2 dicembre 2009. “La gestione della sicurezza in azienda e nelle pubbliche amministrazioni, il DUVRI”

Il 2 dicembduvrire 2009 alla Camera di Commercio di Napoli si è tenuto un workshop sul tema: “La gestione della sicurezza in azienda e nelle pubbliche amministrazioni, il DUVRI”.
Alla luce dei punti di discussione emersi durante l’incontro del 16 novembre scorso alla Camera di Commercio di Napoli – organizzato dall’ISPESL, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro, ed il Consorzio Promos Ricerche, presso cui ha sede lo Sportello della Responsabilità Sociale d’Impresa – è stato organizzato un ulteriore workshop di approfondimento, domani mercoledì 2 dicembre, sul tema della “Gestione della sicurezza – DUVRI” (Documento Unico Valutazione del Rischio da Interferenza).

L’incontro rientra nell’ambito dell’iniziativa divulgativa del Dipartimento I.S.P.E.S.L. di Napoli “Pillole di Sicurezza” e nel quadro delle attività del POINT – Punto di Orientamento ed Informazioni sulla Normativa Tecnica – del Consorzio Promos Ricerche, per la quale sono in calendario altri appuntamenti.
I contenuti del workshop sono volti all’approfondimento di alcuni aspetti inerenti la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro ed in particolare: l’individuazione dei soggetti che a vario titolo partecipano, in un’ottica di collaborazione e cooperazione, alla gestione del sistema stesso e gli obblighi previsti dal decreto legislativo n. 81/2008, come modificato ed integrato dal D.Lgs. n.106/2009 in riferimento alla gestione degli appalti.
Si intende approfondire le modalità di individuazione degli attori della sicurezza (datore di lavoro, dirigente e preposto), la delega e la subdelega di funzioni ed il principio di effettività.

Alla luce delle modifiche introdotte, si intende guardare ai principi di informazione, collaborazione, coordinamento e cooperazione di tutti gli attori della sicurezza, finalizzati alla previsione, individuazione, eliminazione o riduzione dei rischi, nel caso di “interferenze” nelle abituali lavorazioni, dovute al sovrapporsi di attività diverse, svolte da soggetti diversi (si pensi ai contratti di appalto, subappalto, contratto d’opera, etc.).
Tali principi devono permeare il “modello di organizzazione e gestione” (art. 30, D.Lgs. 106/09), idoneo ad avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, di cui al D.Lgs. 231/2001, per i reati di lesioni personali, se commessi in violazione delle norme antinfortunistiche.

Le criticità legate alla cooperazione di più imprese su uno stesso “terreno”, coinvolgono, dunque, sia la politica aziendale – in relazione alle scelte strategiche assunte dai vertici per eliminare o limitare i rischi c.d. comuni, evitando così infortuni sul lavoro dovuti anche ad un’assenza di comunicazione tra i datori di lavoro coinvolti – che le scelte operative.
Il legislatore delegato ha inteso, pertanto, formalizzare l’esigenza di “interscambio” di informazioni tra i principali titolari dell’obbligo di sicurezza, prevedendo all’art. 26, comma 3, del D.Lgs. 106/09, il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza (D.U.V.R.I.).

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