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Sistemi ed Impianti di allarme antintrusione. Nuovo volume del CEI

 

CEIPubblicato il volume “Sistemi ed Impianti di allarme intrusione” che raccoglie le due norme fondamentali di riferimento, la nuova edizione della Norma CEI 79-3 “Prescrizioni particolari per gli impianti di allarme intrusione”, la Norma CEI EN 50131-1 “Sistemi di allarme intrusione e rapina. Parte 1: Prescrizioni di sistema” e il foglio di interpretazione CEI EN 50131-1/IS2.
Gli impianti di allarme intrusione e rapina costituiscono uno dei presidi fondamentali per la sicurezza dei beni e delle persone. Progettare, installare e manutenere a regola d’arte è quindi una necessità sempre più sentita, ma anche un preciso obbligo ai sensi della L. 186/68 e del DM 37/08.
Progettare un impianto di allarme intrusione e rapina significa innanzitutto analizzare il rischio ossia acquisire la conoscenza dei pericoli che incombono, per poter dirigere sforzi e risorse a difesa delle aree più vulnerabili e scegliere le contromisure più adatte a contrastare le minacce previste con le risorse disponibili.
Per realizzare questo tipo di impianto a regola d’arte è necessario, inoltre, scegliere, coordinare ed installare prodotti con caratteristiche tali da assicurare che il sistema, nel suo complesso, garantisca il livello di prestazione richiesto e, al contempo, riduca al minimo gli allarmi indesiderati.
Per questi motivi il CEI ha voluto raccogliere in un unico volume la Norma CEI 79-3 che rappresenta il riferimento per la progettazione, realizzazione, verifica e manutenzione degli impianti di allarme intrusione, la Norma CEI EN 50131-1 che specifica i requisiti funzionali e prestazionali e le classi ambientali dei sistemi di allarme, per costituire un utile strumento di approfondimento sulla progettazione di questi impianti e familiarizzare con i concetti fondamentali delle norme del CT79 sui Sistemi di allarme, insieme al foglio di interpretazione CEI EN 50131-1/IS2.

Fonte: CEI

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21 novembre 2012. Safety Day a Benevento

omino fuocoIl 21 novembre p.v., alle ore 9.15, presso la Camera di Commercio di Benevento, si terrà una Giornata sulla “Responsabilità Sociale d’Impresa, Manutenzione, Sicurezza e Antincendio”, terzo momento del Programma regionale di “Promozione della Sicurezza e della Responsabilità Sociale d’Impresa", che, fin dal 2008, viene realizzato dal Consorzio Promos Ricerche in collaborazione con Unioncamere Campania ed INAIL Campania, e che da quest’anno, vede coinvolta anche la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco.
La giornata sarà articolata in due momenti: al mattino è previsto il “Safety Day” che, dopo i saluti istituzionali, vedrà le relazioni presentate dai tecnici dei Vigili del Fuoco e dalla CONTARP dell’INAIL. Nel pomeriggio si terrà un Workshop su “Gestione, Manutenzione, buone prassi e proposte settoriali e territoriali – I Sistemi di Gestione” con ulteriori interventi tecnici e con la presentazione di alcune  testimonianze aziendali.
Anche in questa occasione, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Benevento sarà presente con i saluti del suo Presidente e con un intervento tecnico di un responsabile della Commissione Sicurezza.
Il programma “Promozione della Sicurezza e della Responsabilità Sociale d’Impresa" prevede la realizzazione di un percorso formativo rivolto a rappresentanti di imprese, al fine di formare la figura di “Esperto di progettazione di Sistemi di Gestione della Safety”
Le richieste di partecipazione al corso, dovranno pervenire attraverso registrazione on-line sul sito del Consorzio Promos Ricerche o fax, ai recapiti sotto riportati.
Sarà data la precedenza ai rappresentanti delle PMI partecipanti al Safety Day, in possesso dei requisiti richiesti (vedi programma allegato), privilegiando la partecipazione di un rappresentante per ogni azienda/organizzazione.

Locandina Safety Day

Programma Promozione Sicurezza e RSI

 

Per  informazioni, contattare:
Sportello RSI del Consorzio Promos Ricerche
Via S. Aspreno, 2 - 80133 Napoli
Tel.  081 4109140 - 081 7607233
Fax: 081 5520181
www.promosricerche.org

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Rapporto Annuale infortuni e malattie professionali INAIL Campania - anno 2011

SICUREZZA LAVORO

Il 28 novembre p.v., alle ore 9.00, presso la sala Convegni della Camera di Commercio di Napoli, si terrà la presentazione del Rapporto Annuale dell'Inail Campania sugli infortuni e malattie professionali nell'anno 2011.
La manifestazione si svolge nell'ambito del Programma regionale di “Promozione della Sicurezza e della Responsabilità Sociale d’Impresa", che, fin dal 2008, viene realizzato dal Consorzio Promos Ricerche in collaborazione con Unioncamere Campania ed INAIL Campania, e che da quest’anno, vede coinvolta anche la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco.
La giornata si concluderà con la cerimonia di consegna degli attestati relativi ai corsi per “Esperto di progettazione di Sistemi di Gestione della Safety” svolti nell'ambito del sopracitato programma regionale, tenutisi presso le Camere di Commercio di Napoli e Caserta.

 

Scarica l'invito

Programma Promozione Sicurezza e RSI

Iscriviti all'evento

 

Per  informazioni, contattare:
Sportello RSI del Consorzio Promos Ricerche
Via S. Aspreno, 2 - 80133 Napoli
Tel.  081 4109140 - 081 7607233
Fax: 081 5520181
www.promosricerche.org

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26 ottobre 2012. Safety Day a Caserta

sicurezza-sul-lavoro1Il 26 ottobre p.v., alle ore 9.30, presso la Camera di Commercio di Caserta, si terrà una Giornata sulla “Responsabilità Sociale d’Impresa, Manutenzione, Sicurezza e Antincendio”, secondo momento del Programma regionale di “Promozione della Sicurezza e della Responsabilità Sociale d’Impresa", che, fin dal 2008, viene realizzato dal Consorzio Promos Ricerche in collaborazione con Unioncamere Campania ed INAIL Campania, e che da quest’anno, vede coinvolta anche la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco.
La giornata sarà articolata in due momenti: al mattino è previsto il “Safety Day” che, dopo i saluti istituzionali, vedrà le relazioni presentate dai tecnici dei Vigili del Fuoco e dalla CONTARP dell’INAIL. Nel pomeriggio si terrà un Workshop su “Gestione, Manutenzione, buone prassi e proposte settoriali e territoriali – I Sistemi di Gestione” con ulteriori interventi tecnici e con la presentazione di alcune  testimonianze aziendali.
Anche in questa occasione, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Caserta sarà presente con i saluti del suo Presidente e con un intervento tecnico di un responsabile della Commissione Sicurezza.
Il programma “Promozione della Sicurezza e della Responsabilità Sociale d’Impresa" prevede la realizzazione di un percorso formativo rivolto a rappresentanti di imprese, al fine di formare la figura di “Esperto di progettazione di Sistemi di Gestione della Safety”
Le richieste di partecipazione al corso, dovranno pervenire entro il 6 Novembre p.v. attraverso registrazione on-line sul sito del Consorzio Promos Ricerche o fax, ai recapiti sotto riportati.
Sarà data la precedenza ai rappresentanti delle PMI partecipanti al Safety Day, in possesso dei requisiti richiesti (vedi programma allegato),privilegiando la partecipazione di un rappresentante per ogni azienda/organizzazione.

Locandina Safety Day

Programma Promozione Sicurezza e RSI

Iscriviti al Safety Day

Per  informazioni, contattare:
Sportello RSI del Consorzio Promos Ricerche
Via S. Aspreno, 2 - 80133 Napoli
Tel.  081 4109140 - 081 7607233
Fax: 081 5520181
www.promosricerche.org

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Sicurezza, solo il controllo salva il datore di lavoro

 

CASSAZIONEIl datore di lavoro non è in colpa in caso di infortunio dei dipendenti, a patto che abbia controllato meticolosamente l'osservanza delle misure di sicurezza da parte loro. A precisarlo è la Cassazione con la sentenza 34747, depositata lo scorso 11 settembre.
In seguito alla morte di un dipendente che, durante l'attività di preparazione delle luminarie in occasione di una festa religiosa, rimaneva folgorato, il Tribunale penale condannava i soci amministratori per il reato di omicidio colposo, poiché gli stessi erano stati imprudenti, imperiti e negligenti nell'osservanza delle norme dettate in materia di sicurezza sul lavoro, nonché per la mancata adozione di precauzioni idonee a scongiurare il verificarsi di eventi pericolosi. Infatti, ha precisato il giudice del merito, il lavoratore, durante la fase di verifica del corretto funzionamento dell'impianto, avrebbe dovuto utilizzare un tester anziché un cicalino, strumento risultato assolutamente inadeguato per la sicurezza dell'elettricista.
In seguito, la pronuncia è stata confermata in grado di appello: secondo la Corte, il decesso dell'operaio si sarebbe potuto agevolmente evitare se il lavoratore fosse stato munito di guanti isolanti, non avesse utilizzato strumenti artigianali per testare le lampadine, non avesse lavorato su un impianto sotto tensione e, infine, se fossero stati predisposti i normali dispositivi di sicurezza atti a interrompere l'erogazione di corrente elettrica in caso di dispersione.
La causa è poi arrivata alla Cassazione, che ha rigettato il ricorso del datore di lavoro e ha ritenuto fondato il ragionamento del giudice d'appello, poiché i conduttori dell'impianto erano sprovvisti di rivestimento isolante adeguato sia alla tensione sia alle condizioni ambientali. Non solo, ma il lavoratore era sprovvisto, tra l'altro, dei guanti isolanti che avrebbero, con ragionevole certezza, impedito la folgorazione pur in caso di contatto delle mani con la corrente elettrica. In altri termini, le prescrizioni poste a tutela del lavoratore sono intese a garantire la sua incolumità anche nell'ipotesi in cui – per stanchezza, imprudenza, inosservanza di istruzioni, malore o altro – egli si sia venuto a trovare in situazione di particolare pericolo.

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Fonte: Il Sole 24 Ore

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Verifica della Sicurezza degli impianti a gas

 

logo uniIl 20 settembre scorso è stata pubblicata la seconda edizione della UNI 10738.
La norma, elaborata dal CIG - Comitato Italiano Gas, è uno strumento di servizio di estrema importanza per tutti coloro che a vario titolo sono chiamati ad effettuare verifiche sugli impianti alimentati a gas. La norma fornisce infatti delle linee guida per la verifica dello stato/livello di sicurezza degli impianti domestici esistenti alimentati a gas, in esercizio o da riattivare.
Le diversità di impostazione tra la prima e la seconda edizione della norma sono significative. A differenza degli obiettivi a cui mirava la "vecchia" UNI 10738, infatti, cioè l’adeguamento degli impianti, la nuova UNI 10738 mira a verificare la sussistenza o meno dei requisiti essenziali di sicurezza. Gli eventuali adeguamenti dovranno essere realizzati in conformità alle normative di installazione vigenti, ad esempio secondo la serie UNI 7129 ("Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione").
La nuova UNI 10738 consente agli operatori del settore di valutare lo stato di sicurezza degli impianti esistenti indipendentemente dall’anno di costruzione, cioè senza tenere in riferimento la norma d’installazione in vigore all’epoca della realizzazione dell’impianto stesso che va verificato. La nuova norma è anche uno strumento pratico per valutare la condizione degli impianti durante le operazioni di manutenzione degli apparecchi, quindi i manutentori che normalmente redigono l’allegato “G” potranno esprimere un loro parere nel merito.
Le figure professionali che possono essere interessate ad utilizzare la norma sono installatori di impianti gas, manutentori, professionisti, tecnici che effettuano controlli in generale (USL, ecc.).

Fonte UNI

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Digitalizzazione dei servizi INAIL: dal 28 settembre la fase operativa

 

 

logo inailL'introduzione del Codice dell'amministrazione digitale e le successive disposizioni normative prevedono la progressiva informatizzazione dei rapporti tra aziende e pubblica amministrazione, definendo il principio della "telematizzazione obbligatoria".
Il 1 luglio 2013 rappresenta il termine ultimo per l'adeguamento dei sistemi: dopo quella data Pubblica Amministrazione e datori di lavoro potranno comunicare esclusivamente per via telematica (dpcm 22 luglio 2011).
In vista di quella scadenza, già dal 2011 l'INAIL ha avviato un coerente Programma di informatizzazione dei servizi che sta portando a compimento una strategia già perseguita da oltre dieci anni, all'insegna della cultura dell'innovazione, della multicanalità e della sburocratizzazione: sinonimo di trasparenza e contenimento dei costi, l'informatizzazione consente infatti di operare una significativa reingegnerizzazione delle attività, liberando risorse dalle funzioni di minore valore aggiunto e potenziando quelle di back-office.
Il Programma di informatizzazione dei servizi INAIL è stato definito in accordo con le associazioni datoriali, nel rispetto di quanto disposto dal dpcm del 22 luglio 2011, e il percorso stabilito tiene conto della necessaria riorganizzazione cui sono chiamate le stesse aziende. Per questo, le prime tappe sono rappresentate da quei servizi dove il ricorso a modalità informatizzate è, in generale, già fortemente diffuso.
Dal 28 settembre è quindi obbligatorio operare solo per via  telematica, utilizzando l'accesso da Punto cliente sul sito web dell'Istituto, per i seguenti servizi:

  • la denuncia di iscrizione/di esercizio per inizio attività, nei casi in cui non è obbligatoria la comunicazione unica al registro delle imprese;
  • la denuncia di cessazione attività, nei  casi in cui non è obbligatoria la comunicazione unica al registro delle imprese;
  • la denuncia di nuovo lavoro a carattere temporaneo;
  • le denunce retributive per i  contratti di somministrazione.

Continua sul sito dell'INAIL

Leggi il DPCM del 22 luglio 2011

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Vibrazioni meccaniche. Nuova norma dall'UNI

 

auto 04Il sedile di un veicolo assolve, nei riguardi del conducente, due compiti fondamentali: il primo è quello di sostenerlo il più comodamente possibile, il secondo è quello di isolarlo dalle vibrazioni che il veicolo gli trasmette. Studi medici ed ergonomici dimostrano l’importanza di una corretta funzionalità del sedile.
L’esposizione alle vibrazioni è sempre fonte di rischio nei riguardi della salute. La UNI EN 30326-1Vibrazioni meccaniche - Metodo di laboratorio per la valutazione delle vibrazioni sui sedili dei veicoli - Parte 1: Requisiti di base” illustra i requisiti di base e le metodologie per le prove di laboratorio sulla trasmissione delle vibrazioni al corpo umano attraverso il sedile di un veicolo e riporta il metodo di prova, i requisiti della strumentazione necessaria, il metodo di valutazione delle misurazioni e come redigere il resoconto di prova.
Per quanto riguarda le prove, la norma fornisce i suggerimenti su come fissare il sedile al banco vibrante, come devono essere posizionati gli accelerometri e richiede che sul sedile vengano eseguiti due test dinamici con due soggetti di massa differente.
L’obiettivo è quello di ottenere il valore SEAT (fattore di trasmissione dell’ampiezza efficace del sedile) che è il rapporto tra il valore dell’accelerazione sul piano del sedile e il valore dell’accelerazione sulla piattaforma vibrante. Il valore SEAT, definito dalle norme UNI EN 13490 e UNI EN ISO 7096, rappresenta il valore di validità del sedile.

Continua sul sito UNI

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Prevenzione incendi. Disciplnate le modalità di presentazione delle istanze

 

Vigili-del-fuoco1Entrerà in vigore il prossimo 27 novembre il Decreto del Ministro dell'Interno 7 agosto 2012, recante “Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell'articolo 2, comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151”.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 201 del 29 agosto 2012, il provvedimento - composto da 11 articoli e 4 allegati - sostituisce il decreto del Ministro dell’Interno 4 maggio 1998, recante “Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l’avvio di procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco”, adottato ai sensi del precedente regolamento di prevenzione incendi di cui al D.P.R. n. 37 del 1998.
Al fine di garantire l'uniformità delle procedure, la trasparenza e la speditezza dell'attività amministrativa, il decreto 7 agosto 2012 disciplina le modalità di presentazione delle istanze e della relativa documentazione da allegare, oggetto del decreto del Presidente della Repubblica n. 151/2011. Quest'ultimo decreto, entrato in vigore il 7 ottobre 2011, semplifica la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi.
Il DPR n. 151/2011 inquadra in tre categorie – A, B e C - in base alla gravità del rischio, le attività d'impresa sottoposte ai controlli di prevenzione incendi di competenza dei Vigili del fuoco. Nella categoria A sono ricomprese attività di limitata complessità e che hanno una 'regola tecnica' di riferimento; nella categoria B sono individuate le stesse attività della A, quanto a tipologia, ma caratterizzate da un livello di complessità più alto e prive di una regolamentazione tecnica specifica di riferimento. Nella categoria C, infine, rientrano attività con livello di complessità ancora più elevato, indipendentemente dall'esistenza o meno di una 'regola tecnica' di riferimento.
Anche le modalità di presentazione delle istanze relative ai procedimenti di prevenzione incendi (ad esempio, valutazione dei progetti, controlli di prevenzione, rinnovo periodico di conformità antincendio, verifiche in corso d'opera, nulla osta di fattibilità) sono aggiornate al quadro normativo vigente, ed è prevista la possibilità di attivarli sia presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) che presso il comando provinciale dei Vigili del fuoco competente per territorio.
Prima dell'inizio dell'attività, il titolare presenta una Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), corredata dalla asseverazione, dalla documentazione tecnica (costituita dalle certificazioni/dichiarazioni probanti ai fini antincendio) e, per le attività che rientrano nella categoria A, dalla relazione tecnica e dagli elaborati grafici.
Per le attività a basso rischio e standardizzate (categoria A), viene eliminato il parere di conformità sul progetto. Per le attività a medio rischio (categoria B) e ad alto rischio (categoria C), invece, la valutazione di conformità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio si dovrà ottenere entro il termine di 60 giorni.
Controlli con sopralluogo a campione o in base a programmi settoriali, entro 60 giorni dal ricevimento della SCIA, sono previsti per le attività a basso e medio rischio, con il rilascio su richiesta, di copia del verbale della visita tecnica da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Per le attività ad elevato rischio (categoria C), è previsto il controllo con sopralluogo entro 60 giorni, e il rilascio, in caso di esito positivo del controllo, del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) entro 15 giorni.

Consulta il Decreto Ministeriale 07/08/2012

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Sicurezza degli apparecchi laser. Norma CEI 76-6

 

laserGuida all’uso sicuro dei fasci laser sull’uomo
Questa Guida CEI, corrispondente alla IEC/TR 60825-8: 2006-12, serve appunto come guida per il datore di lavoro, l'organizzazione responsa-bile, il tecnico sicurezza laser, l'operatore laser e altre persone coinvolte nell'uso sicuro del laser e dell'apparecchiatura laser di Classe 3B o 4.
Riguarda tutte le applicazioni dei fasci laser sull'uomo principalmente in strutture sanitarie, centri estetici e di depilazione e trattamenti dentali, comprese applicazioni mobili e ambito domestico.
Sono descritte le misure di controllo raccomandate per la sicurezza dei pazienti, degli operatori, del personale addetto alla manutenzione.
I comandi tecnici che fanno parte dell'apparecchiatura laser o dell'installazione sono brevemente descritti per fornire una comprensione dei principi generali di protezione.
Gli argomenti trattati nella presente guida sono:

  • i sistemi di trasmissione del fascio;
  • gli effetti biologici della radiazione laser;
  • il rapporto di infortuni e situazioni pericolose;
  • l'elenco dei controlli.

La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI 76-6  del febbraio 2001

Fonte CEI

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