Libri, rapporti e brochure

Questa indagine sullo stato della pianificazione urbanistica in Campania è stata svolta dalla Scuola di Governo del Territorio a seguito di una proposta dell’ANCE Campania, che ha anche finanziato i lavori. La ricerca, coordinata da Francesco Domenico Moccia e Riccardo Realfonzo, è stata condotta da un gruppo di lavoro composto dai professori Romano Fistola, Roberto Gerundo, Carlo Iannello, e si è avvalsa della collaborazione dei ricercatori Gilda Berruti, Emanuela Coppola, Michele Grimaldi, Roberto Musumeci, Maria Luisa Petti e Fabrizio Ruffo.

L’indagine non si accontenta di enumerare procedimenti e documenti elaborati, ma si propone d’indagare una serie di tematiche che accompagnano il processo di pianificazione, quali i rapporti tra i livelli, ovvero la funzione dei piani provinciali rispetto a quelli comunali; l’effetto delle deroghe sulla pianificazione urbanistica; il contesto politico amministrativo nel quale si sviluppano i procedimenti; il monitoraggio degli strumenti di governo del territorio, utilizzando strumenti GIS.

Lo scopo di queste indagini è di esplorare quelli che si sono ritenuti fattori rilevanti che spingono o rallentano la diffusione del sistema di pianificazione varato dalla legge regionale 16/2004, mettendo a confronto le diverse province della regione Campania.

L’interlocutore è il legislatore regionale, con le sue responsabilità di verifica dell’efficacia della legge urbanistica, ma le informazioni e i commenti sui piani urbanistici, in questa nuova stagione, interesseranno anche i professionisti alla ricerca di chiarificazioni delle numerose ambiguità e ostacoli che incontrano. Il cittadino comune, appena preoccupato dal suo ambiente di vita, sarà introdotto a decisioni pubbliche a cui è sempre di più chiamato a partecipare.

Questa indagine sullo stato della pianificazione urbanistica in Campania è stata svolta dalla Scuola di Governo del Territorio a seguito di una proposta dell’ANCE Campania, che ha anche finanziato i lavori. La ricerca, coordinata da Francesco Domenico Moccia e Riccardo Realfonzo, è stata condotta da un gruppo di lavoro composto dai professori Romano Fistola, Roberto Gerundo, Carlo Iannello, e si è avvalsa della collaborazione dei ricercatori Gilda Berruti, Emanuela Coppola, Michele Grimaldi, Roberto Musumeci, Maria Luisa Petti e Fabrizio Ruffo.

L’indagine non si accontenta di enumerare procedimenti e documenti elaborati, ma si propone d’indagare una serie di tematiche che accompagnano il processo di pianificazione, quali i rapporti tra i livelli, ovvero la funzione dei piani provinciali rispetto a quelli comunali; l’effetto delle deroghe sulla pianificazione urbanistica; il contesto politico amministrativo nel quale si sviluppano i procedimenti; il monitoraggio degli strumenti di governo del territorio, utilizzando strumenti GIS.

Lo scopo di queste indagini è di esplorare quelli che si sono ritenuti fattori rilevanti che spingono o rallentano la diffusione del sistema di pianificazione varato dalla legge regionale 16/2004, mettendo a confronto le diverse province della regione Campania.

L’interlocutore è il legislatore regionale, con le sue responsabilità di verifica dell’efficacia della legge urbanistica, ma le informazioni e i commenti sui piani urbanistici, in questa nuova stagione, interesseranno anche i professionisti alla ricerca di chiarificazioni delle numerose ambiguità e ostacoli che incontrano. Il cittadino comune, appena preoccupato dal suo ambiente di vita, sarà introdotto a decisioni pubbliche a cui è sempre di più chiamato a partecipare.

Il documento “Monitoraggio delle imprese certificate” è realizzato e periodicamente aggiornato dal Consorzio Promos Ricerche nell’ambito del Programma di “Sensibilizzazione delle PMI per l’implementazione di sistemi orientati alla promozione della Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI)“.

Le iniziative di Responsabilità Sociale delle Imprese devono basarsi su un approccio «volontario, da parte delle organizzazioni, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con tutte le parti interessate» (Commissione delle comunità europee, Libro Verde, Bruxelles lug. 2001).

Operare in modo socialmente responsabile significa, per qualsiasi organizzazione, tenere conto delle ricadute della propria condotta nei confronti dell’ambiente e nei rapporti con gli “stakeholders” (portatori d’interesse) quali il personale, la comunità locale, i partner commerciali, i clienti, le istituzioni e l’ambiente.

I principali sistemi di gestione analizzati nel presente documento riguardano, oltre alla Responsabilità sociale (SA 8000), la Qualità (ISO 9001), l’Ambiente (ISO 14001 ed EMAS) e la Sicurezza e Salute del Lavoro (OHSAS 18001).

Tali informative rappresentano un indice di sostenibilità del tessuto produttivo dell’intera provincia, in quanto riporta l’attenzione che le imprese riservano alle problematiche inerenti alla salute e sicurezza dei lavoratori, ma anche alla garanzia delle produzioni e del loro impatto sull’ambiente e, quindi, più in generale alla responsabilità sociale delle imprese.

Gli anni ottanta e novanta del Novecento hanno visto l’affermazione dell’ambientalismo politico e una crescente consapevolezza della necessità di ricomporre la frattura epocale tra ecologia ed economia, tra mondo fisico e mondo della produzione e del consumo. È un periodo in cui sono stati approvati importanti interventi, a cominciare dall’istituzione del Ministero dell’Ambiente nel 1986. Con il nuovo secolo, oltre ad una serie di norme attuative delle leggi precedentemente approvate, si ha l’introduzione del reato di traffico illecito di rifiuti e l’approvazione del decreto che contiene il riordino delle norme in materia di ambiente. Eppure, a dispetto della sensibilità sociale e della crescente attenzione del legislatore, in questi decenni abbiamo assistito in Italia ad alcuni intensi processi distruttivi degli equilibri ecosistemici.

Da questa constatazione nascono i quesiti centrali che hanno alimentato la riflessione collettiva contenuta nel libro. Come si spiega la contraddizione profonda che ha caratterizzato gli ultimi trenta anni di vita del nostro Paese? Cosa impedisce agli interventi adottati e alle politiche pubbliche per l’ambiente di trovare una concreta, efficace, attuazione?

Il volume raccoglie una rielaborazione dei contributi presentati al Convegno “Le politiche per l’ambiente in Italia” (Napoli 7 ottobre 2016), organizzato dalla Scuola di Governo del Territorio in collaborazione con l’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo del CNR.

La Scuola di Governo del Territorio è stata istituita nel 2015 a seguito di una iniziativa delle Università della Campania, del CNR e della Camera di Commercio di Napoli in seno al Consorzio Promos Ricerche. La Scuola organizza attività di ricerca e convegnistiche, oltre a corsi di alta formazione sui temi del governo del territorio – nei suoi profili urbanistici, ambientali, economico-amministrativi, sociali, metodologici – nonché attività consultive per le pubbliche amministrazioni, anche in sedi internazionali.

La Prassi di Riferimento (UNI/PdR 25:2016) dal titolo “Dieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO – Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile“, frutto della collaborazione del Consorzio Promos Ricerche con l’UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione, è un documento che individua gli elementi chiave per la promozione di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile attraverso gli stili di vita, il patrimonio di conoscenze e le tradizioni del territorio associate alle pratiche e alle rappresentazioni della Dieta Mediterranea. In essa, infatti, sono racchiusi valori intangibili che possono essere declinati secondo i macro-temi della sicurezza alimentare e della salute, quello ambientale e paesaggistico, quello socio-culturale ed infine quello economico.

L’UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale dell’Umanità, consentendo di accreditare questo equilibrato esempio di scambi e di interconnessioni bio-ambientali e culturali che hanno dato origine nel corso della storia allo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. Essa rappresenta un valore universale come stile di vita, non come regola, fondato su dimensioni cognitive e sulla consapevolezza nei riguardi dell’essere e del vivere in sintonia con il territorio e l’ambiente condiviso tra diversi Paesi del Mediterraneo: Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo e Spagna.

Tenendo in considerazione tutto questo, la prassi si propone di definire delle linee guida che possano supportare i diversi soggetti interessati alla valorizzazione della Dieta Mediterranea e suggerisce le modalità, attraverso azioni ed attività, per salvaguardare e trasmettere nel tempo, alle future generazioni, i valori intangibili propri del modello rappresentato dalla Dieta Mediterranea.

Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

Con questo primo Rapporto sulla competitività italiana la Scuola di Governo del Territorio si è proposta l’obiettivo di fornire un contributo allo studio della competitività del sistema produttivo del Paese e anche una riflessione sulla adeguatezza infrastrutturale del territorio sviluppando l’analisi su una base provinciale, anche con riferimento alle città metropolitane.

Lo studio viene condotto mediante l’elaborazione di due indicatori compositi (relativi all’ apparato produttivo e al contesto territoriale) e di un indice sintetico che tenga contemporaneamente conto di queste due “dimensioni” della competitività.

L’obiettivo è duplice: da un lato, sviluppare una analisi della competitività a un livello di dettaglio generalmente non trattato dalla letteratura: quello delle province e delle città metropolitane; dall’altro, svolgere l’esame mediante alcuni indicatori di competitività che, alla luce delle esperienze maturate dai principali enti di ricerca internazionali e della letteratura critica sviluppatasi intorno ad essi,evitino di cadere nelle difficoltà metodologiche e teoriche che caratterizzano gli indicatori più tradizionali.

Sotto entrambi gli aspetti questo rapporto presenta dei risultati inediti che si ritiene possano offrire un contributo all’approfondimento delle problematiche relative allo sviluppo territoriale italiano.

La Scuola di Governo del Territorio è stata istituita nel 2015 a seguito di una iniziativa delle Università della Campania, del CNR e della Camera di Commercio di Napoli in seno al Consorzio Promos Ricerche. La Scuola organizza attività di ricerca e convegnistiche, oltre a corsi di alta formazione sui temi del governo del territorio – nei suoi profili urbanistici, ambientali, economico-amministrativi, sociali, metodologici – nonché attività consultive per le pubbliche amministrazioni, anche in sedi internazionali.

Questo volume deriva dalla prosecuzione di una lunga e proficua collaborazione tra Agripromos – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli ed il Consorzio Promos Ricerche.
La pubblicazione è la revisione del volume “Sicurezza alimentare e tracciabilità – Norme e Regolamenti”, pubblicato nel 2009 ed è stata realizzata nell’ambito delle attività svolte dal Consorzio Promos Ricerche quale affidatario dello sportello per la promozione della Responsabilità Sociale delle Imprese della Camera di Commercio I.A.A. di Napoli.

Tale volume riserva una particolare attenzione all’etichettatura dei prodotti alimentari che è diventata nel tempo sempre più complessa in seguito all’emanazione di nuove Direttive e Regolamenti Europei che rendono difficile il continuo adeguamento, specie per le piccole e medie imprese.

Nel mercato attuale il concetto di etichettatura è diventato sempre più ampio e sfaccettato, infatti non è più sufficiente riportare i requisiti minimi previsti dalla legge, ma occorre offrire di più nell’ambito di una nuova impostazione “consumer-oriented”. Il nuovo Regolamento sui “claims” nutrizionali e salutari offre, inoltre, una grande opportunità per l’industria alimentare per riposizionare i propri prodotti e svilupparne di nuovi.

La pubblicazione è a cura del:

Coordinamento tecnico-scientifico: Dott. Vito Amendolara
Coordinamento redazionale: Ing. Attilio Montefusco
Gruppo di Lavoro: Dott.ssa Milena Petriccione, Prof. Gennaro Cavaliere, Dott. Vincenzo Coppolino, Sig. Mario Borrelli

Il Consorzio Promos Ricerche, in qualità di azienda deputata dalla Camera di Commercio di Napoli a svolgere un’azione costante sul sistema delle imprese della Provincia di Napoli sui temi delle RSI, ha inteso realizzare un lavoro di coordinamento e razionalizzazione della normativa vigente in materia e una verifica dello stato di attuazione dell’inclusione sociale delle donne nell’ambito del mercato del lavoro insieme con un’analisi delle criticità e delle opportunità ancora da cogliere.

L’ambito di applicazione di buone prassi di RSI sul quale si è inteso focalizzare l’attenzione nel presente documento di ricerca è quello rivolto alle Pari Opportunità di genere, cioè alla specificità delle donne lavoratrici, e quello della loro inclusione socio-lavorativa.

Il volume è stato realizzato nell’ambito delle attività svolte dal Consorzio Promos Ricerche quale affidatario dello Sportello per la promozione della RSI della Camera di Commercio di Napoli nell’annualità 2012.
Questa pubblicazione è nata dalla collaborazione tra il Consorzio Promos Ricerche ed il Corso di Laurea in Scienze del Turismoad Indirizzo Manageriale dell’Università Federico II di Napoli, in particolare, raccoglie l’esperienza del Laboratorio interdisciplinare dal titolo “Diritto, etica e responsabilità di impresa” che si è svolto nell’anno accademico 2011/2012.

È un vademecum messo a punto con la consapevolezza che soltanto una persona informata e cosciente delle proprie scelte potrà essere un “consumatore sano”. (per visualizzare il Vademecum effettua il download in fondo alla pagina)

Il documento, infatti, dà ai consumatori indicazioni sulle principali norme e sui potenziali pericoli legati alla preparazione, alla conservazione e al consumo degli alimenti, all’interno delle mura domestiche, ambiente che costituisce un piccolo ma comunque complesso sistema di produzione, distribuzione e ristorazione.

In particolare, a somiglianza di quanto previsto dalla legislazione vigente per la somministrazione pubblica degli alimenti, vengono fornite indicazioni sull’utilizzo dell’HACCP, Hazard Analysis Critical Control Point, quale sistema di controllo della sicurezza igienica in cucina. Viene focalizzata l’attenzione su salubrità, norme legislative sulla sicurezza, etichettatura degli alimenti emanate dalla Comunità Europea, evidenziando anche i microrganismi potenzialmente pericolosi per le derrate alimentari.

La salute del consumatore è tutelata se vengono rispettate poche, semplici regole nell’acquisto, conservazione e preparazione degli alimenti. Il consumatore, quindi, deve essere informato sui principali pericoli e sulle possibili contaminazioni degli alimenti che avvengono in cucina durante la preparazione del cibo. La prevenzione, infatti, è la principale azione che si può intraprendere per garantire il raggiungimento di un livello di qualità elevato degli alimenti.

Il testo rappresenta l’aggiornamento, al 2011, del prodotto multimediale realizzato nel 1998 con la CCIAA di Napoli e Assefor Camere in collaborazione con Federcasalinghe.

La pubblicazione risponde all’obiettivo di esplicare l’impegno delle Camere di Commercio a sostegno delle imprese agroalimentari, fornendo un “pacchetto” di guide in grado di coprire un numero sempre più ampio di realtà produttive alimentari e favorire il consolidamento e la corretta implementazione dei piani di controllo igienico-sanitario e la sicurezza alimentare; con particolare riferimento agli anelli della filiera sui quali la normativa comunitaria, entrata in vigore dal 1 gennaio 2006, ha avuto un impatto maggiore come per la produzione primaria.

Il cambiamento delle abitudini alimentari, determinato dalla maggiore consapevolezza maturata nel consumatore rispetto alle proprie esigenze e ai propri diritti, ha determinato una trasformazione radicale nel settore agroalimentare e, conseguentemente, del valore attribuito al prodotto alimentare, nonché alla sua sicurezza.

In un mercato caratterizzato da una sempre più accesa concorrenza ed in cui i Consumatori sono sempre più attenti, non solo alla qualità intrinseca dei prodotti, ma anche e soprattutto, agli aspetti che contribuiscono alla loro soddisfazione complessiva, diventa fondamentale per le Aziende del settore agroalimentare adottare specifici sistemi di gestione.

Il Progetto Integrato Territoriale (PIT) S.S. Appia è uno strumento previsto dal Programma Operativo Regionale (POR) 2000-06 della Regione Campania, finalizzato alla realizzazione di strategie di sviluppo territoriale sulla base delle caratteristiche delle zone interessate.

Questo volume riporta le principali risultanze dello studio realizzato per il Progetto S01 “Analisi responsabilità sociale delle imprese nell’ambito del PIT S.S. Appia – Attività di animazione per azioni di ethical and green marketing”, affidato dal Comune di Sparanise, capofila del PIT, al Consorzio Promos Ricerche.

L’intervento è stato cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del POR Campania 2000-06. Misura 4.3 “Promozione del tessuto produttivo campano”.

La Responsabilità Sociale d’Impresa costituisce una delle più significative sfide dei nostri tempi. Questo volume si propone di dare conto dei risultati delle indagini effettuate sul territorio e dei conseguenti interventi posti in essere.

Le informazioni ottenute possono essere comparate con i dati, che anche compaiono in questo elaborato, della responsabilità sociale in Campania e nella provincia di Napoli in particolare.

Questo volume riporta le principali risultanze del progetto “Monitoraggio delle imprese di produzione campane operanti con l’estero ed inserite nell’ambito dei distretti e metadistretti industriali”, affidato dall’Assessorato all’Agricoltura ed alle Attività Produttive della Regione Campania al Consorzio Promos Ricerche.

Il progetto nasce con l’obiettivo di rilevare la consistenza, più aggiornata possibile, del tessuto produttivo campano interessato all’import/export per individuarne i casi significativi di successo e/o insuccesso al fine di estrarre, da questi stessi, approcci metodologici, linee guida, indicazioni strategiche e quant’altro di interesse da mettere a fattor comune a favore di aree geografiche e/o settori produttivi.

Il servizio Metrò del Mare nasce su iniziativa della Regione Campania, come alternativa ai mezzi di trasporto tradizionali; la particolarità del servizio offerto ha fatto sì che nel corso degli anni esso assumesse anche una spiccata connotazione “turistica”.

L’interesse al miglioramento del servizio ed alla soddisfazione dei clienti ha reso necessario effettuare delle indagini campionarie, attraverso cui rilevare il livello di qualità percepito dagli utenti. Tale indagine è stata promossa dal Consorzio Promos Ricerche, Ente senza fini di lucro, che ha per scopo la promozione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore, nonché la promozione di una cultura della qualità, creando “osservatori” e sviluppando “azioni di monitoraggio” e di “customer satisfaction” realizzati per conto di Enti, Organismi ed imprese regionali.

L’indagine è stata svolta in maniera più ampia rispetto alle tradizionali indagini sulla qualità. Infatti, oltre la classica analisi di customer satisfaction sulla qualità del servizio percepita dalla clientela, l’indagine è stata estesa ai “non utenti”, per comprendere i motivi del mancato utilizzo del servizio.

Dal 2001 è stato sviluppato il progetto “Diffusione di denominazioni di origine nel settore agroalimentare” in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania ed i Comitati promotori. Da tale iniziativa sono derivate l’attivazione dei Comitati di Disciplinare” nonché della definizione e dell’allestimento delle Relazioni Storiche e Tecniche e degli areali produttivi necessari alla organizzazione della Documentazione da presentare con le domande di riconoscimento per diversi DOP ed IGT.

In particolare è stato predisposta la domanda completa per il riconoscimento della DOP “Kaki napoletano” e dell’IGP “Noce di Sorrento” (2003) e della DOP “Pomodoro di Sorrento” e dell’IGP “Ciliegia napoletana” (2004/2005), fu inoltre realizzato lo studio e la proposta per la “Percoca napoletana” (2006), poi non presentato ufficialmente. Dal 2007, a seguito delle modifiche apportate dal Reg. CE 510/06 per la registrazione delle DOP/IGP, si è provveduto, ai sensi del D.M. del 21/05/07 e sulla base delle richieste pervenute a tutto il 2009 dal MIPAF, alla modifica ed integrazioni della documentazione per la richiesta della IGP Noce di Sorrento e della DOP Pomodoro di Sorrento.

Arte, cultura, storia, momenti di svago. C’è un filo comune – il turismo – che lega, integrandoli fra loro, questi elementi e diventa risorsa del territorio, strumento di sviluppo.

Tale consapevolezza ha indotto la Camera di Commercio di Caserta a promuovere l’elaborazione degli “Itinerari casertani di cultura storica, architettonica ed enogastronomica”, affidandone al Consorzio Promos Ricerche la realizzazione.

Gli “Itinerari casertani di cultura storica, …….” sono stati definiti dopo aver individuato diversi percorsi turistici che possono essere proposti a tutti coloro che per diverse ragioni si trovano a percorrere le strade della provincia di Caserta ed hanno il tempo e la curiosità di scoprire interessantissimi luoghi di cultura, storia, natura, trovando tutte le indicazioni su dove mangiare e dormire, così come sono state raccolte dalle diverse fonti consultate.

Tracciati i percorsi, secondo le principali direttrici di traffico, che attraversano la provincia di Caserta e che si concentrano su punti d’attrazione storico – artistica e/o naturalistica opportunamente raccolti e sinteticamente descritti negli itinerari, si sono individuati, lungo gli stessi percorsi, degli ulteriori punti di forza o attrattive evidenziando il patrimonio locale di risorse produttive e/o artigianali.

Queste stesse risorse, inoltre, sono state messe in relazione ad eventuali momenti d’aggregazione e d’attrazione, quali sagre ed eventi.

L’Itinerario enologico della provincia di Caserta è un’iniziativa della Camera di Commercio, realizzata dal Consorzio Promos Ricerche, nell’ambito delle attività volte a valorizzare le risorse del territorio per promuovere i vini casertani, esaltandone il ruolo di attrattiva turistica.

Il turismo enogastronomico, in fase di continua espansione a livello nazionale ed internazionale, può offrire nuove opportunità di crescita per la provincia. Da qui l’esigenza di creare nuovi strumenti idonei per far conoscere e diffondere le potenzialità di Terra di Lavoro, in grado, con la vastità dei prodotti tipici e tradizionali e l’enorme patrimonio di beni culturali e ambientali, di soddisfare questa nuova domanda turistica.

Il progetto definisce un percorso enoturistico per l’intera provincia di Caserta, allo scopo principale di fornire, non solo un itinerario con le visite alle aziende, ai vigneti, alle cantine, e l’eventuale degustazione ed acquisto dei vini tipici, ma anche l’indicazione dei luoghi di particolare interesse storico e culturale ubicati nei pressi delle aziende.

Lo studio è stato sviluppato nell’intento di realizzare uno strumento utile per la definizione delle strade del vino, in prospettiva della prevista emanazione della Legge Regionale.

Questo volume deriva dalla ricerca Analisi dell’organizzazione della filiera del pomodoro della provincia di Napoli, affidata dalla Camera di Commercio di Napoli al Consorzio Promos Ricerche. Lo studio è proiettato a promuovere ed a valorizzare la produzione di pomodoro tipica del nostro territorio ed in particolare quella del San Marzano.

La pubblicazione raccoglie i risultati di una ricerca coordinata dai professori Gian Paolo Cesaretti e Giuseppe Marotta. La ricerca rientra in un filone di interesse della Camera di Commercio finalizzato a focalizzare l’attenzione delle problematiche del Sistema Agroalimentare che nell’economia provinciale riveste un ruolo abbastanza strategico sul piano economico, sociale e territoriale.

La ricerca, basata su un’indagine di campo, offre un quadro aggiornato ed articolato di conoscenze, non disponibili sulle fonti statistiche ufficiali, sulle diverse componenti della filiera pomodoro e sulle organizzazioni e istituzioni coinvolte in questo sistema di produzione. Come è noto, la produzione di pomodoro sta vivendo una fase delicata, caratterizzata da luci ed ombre. Le preoccupazioni sulle possibili evoluzioni di questa fase delicata hanno rappresentato le principali motivazioni che hanno stimolato l’attivazione della ricerca. E i risultati raggiunti non hanno deluso le aspettative.

Questa carta nasce da un progetto di studio delle “Opportunità di rilancio dell’agricoltura e dei prodotti tipici, nonché delle potenzialità agrituristiche del Parco Nazionale del Vesuvio” affidato dalla Camera di Commercio di Napoli al Consorzio Promos Ricerche, con il coordinamento dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

Questa guida per gli operatori agricoli del Parco Nazionale del Vesuvio e la carta agro-turistica e delle produzioni tipiche, sono estratti dagli studi effettuati e dalla documentazione messa a punto nell’ambito del progetto “Studio delle opportunità di rilancio dell’agricoltura e dei prodotti tipici nonché delle potenzialità agrituristiche nel Parco Nazionale del Vesuvio”, realizzato dal Consorzio Promos Ricerche su incarico della Camera di Commercio di Napoli.

La prima, di tipo orientativo, è stata redatta per promuovere una valida alternativa al tradizionale modo di procedere nel settore primario, mentre la seconda, di tipo divulgativo, vuole consentire una visione d’insieme delle caratteristiche e delle potenzialità territoriali dell’intera area vesuviana.

Realizzato con la CCIAA di Napoli e l’Assessorato alla Agricoltura della Regione Campania. La guida rappresenta un “vademecum” per gli operatori del settore e compendia in un unico volume tutte le procedure tecniche ed amministrative e le principali disposizioni legislative per ottenere i riconoscimenti previsti dalla attuale normativa.

Riedizione del volume : “Luoghi natura colori e sapori di Napoli e della sua provincia”.

A fronte delle numerose richieste, la Camera di Commercio di Napoli ha finanziato una indagine suppletiva ed un aggiornamento per la riedizione della guida, che è stata anche tradotta nelle tre lingue ufficiali della Unione Europea (francese, inglese, tedesco).

Realizzato con la CCIAA di Napoli.

Realizzato con la CCIAA di Napoli, questo volume è parte integrante di una serie di strumenti messi a punto per la realizzazione di una ricerca sul tema della “Educazione alimentare” per sensibilizzare studenti, docenti e famiglie al consumo di prodotti agro-alimentari della tradizione culturale mediterranea ed il consumo di prodotti agro-alimentari campani.

Lo scopo del gioco è quello di avvicinare i ragazzi al modello alimentare “mediterraneo”, basato sui sani, nutrienti e gustosi prodotti campani.

Studio per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici della penisola sorrentina: arance limoni e limoncello.

Realizzato con la CCIAA di Napoli. Brochure illustrativa contenente indicazioni territoriali, curiosità gastronomiche, nonché il disciplinare tecnico di produzione utilizzato per l’ottenimento del marchio di tutela della qualità per il tradizionale liquore di limoni di Sorrento e Capri.

“COMPRATIPICO” è un programma di ricerca per “l’Acquisizione dei tecniche di promozione e di valorizzazione di prodotti tipici e di sensibilizzazione ed orientamento dei produttori agricoli” ed è parte integrante di una strategia di valorizzazione delle risorse produttive locali che la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli sta sviluppando.

“COMPRATIPICO” è un programma di iniziative proiettato a sviluppare un’incisiva azione di promozione e commercializzazione sui mercati europei ed internazionali, offrendo operativamente una più ampia rete distributiva alle aziende del settore che garantiranno quantità, qualità e tipicità dei loro prodotti.

“COMPRATIPICO” è un marchio di qualità la cui genesi deve essere ricercata nell’interazione tra un ampio ventaglio di attività ed iniziative di varia natura che prevede il coinvolgimento diretto e fattivo dei produttori e traformatori del settore agroalimentare nella definizione di un regolamento d’uso che le aziende del settore aderenti all’iniziativa si impegneranno a rispettare.

“COMPRATIPICO” è parte integrante di un complesso di iniziative attivate dal Consorzio Napoli Ricerche in collaborazione con la Camera di Commercio di Napoli proiettato a realizzare un sistema organico di servizi e strumenti rivolto alle aziende e finalizzato alla promozione dei prodotti agroalimentari tipici della tradizione culturale mediterranea.

Realizzato con la CCIAA di Napoli: “Indagine conoscitiva sulla realtà produttiva della provincia di Napoli sui prodotti tipici agroalimentari ed il vivaismo ornamentale e loro collocazione all’interno delle aree naturali”.

Il volume evidenzia lo stretto legame tra realtà naturali del territorio provinciale individuando precisi itinerari turistici, collegandoli alla tipicità dei prodotti tradizionali.

Realizzato in collaborazione con IRI e Camera di Commercio di Napoli.

I tre volumi raccolgono 1.415 schede anagrafiche con i dati della ricerca e dei finanziamenti rilevati tramite un’indagine nelle università, istituti e centri, privati e del CNR. Anno 1991