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End of waste: le nuove regole per i conglomerati bituminosi

End of waste: le nuove regole per i conglomerati bituminosi

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 giugno 2018, n. 139 il regolamento recante la disciplina per la cessazione della qualifica di rifiuto (end of waste) da applicare ai conglomerati bituminosi. In particolare, il decreto del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare 28 marzo 2018, n. 69 è stato emanato ai sensi dell'articolo 184-ter, comma 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

Definite anche le modalità di attestazione della conformità, da parte del produttore tramite una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, e di conservazione dei campioni che dovranno essere tenuti a disposizione delle autorità per cinque anni presso l'impianto di produzione (obbligo, quest'ultimo, non previsto per le imprese registrate Emas o certificate Iso 14001).

Il provvedimento entra in vigore il 03/07/2018

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Scarica il decreto 28 marzo 2018, n. 69

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EMAS: dall'UE una guida di riferimento per l’agricoltura

EMAS: dall'UE una guida di riferimento per l’agricoltura

Con Decisione 2018/813 del 14 maggio 2018 la Commissione ha adottato il Documento di riferimento settoriale sulla migliore pratica di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per il settore dell'agricoltura in allegato alla Decisione. La sua elaborazione avviene ai fini del Regolamento EMAS n. 1221/2009 come documento-guida per uno specifico settore economico (in questo caso l'agricoltura): segnala la migliore pratica di gestione ambientale, indicatori di prestazione ambientale e, ove opportuno, esempi di eccellenza nonché sistemi di classificazione che consentano di determinare i livelli della prestazione ambientale.

Il Documento-guida sarà applicabile a decorrere dal 5 ottobre 2018. Il documento è destinato innanzitutto alle organizzazioni già registrate a EMAS, in secondo luogo alle organizzazioni che intendono registrarsi a EMAS in futuro e infine a tutte le organizzazioni che desiderano acquisire informazioni sulle migliori pratiche di gestione ambientale al fine di migliorare le loro prestazioni ambientali. Mira ad aiutare e sostenere tutte le organizzazioni che desiderano migliorare la loro prestazione ambientale proponendo idee e suggerimenti, nonché orientamenti pratici e tecnici.

Il documento di riferimento settoriale approvato in allegato alla Decisione è basato su una relazione scientifica e strategica dettagliata («Relazione sulle migliori pratiche») elaborata dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC) che ha discusso e infine concordato le migliori pratiche di gestione ambientale, gli indicatori di prestazione ambientale specifici per il settore e gli esempi di eccellenza descritti nel documento; in particolare, gli esempi sono stati ritenuti rappresentativi dei livelli di prestazione ambientale raggiunti dalle organizzazioni più efficienti del settore.

Spiega la Commissione che l'agricoltura è un settore molto eterogeneo che comprende una varietà di tipi di prodotti e di aziende: pertanto, il documento dovrebbe illustrare le migliori pratiche atte ad essere applicate al maggior numero possibile di aspetti del settore e le azioni concrete da intraprendere per migliorare la gestione dei rifiuti e degli effluenti di allevamento, la gestione del suolo e l'efficienza di irrigazione.

Può essere tenuto in considerazione da tutte quelle organizzazioni che, se registrate o in procinto di registrarsi a titolo del sistema di ecogestione e audit, devono valutare le rispettive prestazioni ambientali nella dichiarazione ambientale, o nella dichiarazione ambientale aggiornata, redatta conformemente all'allegato IV del regolamento.

AdA

Scarica la Decisione (UE) 2018/813 della Commissione del 14 maggio 2018

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UNI EN ISO 9001 e 14001. Dal 15 marzo audit con le nuove edizioni 2015

UNI EN ISO 9001 e 14001. Dal 15 marzo audit con le nuove edizioni 2015

Dal 15 marzo 2018, su decisione dell’IAF (International Accreditation Forum), gli organismi di certificazione dovranno svolgere tutte le verifiche per la prima certificazione, le sorveglianze o i rinnovi, secondo le nuove edizioni 2015 delle norme UNI EN ISO 9001:2008 e UNI EN ISO 14001:2004.

Inoltre, entro il 15 settembre 2018, le imprese certificate secondo le due norme ISO sono chiamate ad adeguare la propria certificazione alle edizioni 2015.

Le aziende che effettuino audit di sorveglianza o rinnovo senza allinearsi ai nuovi standard, incorrerebbero in costi maggiori, perché obbligate a rifare un audit di adeguamento alla versione 2015 entro il prossimo settembre.

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Premio EMAS Italia 2018: pubblicazione del bando di partecipazione

Premio EMAS Italia 2018: pubblicazione del bando di partecipazione

Il Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit e l’ISPRA, in occasione delle celebrazioni per i venti anni di EMAS in Italia, anche quest’anno intendono dare riconoscimento e visibilità alle organizzazioni registrate EMAS premiando quelle che hanno meglio interpretato ed applicato i principi ispiratori dello schema europeo: a tal fine anche per il 2018 viene indetto il concorso per l’assegnazione del Premio EMAS Italia, importante iniziativa a livello nazionale nell’ambito della comunicazione ambientale.

L’impegno in ambito EMAS, in tal senso, verrà valorizzato sia in termini di comunicazione sia in termini di efficacia delle azioni volte al coinvolgimento di tutte le parti interessate ed è per questo che verranno premiate quelle realtà che sono riuscite a raggiungere i migliori risultati nell’efficacia della comunicazione e sono riusciti a organizzare iniziative che hanno ottenuto un efficace coinvolgimento di tutti i destinatari cui erano dirette.

È possibile candidarsi al Premio EMAS Italia 2018 per tre categorie di partecipazione:

  • CATEGORIA 1 - Dichiarazione ambientale comunicativamente più efficace
  • CATEGORIA 2 - Iniziativa promozionale o evento in ambito EMAS che abbia coinvolto in maniera più efficace i propri destinatari
  • CATEGORIA 3 - Contenuto multimediale comunicativamente più efficace

Tutte le informazioni concernenti ammissibilità, validità della partecipazione, motivi di esclusione, categorie dei premi e criteri di valutazione sono contenute all’interno del Bando di concorso. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione, da compilare e inoltrare secondo le modalità indicate nel bando, scade improrogabilmente il 23 marzo 2018.

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Scarica il bando di concorso

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Implementazione di sistemi di gestione: erogazione di voucher alle PMI dalla Camera di Commercio di Napoli

Implementazione di sistemi di gestione: erogazione di voucher alle PMI dalla Camera di Commercio di Napoli

La Camera di Commercio di Napoli, attraverso l’Azienda Speciale S.I. Impresa, promuove l’adozione e l’adeguamento di sistemi di certificazione volontaria nelle piccole e medie imprese di Napoli e provincia con l’intento di favorirne lo sviluppo economico, sociale e produttivo in termini di miglioramento di competitività, di qualità delle produzioni, sicurezza sui luoghi di lavoro e tutela ambientale, nonché di immagine complessiva dell’impresa.

Il bando prevede l'emissione di voucher a parziale copertura dei costi sostenuti dalle imprese fino ad un massimo di 6.000€ (50% del valore complessivo dell'intervento).

Sono ammissibili a contributo le spese connesse all’adozione e/o implementazione di Sistemi di Gestione certificati in base alle seguenti norme tecniche:

  • Qualità: secondo la UNI EN ISO 9001:2015 - Sistemi di gestione per la qualità.
  • Ambiente: secondo la UNI EN ISO 14001:2015 - Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso.
  • Salute e Sicurezza sul Lavoro: secondo la BS OHSAS 18001:2007 (Occupational Health and Safety Assessment Specification).
  • Sicurezza alimentare: secondo la UNI EN ISO 22000:2005 - Sistemi di certificazione della sicurezza alimentare.
  • Agroalimentare: secondo la UNI 22005:2008 - Certificazione del sistema di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari.
  • Etica: secondo la norma SA (Social Accountability) 8000:2001 (Responsabilità sociale d’impresa) – Certificazione del grado etico e della responsabilità sociale di un ́azienda.
  • Anticorruzione: secondo la Norma ISO 37001.
  • Energia: secondo la norma ISO 50001.

Per gli interventi sopra citati, sono ammissibili le seguenti tipologie di spese: spese di supporto relative al percorso di certificazione, nei limiti del 25 % dei costi totali sostenuti per la certificazione; spese per corsi di formazione del personale, nel limite massimo del 15 % dei costi totali sostenuti per la certificazione; spese di certificazione.

Le domande dovranno essere inviate esclusivamente mediante l'utilizzo della procedura telematica, collegarsi al sito http://webtelemaco.infocamere.it, dalle ore 9.00 del giorno 30/10/2017 alle ore 9.00 del giorno 30/11/2017, mediante la compilazione di un modulo generato dal sistema, allegando la documentazione indicata nel bando allegato.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 0817607114 dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00.

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Scarica il Bando

Scarica la domanda

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APERTO - Rilevazione esigenze formative

formazioneIl Consorzio Promos Ricerche, congiuntamente ad Enti ed Istituzioni, ha da tempo attivato un’azione di promozione della Sicurezza sui luoghi di lavoro e della Responsabilità Sociale d’Impresa, offrendo assistenza informativa-formativa ad imprese, organizzazioni e liberi professionisti, al fine di favorire specifiche conoscenze su sistemi gestionali orientati, non solo a garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, ma anche a promuovere lo sviluppo della qualità di produzioni e servizi e della tutela ambientale.

Promos Ricerche intende, pertanto, verificare l’interesse di imprese, organizzazioni, loro consulenti e liberi professionisti, per attivare specifiche attività formative sui sistemi gestionali (qualità, ambiente, sicurezza, energia, ecc.). Le azioni formative saranno erogate, grazie a particolari accordi con organismi di formazione accreditati e qualificati (ACCREDIA).

La quota richiesta ai partecipanti sarà estremamente contenuta e rappresenterà solo un contributo versato a parziale copertura delle spese organizzative.

In particolare, i contenuti formativi dei corsi per Lead Auditor di Sistemi di Gestione ed i relativi esami finali sono riconosciuti ai fini dell’iter di certificazione AICQ-SICEV/CEPAS, ecc. Il superamento degli esami e il rilascio dell’attestazione di Auditor di terza parte, costituisce titolo per l’avvio delle pratiche di iscrizione al registro degli Auditor certificati (AICQ-SICEV/CEPAS, ecc.).

Allo scopo di avviare i percorsi formativi in maniera coerente alle necessità, è stato predisposto un questionario di rilevazione delle esigenze di formazione. Le tipologie di intervento e la calendarizzazione dei corsi saranno stabilite in base alle risposte pervenute tramite il questionario, consentendo una programmazione adeguata alle reali esigenze del pubblico.

Nell’auspicio di aver riscontrato il Vostro interesse, si ringrazia fin da ora per la collaborazione!

Compila il Questionario

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Codice Appalti e Appalti Verdi: novità per chi valuta le proprie emissioni climalteranti

gppIl Governo intende apportare modifiche significative al Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), attraverso un Decreto correttivo la cui bozza è stata in consultazione pubblica fino allo scorso 22 febbraio 2017.

Nel quadro delle molteplici prossime rifiniture al Codice Appalti, già peraltro modificato nel 2016 con interessanti novità anche in materia di "Appalti Verdi" (Acquisti Verdi della PA - GPP), si segnala l’Articolo 38 del Decreto correttivo che interviene sull’Articolo 93 del Codice Appalti (“Garanzie per la partecipazione alla procedura”), con alcune modifiche di interesse per gli Operatori economici che hanno operato in direzione del contrasto ai cambiamenti climatici.

Viene infatti introdotta la cumulabilità della riduzione degli importi fideiussori per chi si dota di un Inventario delle emissioni di gas serra (certificato conforme alla ISO 14064-1) o di una Carbon footprint di prodotto (certificata conforme alla ISO/TS 14067) con le riduzioni di cui ai punti precedenti dell’art. 93. Si consideri che l’iter di approvazione di queste modifiche dovrebbe essere realizzato nell’arco di due mesi circa.

Secondo l’attuale schema di cui si è conclusa la consultazione, quindi, nel caso in cui le Aziende appaltatrici abbiano specifiche certificazioni (rilasciate da Enti o Laboratori accreditati) potranno quindi ricevere agevolazioni dalle stazioni appaltanti in termini di riduzione fideiussoria secondo le seguenti %, che in questa ipotesi normativa saranno tra loro cumulabili (con le restrizioni di cui a seguito):

  • Operatore economico con Sistema di Gestione della Qualità certificato (ex ISO 9001): riduzione fideiussione del 50%;
  • Operatore economico con registrazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS): riduzione fideiussione del 30% (oppure, in alternativa) Operatore economico con Sistema di Gestione Ambientale certificato (ex ISO 14001): riduzione fideiussione del 20%;
  • nel caso di contratti relativi a servizi o forniture, qualora per almeno il 50% del valore dei beni e servizi oggetto del contratto stesso siano forniti prodotti Ecolabel UE (il marchio di qualità ecologica dell'Unione Europea sensi del regolamento (CE) n. 66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009): riduzione fideiussione del 20%;
  • Operatori economici che sviluppano un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064?1 o una carbon footprint di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/TS 14067: riduzione fideiussione del 15%.

Secondo lo schema di decreto, tali riduzioni fideiussorie sono cumulabili e, in tale caso di cumulo, la riduzione successiva deve essere calcolata sull’importo residuale rispetto alla riduzione precedente.

Nei contratti di servizi e forniture si conferma invece non cumulabile con le voci precedenti la riduzione fideiussoria del 30% per gli operatori economici in possesso del rating di legalità, o in possesso della attestazione del Modello Organizzativo (MOG) conforme al D.Lgs. 231/2001, o di certificazione Social Accountability 8000, o di certificazione del Sistema di Gestione a tutela della Sicurezza e della salute dei Lavoratori (SGSL, ex OHSAS 18001), o di certificazione UNI CEI EN ISO 50001 riguardante il Sistema di Gestione dell'Energia, o di qualifica UNI CEI 11352 riguardante la certificazione di operatività in qualità di ESCO (Energy Service Company) per l'offerta qualitativa dei servizi energetici e per gli operatori economici in possesso della certificazione ISO 27001 riguardante il Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni.

AdA

fonte Reteclima

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Nuova ISO 14001: la Linea Guida UNI-CONFORMA

LINEA GUIDA UNI CONFORMA 14001UNI ha annunciato la pubblicazione della Linea Guida UNI-CONFORMA ISO 14001:2015, in vigore dal 18 maggio, che ha lo scopo di fornire sintetiche indicazioni di carattere pratico applicativo per gli auditor degli Organismi di Certificazione sui principali elementi da considerare per la verifica dei requisiti previsti dalla ISO 14001:2015.

Particolare attenzione nella stesura del documento è stata dedicata alle novità introdotte dalla nuova edizione della UNI EN ISO 14001: analisi del contesto, approccio basato sul rischio, prospettiva del ciclo di vita.

È stata condotta, inoltre, una rilettura ragionata dei criteri già presenti nella precedente edizione e riproposti in chiave migliorativa nell'edizione 2015, alla luce dell'impostazione complessiva del nuovo standard che richiede un'effettiva integrazione del Sistema di Gestione Ambientale nei processi di business dell'Organizzazione, con il pieno supporto del top management.

La Linea Guida è diretta anche alle Organizzazioni certificate/certificande che potranno utilizzare queste informazioni per orientarsi nel percorso di adeguamento alla nuova norma.

AdA

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Collegato ambientale: certificazioni e ecolabel negli appalti pubblici

collegatoambientaleGli appalti verdi obbligatori sono una ventata di aria nuova per il mercato italiano: le amministrazioni pubbliche, responsabili di spese e investimenti pari al 18-20% del PIL, dal 2 febbraio 2016 devono introdurre i Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle proprie procedure d’appalto.

Questa è la previsione dell’Articolo 18 della Legge 28 dicembre 2015, n. 221 sulle “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” (pubblicata in Gazzetta Ufficiale 18 gennaio 2016, n. 13, cd. Collegato ambientale) e si traduce in una opportunità di mercato per le imprese virtuose, che siano dotate di certificazioni ambientali o di strumenti equivalenti di prova delle proprie prestazioni ambientali.

In caso di appalto di lavori, per accertare la capacità tecnica dei candidati le stazioni appaltanti utilizzeranno le certificazioni di processo (EMAS, ISO 140001, ISO 50001 o equivalenti): per accertare la capacità tecnica in caso di appalto di servizi le pubbliche amministrazioni potranno anche richiedere Ecolabel sui servizi, beni e lavori (ndr: l'ecolabel è stato recentemente esteso anche ai servizi di ricettività turistica).

Inoltre saranno assegnati punteggi premianti per i prodotti con determinate prestazioni ambientali: la Legge 221/15 (il "Collegato ambientale", appunto) introduce nell’Articolo 83 del Codice Appalti la possibilità di dare punteggi premianti per il possesso della certificazione Ecolabel “in relazione ai beni o servizi oggetto del contratto, in misura pari o superiore al 30 per cento del valore delle forniture o prestazioni oggetto del contratto stesso”.

Più in generale, è ora obbligatorio assegnare punteggi premianti ai prodotti che garantiscono prestazioni pari a quelle descritte nei criteri impiegati per la concessione delle certificazioni di prodotto (uno solo, molti o anche tutti i criteri): il mezzo di prova è l’apposita certificazione (Ecolabel, Nordic Swan, il futuro marchio Made Green in Italy o una certificazione equivalente).

Peraltro, la Legge 221/15 è ricca di agevolazioni per le imprese certificate:

  • Art. 16 è prevista la riduzione delle garanzie richieste in fase di candidatura per una gara per i possessori di certificazioni ambientali e per chi sviluppa un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-1 o un’impronta climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/TS 14067;
  • Art. 17 Per l’assegnazione di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale, nella formulazione delle graduatorie costituiscono elemento di preferenza il possesso di certificazioni ambientali (EMAS, ISO14001, Ecolabel, ISO50001);
  • Art. 20 prevede la nascita di un nuovo strumento certificativo nazionale, il Made Green in Italy, basato sulla metodologia europea per l’impronta ecologica di prodotto (PEF)
  • Art. 43 il riconoscimento dei gestori RAEE prevede il possesso di una certificazione (ISO9000, 1400, EMAS o equivalente).

Per non limitare l’ambito di applicazione dei criteri ambientali negli appalti pubblici, sarà comunque obbligatoria anche l’applicazione dei CAM di prossima emanazione. Infine, per la trasparenza dei dati, è previsto che ciascun soggetto obbligato all’attuazione delle disposizioni presenti nell'articolo, è tenuto a pubblicare sul proprio sito istituzionale i bandi e documenti di gara con le relative clausole contrattuali recanti i relativi criteri ambientali minimi, nonché i soggetti aggiudicatari dell’appalto e i relativi capitolati contenenti il recepimento dei suddetti criteri ambientali minimi. Per il monitoraggio, vengono affidate opportune competenze all’Osservatorio dei contratti pubblici, istituito presso l’Autorità nazionale anticorruzione.

ttuare il GPP (Green Public Procurement, i cosiddetti acquisti verdi della pubblica amministrazione) significa promuovere concretamente i prodotti e i produttori green. Può anche significare, inoltre, spingere altri produttori a convertire i sistemi produttivi verso soluzioni a minor impatto ambientale e innovative, rendendoli più competitivi in Italia e nel mondo.

AdA

Scarica la Legge 28 dicembre 2015, n. 221

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CHIUSO - Corso di aggiornamento per Auditor/Lead Auditor di Sistemi di Gestione Ambientale 14001:2015

CPR RSI RINA

 

Il Consorzio Promos Ricerche, quale Sportello della Responsabilità Sociale d’Impresa di Napoli, in diretta collaborazione con in Gruppo RINA S.p.A. e con il contributo della Camera di Commercio di Napoli, promuove un corso di aggiornamento per Auditor/Lead Auditor, sulle novità introdotte nel 2015 dalla norma internazionale per:

 

Sistemi di Gestione Ambientale

 ISO 14001:2015

5 maggio 2016 | ore 8:30 – 17:30

  >>Scheda descrittiva<<

 

 

sede

CCIAA Napoli

via S. Aspreno n. 2 - Napoli

 

Il corso, riservato ad un massimo di venticinque partecipanti, si rivolge a tutti coloro che già conoscono la norma ISO 14001:2004 e che svolgono l’attività di Auditor interni/esterni, Consulenti di sistemi di gestione, Direzioni aziendali, Responsabili di funzione/processo inerenti ai Sistemi di Gestione Ambientale.

COSTO
La partecipazione alla giornata di aggiornamento prevede il versamento di una quota di iscrizione di € 42,70 (pari a € 35,00 + IVA).
Il versamento dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario sul c.c. n. 27/7642 del Banco di Napoli Ag. 1, intestato al Consorzio Promos Ricerche IBAN: IT78 P010 1003 4010 0002 7007 642.

ATTESTATO e CERTIFICATO d’ESAME
Il corso, qualificato AICQ SICEV, è valido per l’aggiornamento della certificazione degli Auditor/Lead Auditor, secondo i requisiti definiti nel documento “Allegato di RG02”.
A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione e, inoltre, a coloro che avranno superato con esito positivo la verifica finale scritta, verrà rilasciato un attestato di superamento del corso, valido per l’aggiornamento del Curriculum Professionale e per l’aggiornamento della qualifica di Auditor/Lead Auditor.

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