Collaborazioni con altri

Qualità e sicurezza alimentare per i consumatori, specialmente per quelli di domani. Perché soprattutto alle scuole è indirizzato il “Manuale del consumatore”, un piccolo e agevole libricino illustrato, frutto della collaborazione fra le Aziende Speciali della Camera di Commercio di Napoli Agripromos, il Laboratorio Chimico Merceologico ed il Consorzio Promos Ricerche.

Dal 2001 è stato sviluppato il progetto “Diffusione di denominazioni di origine nel settore agroalimentare” in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania ed i Comitati promotori.

Da tale iniziativa sono derivate l’attivazione dei Comitati di Disciplinare” nonché della definizione e dell’allestimento delle Relazioni Storiche e Tecniche e degli areali produttivi necessari alla organizzazione della Documentazione da presentare con le domande di riconoscimento per diversi DOP ed IGT.

In particolare è stato predisposta la domanda completa per il riconoscimento della DOP “Kaki napoletano” e dell’IGP “Noce di Sorrento” (2003) e della DOP “Pomodoro di Sorrento” e dell’IGP “Ciliegia napoletana” (2004/2005), fu inoltre realizzato lo studio e la proposta per la “Percoca napoletana” (2006), poi non presentato ufficialmente.

Dal 2007, a seguito delle modifiche apportate dal Reg. CE 510/06 per la registrazione delle DOP/IGP, si è provveduto, ai sensi del D.M. del 21/05/07 e sulla base delle richieste pervenute a tutto il 2009 dal MIPAF, alla modifica ed integrazioni della documentazione per la richiesta della IGP Noce di Sorrento e della DOP Pomodoro di Sorrento.

Il percorso che ha portato a questa pubblicazione ha avuto inizio nel 2000 quando, presso l’Assessorato all’Edilizia del Comune di Napoli, si costituì il gruppo di lavoro che mise a punto il “fascicolo del fabbricato”.

Successivamente, nell’ambito del “Progetto S.I.RE.NA.”, si ritenne opportuno completare idealmente il lavoro fatto con la proposta del libretto di manutenzione che costituisce una rilevante operazione culturale per l’affermazione di un nuovo e diverso approccio alla manutenzione dei centri storici.

La decisione di pubblicare un testo è poi scaturita, quale naturale completamento, anche dai rapporti intrapresi con l’UNI, grazie all’interessamento del Consorzio Promos Ricerche che, punto UNI a Napoli, è stato particolarmente attivo nel promuovere l’iniziativa e nel fornire utili suggerimenti per il miglio esito della stessa.

La norma è stata elaborata dalla Commissione “Alimenti e bevande” dell’UNI, nell’ambito del Gruppo di lavoro “Pizza Napoli Verace”, ed è stata approvata per la sua presentazione alla Commissione Centrale Tecnica dell’UNI il 29 maggio 1998.

È stata quindi esaminata ed approvata dalla Commissione Centrale Tecnica, per la pubblicazione come norma raccomandata, il 5 novembre 1998.

L’esigenza di definire i requisiti del prodotto “verace pizza napoletana artigianale” è stata sentita nel quadro della promozione della qualità dei prodotti alimentari appartenenti alla cultura italiana.

A tale scopo, fin dal 1995, il Comune di Napoli, in collaborazione con la Camera di Commercio di Napoli, la Seconda Università di Napoli, l’Associazione Vera Pizza Napoletana, il Consorzio Napoli Ricerche e l’Ente Regionale Sviluppo Agricoltura della Campania (ERSAC) hanno elaborato il disciplinare della “verace pizza napoletana”.

Parallelamente, gli stessi, hanno a fine 1997 fatto richiesta all’UNI perché venisse messa allo studio una norma che, riprendendo i contenuti del disciplinare, potesse definire le caratteristiche del prodotto e del processo.