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La sicurezza vincola l'appaltatore

 

sicurezza edilizia 2La Cassazione penale amplia i confini della responsabilità aziendale in materia di sicurezza sul lavoro, nei casi di appalto.
Secondo la sentenza 5420/2012, la mancata elaborazione del documento unico di valutazione dei rischi (noto anche come Duvri), con la conseguente omessa valutazione dei rischi derivante dalle interferenze lavorative tra i dipendenti del committente e quelli dell'appaltatore, è un fatto di per sé produttivo di responsabilità, nel caso in cui si verifichi un infortunio.
La vicenda cui fa riferimento la sentenza si è svolta nel 2007 all'interno di uno stabilimento Fiat, dove un dipendente di un'impresa appaltatrice, nel corso di un intervento di manutenzione presso il reparto stampaggio, è deceduto dopo essere stato travolto da un carrello.
Il pubblico ministero incaricato di seguire la vicenda ha contestato al legale rappresentante dell'impresa committente la mancata elaborazione del Documento unico di valutazione dei rischi, e quindi la mancata valutazione dei possibili rischi derivanti dalle interferenze tra il personale dipendente dal committente e quello dipendente dall'appaltatore.
Il giudice dell'udienza preliminare ha invece escluso la responsabilità penale dell'imputato, in quanto non ci sarebbe stato nesso di causalità tra la mancata elaborazione del Duvri e l'evento mortale. Questo nesso di causalità, secondo il Gup, è mancato in quanto nel corso dell'intervento manutentivo che ha portato alla morte dell'operaio non si è verificata alcuna interferenza tra il personale dipendente della committente e dell'appaltatrice; in particolare, secondo il Gup, la responsabilità va esclusa in quanto non si è verificato alcun contatto rischioso tra i lavoratori.
La sentenza della Cassazione ribalta questa conclusione, contestando innanzitutto la nozione di interferenza adottata dal Gup.
Osserva la Corte che si deve considerare come interferenza non solo il contatto fisico, ma anche tutto quel complesso di attività preventive che le imprese che convivono in un certo luogo di lavoro devono compiere per evitare gli infortuni.

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INAIL in Linea. Nuovo servizio del Contact center multicanale dell’Istituto

 

INAIL IN LINEAIl termine inglese "outbound" indica tutte le attività - in genere finalizzate alla raccolta di informazioni o alla promozione pubblicitaria - in cui l'operatore telefonico chiama direttamente il cliente. Ma se a farlo è il Contact center multicanale INAIL-Inps il significato dell'operazione è di tutt'altro rilievo. Perché in questo caso a essere contattato è chi ha subito un infortunio sul lavoro e la telefonata viene fatta per offrirgli un aiuto prezioso nei momenti immediatamente successivi all'evento, spesso i più difficili da gestire. A cominciare dal supporto nelle operazioni di predisposizione delle pratiche amministrative. Si chiama "INAIL in linea" il nuovo servizio gestito dal Contact center multicanale INAIL-Inps: utile non soltanto per i diretti interessati e dal forte valore sociale, si tratta di un'opportunità in grado di segnare un importante passo avanti in direzione di quella "presa in carico" del lavoratore infortunato che, sempre di più, si sta affermando come  il "paradigma" cardine delle strategie complessive messe in atto dall'Istituto.
L'obiettivo: anticipare i bisogni dell'utenza. "Dopo una fase di sperimentazione nel 2011, il servizio sarà ufficialmente operativo dal prossimo 1° marzo - afferma Enzo Paesano, della direzione centrale Programmazione organizzazione e controllo dell'INAIL (DcPoc) - Si tratta di un approccio innovativo nella gestione della relazione col cliente, reso possibile dall'evoluzione tecnologica e dei sistemi di conoscenza dei nostri utenti, e che qualifica ulteriormente i servizi del Contact center non più solo come 'reattivi' alle richieste da loro avanzate, bensì 'proattivi' e in grado, dunque, di anticiparne i bisogni. In questo caso, contattandoli 'a domicilio' e dando loro tutte le informazioni necessarie per gestire al meglio i delicati momenti post-infortunio".
Un servizio dal profondo valore sociale. Per riuscire in questo obiettivo è fondamentale l'attività di supporto e assistenza dell'utenza che il Contact center INAIL-Inps è ormai in grado di garantire in modo costante, multicanale e multidisciplinare. "Nel corso del tempo il Contact center si è qualificato per la sua forte vicinanza alla clientela, una caratteristica che crediamo vada notevolmente al di là dell'originaria connotazione di servizio di questo strumento - continua Paesano - La mission dell'INAIL, che attualmente si traduce in molteplici direttrici - dall'assicurazione alla prevenzione, dalle prestazioni sanitarie alla riabilitazione, dalla protesica al reinserimento - adesso ha trovato un ulteriore spazio per esprimere il suo profondo valore sociale".

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Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione. Nuova edizione della CEI 31-35

 

CEIE’ stata pubblicata la nuova edizione della Guida Tecnica CEI 31-35 “Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87)”.
Essa ha lo scopo di approfondire il tema della classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili relativa ad opere di nuova realizzazione e alle trasformazioni o ampliamenti di quelle esistenti, nel rispetto della Norma europea CEI EN 60079-10-1: 2010 (CEI 31-87).
La classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione equivale alla ripartizione in zone delle aree, nelle quali possono formasi atmosfere esplosive, dell’Allegato XLIX del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza).
La classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione, pur non facendo parte del progetto dell’impianto elettrico, deve essere redatta contestualmente al progetto dell'opera nel suo insieme e prima della scelta dei requisiti di sicurezza dei prodotti che compongono gli impianti (apparecchi, sistemi di protezione, componenti).
Il campo di applicazione della Guida comprende i luoghi nei quali il pericolo di accensione è dovuto alla presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili in miscela con aria in condizioni atmosferiche normali: quindi, prevalentemente, luoghi in cui si svolgono attività industriali.
Per gli altri campi i principi generali sono comunque validi e, in assenza di norme tecniche specifiche, la Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87) e la Guida CEI 31-35 possono essere comunque applicate.
La Guida CEI 31-35 non si applica a miniere con possibile presenza di grisou, a luoghi di trattamento o produzione di esplosivi, a luoghi in cui il pericolo di esplosione può manifestarsi per la presenza di polveri o fibre combustibili, a casi con guasti catastrofici, a locali adibiti ad uso medico e ad ambienti domestici.
La Guida CEI 31-35 è reperibile presso tutti i punti CEI
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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5 marzo 2012. Giornata cittadina per la Sicurezza sul Lavoro

 

Nella Sala dei Barosafety day napolini del Maschio Angioino, il 5 marzo 2012, nell’ambito della Giornata cittadina per la Sicurezza sul Lavoro, organizzata dall’Osservatorio sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro del Comune di Napoli, si terrà la Seduta Solenne del Consiglio Comunale di Napoli, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Napoli è la prima città in Italia ad aver dedicato una giornata, il 5 marzo, alla sicurezza sul lavoro ed alla prevenzione delle morti bianche, nella consapevolezza che ogni lavoratore è un bene prezioso

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Catene da neve a "norma"

 

ConCatene neve il protrarsi delle condizioni meteorologiche sfavorevoli e con l’intensificarsi delle precipitazioni nevose uno dei problemi che preoccupano maggiormente gli automobilisti è quello della sicurezza durante la guida. Le catene da neve sono uno strumento utilissimo in grado di aiutare concretamente il guidatore in caso di neve e ghiaccio.
A volte però non
è così semplice scegliere tra l’ampia gamma di prodotti disponibili sul mercato, sia per la poca dimestichezza che i consumatori hanno con l’acquisto di questo tipo di dispositivo (spesso effettuato in emergenza) sia per il fatto che –nonostante l’apparente semplicità delle catene da neve- il loro utilizzo può rivelarsi a volte più difficoltoso del previsto.
Per stabilire con chiarezza le principali caratteristiche viene in aiuto la norma UNI 11313:2010 “Veicoli stradali - Dispositivi supplementari di aderenza per pneumatici di autoveicoli di categoria M1, N1, O1, O2 - Requisiti di sicurezza e metodi di prova” che definisce le catene da neve “di qualità”

Leggi il Comunicato Stampa dell'UNI

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Finanziamenti Inail. Incontro all’Unione Industriali di Napoli

 

L’Unione degli Industriali della provi1971 marchio unina bluncia di Napoli, allo scopo di illustrare alle aziende associate le modalità di partecipazione al bando, ha organizzato un Seminario informativo, organizzato in collaborazione con la Direzione Provinciale dell’INAIL.

L’incontro si terrà il prossimo 20 febbraio 2012 alle ore 15,00 presso la sede dell’Unione in Piazza dei Martiri, 58 (Sala D’Amato).


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Nuova norma sulla Sicurezza nelle filiere alimentari

Agroalimentare

Pubblicata la nuova specifica tecnica ISO/TS 22002-3:2011, elaborata allo scopo di garantire che gli agricoltori adottino le migliori pratiche per mantenere un ambiente igienico e giochino il loro ruolo nel controllo dei pericoli per la sicurezza alimentare nelle filiere alimentari.

La norma fa parte di un insieme di documenti di supporto che, all’interno della serie ISO 22000, definisce i requisiti relativi ai PRP (prerequisite programmes), i programmi di prerequisiti della sicurezza alimentare. I PRP coprono le condizioni e le attività fondamentali che sono necessarie per assicurare l’igiene lungo tutta la filiera alimentare nelle fasi di produzione, di manipolazione e di fornitura di alimenti sicuri per il consumo umano.

La ISO/TS 22002-3 specifica i requisiti e le linee guida per la progettazione, la realizzazione e la documentazione di PRP nell’ambito della produzione agricola.

Il documento sarà utile a tutte le organizzazioni, siano esse aziende agricole singole o gruppi di aziende, di qualsiasi dimensione e complessità, coinvolte nella fase agricola della catena alimentare, che desiderano applicare i PRP in accordo alla UNI EN ISO 22000, la norma che fornisce i requisiti di base sui sistemi di gestione per la sicurezza alimentare.
La specifica si applica alle colture (cereali, frutta, verdura), all’allevamento di animali (bovini, pollame, suini, settore ittico) e alla manipolazione dei loro prodotti (latte, uova…).

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Casellario degli infortuni: è on line il rapporto Inail

 

rapporto-casellario-300x296L’Inail, Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro, ha pubblicato on line il rapporto statistico 2011 del Casellario Centrale Infortuni, la banca dati degli infortuni e delle malattie professionali si riferisce al periodo di osservazione 2006-2010 ed è riguardante gli ambiti sia di natura professionale che extraprofessionale, compresi quelli derivanti dalla circolazione stradale, con un’attenta analisi della distribuzione geografica, dell’andamento temporale dei fenomeni analizzati, della natura e della sede della lesione.
I dati raccolti nel Rapporto Statistico 2011 sono quelli definiti e comunicati al Casellario Centrale Infortuni (Cci) entro il 30 aprile 2011. Il Casellario fu istituito nel 1922 come prima forma di archiviazione degli infortuni sul lavoro con postumi permanenti e trasferito presso l’Inail nel 1945. La Banca Dati del Cci è l’unica struttura che restituisce una rilevazione degli eventi che hanno causato postumi di invalidità permanente o morte che sono effettivamente accertati,con conseguente indennizzo,dagli enti assicuratori pubblici e privati.
La rilevazione dei danni permanenti derivanti dagli incidenti stradali, dagli infortuni sul lavoro e dagli infortuni generici, consente al Casellario di proporre una lettura,che attraverso le diverse tipologie di infortunio,contribuisce alla illustrazione di un fenomeno complessivo sul quale non può dirsi operante una strategia globale condivisa tra i soggetti competenti. In prospettiva potrà costituire uno specifico aspetto del sistema di prevenzione (in sigla Sinp) che è previsto dal Decreto Legislativo 81/08 ed è garantito dall’Inail sia per quanto concerne gli aspetti tecnici che informatici. La Banca Dati del Cci attualmente conta oltre 10,5 milioni di infortuni che interessano 8,5 milioni di infortunati. L’utenza privata e pubblica interpella il Cci oltre le 45mila volte al mese. Gli infortuni registrati derivano da: – Assicurazioni RC Auto (pari al 68% del totale);-Assicurazioni facoltative (18%);-Assicurazioni obbligatorie infortuni sul lavoro (14%).

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Scarica il Rapporto Statistico 2011

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Più sicurezza anche per le valvole delle bombole a gas

Valvole GASDi recente pubblicazione la norma UNI EN ISO 22434 Bombole trasportabili per gas - Ispezione e manutenzione delle valvole per bombole specifica i requisiti per l’ispezione e la manutenzione delle valvole per bombole, incluse le valvole con riduttori di pressione integrati cioè le valvole VIPR (ISO 22435 - valvole con regolatore di pressione integrato).
Citando lo scopo della UNI EN ISO 22434: “La norma può essere applicata in qualsiasi occasione (per esempio nel caso dei controlli periodici prescritti per le bombole, i pacchi bombola e i serbatoi trasportati o nel caso di cambiamento del gas contenuto (ISO 11621)) e non necessariamente durante i controlli abituali eseguiti al momento del riempimento.”
Nella sua parte iniziale vengono elencati i termini e le definizioni caratteristici dell’argomento tra i quali dovrebbero risaltare:

  • minor repair – intervento semplice: operazione di pulizia e/o sostituzione di componenti non direttamente a contatto con il gas (volantini, cartucce residuali intercettate, riduttori di flusso, sigilli ecc.);
  • major repair – intervento complesso: operazione di sostituzione di componenti ed accessori a diretto contatto con il gas (in pressione nel caso la bombola non sia vuota) ma che non richiede lo smontaggio della valvola dalla bombola (come valvole di sicurezza, manometri, flussometri ecc.);
  • refurbishment – rimessa a nuovo: operazione che implica lo smontaggio della valvola dalla bombola o serbatoio, il controllo dei suoi componenti interni, il rimontaggio e l’installazione per rimettere la valvola in condizione di poter proseguire il servizio.

Più che i requisiti vengono descritte le attività di ispezione e di intervento da intraprendere quando si ritiene che la valvola abbia bisogno di una controllata. Sono previste due possibilità: scartare la valvola o procedere con la procedura descritta.

Continua su U&C n. 1 di Gen. 2012

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1 Febbraio 2012. Sicurezza, incentivi dall'INAIL

 

premio inail

Mercoledì 1 Febbraio 2012 alle ore 9,30, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Napoli, si terrà il Convegno “Incentivi e finanziamenti INAIL per la Sicurezza”, presentazione del nuovo Bando INAIL pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 dello scorso 27 Dicembre. Nel corso del’incontro saranno approfonditi i temi relativi alla riduzione ed all’oscillazione dei tassi dei premi a carico delle imprese, nonché delle modalità di accesso agli incentivi. La procedura di presentazione delle domande di finanziamento, il cui termine ultimo è il 7 marzo, è totalmente on-line ed è gestita dal sito web dell’INAIL.

Scarica l’invito

Scarica l'Avviso per la Campania

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