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Progettazione degli impianti elettrici a bassa tensione. Nuova edizione del manuale CEI

CEIPubblicata la seconda edizione del volume “Progettazione degli impianti elettrici a bassa tensione” edito dal CEI.
Il volume fa parte della collana editoriale di manuali tecnici a supporto, integrazione e approfondimento dell’interpretazione e applicazione dei documenti normativi (norme, guide tecniche) vigenti nel settore elettrotecnico ed elettronico. Approfondisce, inoltre, le metodologie corrette per la scelta e il dimensionamento delle condutture e delle apparecchiature elettriche, con particolare attenzione ai problemi riguardanti il risparmio energetico e l’ottimizzazione delle risorse.
Ai necessari richiami teorici e normativi si affianca una ricca serie di esempi inerenti le problematiche tecniche procedurali a cui si deve adempiere per progettare correttamente gli impianti e redigere la relativa documentazione. Il volume ha infine un capitolo sulle procedure da seguire per le coperture assicurative in caso di sinistri e contenziosi.
Il manuale, aggiornato alla luce dei più recenti sviluppi normativi e tecnologici, si rivolge in particolare a progettisti e installatori, ma risulta utile anche a docenti, committenti pubblici e privati, aziende del settore elettrico-impiantistico e a quanti si dedicano alla progettazione elettrica.
Il volume sarà promosso in occasione dei Convegni Istituzionali CEI 2014 “Lavori elettrici e impianti utilizzatori elettrici, elettronici e di comunicazione” in programmazione su tutto il territorio nel corso dell’anno.
Il volume è disponibile presso tutti i punti vendita CEI.

Fonte CEI

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Impianti a gas. Nuovo manuale sull'applicazione della UNI 11528

mp uni11528La pubblicazione della norma UNI 11528:2014 "Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kW. Progettazione, installazione e messa in servizio" rappresenta una vera pietra miliare nella normazione tecnica rivolta ai gas combustibili. Essa riguarda gli impianti alimentati a gas con portata termica nominale maggiore di 35 kW e colma così un vuoto normativo che perdurava da oltre quarant’anni.
Il manuale pubblicato in questi giorni ("Impianti a gas. Applicare la norma UNI 11528:2014. Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kW - Progettazione, installazione e messa in servizio"), altro tassello della ormai affermata collana tecnica UNI-CIG, è stato progettato per essere uno strumento di supporto, pronto e pratico da consultare, per la corretta applicazione della norma UNI 11528. Come tale è uno strumento indispensabile e prezioso, per tutti coloro che a vario titolo operino con questa tipologia di impianti, inclusi i rappresentanti di funzioni istituzionali.
La norma da cui il manuale pratico trae la sostanza tecnica e descrittiva stabilisce i criteri per la progettazione, l’installazione e la messa in servizio degli impianti civili extradomestici alimentati a gas, della 1a, 2a e 3a famiglia previste dalla UNI EN 437, con pressione non maggiore di 0,5 bar.
La norma oggetto dell'approfondimento di questo manuale si applica anche ai rifacimenti di impianti civili extradomestici o di parte di essi e, inoltre, ai collettori di evacuazione dei prodotti della combustione atti a raccogliere e convogliare verso un camino/condotto intubato i prodotti della combustione provenienti da due o più apparecchi similari con potenza complessiva maggiore di 35 kW, anche se non installati in batteria.
Oltre a ciò, rientrano nell’ambito di applicazione della norma UNI 11528 gli impianti civili extradomestici alimentati a gas asserviti agli impianti di climatizzazione di edifici ed ambienti e agli impianti per la produzione di acqua calda sanitaria. Sono esclusi dall’ambito applicativo della norma gli impianti a gas realizzati specificatamente per essere inseriti in cicli di lavorazione industriale e quelli trattati dalla norma UNI 8723.

mb

Fonte UNI

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Sicurezza sulla neve. Nuova guida dall'UNI

NEVE BISAnche quest'anno l'UNI vuole richiamare l'attenzione degli sportivi sulla sicurezza e su alcuni aspetti fondamentali che contribuiscono a rafforzarla: il giusto comportamento sulle piste, la segnaletica, la qualità e le caratteristiche delle attrezzature da sci. Informazioni che si possono trovare nella Guida UNI "Neve in pista... casco in testa. Comportamento, segnaletica e attrezzature a norma" dedicata alle norme tecniche sulle discipline sportive di stagione, disponibile e liberamente scaricabile
Anche una specifica legge (363 del 2003, ndr) richiama l'attenzione su come prevenire i rischi di incidenti, anche gravi, sulle piste. In primis, il comportamento corretto e responsabile dello sciatore, la predisposizione di una chiara segnaletica da apporre nelle aree sciabili attrezzate e l'uso obbligatorio del casco per i minori di 14 anni. Come spesso accade il legislatore, allo scopo di garantire l'efficacia della legge, ha chiesto la collaborazione dell'UNI per definire le norme tecniche relative alla segnaletica delle nevi e alle caratteristiche del casco di protezione obbligatorio per gli "under 14".
La segnaletica svolge un ruolo importante nel garantire la sicurezza: i gestori degli impianti di risalita sono obbligati dalla legge a installare specifici segnali sulle piste da sci, il cui grado di difficoltà deve essere chiaramente segnalato con cartelli rotondi che indichino, in maniera corretta e visibile, pericoli e divieti. I cartelli devono avere forma, dimensioni, altezza dal suolo, colori, segni grafici corrispondenti alle norme UNI proprio per rendere più facile l'apprendimento e la memorizzazione delle varie informazioni.
Un altro aspetto importante per la sicurezza sulle piste è l'utilizzo di materiale tecnico a norma, primo tra tutti il casco protettivo. Dal 2 marzo 2006 un Decreto del Ministero della Salute ha stabilito che i caschi protettivi - che i ragazzi al di sotto dei 14 anni di età devono obbligatoriamente indossare durante la pratica dello sci alpino e dello snowboard - sono quelli conformi alla norma tecnica UNI EN 1077. I "caschi sicuri", conformi alla norma tecnica, si riconoscono perché marcati con l'indicazione EN 1077, oltre che con la sigla CE.

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Lavori su impianti elettrici. Aggiornato il quadro normativo CEI

CEIÈ stata pubblicata a gennaio 2014 una nuova edizione revisionata della Norma CEI EN 50110-1.
La nuova edizione della norma contribuisce all’obiettivo di progredire verso un graduale allineamento in Europa dei livelli di sicurezza associati alle modalità operative di lavoro eseguito sugli, o nelle vicinanze di impianti elettrici, per creare un livello di sicurezza comune. La Norma sostituisce completamente la precedente CEI EN 50110-1:2005-02, che rimane applicabile fino al 1 febbraio 2015. La parte 1 della EN 50110 fornisce le prescrizioni minime valide per tutti i Paesi Membri del CENELEC ed alcuni Allegati informativi che riguardano la sicurezza del lavoro eseguito sugli impianti elettrici o nelle vicinanze.
Congiuntamente il CEI ha pubblicato la IV edizione della Norma CEI 11-27 che costituisce l’integrazione in ambito nazionale della Norma CEI EN 50110-1 per tener conto della legislazione nazionale applicabile. Essa sostituisce completamente la Norma CEI 11-27-2005-02, che rimarrà applicabile fino al 1 febbraio 2015. La presente Norma fornisce le prescrizioni di sicurezza per attività sugli impianti elettrici,  o effettuate nelle vicinanze, destinati alla produzione, alla trasmissione, alla trasformazione, alla distribuzione e all'utilizzazione dell'energia elettrica, fissi, mobili, permanenti  o provvisori. Tali prescrizioni si applicano alle procedure di esercizio, di lavoro e di manutenzione.
A supporto è stato pubblicato il Rapporto Tecnico CEI 11-81 che riguarda le novità tecniche riportate nella nuova edizione. Lo scopo di questa guida è quello di informare e guidare gli utilizzatori giustificando le scelte e approfondendo le novità rispetto alla norma precedente.
Le nuove pubblicazioni CEI sono disponibili  presso tutti i punti vendita CEI.
A seguito della pubblicazione di queste norme il CEI propone il nuovo corso 11-27 PES PAV e il corso di aggiornamento 11-27 Agg, riservato a chi ha già la qualifica PES o PAV, entrambi in calendario per il 2014.

mb

Fonte CEI

Per informazioni:

Consorzio Promos Ricerche - Punto CEI di Napoli
Tel.    081-7607233 - 081-4109140 - 081-5521335
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Eurocodice 3 (UNI EN 1993-1-6). Gusci di Acciaio

SILOSPubblicato in italiano il documento UNI EN 1993-1-6 Resistenza e stabilità delle strutture a guscio costituisce la parte dell'Eurocodice 3 espressamente volta a fornire regole di calcolo e di verifica per le strutture in parete piena a semplice o doppia curvatura. Essa è da intendersi come parte generale di riferimento da adoperarsi in maniera congiunta alle UNI EN 1993-3-1: Torri, pali e ciminiere, UNI EN 1993-4-1: Silos, UNI EN 1993-4-2: Serbatoi e UNI EN 1993-4-3: Condotte, che trattano invece in maniera prevalente gli aspetti legati alla progettazione e all'esecuzione delle corrispondenti categorie strutturali.
La UNI EN 1993-1-6 sui gusci di acciaio è omologa alla UNI EN 1999-1-5: Strutture a guscio, dedicata ai gusci in alluminio.
Gli esempi applicativi più importanti delle strutture a guscio nell'ingegneria civile sono rappresentati da serbatoi, silos, cupole, condotte, tubazioni. In tutte queste tipologie strutturali, visto il regime di sforzi prevalentemente membranale, è possibile di regola adottare spessori della parete del guscio piuttosto sottili. Ciò rende la struttura particolarmente esposta ai problemi di instabilità locale, soprattutto nei casi in cui si riscontrano elevati valori della sollecitazione di compressione.
La necessità di disporre di valide regole per la previsione della risposta delle strutture a guscio nelle diverse situazioni operative, ed in speciale modo per la valutazione dell'effetto delle imperfezioni di forma iniziali sulla resistenza all'instabilità, ha fortemente influito anche sui provvedimenti della normativa, che si è evoluta di recente con l'introduzione di regole specifiche atte a portare in conto in maniera accurata tutti gli aspetti comportamentali dei gusci.

mb

Fonte UNI

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Valutazione del rischio da fulmine. Nuova edizione del software CEI

SCARICHE ATMIl programma Flash 4 byCEI  è uno strumento informatico che aiuta il progettista nell’applicazione della serie delle quattro Norme CEI EN 62305-1/4 per una vasta tipologia di strutture. Il progettista ha così a disposizione uno strumento efficace per la valutazione del rischio dovuto al fulmine di una struttura e nella relativa scelta delle misure di protezione.
La versione aggiornata del Software Flash 4 byCEI permette di:

  • acquisire i dati della struttura per calcolare in modo grafico l’area di raccolta per le fulminazioni dirette e indirette; l’area di raccolta così calcolata può essere visualizzata e stampata;
  • inserire i dati delle linee esterne entranti e degli impianti interni, di energia o di segnale, presenti nella struttura;
  • suddividere la struttura in più zone aventi caratteristiche diverse, in modo da valutare puntualmente il rischio per ciascuna zona;
  • ottenere il risultato della valutazione del rischio, sotto forma di istogrammi e tabelle, per l’intera struttura o per una singola zona; in tal modo l’utente può scegliere facilmente le misure di protezione più idonee da adottare: installazione di LPS, di SPD oppure l’adozione di altre misure di protezione nelle singole zone;
  • memorizzare fino a cinque differenti insiemi di misure di protezione;
  • ottenere al termine del lavoro una relazione tecnica che illustra i risultati della valutazione del rischio e delle scelte effettuate.

Il Software Flash 4 byCEI è in vendita presso tutti i punti vendita CEI.
Si segnala, inoltre, la possibilità di acquisto in abbinamento del Software Flash 4 by CEI + Volume "Serie di Norme CEI EN 62305 per la protezione contro i fulmini" in formato cartaceo ad un prezzo particolarmente conveniente.

mb

Fonte CEI

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Gas. In arrivo i contatori intelligenti

CONT GASL’UNI ha recentemente pubblicato ben dieci parti della serie UNI/TS 11291, la specifica tecnica dedicata ai “Sistemi di misurazione del gas - Dispositivi di misurazione del gas su base oraria”, anche conosciuti come “Smart meter gas”. Essi introducono una vera e propria innovazione tecnologica che coinvolgerà circa 22 milioni di famiglie italiane. Si tratta di “contatori intelligenti” che hanno  innanzitutto funzioni di  telelettura, ovvero offrono la  possibilità agli aventi diritto di leggere da remoto i valori, così da avere una lettura corretta già all'origine.
L’introduzione di questi  dispositivi in Italia si deve anche alla Delibera dell’Autorità dell’Energia elettrica e per il Gas ARG/gas 155/08, che rappresenta un vera e propria innovazione per il settore  energetico del gas naturale e che introduce i requisiti minimi funzionali per l’adozione in Italia del concetto di “Smart metering” applicato al settore del gas.
La parte 1 della specifica tecnica UNI/TS 11291 definisce le caratteristiche generali del sistema di telegestione e telelettura.
Il documento  definisce infatti l’architettura del sistema per i gruppi di misura (GdM) delle reti di trasporto e distribuzione del gas, introducendo prescrizioni relative alle funzioni minime che devono essere svolte dai dispositivi che lo compongono e che consentono la misura dei volumi di gas, la conversione dei volumi di gas alle condizioni termodinamiche di riferimento, la registrazione di dati di misura utili anche al bilanciamento delle reti di trasporto e distribuzione e la loro trasmissione a distanza.
Il sistema per la lettura e la gestione remota di gruppi di misura destinati ai punti di riconsegna delle reti di distribuzione gas, nell’architettura prevista, comprende gruppi di misura, traslatori di protocollo, concentratori e centri.
La specifica tecnica stabilisce alcuni punti fondamentali, ad esempio:

  • l’architettura del sistema che può essere utilizzata per la telelettura o la telegestione dei gruppi di misura;
  • i servizi e le funzionalità che devono essere resi disponibili dal sistema
  • le prestazioni minime che ciascuno dei dispositivi considerati deve garantire e i requisiti costruttivi minimi cui deve rispondere per garantire dette prestazioni, rimandando il dettaglio dei requisiti funzionali e costruttivi alle altre parti della serie UNI TS 11291;
  • le modalità per la trasmissione a distanza dei dati;
  • le operazioni di installazione e manutenzione dei diversi dispositivi necessarie a garantire nel tempo le prestazioni specificate.

mb

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16 Dicembre 2013. A Napoli una "Giornata su RSI, Sicurezza e Antincendio"

S D NAPOLI

Il 16 dicembre, presso la sede della Camera di Commercio di Napoli, si è tenuta la Giornata su Responsabilità Sociale d’Impresa, Sicurezza e Antincendio.  L’incontro, patrocinato anche quest’anno dall’Assessorato al Lavoro della Regione Campania, è il primo atto del Programma Regionale “Dalla Responsabilità Sociale a quella Amministrativa d’Impresa” -Dai Sistemi di Gestione della Sicurezza al Modello 231/01, che il Consorzio Promos Ricerche svolge, in diretta collaborazione con Unioncamere Campania, INAIL Campania, e Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco.
La Giornata si è aperta con i saluti di Ferdinando Flagiello - Amministratore Delegato del Consorzio Promos Ricerche - cui sono seguiti quelli  dei rappresentanti  degli Enti promotori, Emidio Silenzi per l’INAIL e Guido Parisi per i Vigili del Fuoco; ha portato il suo contributo Nicola Agosta, Direttore Regionale Ministero del Lavoro
Da quest’anno, il Programma registra un maggior coinvolgimento degli Ordini Professionali, dei Collegi e delle Associazioni di categoria; in rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, è intervenuto Giovanni Manco; per il Collegio dei Periti Industriali di Napoli è intervenuto il Presidente Maurizio Sansone, mentre Paolo Bonavolontà ha portato i saluti del Gruppo Piccola Industria dell’Unione degli Industriali di Napoli.
L’evento è stato occasione per annunciare l’attivazione del Programma che si espliciterà principalmente mediante interventi formativi “seminari” e “corsigratuiti per Auditor e Lead Auditor  di Sistemi di Gestione della Sicurezza in azienda, rivolti a responsabili di imprese e loro consulenti; il programma sarà replicato presso tutte le  Camere di Commercio della Campania. Quest’anno al programma è stato aggiunto un corso per Igienisti Industriali, fortemente voluto dall’INAIL Campania, che  si prevede di tenere sperimentalmente a Napoli ed in un’altra provincia della Campania da definire.
L’approfondimento sulle specifiche tematiche delle innovazioni normative e sicurezza antincendio è stato curato dall’Ing. Luigi Giudice, Primo Dirigente dei Vigili del Fuoco della campania, mentre quello della diffusione della cultura della Sicurezza e sullo stato dell’arte su formazione e specificità territoriali, è stato sviluppato dal Dott. Raffaele d’Angelo, Coordinatore CONTARP INAIL Campania.
Le considerazioni finali e sono state curate, oltre che dall’Amministratore Delegato di Promos Ricerche, dal Presidente di Federmanager/SICDAI, Giuseppe Baratto e da Giovanna Antinolfi in rappresentanza dell’Assessore al lavoro del Comune di Napoli.
La giornata è proseguita con il WorkshopGestione, manutenzione, buone prassi e proposte settoriali e territoriali”, aperto dall’intervento dell’ing. Maurizio Landolfi, Consigliere del Consorzio Promos Ricerche e titolare della Ellemme Impianti, che ha sottolineato l’importanza della manutenzione e del sistema organizzativo di supporto necessario per il buon funzionamento degli impianti e garantire una maggiore sicurezza dei lavoratori. Ha, inoltre, evidenziato l’opportunità, che il Consorzio Promos Ricerche, insieme con gli altri Enti Promotori del Programma, anche quest’anno, offrono ai rappresentanti delle aziende di usufruire della disponibilità di competenze e di corsi gratuiti per dipendenti e responsabili delle imprese in Campania. Il Comandante Provinciale, ing. Giovanni Fricano, ha portato i saluti dei Vigili del Fuoco di Napoli.
I lavori, coordinati dall’ing. Attilio Montefusco, Direttore Generale del Consorzio Promos Ricerche, sono proseguiti con gli interventi di Elena Grignani, Presidente di AIDII –Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali e di Daniela Ferrante in rappresentanza di CON.T.A.R.P. INAIL.
Particolare attenzione hanno riscontrato le testimonianze di Ciro Loffredo di ANSALDO STS, di Giuseppe Artale di ASIA, di Paola Marone, Presidente del Comitato Paritetico Territoriale di Napoli, di Salvatore Iovieno per CTP, di Giuseppe Aveta per EAV, di Pietro Navarro, per il Mercato dei Fiori di Ercolano, ed in fine di Enrico Brunori per Metropolitana di Napoli.
Alla Giornata ha preso parte un nutrito gruppo di studenti frequentanti il Laboratorio di Diritto Etica e Responsabilità Sociale, afferente al Corso di Laurea in Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale (STIM) della Federico II, svolto in collaborazione con il Consorzio Promos Ricerche in qualità di Sportello RSI della Camera di Commercio di Napoli e giunto alla sua terza edizione. I giovani saranno successivamente coinvolti nello sviluppo di casi di studio e buone pratiche con le imprese che hanno partecipato all’evento.
La giornata si è conclusa con un animato e fattivo dibattito tra le parti.

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Salute e Sicurezza sul lavoro. Sarà rivista la OHSAS 18001.

OHSAS 18001L'ISO ha recentemente approvato la creazione del nuovo Project committee ISO/PC 283 "Occupational health and safety management systems - Requirements" per elaborare una norma internazionale relativa alla salute e alla sicurezza sul lavoro, che fornirà delle linee guida efficaci e concrete per migliorare la sicurezza dei lavoratori a livello mondiale.Secondo le statistiche ILO (International Labour Organization), 6.300 persone perdono la vita ogni giorno a causa di un incidente sul lavoro o di una malattia legata all'attività professionale. Sono più di 2,3 milioni i decessi in un anno e sono 317 milioni gli incidenti che si verificano e che comportano una assenza prolungata dal lavoro. Molti di questi incidenti possono essere evitati: la futura norma ISO si propone di stabilire – per la prima volta – un quadro internazionale di riferimento per le migliori pratiche in materia di OH&S (Occupational Health & Safety) e, così facendo, ridurre il numero degli incidenti, infortuni e malattie legati all'attività lavorativa nel mondo. Il Project Committee 283 avrà il compito di trasformare lo standard OHSAS 18001, che definisce i requisiti di un sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori, in una norma internazionale ISO. Allo scopo di monitorare i lavori parteciperanno ai tavoli anche alcuni esperti nazionali nominati dalla Commissione Sicurezza dell'UNI.
La segreteria dell'ISO/PC 283 è stata assegnata all'ente britannico di normazione BSI-British Standards Institution.Il segretario dell'ISO/PC 283 Charles Corrie precisa che "secondo i dati ILO, l'onere economico di cattive pratiche legate alla sicurezza e alla salute sul lavoro rappresenta, ogni anno, il 4% del PIL. I datori di lavoro devono affrontare costi elevati per pensionamenti anticipati, perdita di personale qualificato, assenteismo e premi assicurativi dovuti a infortuni e malattie professionali. La futura norma ISO ha il potenziale per migliorare la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro a livello globale".Riunendo esperti e stakeholders in OH&S management, il comitato ha il compito di elaborare una norma generica sul sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro seguendo l'approccio inaugurato da norme come la ISO 9001 per la gestione per la qualità e la ISO 14001 per la gestione ambientale.

mb

Fonte UNI

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Dall’UNI un Dossier sulla Protezione attiva contro gli incendi

PROTEZIONE ANTINCLa protezione di persone e cose contro i danni causati dall'incendio si basa, da tempi immemorabili, sui concetti di protezione passiva, determinata essenzialmente dai sistemi di compartimentazione delle aree atti ad evitare la propagazione dell'incendio, e di protezione attiva, nella quale sono inclusi tutti i sistemi destinati a combattere l'incendio sin dalle primissime fasi del suo avvio, per limitare il più possibile le conseguenze che l'incendio stesso può avere all'interno delle "opere" in genere. Il dossier approfondisce il ruolo della normazione tecnica a supporto dello sviluppo rapido e incessante della tecnologia antincendio.

mb

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Fonte UNI

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