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News

Novità normative dall'UNI

logo uniApparecchi per uso medico

Pubblicata la  UNI EN ISO 10079-1:2016 “Apparecchiature di aspirazione per uso medico - Parte 1: Apparecchiature di aspirazione azionate elettricamente” che  specifica i requisiti di sicurezza e di prestazione per apparecchiature di aspirazione azionate elettricamente per uso medico e chirurgico. Si applica ad apparecchiature utilizzate nelle strutture di assistenza sanitaria quali gli ospedali, nella terapia domiciliare dei pazienti, nonché nelle strutture da campo e sui mezzi di trasporto.
La norma è di competenza della Commissione Tecnica Tecnologie biomediche e diagnostiche.

Sistemi di rivelazione antincendio

La norma europea UNI EN 54-31, recentemente pubblicata, si inserisce nel quadro dei sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio e si occupa di rivelatori combinati.
La norma specifica i requisiti, metodi di prova e criteri di prestazione per rivelatori puntiformi combinati di incendio a supporto di un sistema di rivelazione e di segnalazione di incendio installato all’interno o all’esterno degli edifici, includendo in un unico contenitore meccanico almeno un sensore ottico o un sensore per il fumo ionizzato e almeno un sensore per monossido di carbonio ed opzionalmente uno o più sensori di calore, al fine di utilizzare la combinazione dei fenomeni rivelati.

Professioni non regolamentate. Pubblicata una norma sul Project manager

Le Commissioni Tecniche "Servizi" e "Gestione per la qualità e tecniche di supporto", hanno pubblicato la norma nazionale UNI 11648 in relazione all’attività professionale non regolamentata del Project manager.
La norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Project manager, di equivalenti figure che gestiscono progetti o di altri ruoli organizzativi che svolgono equivalenti funzioni in conformità con la UNI ISO 21500.


mb

Fonte UNI

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Clinical monitor: la nuova figura professionale nella norma UNI 11585

clinic monitorPubblicato la norma nazionale UNI 11585:2015 “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel campo del monitoraggio delle sperimentazioni cliniche dei medicinali (Clinical Monitor) - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”
La norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Clinical Monitor, ossia la figura professionale che opera nel campo del monitoraggio delle sperimentazioni cliniche di medicinali.
Detti requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche identificati, in termini di conoscenza, abilità e competenza, in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework ? EQF) e sono espressi in maniera tale da agevolare i processi di valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento.
La norma, di competenza della Commissione Tecnica “Attività professionali non regolamentate” è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.
Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI

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Professioni non regolamentate. Nuove norme UNI per Bibliotecari e Archivisti

archivistiAppena pubblicate due norme UNI che riguardano le attività professionali non regolamentate: la UNI 11535 sulla figura professionale del bibliotecario e la UNI 11536 sulla figura professionale dell'archivista.
La norma UNI 11535:2014 elenca i compiti e le attività che sono comuni alla professione, mantenendo una flessibilità che tiene conto dei diversi contesti di riferimento (biblioteche pubbliche, private, specializzate, ndr) e dei diversi aspetti della professione. Ma senza abdicare ai principi del codice etico e deontologico adottato dall’AIB, Associazione Italiana Biblioteche”.
Garantire agli utenti l’accesso e la consultazione dei documenti- da quelli cartacei a quelli digitali-, delle informazioni possedute o accessibili-, erogare servizi di carattere educativo e culturale, selezionare, organizzare e tutelare le raccolte e la conservazione dei documenti, gestire i servizi informativi, svolgere attività di studio e di ricerca sulle discipline legate alla professione: sono alcuni dei compiti che la norma Uni stabilisce per il bibliotecario, a tutela e garanzia degli utenti ma anche del patrimonio culturale.
Speculare è l’impostazione della norma UNI 11536 sulla figura professionale dell'archivista, il cui compito, ormai storicamente consolidato, è quello di sovrintendere ai processi di produzione documentaria e gestire correttamente dati e documenti. L’archivista deve saper organizzare e conservare tutti i materiali, indipendentemente dalla loro forma: documenti cartacei, file digitali, video, registrazioni musicali. La norma traduce in un corpus organico e standardizzato l’insieme delle competenze e dei requisiti che negli anni la figura dell’archivista ha accumulato, complice la diffusione anche in questo settore della catalogazione digitale e della comunicazione in rete. La norma stabilisce i compiti fondamentali dell’archivista: governare gli archivi, promuovere presso la comunità e gli utenti la conoscenza dei materiali conservati, amministrare anche dal punto di vista finanziario e contabile la struttura.
La pubblicazione delle due norme, oltre ad essere coerente con le disposizioni della legge 4/2013 sulle professioni non regolamentate, riveste particolare attualità anche per la coincidenza con l’approvazione, nel mese di giugno, della legge per il riconoscimento dei professionisti dei beni culturali, la cosiddetta “legge Madia”, («Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti»), grazie alla quale alcune nuove professioni entrano nel codice dei beni culturali e altre, storiche, sono rafforzate nel loro valore.

mb

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Fonte UNI

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Professioni non regolamentate. In un anno 8 norme UNI

logo uniDai patrocinatori stragiudiziali ai fotografi, dai comunicatori ai tributaristi, fino agli informatici, passando per gli osteopati, i naturopati e i chinesiologi che operano nel campo della salute e del benessere psicofisico. In un solo anno, applicando la legge n. 4 del 14 gennaio 2013, recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, UNI ha già pubblicato otto norme in cui sono definiti i requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle varie tipologie di professionisti.
Il sistema della legge approvata in Parlamento sul finire della XVI legislatura prevede il riconoscimento per ciascuna delle tante professioni sprovviste di ordine o albo e che non abbiano specifiche limitazioni legislative, partendo dal principio della libertà di esercizio e del sistema di qualità professionale, attraverso l’autoregolamentazione volontaria fissata dalle norme tecniche dell’UNI.
Nel  2013 le commissioni tecniche UNI competenti per materia hanno riunito, di volta in volta, intorno ad un tavolo i rappresentanti delle categorie interessate alle specifiche professioni (i professionisti, i clienti, i fornitori, eventuali autorità pubbliche…) portandoli, attraverso una discussione democratica e una approvazione consensuale, alla elaborazione di un progetto di testo di norma UNI condiviso.
I documenti così ottenuti hanno superato la fase di “inchiesta pubblica” (durante la quale tutti gli stakeholder, attraverso il sito dell’UNI, hanno potuto prenderne visione e formulare osservazioni) e sono diventati norma, realizzando così quel riconoscimento che trova diretto fondamento nella legge 4/2013.
L’elenco delle associazioni dei professionisti che rispettano i requisiti della Legge 4/2013 è pubblicato sul sito del MISE, all’indirizzo  http://bit.ly/AssociazioniL4-2014

mb

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Professioni non regolamentate. Nuova norma UNI per i Tributaristi.

logo uniAnche i tributaristi hanno la loro norma UNI, strumento fondamentale per il riconoscimento della professione, così come previsto dalla legge 4/2013, “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”.
Si tratta della UNI 11511, messa a punto con la collaborazione delle principali associazioni (ANCIT, ANCOT, Istituto Nazionale Tributaristi, LAIT, LAPET), e destinata a fare chiarezza sui requisiti e le competenze di questa “figura professionale che fornisce consulenza ed opera, con la propria capacità tecnica, nei settori tributario, fiscale, amministrativo ed aziendale, in ambito pubblico e privato”.
Una norma che sgombra il campo da distorsioni e confusioni tra diverse professioni “vicine”, come il commercialista o l’avvocato tributarista. Come dire, salvare l’autonomia e le competenze nel rispetto di una formazione specifica e di un bagaglio di esperienza qualificato e definito da un marchio di qualità.
“Fare trasparenza e definire un quadro disciplinare adeguato ma semplice è lo scopo principale della normazione tecnica volontaria” dichiara il presidente UNI Piero Torretta. “In particolare nel campo della professione del tributarista, l’attività della normazione tecnica si svolge in totale complementarietà con la legge 4/2013, nel pieno rispetto delle competenze riservate ai soggetti iscritti in albi o elenchi di cui all'art. 2229 CC. Un modo di operare che si colloca nell’ottica di diritto mite per la creazione di un sistema di regole intelligenti (la cosiddetta smart regulation) a cui è da tutti attribuita la funzione di favorire la ripresa e lo sviluppo del Paese”.
In Italia esistono oltre 240 associazioni di professionisti che non hanno un ordine o un albo e che fanno capo a due macro associazioni: CNA Professioni e Colap. E in alcuni casi si tratta di professioni molto diffuse, come nel caso dei tributaristi, che contano circa 80.000 tra professionisti, studi associati e società. Anche per questo è stato deciso di intraprendere l’iter di definizione di una norma tecnica specialistica, che aiutasse gli operatori a migliorare e a garantire la qualità della prestazione e che desse adeguate garanzie al cliente.

mb

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Elenco norme UNI per Professioni non regolamentate

 

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Dossier UNI su "Attività professionali non regolamentate"

DOSSIER PROF NO REGProfessioni non regolamentate. E' questo il tema del dossier che affronta innegabilmente uno degli ambiti di maggiore rilevanza strategica per l’UNI e per il mondo della normazione tecnica volontaria.
A seguito della pubblicazione della Legge n°4 del 14 gennaio 2013, l’UNI è infatti chiamato ad elaborare - in una logica di complementarità - le norme tecniche che concorrono al riconoscimento giuridico di quelle attività professionali non riconducibili a Ordini, Collegi o Albi che, non di meno, sono da tempo presenti nel tessuto socio-economico nazionale e che sono alla ricerca di un riconoscimento professionale utile tanto agli operatori quanto ai fruitori del servizio offerto. Questa attività di normazione tecnica è in primo luogo gestita dalla Commissione Tecnica “Attività professionali non regolamentate" che, se pur di recente costituzione, ha già maturato una notevole esperienza.

mb

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Fonte: UNI

 

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Allo studio una nuova norma UNI per definire il profilo professionale del bibliotecario

BIBLIOTECUn nuovo progetto di norma UNI che riguarda le professioni non regolamentate, di competenza della Commissione Documentazione e Informazione,  ha raggiunto la fase di inchiesta pubblica finale: l'obiettivo è definire i requisiti di qualificazione della figura professionale del bibliotecario, in conformità al quadro europeo (EQF).
La professione di bibliotecario è una professione intellettuale che viene esercitata a diversi livelli di complessità e in diversi contesti organizzativi, pubblici e privati: in ambito statale, di ente locale, di ente di ricerca e formazione, o in altri enti, organismi, associazioni.
Dal 21 novembre scorso il progetto U30000730 "Qualificazione delle professioni per il trattamento di dati e documenti - Figura professionale del bibliotecario - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza" si trova nella fase dell'inchiesta pubblica finale: sino al 20 gennaio 2014 è possibile inviare commenti utilizzando le apposite pagine online sul sito internet .
La futura norma intende definire i requisiti relativi all'attività professionale del bibliotecario. Detti requisiti sono specificati, a partire dai compiti e dalle attività specifiche identificati, in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications framework ? EQF) e sono espressi in maniera tale da agevolare i processi di valutazione e convalida dei risultati dell'apprendimento.
Il livello dell'attività professionale è riportato in conformità a quanto previsto dallo EQF. I compiti e le attività inerenti alla professione sono descritti sulla base delle funzioni effettivamente svolte dai bibliotecari nei differenti contesti lavorativi delle biblioteche italiane.
Le attività descritte sono quindi molteplici e riguardano gli aspetti tecnici, amministrativi, culturali e scientifici correlati alla gestione di una biblioteca. Le attività individuate sono comuni a tutte le diverse tipologie di biblioteca, non facendo riferimento a nessuna di esse in particolare e pertanto non sono stati assunti come modelli mansionari o declaratorie o profili contrattuali.

mb

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Fonte UNI

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Professioni non regolamentate. Pubblicate due nuove norme UNI

logo uniNel mese di giugno altre due nuove norme UNI si sono aggiunte al già lungo elenco di quelle sulle attività professionali non regolamentate e precisamente la UNI 11491 sulla figura professionale del naturopata e la UNI 11492 sulla figura professionale dell'osteopata.
Con l'approvazione della legge 4 del 14 gennaio 2013 - "Disposizioni in materia di professioni non organizzate" - l'attività di normazione UNI in questo ambito ha assunto infatti un ruolo ancora più significativo: in particolare l'articolo 6 "Autoregolamentazione volontaria", pur non rendendo obbligatorio il rispetto delle norme UNI, definisce quei principi e criteri generali che disciplinano l'esercizio autoregolamentato dell'attività professionale. Principi e criteri generali che la norma tecnica di fatto garantisce.

mb

Fonte UNI

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Attività professionali non regolamentate. Aggiornato l'elenco delle norme UNI di riferimento.

logo uniE' stato aggiornato l'elenco delle norme UNI relative alle attività professionali “non regolamentate” (previste dall'art. 6.4 della legge 4/2013).
Le “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” attribuiscono all’attività di normazione UNI notevole importanza, in particolare là dove - attraverso il concetto di autoregolamentazione volontaria - vengono messi in primo piano quei principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale. Principi e criteri generali che chiamano in causa, pur non rendendolo obbligatorio, il rispetto delle norme UNI.
UNI mette quindi a disposizione di professionisti e utenti l'elenco sempre aggiornato delle norme UNI art.6.4 legge 4/2013 (in formato excel), scaricabile dal sito, alla pagina "Normazione e professioni non regolamentate" della sezione PARTECIPAZIONE.
Dell'elenco entrano a far parte quattro nuove norme: la UNI 11491 e la UNI 11492 sulle figure professionali del naturopata e dell'osteopata (entrambe pubblicate il 6 giugno), la UNI ISO 18436-5 sui "tecnici/analisti di laboratorio di analisi dei lubrificanti" (entrata nel corpus normativo nazionale l'11 aprile) e infine la UNI ISO 15513 sulle "competenze dei conduttori di apparecchi di sollevamento, gli imbracatori, i segnalatori e i controllori", la cui versione in lingua italiana è stata pubblicata il 30 aprile scorso.
L'elenco ora pubblicato è aggiornato al 13 giugno 2013.

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Fonte UNI

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Norme tecniche per le professioni non regolamentate

logo uniNegli ultimi anni in ISO, CEN e UNI sono nate numerose iniziative di qualificazione di attività professionali (alcune direttamente collegate ad aspetti tecnologici, altre relative a professioni per nuovi bisogni) che hanno portato alla definizione di un consistente pacchetto di norme.
La costituzione, nell'aprile 2011, della commissione tecnica UNI “Attività professionali non regolamentate” è stata un ulteriore impulso ad una attività già da tempo avviata.
Con l’approvazione della legge 4 del 14 gennaio 2013 - “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” - l’attività di normazione UNI assume ancora più rilevanza. In particolare l’articolo 6 “Autoregolamentazione volontaria”, pur non rendendo obbligatorio il rispetto delle norme UNI, definisce quei principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale. Principi e criteri generali che la norma tecnica di fatto garantisce.
Così la conformità alle norme UNI diventa un fattore rilevante.
Per concorrere alla promozione dell’informazione nei confronti dei professionisti e degli utenti riguardo alla pubblicazione di queste importanti norme UNI relative alle attività professionali “non regolamentate” viene ora pubblicato - in PARTECIPAZIONE > Normazione e professioni non regolamentate - l'Elenco delle norme UNI sulle professioni non regolamentate di cui all'art. 6.4 della legge 4/2013.
Il file, disponibile in formato excel, verrà aggiornato su base mensile fornendo quindi una fotografia sempre puntuale dello stato dell'arte.

Scarica l'elenco

Fonte: UNI

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