impianti previsti nelle specifiche norme verticali o richiesti dai Comandi provinciali nell'ambito delle pratiche di prevenzione incendi. Si tratta di reti di idranti, impianti sprinkler, di rivelazione incendi, di segnalazione e allarme, degli impianti di controllo del fumo e del calore e di estinzione e controllo dell'incendio.
Dall'applicazione della Regola tecnica sono dispensati gli impianti esistenti e quelli installati nelle attività soggette a rischio di incidente rilevante. Non si applica inoltre a molteplici attività:
•    edifici di interesse storico-artistico destinati a biblioteche ed archivi;
•    impianti per la distribuzione stradale di GPL per autotrazione;
•    edifici storici ed artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre;
•    depositi di GPL in serbatoi fissi di capacità superiore a 5mc o in serbatoi mobili di capacità superiore a 5000 Kg;
•    depositi di soluzioni idroalcoliche;
•    impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione;
•    depositi di GPL con capacità non superiore a 13 metri cubi.
Saranno soggetti alle nuove disposizioni sia i nuovi impianti sia quelli esistenti oggetto di sostanziali modifiche. Dove per sostanziali modifiche si intende la trasformazione della tipologia dell'impianto, come ad esempio il cambiamento dell'agente estinguente, o un ampliamento della "misura tipica" dell'impianto, in misura superiore al 50% rispetto all'originale. Rientra ad esempio in quest'ultimo caso l'aumento, di oltre il 50%, del numero di rivelatori automatici presenti nell'impianto da ampliare.
Il decreto abroga in maniera automatica tutte le disposizioni contrastanti con i suoi contenuti. Sarà compito di successivi decreti ministeriali aggiornare le Regole tecniche specifiche per attività.
I progetti devono essere elaborati secondo la regola dell'arte e nel rispetto della legislazione vigente (Decreto 37/2008).
Quanto alla responsabilità della progettazione, la Regola tecnica distingue due casi. Se il progetto segue le norme tecniche (UNI, CEI etc..) il progetto è redatto secondo la regola dell'arte da un tecnico abilitato (iscritto all'albo ma non necessariamente iscritto negli elenchi ministeriali). Mentre per impianti da realizzare secondo norme pubblicate da organismi di standardizzazione internazionalmente riconosciuti nel settore antincendio, come ad esempio le NFPA, il progetto è redatto da un professionista antincendio, dunque iscritto nelle liste del ministero dell'Interno.
Relativamente agli impianti il decreto specifica anche la documentazione da presentare sia per la valutazione dei progetti che ai fini dei controlli di prevenzione incendi. Quanto all'esercizio, spetta al datore di lavoro aver cura di annotare le operazioni di controllo, manutenzione e verifica periodica negli appositi registri, da tenere aggiornati ed esporre ai controlli di competenza del Comando provinciale dei VVF.
La regola tecnica si sofferma soprattutto sugli impianti di idranti e sprinkler. Stabilendo per le reti di idranti i livelli di pericolosità, la tipologia di protezione e le caratteristiche dell'alimentazione idrica a seconda delle attività soggette a controllo. Per gli impianti sprinkler il decreto fa riferimento alla norma UNI EN 12485, specificando che è possibile far ricorso a norme diverse, purché pubblicate da organismi di standardizzazione internazionalmente riconosciuti nel settore antincendio e purché si osservi l'integrale adozione della norma prescelta.

Scarica il DM 20 dicembre 2012

Fonte Vigili del Fuoco

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Stazioni di servizio. Requisiti di sicurezza

Stazione servizioAncora una volta la normazione tecnica entra prepotentemente nella vita quotidiana e lo fa con la pubblicazione di una nuova norma che riguarda le apparecchiature installate presso le stazioni di rifornimento dei carburanti che vengono spesso utilizzate - in modalità self service - dagli stessi conducenti dei veicoli a motore.
Si tratta della UNI EN 13617 Parte 1 "Stazioni di servizio – Requisiti di sicurezza per la costruzione e prestazioni dei distributori di carburante e delle unità di pompaggio remote". Il documento si applica infatti alle unità di pompaggio e ai distributori di carburante che sono installati nelle stazioni di servizio, progettati per erogare combustibili liquidi nei serbatoi dei veicoli a motore, barche e aerei leggeri e in contenitori portatili, e destinati per l'uso e la conservazione a temperature comprese tra -20 °C e +40 °C.
La norma prende in esame tutti i rischi significativi e le situazioni potenzialmente pericolose identificate per le pompe di distribuzione del carburante e li raccoglie in una specifica tabella nella quale - di fianco alle tipologie di rischio (ad esempio rischi meccanici, elettrici, termici) - vengono indicate le necessarie azioni da attuare per eliminare o quantomeno ridurre al minimo questi rischi.
Inoltre la norma indica i requisiti relativi alla salute e alla sicurezza per la progettazione, la costruzione e il funzionamento di queste attrezzature.
Ad esempio: le pompe di erogazione del carburante devono essere dotate dei sistemi necessari per evitare la fuoriuscita di liquidi che possono penetrare accidentalmente nel terreno gocciolando dal beccuccio erogatore. Per quanto riguarda le pistole erogatrici la UNI EN 13617 rimanda alla norma UNI EN 13012 che specifica appunto i requisiti di sicurezza e ambientali per la costruzione e la prestazione di questo tipo di pistole di erogazione da montare nelle pompe dosatrici e nei distributori installati nelle stazioni di servizio. Tale norma stabilisce, tra l'altro, che le pompe devono essere progettate in modo che la valvola di erogazione del carburante si chiuda ermeticamente quando il serbatoio del veicolo è pieno. Deve essere inoltre garantito il corretto funzionamento della sorgente di pressione delle pompe: quando gli erogatori sono tutti sul gancio nessun tubo dovrà essere pressurizzato mentre quando si stacca la pistola di erogazione dal gancio solo il tubo associato dovrà essere pressurizzato.
La norma UNI EN 13617-1 non tratta il rumore e i rischi connessi al trasporto e all'installazione e non considera i tassi di efficienza di recupero del vapore. Inoltre la norma non si applica alle apparecchiature per l'utilizzo con gas di petrolio liquefatto (GPL) o gas naturale liquefatto (GNL) o gas naturale compresso (CNG).

Fonte: UNI

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Sicurezza utensili portatili non elettrici

 

AVVITATORELa serie di norme armonizzate EN ISO 11148, che riguarda i requisiti di sicurezza degli utensili portatili non elettrici e che aggiorna e sostituisce la serie EN 792 integrandola soprattutto con gli aspetti di sicurezza legati all'ergonomia, sarà resa disponibile in versione italiana.
L'attenzione posta nelle fasi di progettazione, di costruzione e di utilizzo degli utensili deve portare ad analizzare i possibili fattori di rischio, non solo quelli legati alla sicurezza dell'operatore, ma anche quelli che possono condurre all'insorgere di patologie muscolo-scheletriche degli arti superiori, con l'obiettivo di individuare le soluzioni in grado di eliminarli o almeno minimizzarli. Il miglioramento continuo del prodotto e del suo utilizzo hanno contribuito a una diminuzione del numero di infortuni e del numero di malattie professionali conseguenti al non corretto impiego degli utensili portatili.
Tra i principali fattori di rischio di carattere generale legati alla sicurezza meccanica, termica ed ergonomica, da considerare secondo la serie UNI EN ISO 11148 nella progettazione e nell'utilizzo degli utensili pneumatici sono la forma dell'utensile (impugnatura ergonomica, presa sicura e antiscivolo, isolamento), il peso e il bilanciamento, i sistemi di avviamento, il contraccolpo, il rumore e le vibrazioni.
Dopo un'analisi dei requisiti di sicurezza comuni, la valutazione passa ai fattori di rischio specifici di ogni famiglia di utensili riportati in ciascuna norma (avvitatori, trapani, smerigliatrici, levigatrici, ecc.).
L'attenzione ai fattori di rischio - generali e specifici - si traduce in una progettazione di utensili con caratteristiche conformi a quanto richiesto dalla direttiva Macchine e dalle direttive collegate per quanto riguarda la sicurezza di impiego e la salvaguardia della salute degli operatori.

Fonte UNI

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Bando INAIL 2012. Per le imprese 155 milioni per la sicurezza

INAILOltre 155 milioni di euro in incentivi alle imprese per interventi in favore della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo l'impegno finanziario dell'Inail per il nuovo bando 2012, online da domani, presentato questa mattina a Roma, presso il Parlamentino di via IV Novembre, dal presidente dell'Istituto, Massimo De Felice, insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero.
I fondi ripartiti in budget regionali. I 155,35 milioni di euro messi complessivamente a disposizione sono ripartiti in budget regionali e composti da 146,25 milioni di risorse Inail destinati a progetti di investimento strutturali, all'acquisto di macchinari e all'adozione di un sistema di responsabilità sociale certificato, e da 9,1 milioni trasferiti dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per l'adozione di modelli organizzativi di gestione della sicurezza, in base a quanto stabilito dall'articolo 11 del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza.
"In cinque anni movimentate risorse per oltre 1,5 miliardi". ''È un importante progetto di sostegno alle imprese", ha sottolineato De Felice presentando il nuovo bando. ''Non si tratta di un intervento occasionale - ha precisato il presidente dell'Istituto - ma al contrario è un'operazione che va avanti da anni e continuerà''. Dal 2010 al 2014, infatti, ''l'intero ammontare degli incentivi Inail supererà i 750 milioni di euro e, trattandosi di un cofinanziamento al 50%, il volume finanziario movimentato complessivamente per interventi a favore della salute e sicurezza sul lavoro sarà superiore a un miliardo e mezzo di euro''.
Tra il 15 gennaio e il 14 marzo la prima fase dell'operazione. In base a quanto stabilito dal bando 2012, il contributo massimo erogabile per ogni progetto è pari a 100mila euro, quello minimo a cinquemila, e per i progetti che comportano contributi superiori a 30mila euro è possibile chiedere un'anticipazione pari al 50%. La prima fase dell'operazione si svolgerà nel periodo compreso tra il 15 gennaio e il 14 marzo 2013, quando le imprese potranno inserire la domanda online, nell'area Punto Cliente sul portale dell'Inail.

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Bando INAIL 2012

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Sulla neve in sicurezza. Nuova edizione della Guida UNI

NEVEIn Italia, ogni inverno, sono oltre 3,5 milioni i praticanti delle diverse discipline invernali, circa 2.300 impianti di risalita, più di 300 stazioni sciistiche di rilievo con 7.800 km di piste da sci alpino e 13.400 km di piste da fondo. Non c'è quindi da stupirsi se sci, snowboard e sci di fondo siano sport che riscuotono sempre maggior successo e non solo tra i più giovani. Focalizzandoci sulle prime due discipline parliamo di 1.853.000 praticanti di sci alpino (che rappresentano il 9,1% degli sportivi italiani) e 461.000 praticanti di snowboard (2,3% degli sportivi italiani).
Per questo motivo anche quest'anno UNI ha voluto pubblicare una nuova edizione, aggiornata nei contenuti, della Guida "Arriva la neve... usate la testa" dedicata appunto alle norme tecniche sulle discipline sportive di stagione.
La novità assoluta introdotta nella nuova edizione 2012 è rappresentata dalla norma UNI EN 15700 sulla "Sicurezza per i nastri trasportatori destinati al trasporto di persone per sport invernali o per utilizzo turistico", meglio conosciuti come tapis roulant: questi tappeti offrono, in particolare a bambini e principianti degli sport invernali, la possibilità di risalire senza fatica lievi pendii innevati per raggiungere più agevolmente le piste.
La norma copre i requisiti relativi alla prevenzione di incidenti prendendo in considerazione e analizzando tutti i possibili rischi e le situazioni potenzialmente pericolose per i nastri trasportatori sia quando vengono utilizzati in modo corretto sia quando se ne fa un uso inappropriato ma non escludibile a priori. Rischi che possono essere di tipo meccanico (ad esempio incidenti in caso di caduta sul o dal tappeto, scontri tra passeggeri ecc.), rischi elettrici (presenza di campi elettromagnetici, contatto con parti scoperte del tappeto) rischi, termici (incendio) ecc...
La UNI EN 15700 fornisce anche le indicazioni sulla segnaletica che deve essere presente nei pressi dell'impianto, come, ad esempio, il divieto di sedersi o sdraiarsi sul nastro trasportatore e l'indicazione dei bottoni per l'arresto dell'impianto da premere in caso di emergenza.

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Attività di saldatura. Vademecum dalla Regione Lombardia

 

saldaturaLa Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia ha approvato, con Decreto n° 10033 del 9 novembre 2012, un Documento dal titolo Vademecum per il miglioramento della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori nella attività di saldatura metalli (Ottobre 2012).
Il Documento, redatto nell’ambito della realizzazione del Piano Regionale 2008-2010 per la promozione della Salute e Sicurezza negli ambienti di lavoro, è stato messo a punto da un gruppo di lavoro regionale con riferimento alle attività del laboratorio di approfondimento “Tumori Professionali”.
Il Vademecum descrive in forma aggiornata i risultati di un lavoro di monitoraggio e ricerca in aziende con “attività di saldatura inox” e, oltre ai rischi cancerogeni, enuncia il “complesso di rischi nel comparto” relativi ad agenti chimici, rumore, incendio, radiazioni ed altro.

Il documento concorre in tal modo:

  • ad orientare sulle scelte tecniche, organizzative e procedurali adeguate l’intero "sistema prevenzionistico" lombardo, inteso in senso lato “datori di lavoro, servizi di prevenzione e protezione aziendali, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, medici competenti, organi di vigilanza delle ASL, operatori delle UOOML, consulenti, organizzazioni datoriali e sindacali dei lavoratori, ecc.”; lo strumento è pertanto messo a disposizione di tutti i soggetti, nell’ambito dell’obiettivo generale di favorire l’interazione ed allargare il numero di figure competenti, e potrà essere utilizzato per verifiche e auto analisi all’interno delle aziende;
  • ad esprimere, in un documento condiviso, l’orientamento comune dei diversi interlocutori che compongono il gruppo di lavoro, in relazione agli aspetti ritenuti problematici per il comparto;
  • a orientare i Servizi PSAL e UOOML alla promozione di percorsi preventivi che coinvolgano le figure aziendali per la gestione corretta dei principali problemi evidenziati.

Scarica il Vademecum

Fonte: Regione Lombardia

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Amianto. Sul portale Inail un canale per conoscere il rischio

 

amiantoIl canale "conoscere il rischio" del portale INAIL si arricchisce di ulteriori contenuti grazie alla recente pubblicazione di una specifica sezione dedicata all'amianto.
Arricchito sia di argomenti dal taglio informativo e di approfondimenti di natura maggiormente tecnico-scientifica, il tema affrontato è uno degli argomenti principali dell'igiene del lavoro, storicamente studiato e approfondito in Italia, ma ancora lontano dall'essere risolto (come ha evidenziato la seconda Conferenza governativa svoltasi  a Venezia, e alla quale l'Inail ha partecipato con forte impegno).
La natura e la classificazione della fibra killer. La sezione del portale comprende una parte introduttiva sulla natura e la classificazione delle fibre, una guida grafica al riconoscimento dei materiali in opera e un'istruzione operativa per l'individuazione dei prodotti a sospetto contenuto di amianto. Una delle attività fondamentali per la valutazione dei rischi legati alla presenza di materiali contenenti questa sostanza cancerogena consiste proprio nel loro censimento: un'attività particolarmente complessa perché la fibra killer, in passato, veniva utilizzata in una moltitudine di processi e cicli produttivi. Si stima, infatti, che alla fine degli anni Ottanta erano presenti sul mercato oltre 3mila diversi articoli con amianto. Per facilitare questo tipo di intervento, nel canale del portale dell'Inail è stato riportato un manuale fotografico con la rappresentazione di alcuni dei prodotti più diffusi.
Quando l'esposizione è per cause naturali. Altro tema di grande interesse e attualità è quello dell'esposizione a fibre di amianto derivante dalle rocce in affioramento - la cosiddetta "esposizione ad amianto naturale" -, una realtà che interessa in Italia lavoratori impegnati in agricoltura e in particolari comparti estrattivi. Anche a questo fenomeno -del quale si sta ancora studiando e definendo la reale estensione - nella sezione del portale è dedicato uno spazio di approfondimento.
La qualificazione dei laboratori. La sezione comprende, infine, una parte specifica sulla qualificazione dei laboratori che si dedicano all'analisi e classificazione dei materiali contenenti amianto. Tali strutture, infatti, devono rispondere a criteri fissati dalla legge e partecipare a circuiti di controllo e qualificazione ai quali contribuisce lo stesso Laboratorio di igiene industriale della Contarp dell'Inail. In definitiva, grazie a questa nuova sezione del portale dell'Istituto dedicata all'asbesto viene presentato a tutti gli interessati un ampio quadro di riferimento sul tema, nella volontà di mantenere ancora più vivo l'interesse e più sentita la necessità di attuare idonee misure di prevenzione e protezione.

Conoscere il rischio

Fonte: INAIL

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