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Valutazione del consumo di energia di apparecchi a gas

gas consumoPubblicata a cura del CIG – Comitato Italiano Gas la norma europea UNI EN 13203-2:2015 “Apparecchi a gas domestici per la produzione di acqua calda - Parte 2: Valutazione del consumo di energia”
La norma si applica sia agli apparecchi istantanei e di accumulo sia agli scalda acqua e caldaie combinate aventi:

  • una portata nominale non maggiore di 70 kW, e
  • una capacità di accumulo (se esistente) non maggiore di 500 l.

Nel caso delle caldaie combinate, con o senza accumulo, la produzione di acqua calda è integrata o accoppiata, essendo commercializzato il tutto come singola unità.
La norma definisce un metodo per valutare le prestazioni energetiche degli apparecchi.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).
mb
Fonte UNI

 

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Impianti a gas. Pubblicata la nuova edizione della UNI 7129

UNI-CIGLa commissione tecnica CIG, Comitato Italiano Gas, ha pubblicato le norme nazionali sugli impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio, della serie UNI 7129.
La UNI 7129-1 si occupa dell’impianto interno; la UNI 7129-2 riguarda l’installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione; la UNI 7129-3 è specifica rispetto ai sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione; la UNI 7129-4 si occupa della messa in servizio degli impianti/apparecchi; infine, la nuovissima UNI 7129-5 è relativa ai sistemi per lo scarico delle condense.
Le cinque parti della norma si applicano agli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla I, II e III famiglia secondo la UNI EN 437 ed alimentati da rete di distribuzione di cui alla UNI 9165 e UNI 10682.
La UNI 7129-1 fissa i criteri per la costruzione ed i rifacimenti di impianti interni o parte di essi, asserviti ad apparecchi utilizzatori aventi singola portata termica nominale massima non maggiore di 35 kW; la UNI 7129-2 definisce i criteri per l'installazione di apparecchi aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW e per la realizzazione della ventilazione e/o aerazione dei locali di installazione; la UNI 7129-3 definisce i requisiti dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW; la UNI 7129-4 definisce i criteri per la messa in servizio sia degli apparecchi di utilizzazione aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW, sia degli impianti gas di nuova realizzazione o dopo un intervento di modifica o sostituzione di apparecchio; infine, la UNI 7129-5 definisce le modalità per la raccolta e lo scarico delle condense prodotte dai generatori di calore a condensazione e a bassa temperatura e quelle che si formano nei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione.
Oltre alle cinque parti della UNI 7129, si segnala la nuova edizione della norma UNI 7128 sui termini e definizioni relativi agli Impianti a gas per uso civile

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Impianti a gas: in revisione la serie UNI 7129 e la UNI 7128

Impianti gas 1Un pacchetto di sei progetti di norma sugli impianti a gas, di interesse CIG, entra nella fase dell’inchiesta pubblica finale UNI. Sino al 26 giugno 2015 – data di fine inchiesta – sarà possibile inviare  commenti.
I primi cinque documenti dal titolo comune “Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio” si applicano agli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia di cui alla UNI EN 437 e alimentati da rete di distribuzione di cui alla UNI 9165 e UNI 10682. Essi vanno a sostituire le norme della serie UNI 7129:2008 parti da 1 a 4, le UNI/TS 11340:2009, 11343:2009,11147:2008 e la UNI 11071:2003.

Approfondisci sul sito UNI

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Impianti a gas. Disponibile il manuale applicativo della UNI 11528

copertina-per-pubblicita ridLa pubblicazione della norma UNI 11528:2014 Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kW. Progettazione, installazione e messa in servizio, rappresenta una vera pietra miliare nella normazione tecnica rivolta ai gas combustibili, andando a coprire gli impianti alimentati a gas con portata termica nominale maggiore di 35 kW e colmando così un vuoto normativo che perdurava da oltre quarant’anni.
Il manuale è stato progettato per essere uno strumento di supporto, pronto e pratico da consultare, per la corretta applicazione della norma UNI 11528:2014. Come tale è uno strumento indispensabile e prezioso, per tutti coloro che a vario titolo operino con impianti del genere considerato, inclusi i rappresentanti di funzioni istituzionali.
La norma UNI 11528:2014 stabilisce i criteri per la progettazione, l’installazione e la messa in servizio degli impianti civili extradomestici alimentati a gas, della 1a, 2 a e 3a famiglia, di cui alla UNI EN 437, con pressione non maggiore di 0,5 bar asserviti ad apparecchi singoli aventi portata termica nominale maggiore di 35 kW, nonché alla installazione di apparecchi installati in batteria o in cascata qualora la portata termica complessiva risulti maggiore di 35 kW.
Si applica anche ai rifacimenti di impianti civili extradomestici o di parte di essi e, inoltre, ai collettori di evacuazione dei prodotti della combustione atti a raccogliere e convogliare verso un camino/condotto intubato i prodotti della combustione provenienti da due o più apparecchi similari con potenza complessiva maggiore di 35 kW, anche se non installati in batteria.
Rientrano nell’ambito di applicazione della presente norma gli impianti civili extradomestici alimentati a gas asserviti agli impianti di climatizzazione di edifici ed ambienti e agli impianti per la produzione di acqua calda sanitaria. Sono esclusi dall’ambito applicativo della norma gli impianti a gas realizzati specificatamente per essere inseriti in cicli di lavorazione industriale e quelli trattati dalla norma UNI 8723.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN, DIN, BSI, AFNOR, ecc.).

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Sicurezza domestica. Corretto utilizzo del gas

GAS CUCINAUNI e CIG (Comitato Italiano Gas) vogliono sensibilizzare i cittadini sulle disposizioni e gli eventuali problemi riguardanti gli impianti a gas e gli apparecchi di utilizzazione, nel caso specifico le caldaie.
L'utilizzo del gas in ambiti domestici richiede infatti il rispetto delle norme e delle leggi vigenti ma soprattutto buonsenso e responsabilità da parte degli utenti. Anche nell’utilizzo del gas bisogna rispettare alcune buone abitudini: semplici azioni quotidiane che, debitamente e regolarmente eseguite, si dimostrano utili per la sicurezza propria e altrui.

Prima di uscire di casa
Quando si esce di casa, anche per brevi periodi, è consigliabile chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso della tubazione di alimentazione del gas nei locali di abitazione o quella della bombola, quando non si utilizzano gli apparecchi.

In cucina
Acquistare piani di cottura provvisti del dispositivo di sicurezza (la cosiddetta termocoppia). Non allontanarsi dalla cucina lasciando cibi in cottura sul fuoco. Evitare di riempire troppo le pentole. La fuoriuscita di liquidi in ebollizione, infatti, può causare lo spegnimento della fiamma ed originare gravi incidenti.

Per accendere un bruciatore del piano di cottura, qualora non equipaggiato con un dispositivo apposito, è consigliata la procedura seguente:
1. accendere il fiammifero;
2. accostare il fiammifero acceso al bruciatore;
3. aprire il rubinetto del gas.
Se, infatti, si eseguono le operazioni in ordine inverso, è possibile che, dopo aver aperto il rubinetto, intervenga qualche elemento di distrazione (es. squilla il telefono o suonano alla porta), cosicché la successiva accensione del fiammifero può produrre gravi conseguenze.

L'impiego di un rilevatore di gas, installato secondo la norma UNI 11522, può contribuire, con funzioni aggiuntive ma non sostitutive, alla sicurezza di impiego del gas combustibile, mediante una funzione di rivelamento e segnalazione ottica/acustica della presenza di gas. Tutti gli apparecchi di utilizzazione devono essere dotati di dispositivi di sorveglianza di fiamma per bloccare la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della stessa.

Cosa fare se si avverte odore di gas
Il gas viene odorizzato come prevede la legge, in conformità alle specifiche norme tecniche UNI, affinché sia possibile individuare prontamente le dispersioni e consentire le opportune azioni di pronto intervento. In caso si avverta odore di gas, bisogna prontamente chiamare, da un telefono esterno all’abitazione dove si avverte l’odore, l'Azienda preposta alla distribuzione del gas combustibile (si consiglia di tenere in evidenza il numero del pronto intervento), evitando di accendere luci o azionare macchinari alimentati elettricamente. Successivamente, se del caso, si deve predisporre per un'immediata verifica del proprio impianto chiamando un tecnico abilitato.
I numeri di pronto intervento dell'Azienda di distribuzione sono riportati sulla bolletta che la Società di vendita del gas manda ai clienti. Nel caso si abbia coscienza di una dispersione importante, si consiglia di chiamare anche i Vigili del Fuoco.

Gli apparecchi alimentati a gas e i loro accessori devono obbligatoriamente recare la marcatura "CE", apposta sotto responsabilità del fabbricante. Solo così si avrà la certezza di acquistare apparecchi sicuri e che oltre a rispettare ambiente e salute, garantiscono le condizioni di sicurezza nel loro utilizzo e il corretto rendimento in termini di prestazioni.

E inoltre: Continua sul sito dell'UNI

mb

Fonte UNI

 

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Impianti a gas. Parte la revisione delle norme UNI 7128 e serie UNI 7129

impianti gasDal 14 luglio in inchiesta pubblica preliminare sei progetti CIG (Comitato Italiano Gas) che rappresentano la revisione delle norme UNI 7128 e serie UNI 7129 in tema di progettazione e installazione degli impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione e che interessano fabbricanti di apparecchi, installatori e manutentori, laboratori di prova, professionisti.
Il progetto E01089450 “Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione - Termini e definizioni”, revisione della UNI 7128:2011, ha lo scopo di raggruppare tutte le definizioni relative agli impianti a gas ed è un elemento di chiarezza e uniformità per gli operatori del settore gas.
Dal titolo comune “Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio”, gli altri cinque progetti rappresentano la revisione della serie UNI 7129:2008 e un supporto alla legislazione vigente e in particolare alla Legge 1083/71 “Norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile”. Tutti i documenti si applicano agli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla I, II e III famiglia secondo la UNI EN 437 e alimentati da rete di distribuzione di cui alla UNI 9165 e UNI 10682. Passiamoli in rassegna:

  • Parte 1. Impianto interno” (progetto E01089441): si applica alla costruzione e ai rifacimenti di impianti o parti di esse, comprendenti il complesso delle tubazioni e degli accessori che distribuiscono il gas a valle del gruppo di misura o punto di inizio, agli apparecchi utilizzatori di singola portata termica nominale massima non maggiore di 35 Kw
  • Parte 2. Installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione, e aerazione dei locali di installazione” (progetto E01089442): definisce i criteri per l'installazione di apparecchi aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW e per la realizzazione della ventilazione e/o aerazione dei locali di installazione
  • Parte 3. Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione” (progetto E01089443): definisce i requisiti dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW
  • Parte 4. Messa in servizio degli impianti/apparecchi” (progetto E01089444): definisce i criteri per la messa in servizio sia degli apparecchi di utilizzazione aventi singola portata termica nominale non maggiore di 35 kW, sia degli impianti gas di nuova realizzazione o dopo un intervento di modifica o sostituzione di apparecchio
  • Parte 5. Sistemi per lo scarico delle condense” (progetto E01089445): definisce le modalità per la raccolta e lo scarico delle condense prodotte dai generatori di calore a condensazione e a bassa temperatura e quelle che si formano nei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione.

mb

Fonte UNI

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Sicurezza Gas Combustibili. Forum UNI-CIG 2013

forum unicig 2013Il Forum UNI - CIG 2013 (www.forumcig.it) , che si è svolto il 18 e 19 giugno presso il Palazzo delle Stelline a Milano, ha riscosso anche quest’anno un notevole successo sia in termini di partecipazione che d’interesse.
In un momento come quello attuale, in cui tante sicurezze paiono venir meno, lo slogan del Forum - “Ispirare e attuare l’eccellenza! Come integrare innovazione e regolazione a vantaggio di consumatori e imprese!” - poteva apparire perlomeno azzardato. Ma l’attenta partecipazione, attivata anche dalla qualità delle relazioni, dall’efficacia dei relatori e dalla significatività di molte presenze, ha fatto si che lo slogan si traducesse in elementi di concretezza a volte gratificanti.
La Tavola rotonda della sessione d’apertura, introdotta dai Presidenti dell’UNI e del CIG e moderata dal Direttore Generale del CIG, ha riservato diversi momenti di forte interesse ed è stata impreziosita dall’intervento in diretta da Bruxelles dell’onorevole Lara Comi.
Ci sono stati gli interventi dei rappresentanti di Marcogaz ed Entsog, che hanno presentato le attività delle loro organizzazioni, e le relazioni di AEEG e UNI che hanno evidenziato ulteriori aspetti del “fil rouge” che unisce legislazione, regolazione e normazione tecnica.
Si è parlato anche del programma italiano di telemisura e telegestione gas, con l’intenzione di  fare un punto sullo stato dell’arte, sui lavori in corso e sulle prospettive. Dal punto di vista della normazione tecnica in elaborazione sono state accolte con molto favore le dichiarazioni del moderatore e del coordinatore della Task Force “Intercambiabilità” del CIG, che in pratica hanno annunciato l’imminente completamento dei lavori.
La seconda sessione - “Il punto sugli incidenti da gas – Novità legislative e regolatorie – Proposte” - moderata da Direttore Generale del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha aperto i lavori della seconda giornata in cui sono stati presentati in dettaglio i dati salienti sulla statistica incidenti, giunta alla venticinquesima edizione.
L’occasione è stata propizia per annunciare la redazione di un documento tecnico relativo al corretto utilizzo delle bombole di GPL negli autonegozi, che vedrà, come in diverse altre occasioni, CNVVF, CIG e ASSOGASLIQUIDI lavorare fianco a fianco.
A ideale completamento della sessione s’è discusso anche della qualificazione degli operatori del post-contatore.

Continua sul sito UNI

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Verifica della Sicurezza degli impianti a gas

 

logo uniIl 20 settembre scorso è stata pubblicata la seconda edizione della UNI 10738.
La norma, elaborata dal CIG - Comitato Italiano Gas, è uno strumento di servizio di estrema importanza per tutti coloro che a vario titolo sono chiamati ad effettuare verifiche sugli impianti alimentati a gas. La norma fornisce infatti delle linee guida per la verifica dello stato/livello di sicurezza degli impianti domestici esistenti alimentati a gas, in esercizio o da riattivare.
Le diversità di impostazione tra la prima e la seconda edizione della norma sono significative. A differenza degli obiettivi a cui mirava la "vecchia" UNI 10738, infatti, cioè l’adeguamento degli impianti, la nuova UNI 10738 mira a verificare la sussistenza o meno dei requisiti essenziali di sicurezza. Gli eventuali adeguamenti dovranno essere realizzati in conformità alle normative di installazione vigenti, ad esempio secondo la serie UNI 7129 ("Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione").
La nuova UNI 10738 consente agli operatori del settore di valutare lo stato di sicurezza degli impianti esistenti indipendentemente dall’anno di costruzione, cioè senza tenere in riferimento la norma d’installazione in vigore all’epoca della realizzazione dell’impianto stesso che va verificato. La nuova norma è anche uno strumento pratico per valutare la condizione degli impianti durante le operazioni di manutenzione degli apparecchi, quindi i manutentori che normalmente redigono l’allegato “G” potranno esprimere un loro parere nel merito.
Le figure professionali che possono essere interessate ad utilizzare la norma sono installatori di impianti gas, manutentori, professionisti, tecnici che effettuano controlli in generale (USL, ecc.).

Fonte UNI

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Dall'UNI nuovi progetti di norme

 

logo uniSono cinque i nuovi progetti di norma UNI entrati nella fase di inchiesta pubblica finale: una fase fondamentale del processo di elaborazione delle norme in cui il progetto elaborato e approvato dall'organo tecnico competente viene messo a disposizione di tutti gli operatori al fine di raccogliere i commenti e ottenere il consenso più allargato possibile.
I primi due progetti sono di competenza della Commissione tecnica “Cuoio, pelli e pelletteria” e riguardano le caratteristiche dei cuoi destinati all'industria della pelletteria, la definizione, caratteristiche e requisiti della pelle conciata al vegetale. Questi documenti normativi dovrebbero andare a sostituire rispettivamente le norme UNI 10826:2000 e UNI 10885:2000.
Il terzo progetto riguarda la valutazione dell’esposizione a rumore nei luoghi di lavoro per lavoratori che utilizzano sorgenti sonore situate in prossimità dell’orecchio ed è di competenza della Commissione “Acustica e vibrazioni”.
Il quarto progetto, a cura del CIG, è relativo alla definizione di Linee guida per la verifica dell'idoneità al funzionamento in sicurezza per gli impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizio.
Il quinto progetto, di competenza dell’UNIPLAST, ha per oggetto le caratteristiche generali ed i requisiti delle cassette riutilizzabili di polietilene ad alta densità o di polipropilene e suoi copolimeri, destinate  all'immagazzinamento ed al trasporto di bottiglie.

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