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News - Ambiente & Energia

News - Ambiente & Energia (409)

Pneumatici: dall’Uni specifica tecnica per il recupero

 

Per cercare di conpneumaticitribuire al problema del recupero dei ‘pneumatici fuori uso‘, avviandoli ad un miglior recupero e raccogliendo le esigenze espresse dai produttori, dagli utilizzatori dei materiali ricavati dai pneumatici e da altri soggetti interessati – in sede europea e’ stato messo a punto un documento normativo che definisce le metodiche per determinare le caratteristiche di tali materiali, sotto il coordinamento dell’UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione.
Tra i milioni di tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno in Europa (circa 1,3 miliardi di tonnellate secondo le stime della Commissione europea) una parte significativa riguarda proprio il settore dei pneumatici. Secondo dati forniti da ERMA (Europea Tre & Rumbe Manufacturers’ Association) in Europa, nel solo 2008, sono stati smontati dai veicoli 3,3 milioni di tonnellate di pneumatici: di questi circa il 20% è tornato al reimpiego come pneumatico (ricostruzione e riutilizzo), il 39% è andato a recupero di materiale, il 32% a recupero di energia determinando cosi’ un recupero totale del 91%. Per quanto riguarda la situazione italiana, secondo stime di Ecopneus (societa’ consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei PFU) nel nostro Paese diventano rifiuti circa 350 mila tonnellate di pneumatici all’anno. Di queste circa la metà è destinato al recupero energetico, circa il 20% viene recuperato come materia prima seconda con impieghi in numerosi utilizzi urbani ed industriali (dato pari alla metà della media europea) mentre la quota restante (circa il 25%) viene dispersa.
Fonte Adnkronos

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Biomasse. Energie rinnovabili e risparmio energetico

 

 

poi-2007-2013Il Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali - ha adottato il bando per interventi di attivazione di filiere produttive delle biomasse, secondo la Linea di attività 1.1 del POI Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013, ai sensi dell’articolo 6, comma 2, lettera c) del Decreto Ministeriale del 23 luglio 2009.
Le risorse finanziarie disponibili per l’attuazione degli interventi di cui al presente decreto sono pari a 100 milioni di euro a valere sulla dotazione finanziaria assegnata all’Attività 1.1 “Interventi di attivazione di filiere produttive che integrino obiettivi energetici ed obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo del territorio” del POI Energia.

Maggiori informazioni sul sito del Ministero

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Impianti di cogenerazione: i requisiti di alto rendimento

 

Il Decreto Ministeriale 4 agosto 2011 definisce i criteri per il riconoscimento della Condizione di Alto Rendimento (in sigla Car) per gli impianti di cogenerazione,validi a partire dal primo gennaio 2011, completandolo con il recepimento della direttiva 2004/8/CE, già iniziato con il decreto Legislativo numero 20 del 2007. Il Gestore dei Servizi Energetici ha reso disponibile sul proprio sito (www.gse.it) una nuova sezione dedicata alla Cogenerazione ad Alto Rendimento (Car) da cui è possibile scaricare la modulistica per le richieste di riconoscimento Car e di accesso al regime di sostegno (i cosiddetti “Certificati Bianchi”), oltre alle istruzioni operative per la presentazione delle stesse. Le unità di cogenerazione hanno diritto, per ciascun anno solare in cui soddisfino i requisiti Car, all’emissione dei “Certificati Bianchi” (o “Titoli di Efficienza Energetica”) di tipologia II in numero proporzionale al risparmio energetico realizzato.

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La sostenibilità del fotovoltaico: aspetti economici, ambientali e sociali dell’elettricità solare

 

Il Convegno “Lafotovolt sostenibilità del fotovoltaico: aspetti economici, ambientali e sociali dell’elettricità solare” si terrà il 5 maggio 2010 dalle 11.30 alle 13.30, presso la Sala Verdi Solarexpo della Fiera di Verona. La partecipazione al convegno è gratuita previo ingresso alla Fiera di Verona.
Il programma prevede:
11.30 Introduce e modera: Roberto Vigotti, OME
11.40 La sostenibilità economica del Conto Energia 2011
- La proposta del Governo per il Conto Energia 2011 – Gualtiero Seva (Consiglio Direttivo Assosolare)
- La proposta comune dell’industria nazionale per il Conto Energia 2011 – Andrea Solzi (Segretario Generale ANIE/GIFI)
- L’efficacia del Conto Energia nel Sistema Paese – Marco Pigni (Direttore APER)
12.10 La sostenibilità ambientale per un corretto inserimento degli impianti fotovoltaici nel paesaggio naturale e urbano
- Leggi regionali e leggi nazionali: i recenti contenziosi e le best practices in essere – Pietro Pacchione (APER)
- Autorizzazione Unica, VIA, DIA: le regole per un corretto inserimento nel paesaggio – Domenico Inglieri (Consiglio Direttivo ANIE/GIFI)
12.30 La sostenibilità sociale: fotovoltaico, territorio e distribuzione regionale
- Sensibilizzazione e responsabilizzazione del territorio: occupazione, pianificazione e Burden Sharing – Glauco Pensini (Consiglio Direttivo Assosolare)
- Un ettaro di cielo: il fotovoltaico a servizio della comunità – Renzo Macelloni (Presidente Belvedere SpA, Peccioli)
12.50 Question time

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Il Sole di Napoli per ottenere il freddo

napoli-vesuvioSolar-Assisted Heating and Refrigeration Appliances premiato come migliore idea di ricerca volta a favorire l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane. Il lavoro è presentato dall’Anea (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e dall’Università Federico II


Raffreddare con il sole, nel bel mezzo di una canicola che toglie il respiro, sembra essere solo un desiderabile ma impossibile paradosso. Eppure è realtà. “Più alto il sole è nel cielo – spiega con comprensibile soddisfazione il professore – e meglio funziona il nostro sistema di ” raffreddamento”. Gli inglesi parlano di “solar cooling”, di ” raffrescamento solare”, un modo totalmente innovativo di sfruttare la fonte energetica meno costosa e più pulita in circolazione. Una bellissima pagina di questo rivoluzionario filone di ricerca è stata appena scritta a Napoli.
Il Ministero dell’Ambiente ha premiato come miglior progetto di ricerca volto a favorire l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane, il progetto Sahara (Solar-Assisted Heating and Refrigeration Appliances) presentato dall’Anea (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e dal Detec (Dipartimento di Energetica, Termofluidodinamica applicata e Condizionamenti ambientali della Federico II). “Sahara – spiega Massimo Dentice d’Accadia, membro del Detec e responsabile scientifico del progetto – mira a realizzare dei collettori solari di nuova generazione in grado di sfruttare l’energia termica in impianti di rinfrescamento e di refrigerazione, da utilizzare sia a livello domestico che a livello industriale. Non è difficile immaginare l’importanza di queste tecnologie soprattutto per il Sud Italia e le regioni del Mediterraneo, aree che hanno la fortuna di essere baciate più di altre dal sole e che, per questo, potrebbero farne un autentico motore di sviluppo economico”. Mentre i normali frigoriferi producono aria fredda convertendo energia elettrica, questa nuova tipologia di collettori è in grado di convertire in aria fresca l’energia termica “regalataci” dal sole.


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Prodotti verdi ed ecosostenibili

 

Il verde, il green piace. Cresce l’interesse, vero o presunto, delle imprese alla commercializzazione dei prodotti cosiddetti ecologici e anche gli spot pubblicitari si tingono di verde. Ma a volte, si tratta solo di ‘greenwashing’, ossia quando l’azienda investe più sull’immagine ‘green’ che su processi e prodotti.
Un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo. Nel 2010, secondo un’indagine realizzata dalla società di marketing ambientale TerraChoice, l’offerta di prodotti ‘green’ negli Stati Uniti è aumentata del 73% ma solo il 4,5% è senza ‘peccato’, nel senso che rispetta in pieno i canoni di ecologicità. Il dato di certo non è positivo ma testimonia comunque un miglioramento. Nel 2007, infatti, solo l’1% era realmente ‘eco’ mentre nel 2009 la percentuale era del 2%. In Italia, poi, la situazione non è migliore, nonostante le buone intenzioni, più dei consumatori che dei produttori. Secondo un’indagine realizzata tra aprile e maggio 2011 dalla Commissione Ue, infatti, emerge che al 94% degli italiani sta a cuore la protezione dell’ambiente tanto che nel 75% dei casi (72% nell’Ue) sono disposti ad acquistare prodotti ecologici anche se costano un poco di più. Ma non sempre la fiducia è ben riposta ed ecco che su 83 casi di brand italiani impegnati in campagne orientate alla sostenibilità ambientale, 53 aziende sono risultate ‘colpevoli’ di greenwashing.

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Raccolta di carta e cartone

 

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Oltre 3 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte che hanno evitato 222 discariche dal 1999 al 2010, di cui 26 solo nel 2010. Un importante lavoro, che in termini di benefici ambientali ed economici per la comunità, si può tradurre in circa 460 milioni di euro.
A tracciare il quadro è il XVI Rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone di Comieco, Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Nell’anno della ripresa della produzione cartaria (+6,9%), dunque, la raccolta differenziata di carta e cartone aumenta del 2%. In termini assoluti, in Italia sono state raccolte 3,07 milioni di tonnellate di carta e cartone pari a 52,2 kg di media procapite.
Dopo la forte flessione del 2009, il rapporto rileva un incremento del 6% degli imballaggi immessi al consumo (4,338 milioni di tonnellate), di cui è stato recuperato e riciclato quasi il 90% (3,777 milioni di tonnellate). Dal 1999 al 2010, grazie ai risultati della raccolta differenziata, si è evitata la costruzione di ben 222 nuove discariche, 26 solo nel 2010.
Ma raccogliere e riciclare carta e cartone comporta impatti positivi per l’intera comunità. In particolare, in termini economici, che considerano i mancati costi di discarica, i posti di lavoro creati e i benefit ambientali dovuti alle minori emissioni, il beneficio complessivo nel 2010 è di oltre 460 milioni di euro, portando il totale complessivo del periodo 1999-2010 a 3,5 miliardi di euro. Il nord, con oltre 1,8 milioni di tonnellate (+3,1%), è il vero motore della raccolta di carta e cartone, mentre frenano il centro e il sud. Nello specifico, tutte le regioni mostrano segni di incremento.

Fonte: www.ildenaro.it

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SISTRI – Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti

 

È in vigore dsistrial 1° marzo 2010 il DM 15/2/10, che modifica il decreto di istituzione del SISTRI – Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti sia pericolosi che non.

Tale decreto prevede l’iscrizione obbligatoria entro il termine del 30 marzo 2010, per il Primo gruppo di soggetti obbligati (Produttori iniziali, con più di 50 dipendenti, di rifiuti pericolosi (ivi compresi quelli di cui all’art. 212, comma 8, del D.Lgs. n. 152/2006); Imprese ed enti produttori iniziali, con più di 50 dipendenti, di rifiuti non pericolosi di cui all’art. 184, comma 3, lettere c), d) e g), del D.Lgs. n. 152/2006; Commercianti e intermediari: per i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti per conto dei consorziati; per le imprese di cui all’art. 212, comma 5 del D.Lgs. n. 152/2006, che raccolgono e trasportano rifiuti speciali; per le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti e per i soggetti di cui all’art. 5, comma 10, del D.M. 17 dicembre 2009 (Trasporto Intermodale).

La scadenza dell’iscrizione al Sistema è invece fissata al 29 aprile 2010 per il Secondo gruppo di soggetti obbligati (Imprese ed Enti, fino a 50 dipendenti, produttori iniziali di rifiuti pericolosi (ivi compresi quelli di cui all’art. 212, comma 8, del D.Lgs. n. 152/2006); Produttori iniziali, da 11 a 50 dipendenti, di rifiuti non pericolosi di cui all’art. 184, comma 3, lettere c), d) e g) del D.Lgs. n. 152/2006.

Il Sistema usufruirà di dispositivi elettronici: Chiavetta USB e Black Box GPS per monitorare il percorso dei rifiuti in tempo reale. Le Camere di Commercio avranno il compito di consegna dei dispositivi elettronici alle imprese interessate.

Il nuovo sistema sostituisce l’attuale gestione cartacea dei rifiuti effettuata tramite il Registro di carico e scarico e il Formulario di identificazione. è inoltre prevista l’abolizione del  MUD partire dal 2011.

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Presentata la “Carta della Natura”

 

E’ stata naturapresentata la “Carta della Natura – della Campania Nord Occidentale“, al Centro congressi Tiempo, nel Centro direzionale di Napoli.  Hanno partecipato, fra gli altri, Walter Ganapini, assessore regionale all’Ambiente, Gennaro Volpicelli, direttore generale Arpac, e Giuseppe Catenacci, segretario generale dell’Autorità di bacino nord-occidentale della Campania.

La “Carta della Natura”, è stata elaborata da Arpac, in collaborazione con l’Autorità di bacino competente per questa parte di regione.

Un importante passo avanti nella conoscenza delle risorse naturali campane, con due finalità: contribuire a conoscere lo stato dell’ambiente, e individuare le zone di maggior pregio e quelle più fragili dal punto di vista ecologico. In Campania, Arpac ha completato la mappatura dell’area del Roccamonfina e della foce del Garigliano, di gran parte dell’Irpinia e della pianura campana.

Mappato quindi, un territorio di 1.500 chilometri quadrati, che comprende 127 comuni, tra cui Napoli, per un totale di circa 3 milioni di abitanti. Sono inclusi i bacini idrografici dei Regi Lagni, dell’Alveo Camaldoli, dei Campi Flegrei, di Volla, le isole Ischia e Procida.

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Roma punta al risparmio energetico

 

La Capitale punta al risparmio energetico a partire da questo nuovo anno, il 2010.

risparmio energetico2--400x300Infatti, per le strade di Roma, i lampioni che illumineranno le notti saranno volti al risparmio.

Illuminazione a basso impatto, dunque, attraverso un grande lavoro a Roma e una nuova tipologia di lampioni che permetta di non consumare più del dovuto. Gradualmente, quindi, si provvederà alla sostituzione delle vecchie lampade a vapori di sodio per sostituirli con LED e lampioni fotovoltaici.

Nell’attesa che simili provvedimenti vengano piano piano presi in tutta la penisola, ci congratuliamo con Roma, che già in passato ha dimostrato di essere all’avanguardia per la sperimentazione a risparmio energetico sul proprio territorio, quando sono stati installati 51 punti luce a LED in due strade. In questo modo, si abbatteranno tantissimo i costi dell’illuminazione, prima di tutto e poi sicuramente il risparmio si tradurrà in minore inquinamento.

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