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Prestazione energetica degli edifici

risparmio energetico 2E' stata recentemente pubblicata la Parte 4 della UNI/TS 11300 “Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria” elaborata dal gruppo di lavoro 601 “Impianti di riscaldamento – Progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza” del CTI.
La specifica tecnica -che si rivolge alle autorità competenti, ai progettisti, direttori lavori e certificatori energetici- calcola il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistemi di generazione, che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2 “Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria”.

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Consumi da fonti rinnovabili con certificazione uniforme

 

efficienza energetica tecEmanata, all'indomani del deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia europea, l'ultima parte della norma tecnica UNI-TS 11300 che uniforma sul piano nazionale le regole in tema di calcolo per la certificazione energetica degli edifici. La UNI-TS 11300-4 era attesa da anni: il 10 maggio è entrata a far parte del corpo normativo nazionale.
E' necessaria per il calcolo del consumo di energia rinnovabile per la produzione di acqua calda e riscaldamento nelle abitazioni, diventa indispensabile per ricomporre il mosaico di norme, regole, classi e sistemi di calcolo vari che ha prodotto il nostro paese.

Questo dedalo normativo è stato fotografato dal rapporto 2012 sulla certificazione energetica coordinato dal CTI (Comitato termotecnico italiano) dal quale risulta ad esempio che la Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano non utilizzano le norme tecniche nazionali del pacchetto UNI/TS 11300 (l'indagine si riferisce alla situazione entro dicembre 2011) e che la maggior parte delle regioni accetta l'autodichiarazione in classe G del proprietario; questo è uno dei punti per i quali la Commissione europea ha messo in mora lo Stato italiano.
Sono proprio gli edifici, infatti, all'origine del 40% circa del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2 nella Ue. La normativa europea mira a ridurre in misura significativa questo consumo, contribuendo alla lotta contro il riscaldamento climatico e a rafforzare la sicurezza energetica della UE.

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Reg. 244/2012

Reg. 244/2012 (Orientamenti)

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28 maggio 2012. Un Arcobaleno di Sicurezza.

 

ARCOLunedì  28 maggio alle ore 9,30, presso Palazzo Pico in via Terracina, 23, si terrà l’incontro “Un Arcobaleno di Sicurezza”, manifestazione conclusiva del progetto “Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza”.
All’evento, organizzato dall’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi”, soggetto capofila del progetto, parteciperanno, tra gli altri, Guido Trombetti, Assessore Regionale all’Università ed alla Ricerca Scientifica, Caterina Miraglia, Assessore Regionale all’Istruzione ed Edilizia Scolastica, ed Emidio Silenzi, Direttore di INAIL Campania .

Con il progetto "Un Arcobaleno di Sicurezza" sono state promosse e potenziate le competenze in materia di sicurezza nei giovani delle scuole aderenti al partenariato, attraverso la realizzazione di itinerari di cittadinanza attiva, con il coinvolgimento di studenti, docenti, genitori. Il nome del progetto dà risalto ai sette itinerari proposti; sette quanti sono i colori dell’arcobaleno, simbolo di pace e di alleanza tra gli uomini.
Elemento di unione dei colori dell’arcobaleno associati ai sette itinerari proposti è la luce bianca che li sintetizza, che diventa "luce della conoscenza".

  • Itinerario rosso – sicurezza nell’uso delle  tecnologie;
  • Itinerario arancio - salute e benessere  individuale (sport/alimentazione);
  • Itinerario giallo –  sicurezza fisica ed     educazione a comportamenti corretti (calamità naturali, educazione stradale);
  • Itinerario verde –  sicurezza ambientale: raccolta differenziata/riciclo, risparmio  energetico, ecologia domestica e scolastica, usi e costumi per una vita più sana, ecc.; 
  • Itinerario blu – responsabilità, diritti e doveri del cittadino europeo: dalle  regole  del gioco alle regole della vita  (rispetto delle regole, democrazia partecipata,  partecipazione sociale, ecc);
  • Itinerario viola – responsabilità civile:     immigrazione, accoglienza, integrazione;
  • Itinerario indaco - partecipazione attiva alla promozione del territorio.

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Risparmio energetico. I certificati Bianchi

 

Certificati BianchiIl risparmio energetico conseguito a seguito di interventi di miglioramento dell'efficienza energetica negli usi finali viene premiato con l'emissione di certificati bianchi (noti anche come "Titoli di Efficienza Energetica") che possono essere commercializzati.
L'AEEG autorizza l'emissione di certificati bianchi nella misura di un certificato per ogni tonnellata equivalente di petrolio (tep) risparmiata, per ogni anno di durata (vita utile) dell'intervento.
A partire dal 2006, l'ENEA collabora con l'Autorità nella verifica e quantificazione dei risparmi energetici associati agli interventi proposti dagli operatori.
La promozione del risparmio energetico attraverso il meccanismo dei certificati bianchi è stata prevista dai decreti ministeriali del 20 luglio 2004 (D.M. 20/7/04 elettricità, D.M. 20/7/04 gas e successive modificazioni).
I decreti stabiliscono che ogni anno siano fissati obiettivi di risparmio obbligatori per i distributori di energia elettrica e le imprese distributrici di gas naturale. Annualmente l'AEEG stabilisce l'obiettivo di risparmio energetico che ogni distributore di energia elettrica e di gas naturale deve conseguire per non incorrere in sanzioni. Le società di distribuzione possono acquisire i certificati bianchi realizzando interventi di miglioramento dell'efficienza energetica a favore dei consumatori finali, oppure acquistarli da società terze.
La possibilità di scambiare i certificati bianchi consente ai distributori di rispettare l'obbligo imposto dai decreti al minor costo, potendo scegliere tra realizzare direttamente l'intervento o acquistare sul mercato una equivalente quantità di Certificati. La compravendita dei certificati bianchi può avvenire tramite contratti bilaterali o in un mercato apposito istituito dal Gestore del mercato elettrico.
Gli interventi di miglioramento dell'efficienza possono essere realizzati dai distributori direttamente, oppure tramite società controllate, e da società operanti nel settore dei servizi energetici (ESCO) autorizzate dall'AEEG.
Sono previsti quattro tipi di intervento, rispettivamente per il risparmio di : energia elettrica,gas naturale, altri combustibili, carburanti nei trasporti.

Continua su www.efficienzaenergetica.enea.it

Come ottenere i certificati bianchi

Fonte: ENEA

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Efficienza energetica. Rapporto dell'ENEA

 

RAEEIl 20 gennaio 2012 è stato presentato a Roma il primo "Rapporto sull'efficienza energetica"  che l’ENEA ha predisposto nell’ambito del suo ruolo di Agenzia nazionale per l'efficienza energetica (Decreto Legislativo n.115/2008) per fornire  uno strumento di  monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali.
Il Rapporto fornisce il quadro complessivo delle politiche e delle misure per l'efficienza energetica negli usi finali dell'energia attuate a livello nazionale e territoriale, analizza l’evoluzione dell’intensità energetica, valuta l’efficacia e i risultati ottenuti dagli strumenti già messi in atto e il grado di raggiungimento degli obiettivi nazionali di risparmio energetico.
In occasione dell’evento è stato illustrato anche il primo volume della collana “Ogni chilowattora conta”, una pratica guida predisposta dall’ENEA, anche in formato e-book,  per fornire ai cittadini una chiave di lettura del Rapporto sull’efficienza energetica, in modo da accrescerne la consapevolezza sulle opportunità e sui vantaggi economici, ambientali e sociali dell’efficienza energetica.

Fonte ENEA

Scarica il volume: "Ogni chilowattora conta"

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Quarto Conto Energia. Premiata la rimozione dell’amianto.

 

eternit-fotovoltaicoIl Quarto Conto Energia, del maggio 2011, contempla vari premi per specifiche tipologie e applicazioni di impianti fotovoltaici. In particolare, prevede un premio fisso di 0,05 € al kWh di energia prodotta nel caso di impianti fotovoltaici installati su edifici che vadano a sostituire le relative coperture in eternit o comunque contenenti amianto (art. 14, comma 1-c). Per "impianto fotovoltaico realizzato su un edificio" si intende un impianto i cui moduli sono posizionati sugli edifici secondo una delle seguenti modalità:

  • su tetti piani o con pendenze fino a 5°: l'altezza dei moduli rispetto al piano del tetto non supera i 30 cm;
  • su tetti a falda: i moduli sono installati in modo complanare alla superficie del tetto;
  • su tetti diversi da quelli di cui ai punti 1 e 2: i moduli sono installati in modo complanare al piano tangente del tetto, con una tolleranza di +/-10°;
  • installati in qualità di frangisole: i moduli sono collegati alla facciata al fine di produrre ombreggiamento.

Nel 2005 l'Unione Europea ha emanato una direttiva che prevede il divieto totale della produzione, commercializzazione e messa in opera di materiale contenente amianto, tra cui l'eternit, il fibrocemento e similari. In Italia tonnellate di amianto devono essere ancora eliminate dai tetti e possono essere considerate una vera e propria "bomba a orologeria": infatti, questi materiali creano danni alla salute e devono essere rimossi quando lo stato di conservazione non ottimale genera la dispersione di fibre altamente tossiche nell'ambiente.
Le problematiche connesse alla rimozione dai tetti dell'eternit o delle coperture contenenti amianto oltre che del relativo smaltimento e del rifacimento del tetto, sono essenzialmente di natura economica. Una soluzione al problema è oggi rappresentata dal fatto che lo Stato riconosce un incentivo economico aggiuntivo a chi toglie il tetto in eternit o contenente amianto e lo sostituisce con una copertura fotovoltaica. Questo incentivo in più permette di ripagare nel giro di qualche anno la spesa per la rimozione e il rifacimento del tetto e di risolvere, allo stesso tempo, il problema.
Per ricevere il premio del Conto Energia legato alla rimozione della copertura in eternit o contenente amianto, l’intervento deve comportare la rimozione o lo smaltimento della totale superficie di eternit e/o amianto esistente, relativamente alla falda di tetto o porzione omogenea della copertura su cui si intende installare l’impianto fotovoltaico. Inoltre, occorre inviare al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) il certificato di smaltimento dell’eternit e/o amianto rilasciato dall’Azienda Sanitaria Locale (ASL), nonché le fotografie di dettaglio prima e dopo l’intervento.
Infine, la superficie dell’impianto fotovoltaico può essere inferiore o al massimo pari all’area di eternit e/o amianto. Rispetto a precedenti Conto Energia, il premio non è cumulabile con altri premi aggiuntivi (come ad es. quello per il miglioramento dell'efficienza energetica), e non si applica agli impianti fotovoltaici "integrati con caratteristiche innovative".

Vai al Conto Energia

Leggi il DM 5 maggio 2011

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Risparmio Energetico. Le agevolazioni fiscali

 

agevolazioni R ELa detrazione fiscale del 55% è stata prorogata al 31 dicembre 2012 dal decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (convertito dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011).
Con la conversione in legge del decreto, la detrazione è stata estesa alle spese per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
La stessa norma ha disposto, inoltre, che dal 1° gennaio 2013 le agevolazioni sul risparmio energetico saranno sostituite con la detrazione fiscale del 36% prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie che, dal 2012, non avrà più scadenza.
Grazie, infatti, all’introduzione nel Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986) dell’art. 16-bis (Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici), l’agevolazione è stata resa strutturale e definitiva.
Negli ultimi anni, le disposizioni che regolano la materia delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico sono state più volte modificate. In particolare, sono cambiate le procedure da seguire per usufruire correttamente delle stesse.

Per esempio:

  • è stato previsto l’obbligo di inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, quando i lavori proseguono oltre un periodo d’imposta;
  • è stato modificato il numero di rate annuali in cui deve essere ripartita la detrazione;
  • è stata sostituita la tabella dei valori limite della trasmittanza termica.

In questa guida sono descritti i vari tipi di intervento per i quali si può fruire del beneficio e gli adempimenti necessari per ottenerlo.

Fonte: Agenzia Entrate

Scarica la Guida

Decreto Legge n. 201 del 6/12/2011

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Bonus 55%, scade l'avviso per i lavori iniziati nel 2011

detrazione 55La detrazione del 55% per gli interventi di risparmio energetico è stata prorogata dal DL 201/2011 "Salva Italia" a tutto il 2012 e scadrà il 31 dicembre prossimo. Il prolungamento del bonus può aver sollevato coloro che non ce l'avrebbero fatta a terminare, e quindi saldare, le opere entro il 2011. Questi contribuenti devono però ricordarsi di comunicare all'Agenzia delle Entrate le spese sostenute l'anno scorso. Nei casi di intervento a cavall' d'anno c'è infatti l'obbligo di dare comunicazione in via telematica entro 90 giorni dal termine del periodo d'imposta nel quale i lavori hanno avuto inizio.

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Fonte: Casa24 Plus de Il Sole 24 ORE

 

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Risparmio energetico, proroga termini presentazione domande di incentivi

 

 

Energie Rinnovabili evoluzioni

 

Imprese e industrie che realizzano impianti per il risparmio energetico o il teleriscaldamento possono presentare domanda di incentivo entro il 31 marzo 2012. Lo slittamento del termine, autorizzato dal ministero dello Sviluppo economico, nasce dall’esigenza di concedere più tempo per la predisposizione dei progetti. L’incentivo si basa sul sistema dei Certificati Bianchi, che vengono riconosciuti per un periodo di 10 anni nel caso degli impianti di produzione e 15 anni per le strutture abbinate al teleriscaldamento. Il valore del certificato si calcola nell’ordine dei 100 euro per ogni “Tep”, che equivale al consumo medio annuale di energia di una famiglia media. La precedente scadenza era fissata al 30 novembre 2011.
I contributi sono concessi per le strutture di cogenerazione ad alto rendimento, diffuse soprattutto in settori industriali ad alto consumo di energia termica e nel settore dei servizi annessi a reti di teleriscaldamento urbano. “Il nuovo regime di sostegno – assicura il ministero dello Sviluppo economico – può assicurare un ulteriore sviluppo di questa tecnologia, conseguendo non solo nuovi obiettivi in termini di risparmio energetico, ma anche significative ricadute positive sui settori industriali che consumano l’energia termica e l’energia elettrica prodotta nel proprio ciclo di lavorazione, abbattendo direttamente il costo dell’energia”. La misura è cumulabile solo con fondi di garanzia, detassazione e altri contributi in conto capitale. Nel caso di impianti entrati in funzione nei periodi compresi tra primo aprile 1999 e 7 marzo 2007 o da quest’ultima data al 31 dicembre 2010 sono stabilite condizioni particolari per l’assegnazione degli incentivi e comunque è prevista una riserva del 30 per cento degli aiuti concessi dal bando.

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Decreto di proroga del Ministero Sviluppo Economico

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Biomasse. Energie rinnovabili e risparmio energetico

 

 

poi-2007-2013Il Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali - ha adottato il bando per interventi di attivazione di filiere produttive delle biomasse, secondo la Linea di attività 1.1 del POI Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013, ai sensi dell’articolo 6, comma 2, lettera c) del Decreto Ministeriale del 23 luglio 2009.
Le risorse finanziarie disponibili per l’attuazione degli interventi di cui al presente decreto sono pari a 100 milioni di euro a valere sulla dotazione finanziaria assegnata all’Attività 1.1 “Interventi di attivazione di filiere produttive che integrino obiettivi energetici ed obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo del territorio” del POI Energia.

Maggiori informazioni sul sito del Ministero

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